Il 2020 è stato un anno terribile sotto molti aspetti, ma Idea Factory ha celebrato il decennale di Hyperdimension Neptunia, quella è sicuramente la sua serie di punta. Sebbene un nuovo capitolo principale manchi ormai dal 2016 e l’esordio su PlayStation 5 vedrà le dee di Gamindustri affrontare per l’ennesima volta la loro prima avventura. Nel corso degli anni Neptunia è tornata più volte protagonista di diversi spin-off, che abbandonavano le meccaniche JRPG per esplorare i più svariati generi videoludici. Dopo essere diventato uno shooter a scorrimento e un RPG platform in 2D, Neptune riprende le tre dimensioni in un ibrido fra third person shooter e hack and slash, intitolato Neptunia Virtual Stars. Disponibile dal 5 marzo su PlayStation 4 e dal 29 dello stesso mese su PC tramite Steam, Neptunia Virtual Stars è l’ennesimo spin-off della serie, però questa volta Compile Heart è di nuovo al timone dello sviluppo. Scopriamo insieme se si tratta di un acquisto meritevole o se è meglio lasciar perdere nella nostra recensione.
- Titolo: Neptunia Virtual Stars
- Piattaforma: PlayStation 4, PC / Steam
- Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
- Genere: Third Person Shooter, Hack and Slash
- Giocatori: 1
- Publisher: Idea Factory International
- Sviluppatore: Compile Heart
- Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 5 marzo (PS4), 29 marzo (PC)
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: non annunciati
- Note: sono presenti reali V-Tuber come guest star, qui la lista completa
Abbiamo recensito Neptunia Virtual Stars con un codice PlayStation 4 fornitoci gratuitamente da Idea Factory Entertainment tramite Reef Entertainment.
Gli spin-off di Neptunia non hanno mai brillato rispetto ai capitoli principali, offrendo trame spesso sottotono (salvo rarissimi casi) e concentrandosi spesso sugli altri due cardini della serie, il fanservice e il citazionismo. Neptunia Virtual Stars fa parte invece delle eccezioni, con una storia da un tema interessante e con la giusta dose di fanservice per gli amanti del brand. Probabilmente ciò è dovuto alla presenza di Compile Heart allo sviluppo, chi meglio dei suoi creatori sa come trattare Neptune e socie?
La galassia virtuale Emote è in pericolo, ogni pianeta sta subendo l’attacco di invasori negativi, pronti a tramutare il prezioso Content in materiale obsoleto. Per impedire la distruzione dei mondi, la déa Faira invoca l’aiuto dall’esterno, una chiamata che non si può rifiutare e che, ovviamente, attrae anche Neptune, Noire, Blanc e Vert. Le quattro divinità di Gamindustri non sono però le uniche a venir convocate su Emote, da un altro universo infatti, Faira sceglie numerosi V-Tuber, youtuber virtuali che fanno del Content la loro ragione di vita. Purtroppo, a differenza delle dee, i V-Tuber non sembrano abbastanza pronti allo scontro, e vengono quasi tutti imprigionati dagli invasori. Le MEWTRAL sono aspiranti V-Idol e, insieme a un’altra coppia che arriverà nei primi capitoli del gioco, sono le uniche a non venir catturate. Per salvare Emote e i suoi pianeti Neptune si unirà alle nuove arrivate, in una commistione di mondi atta anche a celebrare il decimo anniversario della serie.
Come da tradizione, la scrittura gioca molto sulle citazioni, ampliando però lo spettro dai soli videogiochi a praticamente tutto l’internet: già solo nei primi mondi, Neptune visiterà una parodia di YouTube e una di un sito di recensioni culinarie, giocando molto sulla situazione attuale del web.
La serie è da sempre stata attenta agli atteggiamenti del mondo, facendo ironia sull’attualità come cyberbullismo, meme e via dicendo. Neptunia Virtual Stars si concentra sulla ricerca continua di contenuto da parte di influencer e creator, con la lotta contro un pubblico sempre più volubile e gli immancabili hater. Si tratta di una storia che se la gioca facilmente con alcuni capitoli, ma che purtroppo, non prosegue le vicende principali, ancora congelate a quel 2016 (nonostante il porting su Nintendo Switch le abbia rinfrescate).
Tra idol e divinità
Un’altra cosa che contraddistingue gli spin-off di Neptunia dai capitoli principali è il cambio di genere. Un aspetto che viene spesso preso in giro anche dalle stesse eroine durante i tanti dialoghi di ogni capitolo. Con Neptunia Virtual Stars Compile Heart prova una commistione di generi non del tutto nuovi per il brand: l’hack and slash, già visto in Extreme Dimension Tag Blanc + Neptune VS Zombie Army e Hyperdimension Neptunia U: Action Unleashed, con il third person shooter, a seconda del gruppo di personaggi che utilizzerete.
Le Console Patron Unit di Gamindustri saranno infatti dotate di armi da fuoco, ognuna con la propria caratteristica principale, e potrete cambiarle in maniera istantanea mentre esplorate i pianeti della galassia Emote. Le quattro protagoniste condivideranno la barra della vita, che potrà essere ricaricata ai soliti punti di salvataggio o con una mossa specifica. Le V-Idol invece lavoreranno in coppia, portando l’azione hack and slash sul campo. Ognuna delle due avrà la propria barra della vita, e si potranno curare in maniera simile a quanto fanno le divinità. Entrambi i gruppi non hanno a disposizione una parata, ma solamente una schivata, il che si è rivelato un problema in alcune circostanze (come vedremo più in basso).
Sconfiggendo i nemici, e continuando a cambiare tra un gruppo e l’altro a seconda dell’esigenza, accumuleremo energia dai fan (e commenti positivi a schermo) così da poter scagliare specialissime mosse finali dall’impatto devastante, che richiedono pressione continua dei tasti e all’occorrenza Quick Time Event. Oltre ai classici livelli, che potenzieranno le statistiche base delle eroine, è stato dato un grande spazio all’equipaggiamento che, se utilizzato senza ragione, potrebbe causarci qualche grattacapo sul campo di battaglia. Proprio riguardo gli strumenti ci sono decisamente troppi menù di cui tener conto: i V-Cube, che migliorano o peggiorano le statistiche, gli accessori che agiscono sulle reaction del pubblico e infine gli strumenti utili a recuperare HP nelle situazioni peggiori. Fortunatamente è tutto accessibile con un semplice tocco e le statistiche restano di facile lettura a differenza di quanto succede a schermo il più delle volte.
Il problema principale di Neptunia Virtual Stars sta infatti nella gestione dei nemici. Compile Heart ha deciso di rendere ogni avversario debole a una delle nostre eroine, V-Tuber o dea che sia. Una scelta naturale in un RPG, ma che porta delle problematiche in un gioco d’azione. Non solo ad alcuni mostri arrecheremo pochissimi danni, ma in alcuni mondi la tonalità dei nemici è praticamente la stessa dell’ambiente, rendendo difficile la lettura dell’azione e tramutando il tutto in un lavoro grossolano di gameplay. Se a questo sommiamo l’impossibilità di parare e le schivate non troppo reattive, le meccaniche hack and slash ne escono con le ossa rotte o per lo meno piuttosto malandate. Inoltre c’è un respawn decisamente troppo veloce dei gruppi di nemici, che potrebbe essere un ostacolo nelle prime ore di gioco, quando non bastano le pozioni curative per arrivare col party integro al punto di salvataggio.
Meglio il comparto da third person shooter, sebbene sia qualcosa di molto standard e nulla che lasci davvero il segno. Anche se il gioco richiede un cambio tra i due gruppi, vi troverete spesso a utilizzare solamente le dee per comodità e potenza, salvo per i mostri in cui le V-Idol sono fortemente necessarie.
Un tripudio di Guest piacevole ma forse non necessario
Oltre a introdurre, come da tradizione, nuovi personaggi nell’universo di Neptune e Gamindustri, Neptunia Virtual Stars ha dalla sua la presenza di una trentina di V-Tuber realmente esistenti. Una chicca esclusiva che potrebbe aver fatto la gioia dei giocatori giapponesi, ma che in Occidente è per la maggior parte degli utenti superflua. Fortunatamente, gli ospiti sono stati introdotti organicamente nel mondo di gioco: vedremo dei loro video a ogni caricamento, o mentre esploriamo i pianeti dell’universo di Emote. Inoltre faranno parte dell’equipaggiamento del nostro party e potremo liberarle dalle grinfie dei boss segreti per migliorarne le statistiche. Inoltre durante l’azione vera e propria, i V-Tuber liberati ci presteranno aiuto con la sola pressione del touchpad, causando effetti offensivi o passivi sul campo di battaglia. Man mano che si prosegue nel gioco e si arricchisce la schiera di V-Tuber liberati, aumenteranno anche i benefit e la velocità di esecuzione delle mosse, velocizzando eventuale grinding o esplorazione dei dungeon. Nel caso vogliate farvi un’idea delle guest star presenti in Neptunia Virtual Stars, potete visitare il sito ufficiale del gioco con le schede ufficiali e i link ai diversi canali social delle star. Non potete perdervi il video di Heart di Hokuto no Ken che danza per i suoi iscritti.
Probabilmente proprio per la presenza di tanti ospiti d’eccezione, Idea Factory e Compile Heart hanno preferito non doppiare il titolo, lasciando l’audio solamente in giapponese, le quattro dee di Gamindustri mantengono ovviamente le loro doppiatrici storiche, e l’adattamento inglese resta in linea con quanto fatto negli scorsi dieci anni. Una piccola curiosità, viene fatta una citazione anche alle nuove politiche di censura di Sony, nonostante il titolo sia esclusiva console PlayStation 4.
Graficamente invece il titolo sfrutta lo stesso motore di Megadimension Neptunia VII e non brilla di potenza tecnica, anche se riesce a mantenere un framerate stabile nella maggior parte delle situazioni. Non aspettatevi quindi alcuna rivoluzione tecnica, specialmente se siete abituati ai mix visual novel di Compile Heart.
A chi consigliamo Neptunia Virtual Stars?
Consiglio Neptunia Virtual Stars a coloro che sono in astinenza dalla serie ma che di base già la conoscono (e apprezzano la mole di dialoghi e di situazioni apparentemente inutili che si andranno a creare) oltre a coloro che seguono almeno un paio dei V-Tuber ospiti, consci che potranno trovare il loro “idolo” all’interno del gioco in soccorso alle protagoniste. Per tutti gli altri, vi aspetta un TPS molto standard con un comparto hack and slash non troppo pulito, data l’offerta ludica degli ultimi anni, non credo che il titolo di Compile Heart possa essere una priorità per coloro che non conoscono la serie.
- Storia interessante e divertente
- Buona integrazione delle V-Tuber
- La gestione dei nemici è da rivedere
- Pensato solamente per coloro che amano le dee di Gamindustri
- Il gameplay hack and slash è un po’ troppo raffazzonato
Neptunia Virtual Stars
Un discreto spin-off celebrativo per la saga
Due anni fa mi trovavo su queste pagine a lamentarmi dell’assenza di capitoli principali della serie, che avrebbe presto celebrato il suo decennale. Purtroppo Compile Heart ha deciso di esordire su PlayStation 5 con nuovamente un remake del primo capitolo, lasciandoci nel frattempo Neptunia Virtual Stars come spin-off celebrativo. Fortunatamente ci troviamo di fronte a un capitolo speciale tutto sommato divertente, anche se minato da alcuni difetti che potrebbero minare l’esperienza. Se da un lato abbiamo un gameplay Third Person Shooter all’acqua di rose, che fa il suo dovere senza troppi fronzoli, dall’altro abbiamo purtroppo delle meccaniche Hack and Slash raffazzonate e che non reggono il confronto. Interessante invece il tema trattato, la continua ricerca di Content online e la lotta contro l’obsoleto, oltre che le tante citazioni all’internet reale e all’utilizzo dei V-Tuber come guest star. Purtroppo però ancora non sappiamo quando Compile Heart e Idea Factory decideranno finalmente di proseguire le vicende principali, lasciandoci un po’ delusi dall’assenza di novità per una serie con tantissimo potenziale.