CRIMINAL GIRLS 2: Party Favors – Recensione

L'inferno richiede a gran voce le nostre doti persuasive: prepariamoci per CRIMINAL GIRLS 2!

CRIMINAL GIRLS 2: Party Favors - Recensione

CRIMINAL GIRLS 2: Party Favors - RecensioneI Criminali sono esseri umani che in vita hanno compiuto dei peccati mortali, crimini contro l’umanità: essi finiscono all’inferno, diventano Detenuti e perdono piano piano i ricordi della propria esistenza, unendosi infine alle innumerevoli anime che soffriranno per l’eternità. Le Delinquenti, d’altro canto, sono potenziali criminali che hanno perso la propria vita in tragiche circostanze prima di compiere il proprio peccato mortale. La Torre degli Inferi è il luogo nella quale vengono trattenute le delinquenti in attesa della purificazione: tramite il programma di Riforma, infatti, le cattive ragazze vengono addestrate e messe alla prova in modo che possano rinascere con un cuore privo della malvagità che le trasformerebbe in criminali. Catapultati nella Torre degli Inferi dal mondo reale, ci risveglieremo privi di ricordi davanti alle celle nelle quali sono rinchiuse Shinoa, Lily, Yurine, Mizuki, Tsukasa, Sui e Kuroe, scoprendo ben presto quale sarà il nostro ruolo all’interno di questa vicenda: dovremo assumere le redini del variegato gruppo di scapestrate per ricondizionarle e guidarle nel corso del programma di riforma.

Non tutto andrà liscio come sperato. Infatti, avanzando all’interno della torre, scopriremo presto un’assurda verità: i detenuti più potenti sono riusciti a evadere e stanno sovvertendo il potere all’interno della Torre, mettendo in pericolo la vita di delinquenti, istruttori e di tutto il personale che vi lavora. Sarà Maya, un’istruttrice dalla notevole esperienza, a rivelarci un’agghiacciante verità: il programma di riforma a questo turno prevedeva solo sei candidate. Le nostre delinquenti, invece, sono sette: un criminale di alto livello è riuscito a fuggire e si nasconde all’interno del nostro gruppo.

Nippon Ichi Software decide di dare un sequel a uno degli RPG più particolari giunti su PlayStation Vita in Europa lo scorso anno, che unisce le classiche meccaniche di esplorazione dei dungeon e combattimenti a turni con elementi innovativi quali l’apprendimento di abilità e la crescita dei personaggi tramite un’insolito sistema che risponde al nome di Motivate. Come avrete già avuto modo di leggere nella mia anteprima, prima di gettarmi a capofitto in CRIMINAL GIRLS 2: Party Favors ho avuto il piacere di gustarmi fino in fondo anche il capitolo precedente, Invite Only. Per questo motivo, vi parlerò in maniera piuttosto dettagliata delle differenze che intercorrono fra questo e il precedente gioco giunto in Europa.

  • Titolo: CRIMINAL GIRLS 2: Party Favors
  • Piattaforma: PlayStation Vita
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1
  • Software house: NIS America
  • Sviluppatore: Nippon Ichi Software
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 23 settembre 2016
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: non annunciati
  • Note: disponibile in edizione limitata sul NISA Europe Online Store

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Invece che aiutarci a scoprire chi è l’intrusa fra le sette e salvare la nostra vita, l’austera Maya, piuttosto indaffarata per via del trambusto all’interno della struttura, deciderà di mandare l’intero gruppo — noi compresi — nel livello più basso degli inferi. In questo luogo i ricordi dei criminali si trasformano in pericolose farfalle pronte a dilaniare le menti di chi, come noi, avrà la sfortuna di capitarci per la prima volta.

Senza perderci d’animo, come molti istruttori prima di noi, prenderemo la risoluta decisione di mettere la nostra vita al servizio delle sette ragazze, ignorando volutamente l’idea che tra di loro possa nascondersi un nemico. Tuttavia, saranno loro stesse a dubitare l’una dell’altra, finendo irrimediabilmente per litigare, dividersi, causare problemi al gruppo e mettere in pericolo la propria vita. Almeno, fino a che le innumerevoli avversità che le metteranno alla prova, finiranno per cementare un legame indissolubile fra ciascuna di loro.

Le ragazze col pigiama a righe

Esattamente come il CRIMINAL GIRLS originale, Party Favors è un classico gioco di ruolo giapponese vecchio stampo nel quale muoveremo il nostro party all’interno di dungeon la cui mappa andrà via via formandosi sul nostro schermo. Partiremo dalle celle in cui erano rinchiuse le protagoniste, per poi finire spediti all’ultimo livello degli inferi: da lì dovremo risalire, dungeon dopo dungeon, verso la cima della torre, nella quale il programma di riforma giungerà al culmine. Tra le novità più importanti delle fasi esplorative, non posso non menzionare le inedite funzioni dei tasti dorsali: con il sinistro potremo finalmente proseguire a passo spedito, dato che nel primo ci si muoveva unicamente a velocità pensionato.

Come tradizione vuole, ci imbatteremo in scontri casuali ogni certo numero di passi e, chiaramente, proseguendo più velocemente gli scontri saranno più frequenti. Il dorsale destro ci servirà invece a visualizzare l’intera mappa ingrandita in trasparenza sullo schermo e, a differenza del gioco precedente, potremo avanzare anche in questa modalità: si tratta di una scelta che rende il gioco decisamente più scorrevole, ma mi rendo conto che per la maggior parte della mia partita ho proseguito guardando unicamente la cartina, senza badare più di tanto agli scenari. Spero di non essermi perso nulla per strada.

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Come potrete certamente immaginare, in un gioco di stampo ecchi le vere protagoniste sono le sette ragazze che figurano in copertina, nella schermata principale e già nei primi istanti di gioco. Diversamente da Invite Only, dove eravamo chiamati a raccattare metà del nostro party dungeon dopo dungeon, in CRIMINAL GIRLS 2 avremo quasi subito a disposizione l’intera squadra di delinquenti, dopo averle convinte con le nostre parole a seguirci e partecipare al programma di riforma. Prima di lanciarci in combattimento, tuttavia, ci verrà anticipato che nessuna di esse avrà la giusta motivazione per scendere in battaglia seguendo i nostri ordini: inizialmente, infatti, non sarà disponibile nessun comando. Qui entra in ballo la sezione caratteristica del gioco, quella che ci servirà a far apprendere abilità e comandi di battaglia alle nostre protette.

Fifty shades of Hell

Nel corso dei combattimenti, ciascuna delle quattro ragazze proporrà un’azione che spazierà dal semplice attacco alle innumerevoli abilità, sia in singolo che coinvolgendo il resto del party. Tali azioni dovranno essere apprese preventivamente mediante la modalità Motivate, accessibile dal divanetto del punto di salvataggio. Qui, utilizzando i CM, valuta del gioco che otterremo in battaglia, potremo letteralmente torturare Shinoa e compagne con una serie di giocattoli erotici che sbloccheremo uno dopo l’altro con il completamento di ciascun labirinto. Il primo di essi, un insolito spazzolone, ci verrà affidato dalle prime battute e ci servirà subito per insegnare alle nostre ragazze un semplice attacco utile a superare le primissime battaglie.

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Come funzionano le fasi di Motivazione in CRIMINAL GIRLS 2: Party Favors? Cercando di non perdere i sensi in seguito all’improvvisa epistassi causata dalla comparsa degli splendidi artwork delle protagoniste, dovremo seguire le istruzioni di ciascun mini-gioco per ottenere i punti necessari ad apprendere l’abilità successiva. Lo spazzolone, per esempio, ci chiederà di strofinare il dito sul touchscreen della console su tutte le zone interessate. Una volta terminato, potremo scegliere una delle due abilità da apprendere che, novità assoluta, si divideranno in due categorie: S e M. A seconda delle abilità apprese, ciascuno dei personaggi potrà sviluppare un atteggiamento sadico o masochista, e ciò influirà sul comportamento nel corso dei combattimenti, come vi spiegherò più avanti. Nel caso vorremo ricostruire la build di un personaggio, ci basterà semplicemente resettare lo slot e apprendere l’abilità dell’elemento opposto, senza troppi problemi.

I mini-game motivazionali di questo secondo episodio saranno cinque, ciascuno profondamente diverso da quelli visti nel primo. A differenza da Invite Only, infatti, essi dovranno essere affrontati unicamente sfruttando il touchscreen anteriore o in alternativa i classici pulsanti e leve analogiche, come selezionabile dal menu opzioni prima dell’avvio del gioco. Questo, probabilmente, in seguito alle lamentele riguardanti il sistema utilizzato nel gioco precedente, che risultava piuttosto ostico proprio a causa dell’utilizzo della zona posteriore della console, decisamente poco intuitivo e a tratti davvero snervante.

Party Favors ci consentirà di utilizzare il già citato spazzolone, di sculacciare le ragazze con un frustino (in una sorta di rhythm game), di lanciare palle di gelatina su bersagli ben precisi (in una maniera che mi ha ricordato assai il lancio delle sfere in Pokémon GO), di stimolarle con delle scariche elettriche o, infine, di strizzarle con delle apposite pallette di gomma. Queste divertenti fasi di tortura saranno caratterizzate dalla presenza di accattivanti artwork animati in alta risoluzione, orizzontali o verticali, liberi una volta per tutte della fastidiosa nebbiolina rosa che caratterizzava il gioco precedente. Potremo ammirarli in tutto il loro splendore, liberi dall’ansia dei secondi che scorrono inesorabilmente, nella modalità Galleria ottenibile una volta portato a termine il gioco per la prima volta.

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Come ben saprete se avete avuto modo di provare il capitolo inaugurale della saga, ogni certo numero di abilità apprese, le ragazze esprimeranno un desiderio (Girls’ Wish) per un totale di quattro: dovremo trovare degli oggetti o dei mostri particolari in giro per i dungeon già affrontati e, una volta soddisfatte le condizioni, assisteremo a dei dialoghi speciali e al conseguente premio, dalla diminuzione dei CM richiesti per la motivazione, agli MP utilizzati in battaglia per magie e abilità.

You’ve been hit by a Smooth Criminal

Una volta appreso un certo numero di abilità, potremo finalmente gettarci nelle profondità infernali e combattere contro i mostruosi detenuti. Come si svolgono i combattimenti di CRIMINAL GIRLS? Semplicemente, ai quattro angoli dello schermo troveremo le altrettante ragazze che avremo scelto in precedenza per la nostra formazione, mentre al centro compariranno i poveri malcapitati pronti a prendere schiaffi. Per ciascun turno potremo svolgere quattro azioni: utilizzare uno solo degli oggetti del nostro inventario, sostituire una delle guerriere in campo con una delle panchinare, impartire un comando Coach e infine dare un ordine al party. Quest’ultimo potrà essere scelto fra le quattro proposte effettuate dalle delinquenti, che ci chiederanno di poter attaccare o utilizzare skill o, nel caso fossero ancora indisciplinate, affette da status alterati o in procinto di lasciarci le penne, di potersi tirare indietro.

L’effettivo comando utilizzabile per ciascun turno sarà uno e uno soltanto, ma si tratta di un problema arginato dal fatto che spesso una sola ragazza potrà spingere anche le altre ad attaccare, a seconda delle abilità che le avremo insegnato. Il comando Coach, anticipato poc’anzi, è una novità assoluta di questo secondo capitolo e sfrutta i due status sadico e masochista di cui vi ho parlato nel paragrafo precedente. Una volta per ciascun turno potremo scegliere uno dei quattro incitamenti Coach a disposizione: Scold, Praise, Sympathize e Worry. Ciascuno di essi avrà effetti diversi sulle ragazze a seconda del loro status S/M, incrementando o diminuendo gli effetti delle azioni in battaglia, influendo sui valori di attacco, difesa, attacco magico e difesa magica.

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So, Annie are you ok?

Se cercate un gioco dalla forte componente falegnameristica, CRIMINAL GIRLS 2 è uno dei migliori esponenti del genere. Tuttavia, come già anticipato da NIS America molto tempo prima dell’uscita del gioco, la compagnia non è stata in grado di proporci il medesimo gioco presente sul mercato giapponese. Come nel primo CRIMINAL GIRLS, la terminologia utilizzata nei dialoghi è stata riadattata in modo da far apparire in qualche modo consenzienti le torture inflitte da noi istruttori alle sette ragazze: in Giappone, le sessioni di motivazione assumono più il ruolo di punizioni, e di conseguenza alcune battute hanno subito dei cambiamenti. Nonostante ciò, i dialoghi risultano ugualmente espliciti, con palesi riferimenti alla sfera sessuale e senza castrazioni troppo evidenti negli artwork: parte di essi sono stati ridisegnati in modo da far sembrare i giochetti erotici meno violenti nei confronti delle protagoniste, senza il caratteristico bondage presente invece nell’edizione giapponese. Tuttavia, se su questi cambiamenti possiamo idealmente sorvolare per via di differenze culturali fra Giappone e occidente, non posso soprassedere in alcun modo sull’unica nota che, a parer mio, ha davvero stonato in tutto il complesso: NIS America ha deciso di eliminare i contenuti audio dalle scene di motivazione. Addio gemiti, gridolini e sospiri di piacere che ascolteremo unicamente, per un breve istante, alla fine della tortura.

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La morte ti fa bella

La splendida grafica bidimensionale è certamente ciò che mi ha colpito di più quando ho avviato Party Favors per la prima volta. Si nota un notevole progresso rispetto al gioco precedente, dove gli sprite stessi dei personaggi risultavano antiesteticamente pixellati. Vagando per gli ambienti che compongono i labirinti infernali ci ritroveremo davanti a splendidi fondali, accattivanti sprite in alta risoluzione per le fasi di dialogo ed esplorazione, nonché personaggi e nemici animati anche nei combattimenti, che sostituiscono le illustrazioni del tutto statiche del gioco precedente. Tuttavia come già menzionato nel paragrafo relativo alle torture, l’impatto più grosso è dato dalle illustrazioni scelte per le sessioni di Motivazione, fin troppo ammiccanti e realizzate a regola d’arte, che non lasciano intravedere le già citate censure se non a chi ha già avuto modo di provare il gioco in giapponese. Per quanto concerne l’audio, la colonna sonora riprende in parte alcuni dei temi più evocativi del primo gioco, aggiungendone di nuovi che ben si sposano con le atmosfere di questo secondo episodio; tuttavia, c’è da dire che la fanfara di vittoria, che si ripeterà all’infinito se non premeremo il pulsante per avanzare, risulterà subito urticante alle nostre orecchie. Una menzione d’onore per il doppiaggio originale, l’unico presente nella versione occidentale, in grado di esprimere al meglio il carattere di ciascuna delle protagoniste… nonostante manchi della parte che forse sarebbe risultata più interessante.

A chi consigliamo CRIMINAL GIRLS 2: Party Favors?

Temevo che le censure avrebbero compromesso irrimediabilmente l’esperienza di gioco, dopo aver pianto lacrime amare sulle nebbia aggiuntiva di Invite Only, e invece mi son dovuto ricredere. Gettatevici a capofitto se avete apprezzato il primo capitolo, ma consideratene l’acquisto anche se per voi è la prima esperienza con questa serie o con giochi che strizzano l’occhio agli amici falegnami: non sarà necessario aver portato a termine la storia di Kisaragi, Himekami e company per poter godere al meglio la trama di queste inedite vicende, anche se sarebbe preferibile giocarli nell’ordine per via dei miglioramenti in termini di gameplay. Il fattore casualità dei combattimenti potrebbe far storcere il naso a chi predilige avere il controllo totale sui combattimenti, così come l’assenza dei classici sistemi di equipaggiamento, sostituiti del tutto dalle abilità che alterano le statistiche in battaglia. È necessario, infine, conoscere al meglio la lingua inglese per riuscire a comprenderne al meglio la trama che, inaspettatamente, risulta uno dei punti di forza di questo gioco.

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  • Ammaliante grafica 2D
  • Personaggi ben caratterizzati
  • Trama coinvolgente fino alla fine
  • Difficile quanto basta

  • Le immancabili censure
  • Per via dei suoi contenuti non è adatto a tutti
  • Odiate il grinding? Ahi ahi ahi ahi ahi…
CRIMINAL GIRLS 2: Party Favors
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Criminally Addicting

Perché mentire dicendo di non essermi divertito in maniera scandalosa giocando a CRIMINAL GIRLS 2: Party Favors? Nippon Ichi Software è stata in grado di creare un micro-universo dai toni originali che, pur non approfondendo eccessivamente il background in cui si svolgono le vicende, è in grado di catturare il giocatore focalizzando la sua attenzione sulle protagoniste. Questa nuova storia ci metterà nei panni di un sensei che avrà il ruolo di mediatore in un gruppo di sette ragazze fra cui si cela un’intrusa. Dubbi, sospetti e un’amicizia sempre più forte ci accompagneranno sin nelle ultime battute del gioco, coinvolgendoci senza mai stancare eccessivamente. I combattimenti, nonostante il fattore casualità dei comandi eseguibili, risultano divertenti e ben bilanciati, e richiederanno parecchie ore grinding duro e puro, nonché l’apprendimento di tutte le abilità possibili tramite le pruruginose scene di motivazione. Imparerete ad amare ciascuna delle protagoniste, sperando sino alla fine che non si celi una vera traditrice fra di loro, e sarete spinti a rigiocare più e più volte la parte conclusiva per gustarvi ciascuno dei finali a disposizione. In parole povere, nonostante i già citati tagli operati da NIS America, Party Favors rimane un titolo divertente per chi ama perversioni e gameplay tipicamente made in Japan.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.