Se parliamo di Giappone e delle manie dei suoi abitanti, la prima cosa che ci viene in mente è il giocatissimo Pachinko, una delle slot, per così dire, che manda letteralmente fuori di testa milioni e milioni di nipponici. Ma se avete un po’ di familiarità con le passioni del popolo del Sol Levante, sicuramente saprete che esiste anche una notevole fetta che è solita ritrovarsi in apposite sale per sfidarsi a un gioco ben preciso, quella che si può anche definire la scala quaranta cinese: il Mahjong.
Questo gioco, originariamente nato nella Cina del diciannovesimo secolo, è infatti uno dei passatempi più giocati anche in Giappone, che si è addirittura sviluppato la propria variante giapponese. Data la popolarità, non è infatti raro vedere partite ufficiali trasmesse in TV, così come non è raro trovarlo anche come mini-game di qualche importante serie videoludica.
Sto ovviamente parlando del franchise di Yakuza, conosciuto in terra natia come Ryū Ga Gotoku, che nel suo voler offrire un’esperienza immersiva nella vita di un (ex) membro della mafia giapponese per eccellenza, propone nei suoi vari capitoli numerati, spin-off, e titoli paralleli anche vari passatempi che è possibile trovare per le strade di tutto il Sol Levante: sono presenti Karaoke, sale giochi in cui provare vari titoli arcade, bar in cui affrontare partite a biliardo e freccette, il batting center con cui testare i propri riflessi nel baseball, le innumerevoli sale Pachinko, e ovviamente le sale Mahjong in cui affrontare partite contro avversari sempre più abili.
Se vi è capitato almeno una volta di affrontare una partita, sicuramente sarete già a conoscenza di una verità non da poco: non è un gioco particolarmente facile e immediato. Ogni partita richiede un totale di quattro giocatori, che si ritroveranno a dover usare delle tessere che ricordano vagamente quelle del domino ma che, diversamente da esse, sono di colore bianco e presentano vari simboli particolari (caratteri cinesi, bambù, cerchi e altro ancora). Ciascun giocatore inizierà con un totale di tredici tessere in proprio possesso, disposte sul tavolo in posizione verticale, in modo che gli avversari possano vederne solo la parte posteriore (quindi non i vari simboli in possesso degli altri). Lo scopo principale è riuscire a effettuare delle combinazioni come coppie, tris o scale pescando e scartando dalla propria mano, fino al punto di completare quattro serie di Pung (tre tessere identiche), Kong (quattro tessere identiche) o Chow (tre tessere dello stesso seme in sequenza, la cosiddetta scala) e una coppia per fare così Mahjong.
Le regole non sono però così semplici, e dietro c’è un sistema ben più complesso e intricato che potete apprendere al meglio in un regolamento ufficiale o in qualche video più dettagliato, ma se l’idea del Mahjong rientra nelle vostre corde e sperate in qualcosa di più semplice, esistono dei giochi online che semplificano la parte diciamo “complessa” e fanno diventare il tutto una sorta di “forma le coppie”.
In questo caso, il giocatore si ritroverà a effettuare una partita in solitaria in cui troverà sullo schermo una serie di tessere disposte in modo casuale, e dovrà riuscire a selezionare coppie di tessere identiche, sempre tra caratteri, bambù, cerchi, etc., fin quando riuscirà a far scomparire tutto quello che c’è sul terreno di gioco. Il tutto ricorda a grandi linee le meccaniche del solitario, e non per nulla questa tipologia è infatti conosciuta in rete come Mahjong Solitario – una variante semplice e rilassante che potete scaricare gratuitamente sul vostro smartphone in versione iOS e Android, oppure giocare direttamente con il browser del vostro PC.
Anche questa variante viene spesso usata in ambito videoludico, sia negli appena citati giochi gratuiti alla portata di tutti, che in appositi titoli come i vari Pretty Girls Mahjong Solitaire di EastAsia Soft, che mischiano l’esperienza del gioco con belle ragazze che si cambieranno d’abito a ogni terzo round che vinceremo e sono acquistabili in formato digitale su console come Nintendo Switch e PlayStation 4, nonché su PC tramite Steam.
Insomma, a prescindere dal tipo di Mahjong a cui volete approcciarvi, diciamo che ce n’è per tutti i gusti, e decisamente accessibili anche senza dover obbligatoriamente trovare avversari fisici da affrontare e dilapidare tutti i vostri risparmi.