Fra i tanti generi che caratterizzano il panorama videoludico giapponese i giochi di ruolo sono forse quelli più distintivi e facilmente ricollegabili al Paese del Sol Levante. Grazie a saghe come FINAL FANTASY, Shin Megami Tensei e DRAGON QUEST infatti, i JRPG sono riusciti a conquistare una grande fetta del pubblico occidentale diventando dunque un must per tutti coloro che cercano un’avventura ricca di colpi di scena capace di tenerci incollati allo schermo per decine, se non centinaia, di ore. Oggi come oggi il termine JRPG è un ombrello che racchiude tantissime sfaccettature grazie alla presenza di diversi sottogeneri dalle caratteristiche uniche, e tra essi troviamo i JRPG Strategici.
Gli albori di questo genere risalgono agli inizi degli anni ’80 grazie al lancio in Giappone di Bokosuka Wars e di The Dragon and Princess. Rilasciati entrambi nel 1983, i due titoli infatti hanno gettato le basi per quelle che sarebbero state le caratteristiche chiave dei moderni titoli strategici, aprendo le porte a quello che potremo considerare il vero e proprio punto di svolta per il genere ovvero Fire Emblem: Shadow Dragon and the Blade of Light. Era il 1990 quando Intelligent System e Nintendo iniziarono una fortunatissima collaborazione che ha portato alla creazione di un franchise che, a distanza di oltre 30 anni, è forse il primo titolo che viene in mente quando si pensa ai JRPG Strategici.
Uno degli elementi più distintivi del genere è senza ombra di dubbio il sistema di combattimento, la cui unicità è dovuta ai movimenti delle unità del giocatore attraverso una mappa a scacchiera. Prendendo spunto proprio dai classici giochi da tavola come la dama — che potete facilmente riscoprire grazie alle app gratuite disponibili per Android e iOS — e gli scacchi (ecco come imparare a giocare), il giocatore dovra muovere i suoi personaggi come vere e proprie pedine stando ben attento alle limitazioni dei loro movimenti. Ogni passo falso potrebbe infatti essere fatale, specialmente in titoli come Fire Emblem che hanno introdotto l’interessantissima meccanica del permadeath capace di aumentare la posta in gioco di ogni scontro.
Dopo l’esordio di Fire Emblem, gli anni ’90 hanno visto il lancio di diversi JRPG Strategici che ancora ad oggi vengono considerati dei veri capisaldi del genere. Tra essi troviamo il debutto di serie come Langrisser, Shining Force, Ogre Battle e Vandal Hearts, ma la popolarità del genere ha fatto si anche che alcune software house decidessero di creare degli spin-off dedicati ai loro franchise più importanti. Tra esse troviamo ATLUS con il lancio di titoli come Megami Tensei Gaiden: Last Bible, e SQUARE ENIX con il fortunatissimo FINAL FANTASY TACTICS.
Ed è verso la fine degli anni ’90 che Nippon Ichi Software ha rilasciato il primo di una lunga serie di titoli che, nel tempo, hanno reso il nome della compagnia un vero e proprio sinonimo per i JRPG Strategici, Rhapsody: A Musical Adventure. Il gioco è stato la base con la quale la software house ha poi creato giochi come La Pucelle, Makai Kingdom e, primo fra tutti, Disgaea. Quest’ultimo con gli anni è stato capace di dar vita non solo a sei titoli principali, ma anche a diversi spin-off dedicati agli iconici personaggi che lo caratterizzano.
Ma i JRPG strategici non sono sempre per forza di stampo fantasy. Questo l’ha dimostrato SQUARE ENIX con il lancio di titoli come FRONT MISSION, ancora ad oggi uno degli sci-fi più amati della compagnia, ma anche SEGA con il lancio di Valkyria Chronicles, che ci porta in guerra in un’Europa fittizia e caratterizzata da degli elementi un po’ steampunk, e di Lost Dimension di Lancarse, in cui i protagonisti possiedono poteri soprannaturali ed è caratterizzato da elementi tipici delle visual novel investigative. Inoltre ci sono stati titoli che hanno sfruttato gli elementi tipici dei JRPG strategici per poter unire diversi franchise in un’unico titolo, basti pensare a Super Robot Wars o a PROJECT x ZONE. Persino Pokémon ha potuto contare su un esponente di questo genere grazie a Pokémon Conquest, creato in collaborazione con KOEI TECMO GAMES, che trasporta i più amati mostriciattoli tascabili nel mondo feudale di Nobunaga’s Ambition.
E la popolarità di questo genere non sembra volersi fermare grazie al lancio di recentissimi titoli come TRIANGLE STRATEGY di SQUARE ENIX e di DIGIMON SURVIVE di BANDAI NAMCO Entertainment. Senza considerare che alcuni dei più importanti JRPG strategici sono fruibili ai giocatori moderni grazie a delle versioni rimasterizzate, basti pensare alle raccolte Prinny Presents NIS Classics o al prossimo arrivo ad ottobre di Tactics Ogre: Reborn. In definitiva sono passati quasi quarant’anni ma i JRPG Strategici hanno ancora un posto importantissimo nel panorama videoludico, e siamo proprio curiosi di sapere quali saranno le innovazioni che verranno apportate nei prossimi esponenti del genere.
E voi, avete un JRPG Strategico preferito? C’è un titolo a cui siete particolarmente legati? O magari preferite giocare con scacchiere più classiche grazie a giochi da tavolo tradizionali come la dama e gli scacchi? Fatecelo sapere nei commenti!