NEW GUNDAM BREAKER – Recensione

Dopo un po’ di attesa, la serie Gundam Breaker esce dal bozzolo pronta a spiegare le sue ali in questa “nuova” versione. Prepariamoci ad accogliere NEW GUNDAM BREAKER!

NEW GUNDAM BREAKER – Recensione

La Gunbre High School. Parte di un’enorme città accademica dedicata all’educazione dei costruttori di GUNPLA e dei combattenti del futuro. Qui gli studenti vivono immersi nel mondo dei GUNPLA, dedicandosi a perfezionare mente e corpo attraverso competizioni amichevoli. In questi giorni in cui l’amore per i GUNPLA trascende le barriere della lingua e della cultura, il successo di questa scuola può plasmare il destino del Giappone stesso.

Ora, davanti alla Gunbre High School si staglia la sagoma solitaria di uno studente appena trasferito. I suoi occhi brillano di speranza. Il suo cuore palpita di emozione. Le sue mani fremono al pensiero di poter creare GUNPLA leggendari.

Con questa introduzione si apre NEW GUNDAM BREAKER, quarto capitolo della fortunata serie targata BANDAI NAMCO Entertainment legata all’universo della serie Mobile Suit Gundam e ai GUNPLA, i model kit di BANDAI tanto amati da fan e modellisti. Se però la release PlayStation 4 è già arrivata in mano dei giocatori di tutto il mondo, sia in edizione fisica che digitale, la versione PC ha trovato sulla sua strada qualche piccolo intoppo che, purtroppo, ha obbligato la compagnia a ritardare il suo debutto sulla popolare piattaforma Steam.

  • Titolo: NEW GUNDAM BREAKER
  • Piattaforma: PlayStation 4, PC (Steam)
  • Genere: Azione
  • Giocatori: 1-6 (multiplayer online)
  • Software house: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Sviluppatore: CRAFTS & MEISTER
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 21 giugno 2018 (PS4) Estate 2018 (PC/Steam)
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: sono in arrivo aggiornamenti gratuiti che introdurranno missioni evento e GUNPLA
  • Note: esordio in Occidente della serie, che in Giappone conta già 4 titoli

Ormai non ci speravo davvero più! Proprio quando iniziavo a pensare che la release asiatica fosse il massimo a cui gli amanti di questa particolare serie che è Gundam Breaker potessero aspirare, avvenuta proprio con Gundam Breaker 3, BANDAI NAMCO Entertainment ha annunciato a sorpresa l’arrivo di NEW GUNDAM BREAKER, un titolo che vuole sì essere una prosecuzione di quella che è la saga, non per storia ma per tematica e tipologia, ma addirittura ripartire quasi da zero per offrire una sorta di “nuovo inizio” a tutti i fan occidentali che, fino a oggi, non hanno potuto godere di questa opera.

Però ormai sappiamo come vanno le cose: non è mai facile far ripartire una serie che, durante il suo corso, è riuscita a consolidare tantissime meccaniche e particolarità che tanto hanno catturato i fan. Sarà riuscito questo passaggio di testimone?

GUNPLA BATTLE: Ready? GO!

Come cliché di tantissime serie animate di stampo nipponico, così come altrettanti videogames sempre provenienti dalla patria del Sol Levante, NEW GUNDAM BREAKER ci immerge nel mondo di gioco attraverso l’ottica di uno studente appena trasferitosi alla Gunbre High School, prestigioso istituto che non se la passa più bene come un tempo, provocando malcontento negli studenti e amanti di GUNPLA che hanno scelto di frequentare questa scuola sperando di vivere il proprio sogno, ma che per via di vari avvenimenti finiscono quasi tutti per frequentarla ormai controvoglia, quasi per inerzia.

Qui faremo la conoscenza delle prime eroine, Yui, compagna di scuola e nostra amica di infanzia, e Iori, la quale ci prenderà sotto la sua ala protettrice introducendoci alla scuola e ai suoi problemi. Il cast di protagoniste si espanderà man mano nel corso dei vari capitoli della storia, narrati in puro stile visual novel che, proprio per ricalcare il genere, ci offrirà anche la possibilità di scegliere fra una serie di risposte multiple. I vari capitoli di storia ben presto finiranno per diramarsi in svariate route, ciascuna dedicata a una delle eroine incontrata o sbloccata, che di base ci offre la stessa narrazione dell’insieme, ma con qualche piccolissimo cambiamento, che si diversificherà anche nel team stesso che poi andrà ad effettuare quella missione.

La trovata di rendere il tutto veramente una visual novel riesce a rendere il prodotto vagamente piacevole da seguire, proprio perché saremo anche chiamati in causa a dover rispondere di tanto in tanto, anche se finisce spesso fuori tema come genere e la diramazione delle varie eroine poteva essere gestita in modo davvero diverso e più consono. La presenza di tutte le route a vista per le protagoniste metterà i giocatori nelle condizioni di poterle completare tutte subito di pari passo, tendendo un po’ a stancare perché , in tutto e per tutto, si tratta appunto delle stesse missioni rifatte per due, tre o quattro volte da una prospettiva e con un team leggermente (ma davvero leggermente) diverso. Questo purtroppo non aiuta il gioco a liberarsi da una monotonia che, sfortunatamente, affligge la nuova tipologia di gameplay in cui si è scelto di rilegarlo. Se nei precedenti Gundam Breaker si offriva non solo delle semplici missioni “vai avanti e stermina tutti”, ma anche stage di conquista e difesa di apposite aree, distruzione di vari oggetti che causano disturbo e altro, NEW GUNDAM BREAKER ci presenta le nuove modalità duo mission e 3 VS 3 dove più che affrontarci in GUNPLA Battle l’uno contro l’altro dovremo fare a gara a chi raccoglie più punti e/o completa lo scopo principale della missione. Il tutto soffre quindi di una ripetitività troppo pesante fin dalle prime battute, cosa che non farà che gettare l’utente ancora più nello sconforto quando si ritroverà per qualcosa come 8-9 missioni di fila anche all’interno dello stesso scenario a fare e rifare le identiche cose.

Con il progredire della serie, BANDAI NAMCO ha capito di dover offrire un po’ di variazione nel gameplay, giusto per tenere incollati gli utenti a un gioco la cui storia poteva protrarsi per le lunghe senza stancarli, cosa che per qualche oscuro motivo si è deciso di non tenere di conto stavolta. E pensare che, anche semplicemente nella narrazione, sarebbe bastato offrire una singola diramazione di route a seconda dell’eroina da noi preferita e tirata maggiormente in ballo durante le risposte multiple, dandoci poi la possibilità a fine gioco di ripartire dal punto di scelta per cambiare fanciulla, e goderci così la sua parte in tranquillità e senza pressioni, aumentando così anche la rigiocabilità senza spingere moralmente gli utenti a completarle tutte subito in contemporanea e rendersi conto che sono le stesse identiche missioni. Nonostante questo, sinceramente non si sentiva poi tutto questo gran bisogno nemmeno della componente romantica, ma credo che CRAFTS & MEISTER si sia lasciata un po’ prendere la mano dal lato visual novel dell’insieme.

Giochi Senza Frontiere

Lasciando da parte le imponenti e ardue battaglie che ci hanno messi a dura prova nei precedenti Gundam Breaker, NEW GUNDAM BREAKER tenta di farci entrare in un contesto più “competitivo”, quasi come se fossimo a tutti gli effetti in una gara piuttosto che in un combattimento. Il gameplay offerto stavolta è infatti incentrato sulla raccolta di punti necessari a vincere ogni sfida e al soddisfare le varie condizioni che appariranno progressivamente sullo schermo, più che a una cruda e diretta GUNPLA Battle dove ci si mazzuola per stabilire chi è il più ignorante del quartiere. Le varie morti subite in battaglia non avranno davvero più importanza, dal momento che il respawn potrà tranquillamente essere una consuetudine da non tenere particolarmente in conto, se non per la perdita delle parti attualmente situate nei cinque slot e non ancora salvate. Davvero diverso dai passati titoli della serie, dove dopo determinate morti la missione finiva in Game Over a meno che qualche alleato, sia umano che controllato dalla CPU, ci facesse risorgere curandoci entro il tempo limite. Stavolta non ci sono cure o aiuti amici: una volta distrutti, respawneremo senza problemi fino a quando il tempo della sfida o la condizione principale di vittoria non sarà soddisfatta.

Molti aspetti della serie base sono stati completamente rivisitati; le parti dei GUNPLA che conquisteremo in battaglia andranno a riempire degli slot appositi, situati in basso sullo schermo, fino a un massimo di 5 pezzi. Se originariamente la serie permetteva una raccolta automatica e senza limiti, stavolta saremo chiamati a immagazzinare questi 5 pezzi in nostro possesso all’interno di appositi container, liberandoci così gli slot e permettendoci raccogliere nuovamente parti per poi tornare a nuovamente al punto di raccolta , rendendo poì una consuetudine dover fare avanti e indietro per raccogliere pezzi mentre, allo stesso tempo, si cerca anche di fare punti, distruggere nemici o altro e cercare di prestare attenzione alla gara. Le parti che i nemici riusciranno a smontarci durante la battaglia verranno riconsegnate al giocatore automaticamente al termine, senza la paura di averle perse per sempre, ma il lato davvero divertente sta nel momento esatto della battaglia in cui si perdono. Una volta sganciati, infatti, rimarremo con il solo nostro frame interno, che potrà essere scelto a seconda della tipologia di giocatore che la vuole utilizzare e all’azione a cui vuole dedicarsi maggiormente, e potremo tornare alla nostra massima potenza solo se equipaggeremo sul momento uno dei pezzi raccolti in giro, cambiando così improvvisamente le statistiche, le mosse speciali che credevamo di avere e tanto altro, offrendo così un pizzico di brio a un gameplay con una modalità di gioco forse un po’ troppo ripetitiva.

Per la creazione e sviluppo del nostro GUNPLA avremo a disposizione i consueti Assembla, Dipingi e le altre piccole funzionalità per fotografare o salvare le nostre nuove e scintillanti unità. Gran parte di questo lato è di base lo stesso offerto nei precedenti capitoli, sebbene non venga più offerta la possibilità di aumentare le statistiche dei vari pezzi attraverso upgrade vari, e i Pezzi Costruttori (le Builder Parts introdotte in Gundam Breaker 3) non sono più oggetti dall’utilizzo effettivo in battaglia, bensì offrano svariati boost come l’aumento del danno in mischia, aumento di danno delle mosse EX e tanto altro. Anche stavolta, così come nel terzo capitolo, la presenza di parti MG ottenute ed equipaggiabili fin dalle prime missioni ci farà capire che la trama offerta sarà del tutto libera dalle limitazioni che vedevano i giocatori partire con un HG e, solo verso metà storia, iniziare a costruire il proprio Master Grade perché si iniziava a fare sul serio.

Side-0

Se la serie Gundam Breaker ha da sempre cercato di offrire un ottimo bilanciamento tra le possibilità offerte dalle modalità in singolo e multiplayer, fatta eccezione per il primo titolo della serie, che aveva una difficoltà davvero sbagliata, NEW GUNDAM BREAKER, magari per distaccarsi dal recente GUNDAM VERSUS, punta i piedi e dona all’esperienza single player tutto quello che ha da offrire. Il multigiocatore infatti avrà una componente poco ricca e non rilevantissima. Attraverso la voce Partita Veloce ci sarà possibile, come nome indica, gettarci in una missione assieme a un team totalmente casuale e messo insieme sul momento all’interno di stage casuali, mentre Crea Squadra permetterà una leggermente più ampia scelta tra varie opzioni per il reclutamento giocatori e scenari in cui addentrarci per creare un vero e proprio team momentaneo sotto forma di “stanza” che potrà essere trovata da sconosciuti o amici attraverso l’apposita Trova Squadra. Non esisterà più un hangar multigiocatore, dove avatar degli utenti avevano la possiblità di scambiarsi qualche messaggio o informazione iniziale, ammirare i propri Mobile Suit e decidere cosa affrontare, se una missione di storia o una delle modalità collaterali, ma stavolta in tutto e per tutto troveremo un più sbrigativo matchmaking anonimo che ci farà partire alla volta della missione una volta pronti. Cosa effettueremo al suo interno? Una delle medesime tipologie di sfide a punti identiche allo story mode, ma contro altri giocatori.

This is the voice of rebellion!

NEW GUNDAM BREAKER presenta un buon miglioramento grafico su PlayStation 4, cosa che rende il tutto in certi versi più “realistico”. Purtroppo pecca in alcuni aspetti importanti, come le animazioni di movimento delle unità, che sembrano a volte troppo scattose e non molto convincenti, e probabilmente quello che mi ha dato più fastidio di tutto: i freeze e cali sporadici di frame rate. Quando sullo schermo l’azione si fa più che mai concitata, il gioco ha la cattiva abitudine di bloccarsi per qualche istante cogliendoci alla sprovvista e facendoci perdere il ritmo di ciò che stiamo facendo, cosa che è capitata anche più di tre o quattro volte in una partita in single player, intervallata da leggeri cali di frame rate. Probabilmente questi problemi verranno, e lo spero vivamente, risolti con una patch.

Tanto di cappello invece al comparto sonoro, quasi inattaccabile, capace di offrire degli ottimi brani originali in grado di fomentare il giocatore durante le porzioni action del gioco e le tantissime missioni che saremo chiamati ad affrontare. Se questo non basta, BANDAI NAMCO ha voluto regalare ai fan anche qualche piccola chicca, ovvero degli arrangiamenti delle popolari BGM provenienti dalle varie serie animate di Gundam, che non solo potremo ascoltare durante le potenti battaglie contro i Mobile Armor o altri boss particolari, ma addirittura ci sarà possibile impostare quelle che preferiremo per il nostro GUNPLA, in modo da creare una playlist che ci accompagni missione dopo missione. Si sente solo la mancanza dei BACK-ON, band nipponica che ha contribuito a creare le main theme dei primi tre capitoli della serie e che ci ha regalato perle del calibro di Silent Trigger.

A chi consigliamo NEW GUNDAM BREAKER?

Oltre ai fan di Gundam, immancabili quando si parla di giochi tratti da questa intramontabile serie, mi sento di consigliarlo a chiunque non se la sia sentita di recuperare i primi due Breaker, perché nella sola lingua giapponese, o la versione asiatica del terzo capitolo, che presenta testi in lingua inglese. Grazie alla lingua italiana sicuramente molti decideranno di avvicinarsi, anche se il gioco è abbastanza lontano dall’idea che ha sempre voluto dare con la serie Gundam Breaker. Questa è un nuovo inizio, una fresca partenza per questa saga videoludica, e quindi va presa come tale. Se invece vi aspettavate di mettere le mani su un qualcosa che fosse una vera e propria evoluzione delle meccaniche e di tutto il resto offerto in passato, mi dispiace dirvi che non è così. E anche io ne sento la mancanza.

  • Buon comparto sonoro, grazie anche alle BGM delle varie serie animate
  • Davvero divertente la possibilità di perdere pezzi ed equipaggiarne di improvvisati sul momento

  • Troppo visual novel romantica e poco Gundam Breaker
  • Gameplay abbastanza ripetitivo
  • Troppi problemi a livello tecnico
NEW GUNDAM BREAKER
3

Un ottimo dating sim rovinato dai GUNPLA

NEW GUNDAM BREAKER è un esperimento, o quantomeno così lo voglio considerare. Un nuovo inizio. Un titolo che offre delle buone basi per voler rendere il gameplay un qualcosa di fresco e diverso, ma che nel tentativo inciampa sfortunatamente in problemi di varia natura. Può senza ombra di dubbio essere un punto di partenza, un qualcosa da cui prendere i lati buoni, migliorarli ancora di più e aggiungere quello che veramente manca a questo titolo, tra cui un fattore importante: la grinta. NEW GUNDAM BREAKER può, come nome vuole indicare, diventare veramente qualcosa di nuovo, lasciando allo stesso tempo le proprie radici aggrappate a quello che veramente ha reso bella la serie Breaker fino ad oggi, ma per farlo è necessario più impegno e tanti accorgimenti di cui si sente veramente il peso durante il gameplay. Le potenzialità ci sono, quantomeno scavando se ne trovano svariate, e hanno tutta l’aria di voler sbocciare presto in un titolo sì nuovo, ma che riesca a intrattenere quanto i precedenti tre sono riusciti a fare. Il tutto, magari, cercando di concentrarsi più sullo sviluppo di un gioco degno del nome che porta piuttosto che un dating sim. Starà solo a BANDAI NAMCO Entertainment decidere se continuare e portare questa fortunata saga, ormai evoluta, verso il successo e l’apprezzamento che merita… anche solo per non sfigurare con i suoi antenati.

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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