Prima di commentare con un laconico estiquaatsi, dateci la possibilità di spiegare perché riteniamo che questa sia una notizia rilevante.
EA si era aggiunta alle case che recentemente avevano confermato l’allontanamento dalla piattaforma, sostenendo che il motore grafico Frostbite 3, la spina dorsale dei loro titoli per console next gen, non giri su Wii U. Cosa curiosa, visto che da esso sono riusciti a sviluppare un motore per cellulari come Frostbite Go in tempi record.
La notizia recente però è che quello che è indiscutibilmente uno dei giochi più venduti in Europa e soprattutto in Italia ogni anno, su ogni piattaforma (FIFA 13 è uscito anche su PlayStation 2, non so se rendiamo l’idea) non arriverà su Wii U il prossimo autunno. E a questa dichiarazione si aggiungono gli insulti di Bob Summerwill (o presunti tali, la notizia è circolata ma non vorremmo che le scansioni degli status fossero dei fake), dipendente di spicco di EA, che ha twittato commenti poco lusinghieri sulla nuova console di casa Nintendo. Anzi, diciamo pure che ci è andato pesante.
Ora calate la notizia nel contesto storico: Wii U, console next-gen (o half-gen) non avrà FIFA quest’anno, mentre presumibilmente PlayStation 4 e la nuova Xbox sì. E, sempre secondo voci di corridoio, le due console usciranno sotto Natale. Ora pensate all’utente medio che gioca a FIFA e che è posto davanti alla difficile scelta tra una console half-gen senza FIFA e una console next-gen con FIFA e che, per FIFA, non si pone problemi di budget (gioca a FIFA!).
“Non ha FIFA, che la compro a fare? Hurr durr”.
Facili ironie a parte, la mancanza di un titolo di tale peso (e anche di Battlefield 4, visto che è sempre un titolo EA), forse anche più pesante di Call of Duty,almeno in Europa, inevitabilmente disaffezionerà verso il Wii U e di certo non aiuterà le vendite, in particolar modo con le due console next gen alle porte. Questo, almeno, se tutti i rumor si confermeranno veri. In tal caso, anche se dovesse palesarsi l’opzione PES, il mancato supporto di EA comunque comporterà vendite minori.
È tempo che Nintendo corra ai ripari, e il prossimo E3 è probabilmente l’ultima occasione per farlo. Servono titoli pesanti, e non solo Mario o Zelda, o Smash Bros., ma nuove IP esclusive che sappiano attirare nuova utenza e che offrano una esperienza di gioco unica nel loro genere. A patto che Microsoft e soprattutto Sony non riescano a sbagliare tutto, come è già capitato in passato.