Your Name: il director Lee Isaac Chung parla del live action in arrivo

Your Name

È passato un po’ di tempo da quanto abbiamo ricevuto le ultime informazioni sul live action di Your Name, prodotto hollywoodiano che ha già fatto discutere sia per i cambi di trama anticipati che per la presenza di Lee Isaac Chung alla direzione. Ed è proprio lo stesso director che ha voluto iniziare a riparlare del film in arrivo grazie a una recente intervista tenuta su Vulture, il blog del New York Magazine.

Qui sotto vi proponiamo il pezzo di intervista interessato:

D: Sei riuscito a prenderti un po’ di tempo per te stesso?

R: Tutto è ancora molto impegnato. Sto cercando di capire se sarà possibile filmare il progetto “Your Name” quest’anno. Non so se qualcuno dovrebbe adattarlo, ma io sono stato scelto, e lo sto facendo.

D: Già, spesso la mia reazione a Hollywood che crea versioni americane di IP coreane o giapponesi è: guardatevi l’originale.

R: E in quel senso non ti stai affatto sbagliando. Ho il timore di non fare le cose per il verso giusto. Mi piace l’idea della trasformazione che avviene quando realizzi una versione live action di un prodotto animato. E hanno voluto che interpretassi la cosa in modo molto americano. Il Toho Studios è dell’idea che un adattamento live action non dovrebbe essere giapponese, perché in tal caso preferirebbero che il film esistesse semplicemente come progetto animato. Vogliono vedere come il lavoro può essere trasformato in un film americano. O almeno questo è il modo in cui me l’hanno comunicato.

D: Qual è l’obiettivo che speri di realizzare con questo live action che non sarebbe stato possibile aggiungere nell’esistente prodotto di Makoto Shinkai?

R: Quello che voglio approfondire è l’interconnessione tra persone di culture diverse negli Stati Uniti, cosa che credo sia diversa dalla versione giapponese in quanto si vedono più come a una cultura singola, mentre negli USA abbiamo più diversità. Voglio giocare in quello spazio. Il modo in cui contribuisco al film è lasciare che sia un prodotto che intreccia culture diverse, e noi, come asiatici americani, consideriamo queste relazioni. Non ho un modo molto articolato per spiegarlo, ma sono sempre stato interessato ai modi in cui le diverse culture interagiscono e da come mi sento un estraneo a questo, ma anche da come qualcuno cerca di intrecciarsi ed essere parte di culture diverse così come tra gli americani asiatici. Non so se ti sei mai sentito in quel modo.

Come pensate ne uscirà questa pellicola con attori in carne e ossa? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: Vulture via ARAMA! JAPAN

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

1 commento

  1. A leggerlo così sembrerebbe l’approccio giusto, ma le probabilità che, come al solito, finisca tutto a tarallucci e vino rimangono comunque altissime. Poi il regista potrebbe anche rivelarsi capace, ma qualcuno in alto potrebbe imporre dei cambiamenti e rovinare tutto… Meglio tenere le aspettative a zero, come sempre, poi magari potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa come è stato per Alita.

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