A distanza di qualche tempo dalla sua uscita, siamo finalmente pronti a parlarvi di Unicorn Overlord, ultimo successo targato Vanillaware e ATLUS, con già un alto numero di vendite sulle spalle a distanza di poco più di una settimana dalla pubblicazione. Nato inizialmente nel 2014 con lo scopo di creare una versione moderna dei titoli strategici degli anni ’90, Unicorn Overlord segue le gesta del principe in esilio Alain mentre guida l’Esercito di Liberazione in una campagna attraverso il regno fantastico di Fevrith per riconquistare la corona usurpategli.
Il titolo ha da subito conquistato i giocatori attraverso uno stile unico e un game design tanto semplice quanto profondo, ma sarà davvero un capolavoro? Scopritelo con noi in questa nostra ultima recensione.
- Titolo: Unicorn Overlord
- Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Nintendo Switch
- Versione analizzata: Xbox Series X (EU)
- Genere: Strategico
- Giocatori: 1
- Publisher: SEGA
- Sviluppatore: Vanillaware, ATLUS
- Lingua: Italiano (testi), Inglese e Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 8 marzo 2024
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: non annunciati
- Note: Disponibile la Monarch Edition contenente artbook digitale e colonna sonora arrangiata a 16 bit
Abbiamo recensito Unicorn Overlord con un codice Xbox Series X|S fornitoci gratuitamente da SEGA tramite PLAION.
La storia è ambientata nel continente di Fevrith, una terra che ospita cinque diverse nazioni. Dopo che il generale Valmore di Cornia si ribella contro la famiglia reale della sua nazione, inizia una guerra che presto farà a pezzi l’intero continente. Alain, principe di Cornia, fugge dalla sua casa durante questa rivolta e viene scelto, dieci anni dopo, per guidare l’Esercito di Liberazione. Con il leggendario Anello dell’Unicorno tra le sue mani, Alain issa la bandiera della ribellione per condurre il suo popolo verso la libertà…
La potenza di Cornia
Nel corso di una campagna di circa cinquanta ore, che aumentano leggermente nel caso si volesse vivere il titolo in tutta la sua completezza, avremo modo di vivere un’avventura in pieno stile fantasy, con una trama forse scontata, ma che in fin dei conti ci fa sentire a “casa”. Il titolo infatti punta su una storia non molto diversa dai classici canoni a cui siamo abituati, ma che allo stesso tempo mette in evidenza una cosa importantissima: spesso non è la destinazione ad essere il fulcro dell’avventura, ma il viaggio stesso. Lungo di esso incontreremo un diverso manipolo di alleati, tutti con i propri archi narrativi, che siano essi eroi, comuni soldati o persino malvagi redenti. Questo è uno dei primissimi punti forti dell’opera, dove anche semplici missioni secondarie lasciano trasparire profondità, nonché un regno interconnesso e vivo tra le sue vicende. Molti dei personaggi incontrati potranno essere reclutati in diversi modi: aiutandoli , sconfiggendoli, o “guarendoli” dall’oscura magia usata per soggiogarli dal potente Valmore. Molto spesso la scelta ricadrà sul giocatore stesso, chiamato a dover decidere se accettare o meno il nuovo reclutamento.
Unicorn Overlord presenta circa sessanta personaggi reclutabili nella sola campagna principale, e alle volte si potrà sentire difficolta nel dare a ognuno di loro la giusta importanza all’interno del party o delle proprie preferenze, ma spesso mettere un personaggio in “riserva” non significa condannarlo a quel ruolo per sempre. Nella nostra personale avventura ci siamo trovati inizialmente a prediligere l’uso dei personaggi primari, così da avere fin dall’inizio un party che potesse rispondere già a difficoltà d’alto livello. Ogni qual volta venisse però arruolato un nuovo personaggio, lo inserivamo in una delle possibili configurazioni, così da notare le differenze con altri personaggi di classe uguale o simile e, perché no, anche sperimentare nuove ed interessanti configurazioni. Soprattutto a difficoltà più alte, la parola d’ordine in Unicorn Overlord è sperimentare, adattarsi alle situazioni e creare anche per ogni occasione nuove piccole configurazioni di personaggi. Certo, lo scopo è pur sempre trovare una configurazione “sempreverde” e che possa rispondere a ogni esigenza, ma è un discorso che si può applicare principalmente nelle fasi finali dell’opera. Oltretutto i personaggi, anche se appartenenti alla medesima classe, potranno presentare bonus e abilità diverse, rendendo le riserve dei veri e propri jolly per determinate situazioni. A portare varietà all’interno del sistema di configurazioni troviamo anche il menu legame tra i vari personaggi principali dell’avventura. Ogni legame può andare dal livello uno al livello tre, sbloccando dialoghi extra che approfondiscono l’universo narrativo e le dinamiche interne all’Esercito di Liberazione.
Il mondo di gioco è suddiviso in cinque regni principali: Cornia, Drakenhold, Elheim, Bastorias e Albion, ciascuno distinto non solo dall’aspetto del territorio, ma anche dal roster di possibili personaggi ed unità da reclutare, spesso uniche per quell’ambiente. Non saranno infatti solo gli umani a riempire le file del nostro esercito, ma anche elfi, draghi, grifoni, bestie antropomorfe e molto altro, con altrettante classi disponibili. La struttura di gioco prevede la liberazione di una città, la perlustrazione del mondo alla ricerca di risorse per ricostruire gli insediamenti distrutti e l’impostazione di un personaggio come protettore designato di ogni città. Unicorn Overlord presenta inoltre una moltitudine di missioni secondarie, missioni liberazione, missioni da poter affrontare all’infinito per ottenere esperienza e attività da completare nel mondo aperto. Tuttavia, le ricompense saranno pressoché sempre le medesime, ovvero materiali da consegnare alle città per ricostruirle e di tanto in tanto nuove armi o accessori, che potranno essere anche acquistati dai vari rivenditori presenti nelle città.
Verso la grandezza
Se narrativamente parlando il titolo riesce senza troppe difficoltà a catturare l’attenzione del giocatore, è il suo profondo e complesso sistema strategico a conquistarne pienamente il cuore. Partiamo subito col dire che Unicorn Overlord è senza dubbio uno tra i migliori titoli del suo genere, ma perché questo? La risposta risiede nel suo disporre di un sistema gestionale/strategico semplice da capire, immediato da applicare, ma soprattutto sempre più profondo avanzando all’interno dell’avventura. Un esempio per capirlo al meglio è la sua meccanica di Vantaggio e Svantaggio. Le unità dotate d’attacco a distanza, come gli arcieri, hanno un forte vantaggio verso le classi volanti, come i cavalieri che cavalcano grifoni. A loro volta, quest’ultimi hanno un elevato vantaggio contro le unità a cavallo, che a loro modo hanno un forte vantaggio contro le unità di fanteria, che sono letali contro le unità dalla distanza. Semplice, ma al contempo profondo. Avanzando nel gioco e sbloccando nuove classi il sistema si amplia, presentando anche classi ibride, e facendo in modo che i giocatori debbano sempre tenere sotto controllo questi punti deboli e punti di forza mentre costruiscono le loro formazioni e designano quali classi selezionare per ogni singola unità. Il gioco presenta circa cinquanta tipi di classi giocabili, ciascuno con punti di forza e di debolezza distinti, insieme a un elenco crescente di abilità di combattimento che si sbloccano man mano che i giocatori salgono di livello e promuovono le loro classi.
Gli scontri tra le unità operano su un sistema di combattimento automatico, dove i giocatori possono limitarsi a guardare le loro unità scendere sul campo di battaglia una volta incontrato il nemico. Prima ancora di affrontare il nostro avversario, potremo visualizzare in anteprima i punti danno inflitti e subiti, permettendoci di saltare, nel caso lo volessimo, la cutscene di combattimento, sfruttandole magari per puro scopo di studio, così da capire dove una nostra strategia possa risultare fallacea. Ogni unità, come è facile immaginare, presenta il proprio moveset, le propria abilità e i propri tempi di reazione. Tutto ciò viene deciso in automatico dalle unità, con il solo scopo del giocatore di gestire, al di fuori del combattimento, la priorità di determinate mosse rispetto ad altre. Lo scopo di ogni missione sarà sempre lo stesso, conquistare il punto di comando avversario, entro il tempo limite, ed evitando che venga catturato il proprio, pena il game over.
A seconda del regno in cui ci si trova, potrebbero esserci anche sfide ambientali da saper gestire, come tempeste di sabbia che riducono la visibilità o intere fazioni che decidono di unirsi all’esercito di liberazione nel bel mezzo del combattimento. In altri casi, personaggi unici arriveranno addirittura dal nulla per fornire un vantaggio ad Alain nel caso in cui si trovasse in difficoltà. Il gioco presenta anche una funzione “Ottimizza” che equipaggia immediatamente la migliore armatura disponibile per qualsiasi classe e stabilisce anche una serie di condizioni di base a seconda di ciò che la classe ha sbloccato ed equipaggiato finora. Potremo anche assoldare unità extra in varie fortezze sparse sulla mappa e che ci permetteranno di modificare nome, colore, sistema di crescita e persino voce dell’unità assoldata. Avanzando nella storia sarà possibile sbloccare anche l’arena, dove avremo accesso a scontri PvP tra le nostre configurazioni e quelle di un altro giocatore.
Instaurare un legame eterno
È innegabile come Unicorn Overlord riesca a creare un legame saldo non solo tra i comprimari dell’avventura, ma anche col giocatore stesso, che avanzando nella storia finisce per perdersi e innamorarsi sempre di più un regno così bello da esplorare quanto semplicemente da vedere. A conquistare più di ogni altra cosa è infatti il suo stile artistico, che oltre a poter apprezzare nei personaggi e nel mondo che viviamo, è presente persino sotto forma di bozzetti dei personaggi principali all’interno del loro menù. Lo stesso discorso è applicabile anche alla meravigliosa colonna sonora che, fin dai primi istanti, vi lascerà intuire quale viaggio epico stia per stagliarsi dinnanzi a voi. Leggera nota dolente è la legnosità dei movimenti dei personaggi all’interno delle varie cutscene dove, seppur i personaggi si muovano di rado, lasciano intravedere qualche difficoltà a schermo nelle varie introduzioni ed epiloghi di dialogo. Il titolo mette a disposizione dei giocatori diversi livelli di difficoltà, tra cui quello Storia, dover potersi dedicare alla campagna principale senza troppe difficolta manageriali nel gestire il proprio esercito.
Libera il tuo regno, rivendica il tuo destino. Dalle menti geniali che hanno dato vita a 13 Sentinels: Aegis Rim e a Odin Sphere, la rinascita dell’RPG fantasy tattico secondo ATLUS x Vanillaware. Combatti contro il destino e parti per un’avventura regale per riconquistare il regno insieme ai tuoi fedeli alleati. Unicorn Overlord combina l’intramontabile genere degli RPG tattici con un mondo esplorabile e un innovativo sistema di combattimento, per un’epica esperienza fantasy con l’inconfondibile stile di Vanillaware.
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A chi consigliamo Unicorn Overlord?
Unicorn Overlord è un’opera maestosa e che difficilmente non consiglieresti a qualcuno. Il titolo potrà essere facilmente apprezzato dagli appassionati dei titoli strategici, oltre agli amanti delle storie fantasy longeve (e anche un po’ blasonate). Il titolo conquista a pieno regime anche chi predilige partite brevi ma intense, prestandosi molto anche su Nintendo Switch dato lo stile artistico e la semplicità di gestione. Un titolo che ci sentiamo di consigliare a tutti, data anche la possibilità di provarlo in anteprima attraverso la demo presente sui vari store digitali.
- Stile artistico unico, dall’aspetto grafico alla colonna sonora
- Meccaniche strategico/gestionale accessibili a tutti
- Trama semplice che accompagna il giocatore per l’intera avventura…
- …Ma che per molti potrebbe risultare a tratti scontata
- Alcuni movimenti dei personaggi non sono fluidissimi
- Privazione di vita sociale fino all’epilogo della campagna
Unicorn Overlord
Il trionfo dell'Unicorno
Unicorn Overlord è un’opera strategica straordinaria, che aiuta senza ombra di dubbio a riportare in auge un genere che sta lentamente tornando in vita. È profondo, semplice, appagante e incredibilmente avvincente, con ore e ore di gioco a disposizione per chi non vuole perdersi alcun dettaglio della sfaccettata avventura. Narrativamente potrebbe risultare un po’ banale per la sua trama semplice e scontata, ma basta il suo sistema gestionale a ridimensionare facilmente la situazione complessiva dell’opera, dimostrandosi ottimo sia per i neofiti che per i veterani del genere. Lo stile artistico è meraviglioso, e lo potrete facilmente riscontare nei suoi scenari unici e nei singoli bozzetti di ogni unità, dove la cura per i dettagli non sarà mai assente. A conquistare anche le suggestive tracce musicali, capaci di trascinare il giocatore dritto sul campo di battaglia. Unicorn Overlord è un titolo da non perdere, che segnerà sicuramente i titoli strategici a venire.