Anime da vedere: 10 imperdibili film di nicchia

Quali sono gli anime da vedere assolutamente? Vi presentiamo una lista di dieci film d'animazione giapponese considerabili di nicchia

Anime da vedere: 10 imperdibili film di nicchia

Quali sono i film anime da vedere assolutamente? Se pensiamo a dei film di animazione giapponese, i primi a venire in mente sono sicuramente quelli di registi famosi in tutto il mondo come Hayao Miyazaki, Satoshi Kon o il più recente Makoto Shinkai, premiati da critica e pubblico, i quali film sono stati apprezzati anche da chi, di anime, ne ha visti pochi o nessuno. Sebbene gli appassionati conoscano molti più autori e film storici della media, sono tante le opere diventate oggi sconosciute persino a loro, che sia per un cambiamento di gusto del pubblico in generale o per una semplice difficoltà nel reperire certi film, le cui riedizioni sono spesso poco pubblicizzate o del tutto assenti, con molti di questi film di culto ancora legalmente inediti in Italia.

In questa lista vi presenteremo quindi alcuni film che, nonostante la poca popolarità ottenuta, si sono distinti per vari aspetti, che sia con storie o personaggi particolari, oppure con tecniche di animazione e di storytelling originali. Sono tantissimi i lungometraggi che meriterebbero di essere ri-scoperti ancora oggi, ma abbiamo fatto una scelta che possa soprattutto dare varietà, spaziando tra autori, anni di uscita, generi e tematiche diverse.

Belladonna of Sadness – Kanashimi no Belladonna

Belladonna of Sadness - Kanashimi no Belladonna

  • Anno: 1973
  • Regia: Eiichi Yamamoto
  • Genere: Drammatico/erotico

Ambientato nella Francia medievale, e ispirato a La Sorcière di Jules Michelet, la storia ci parla di Jeanne, appena sposatasi con un contadino, Jean: la loro felicità viene improvvisamente infranta a causa del Re, il quale fa subire a Jeanne uno stupro da lui e dagli uomini di corte, proprio per la notte di nozze secondo il rito dello ius primae noctis. Dopo il traumatico evento, uno strano spirito si presenta a Jeanne, promettendole poteri magici per ottenere vendetta, in cambio di un patto con lui. Iniziando così il suo percorso a fianco del demone, Jeanne diverrà una strega vera e propria, circondata da persone che la adoreranno o che tenteranno di ucciderla. Il film prenderà una piega quasi delirante, mostrando scene di sesso e di violenza psichedeliche e oniriche, accompagnate da brani memorabili che riempiono le sequenze senza dialoghi con musiche potenti ed espressive.

La bellezza e l’estetica di Belladonna of Sadness è, ancora oggi, impareggiabile: il film ha preso particolare ispirazione da diversi artisti occidentali, tra cui Gustav Klimt e Harry Clarke, rendendo ogni frame della pellicola simile a un dipinto in movimento. Fa parte della trilogia Animerama prodotta dallo studio Mushi Production, fondato da Osamu Tezuka, nonostante quest’ultimo non partecipò alla creazione di Belladonna of Sadness. Sebbene sia oggi considerato un cult dalla critica, per decenni è stato quasi sconosciuto al di fuori dal Giappone, e si rivelò un tale insuccesso a livello economico da diventare una delle cause del fallimento di Mushi Production. Fortunatamente, dopo diversi anni, la pellicola venne restaurata senza censure, sebbene fu comunque ben poco pubblicizzata.

Tenshi no tamago – L’uovo dell’angelo

Tenshi no tamago - L'uovo dell'angelo

  • Anno: 1985
  • Autore: Mamoru Oshii
  • Genere: Psicologico, Fantasy

In un mondo post-apocalittico, una bambina gira da sola per una città disabitata, portando con sé un misterioso uovo. Quando un soldato la incontra, le chiede cosa ci sia dentro quell’uovo che lei conserva così gelosamente, al che la bambina gli risponde che non può dirglielo; il soldato deciderà di accompagnarla per seguirla nel suo viaggio, convincendosi che l’uovo possa contenere risposte sul mondo e sull’esistenza stessa. L’uovo dell’angelo è un film particolare non solo per la sua premessa, ma più per la sua narrazione: gli incessanti silenzi, spezzati solo sporadicamente da un paio di dialoghi e suoni di sottofondo, rendono ancor più tetra l’ambientazione priva di vita, i cui unici personaggi, oltre ai due protagonisti, sono solo dei militari in marcia nella notte.
Gli stupendi disegni di Yoshitaka Amano fanno un eccellente lavoro soprattutto con l’espressività dei personaggi. Oshii è riuscito a creare un’opera con vari livelli di lettura, si va da interpretazioni legate alla storia cristiana a un lungo sogno con più significati interconnessi. Si tratta di un film difficile da decifrare, e probabilmente anche da seguire visto il ritmo dilatato, ma inevitabilmente è un’opera che lascerà un segno nella mente dello spettatore.

Wicked City – La città delle bestie

Anime da vedere - Wicked City - La città delle bestie

  • Anno: 1987
  • Autore: Yoshiaki Kawajiri
  • Genere: Horror, Azione

Wicked City ci porta in un mondo in cui umani e demoni coesistono da molti anni, non senza conflitti. Dopo numerose guerre, si è arrivati a stipulare un patto di non aggressione tra le due popolazioni, che ormai sta per scadere. Il “Lato Oscuro” desidera eliminare questo trattato e, per cercare di mantenere la pace, viene chiamato un ambasciatore per la razza umana, Giuseppe Maiato, accompagnato da due guardie del corpo, un umano e una demone. Dietro al rinnovo del trattato, tuttavia, c’è ulteriore un piano segreto, pensato da molti anni. Kawajiri ci regala un noir puro e crudo, con diverse influenze occidentali, accompagnandoci alla scoperta di un mondo oscuro e perverso; con una sceneggiatura ricca di colpi di scena e combattimenti sanguinosi coi demoni, il film ci cattura con un ambientazione magica e oscura, piena di misteri e di personaggi curiosi tra demoni e umani.

Nonostante l’atmosfera tetra e le scene piene di sangue e di erotismo, Wicked City intrattiene maggiormente grazie a una solida struttura da film poliziesco; il design dei demoni spazia tra l’inquietante e l’assurdo, creando interesse nel conoscere meglio queste strane creature, che non sono sempre necessariamente malvagie. Wicked City è pregno di splatter, violenza e sesso, ma è ben lontano dall’essere semplicemente un’esasperazione gratuita di questi elementi. Sebbene non sia un film adatto ai palati di tutti, consigliamo comunque di provare nella visione per scoprire qualcosa di nuovo e originale, oltre che, possibilmente, andare a recuperare un ottimo autore come Kawajiri.

Memories

Anime da vedere: Memories

  • Anno: 1995
  • Autori: Koji Morimoto, Tensai Okamura, Katsuhiro Otomo
  • Genere: Fantascienza, Sperimentale

Memories è una collezione di tre storie differenti, ognuna con diversi temi trattati: nel primo episodio, diretto da Morimoto, seguiamo degli astronauti in una missione alla ricerca di uno strano segnale di emergenza, ma finisco in un assurdo mondo onirico creato dai ricordi di una donna, in passato diva dell’opera lirica; il secondo episodio, di Okamura, racconta di un impiegato in un’azienda farmaceutica, il quale, a sua insaputa, ingerisce un farmaco sperimentale che lo trasforma in una vera e propria arma biologica, producendo una nube venefica che pian piano si espande ovunque lui vada; Otomo dirige poi il terzo episodio, ambientato in una particolare città dotata di enormi cannoni, continuamente attivi e pronti a sparare a una minaccia invisibile. Nonostante la differenza di stili e ispirazioni, Memories rimane ancora oggi un’ottima prova dei tre autori, regalando storie brevi ma assolutamente affascinanti, ognuno distinguendosi con una propria impronta che regala unicità agli episodi, i quali, seppur la breve durata, riescono a caratterizzare in maniera ottima personaggi e ambientazioni.

Kite (A-Kite)

Kite (A-Kite)

  • Anno: 1998
  • Autore: Yasuomi Umetsu
  • Genere: Thriller, Azione

La trama di Kite è di per sè molto semplice, trattandosi di una storia di vendetta come tante: Sawa è una ragazzina rimasta orfana dopo l’uccisione dei suoi genitori, e, dopo esser stata “adottata” da due investigatori corrotti, cresce in un ambiente di continue violenze fisiche e mentali; seguiremo quindi passo passo le vicende della ragazza, la quale è ormai diventata un’assassina lei stessa, in cerca di vendetta per la morte dei suoi genitori. La maggior parte del film è composta dalle continue lotte tra Sawa e i vari obiettivi che le si pareranno di fronte, in un continuo crescendo di sangue, tensione e violenza, assieme a un comparto tecnico ottimo, che aiuta a rendere memorabili i combattimenti. Le scene degli omicidi sono cruente tanto quanto quelle che raccontano esplicitamente gli abusi sessuali a cui Sawa viene sottoposta, mostrando chiaro e diretto il dramma della ragazzina, abbandonata ai due poliziotti che non si fanno problemi a usare la loro posizione per compiere crimini senza subire conseguenze. Questo frenetico circolo di violenza, apparentemente senza fine, viene delle volte interrotto da momenti di riflessione sulla condizione della protagonista e del tipo di vita che è costretta a condurre.

Kite è sconsigliato a chi è particolarmente sensibile, in quanto non si risparmia nel mostrare scene esplicite di torture e violenze, tanto che il film venne pesantemente censurato in passato; al contrario, se avete voglia di guardare qualcosa di volutamente cruento, sappiate che oggi, fortunatamente, le numerose censure sono state tolte, nonostante i tantissimi appelli fatti dai difensori del politically correct che lo ritengono un film addirittura “inguardabile”. Sta di fatto che Quentin Tarantino stesso lo ha omaggiato, dicendo che è Kite è stata una delle sue fonti di ispirazione per Kill Bill.

Jin-Roh – Uomini e Lupi

Jin-Roh - Uomini e Lupi

Anno: 1999
Staff: Hiroyuki Okiura (Regia), Mamoru Oshii (Soggetto Originale)
Genere: Thriller, Guerra

Ci troviamo attorno agli anni sessanta, in un Giappone post-bellico. Kazuki Fuse fa parte di un unità di polizia anti terrorismo, dove i soldati sono equipaggiati con armamenti pesanti, tra fucili da guerra e maschere antigas; abituato a eseguire qualsiasi ordine senza pensare, Fuse si ferma per la prima volta quando si rifiuta di sparare a una bambina, membro di un gruppo di terroristi, la quale si ucciderà facendo esplodere una bomba davanti a lui. Dopo essersi ripreso dall’incidente, Fuse inizierà a mettere in discussione il suo lavoro, la società che lo circonda e la classe politica al potere. In Jin-Roh, l’uomo viene visto come una macchina da guerra vera e propria, Fuse stesso e gli altri personaggi difatti appaiono svuotati da qualsiasi emozione, per loro nulla sembra importare, nemmeno interrogarsi su chi, sopra di loro, li usa a proprio piacimento.

Alcune vicende raccontate in Jin-Roh, fanno riferimento a episodi di rivolte e di attacchi terroristici avvenuti realmente in Giappone alla fine della guerra, e il film riesce a far percepire l’aria che si respirava ai tempi, usando melodie lente e cupe assieme a colori sporchi e spenti, dando così un senso di angonsia e perenne tensione. I temi del film e il modo in cui sono trattati, rendono Jin-Roh un’opera ancora attuale, permettendoci di riflettere sulla condizione dell’essere umano in una società in continuo conflitto.

Potete acquistare il Blu-ray di Jin-Roh – Uomini e Lupi su Amazon seguendo questo link, oppure vederlo su Amazon Prime Video in streaming legale se siete iscritti al servizio Amazon Prime.

Metropolis

Metropolis

Anno: 2001
Autore: Osamu Tezuka (Soggetto Originale), Rintaro (Regia), Katsuhiro Otomo (Sceneggiatura)
Genere: Fantascienza, Cyberpunk

Nell’iper tecnologica città-stato di Metropolis, il facoltoso Duca Red ha creato una società in cui i robot sono trattati come schiavi al servizio degli esseri umani. Intenzionato a prendere totale controllo della città, attualmente in mano ai funzionari del governo, il Duca Red incarica il Dottor Laughton di creare un androide perfetto di nome Tima, il cui compito sarà quello di controllare tutti i computer di Metropolis. Un investigatore giapponese e suo nipote, sono sulle tracce proprio del Dottor Laughton, sospettato di traffico di organi umani, ma saranno ostacolati sia dalle forze speciali del governo che dai gruppi ribelli, ritrovandosi quindi nel bel mezzo di una rivolta.

Rintaro e Otomo hanno deciso di prendere come base il manga di Osamu Tezuka “Metropolis” del 1949, e nonostante il soggetto vecchio di ormai tanti anni, entrambi si sono impegnati per rendere più moderno lo storytelling e lo stile dell’autore originale, riuscendo a creare un ponte tra passato e futuro: lo stile di disegno di Tezuka è riproposto fedelmente e brilla ancor di più grazie ad animazioni fluide e dettagliate, con una cura costante anche nelle scene panoramiche in cui possiamo vedere delle ambientazioni piene di vita. Sebbene per gli standard odierni la trama non spicchi di un’originalità particolare, la rappresentazione della sola Metropolis offre una varietà di temi a cui dare attenzione, molti dei quali vengono presentati da personaggi secondari e narrati meno esplicitamente, tutti in grado di lasciare allo spettatore spunti di riflessione interessanti.

Potete acquistare il DVD di Metropolis su Amazon seguendo questo link.

Mind Game

Anime da vedere - Mind Game

Anno: 2004
Autore: Masaaki Yuasa
Genere: Commedia, Demenziale, Sperimentale

Grazie a serie come Devilman Crybaby e Ping Pong: The Animation, oggi conosciamo abbastanza bene il genio di Yuasa, il cui nome è principalmente accostato a prodotti dalle animazioni frenetiche e un’estetica riconoscibile, spesso sperimentale. Mind Game è uno dei suoi primissimi lavori come regista e character designer, un film eccentrico in cui ha usato una tecnica di animazione mista che aggiunge un ulteriore senso di stranezza a una storia ugualmente bizzarra: Nishi è un ragazzo impacciato, da anni innamorato della bellissima Myon, la quale, consapevole dei suoi sentimenti, decide di aspettare il momento in cui lui si deciderà a confessarle il suo amore; una sera, i due vanno insieme a un locale, ma incapperanno in due membri della Yakuza, e uno dei due sparerà a Nishi, uccidendolo.

Con la sua morte, Nishi inconterà Dio, offrendogli una seconda possibilità: da qui, le vicende del film inizieranno a prendere una forma assolutamente frenetica che rompe gli schemi, con il susseguirsi di scene oniriche e assurde, che cattureranno lo spettatore grazie anche a delle animazioni ben curate in ogni movimento. C’è da dire che è un prodotto pienamente godibile solo da alcuni tipi di spettatori: gli appassionati di animazione e di tecniche sperimentali lo ameranno, di contro, chi cerca una storia semplice e coerente, richia di restarne deluso, e infatti, nonostante Mind Game abbia vinto qualche premio, non è divenuto popolare proprio per il suo essere strano e non facilmente digeribile da tutti. Il vero senso di questo film sarà a interpretazione dello spettatore.

Tekkonkinkreet

Tekkonkinkreet

Anno: 2006
Staff: Michael Arias (Regia), Taiyo Matsumoto (Soggetto Originale)
Genere: Avventura, Drammatico

Nero e Bianco sono due bambini orfani che passano le giornate tra le strade di Città Tesoro; nonostante il quartiere sia pieno di uomini corrotti, Bianco resta puro e ottimista, mentre Nero, che ha ormai perso fiducia negli adulti, decide di combattere gli Yakuza alle spalle del fratello, fiducioso di riuscire a scacciarli dalla città. Le cose cambiano drasticamente con l’arrivo di uno Yakuza megalomane, deciso perfino a uccidere i due bambini pur di non avere intralci nei suoi piani. I colori e l’atmosfera allegra regalata dallo stile del film fanno contrasto con temi decisamente più seri, primo su tutti quello della criminalità organizzata, che porta miseria nelle vite dei comuni cittadini, ma vi è ovviamente una forte importanza dell’amore fraterno, che può fare la differenza anche nelle situazioni più disperate. Ci sono poi molte critiche a numerosi altri aspetti della società Giapponese che vengono mostrati in secondo piano, ma non meno importanti, come la condizione dei senzatetto, l’indolenza totale dei cittadini o l’incompetenza degli adulti nel gestire le proprie responsabilità.

Per quanto sia pieno di drammaticità, Tekkonkinkreet è un racconto che parla anche di speranza, poiché perfino un personaggio disilluso e pessimista come Nero, può essere salvato dall’innocenza e dall’ottimismo di Bianco, rendendoli due personaggi perfettamente complementari e piacevoli da seguire nelle loro scorribande. Nello specifico, abbiamo dedicato in particolare allo stile ibrido della sua animazione un intero articolo di approfondimento, che potete recuperare qui.

L’isola di Giovanni

L'isola di Giovanni

  • Anno: 2014
  • Staff: Shigemichi Sugita (Storia), Mizuho Nishikubo (Regia)
  • Genere: Guerra, Drammatico

Tra gli anime che raccontano vicende della Seconda guerra mondiale, i più famosi sono sicuramente Una tomba per le lucciole e Gen di Hiroshima, che narrano in particolare dei bombardamenti che il Giappone subì a fine della guerra. L’isola di Giovanni, invece, ha deciso di ambientare la propria storia nell’isola di Shikotan, la quale venne invasa dall’URSS nell’estate del 1945. I protagonisti, Junpei e Kanta, sono ancora bambini quando l’esercito sovietico occupa la loro isola, portando via ai Giapponesi abitazioni e averi, ma in tutto questo, i due riescono a fare amicizia con Tanya, una bambina figlia di un ufficiale.

Sebbene non si concentri sull’aspetto puro e crudo della guerra, L’isola di Giovanni preferisce mostrare, attraverso l’innocenza dei bambini, il legame di amicizia che si può creare anche in date circostanze, con la condivisione di momenti di solidarietà e di conoscenza della lingua e delle usanze l’uno dell’altro, ma ovviamente, in tempo di guerra, la serenità non potrà durare troppo a lungo. L’argomento delle isole Curilli è ancora oggetto di discussione tra Russia e Giappone, ed è una delle innumerevoli vicende poco conosciute della Seconda guerra mondiale. Il film inoltre inserisce qualche riferimento al racconto di Kenji Miyazawa Night on the Galactic Railroad (a sua volta raccontato in un altro film dal titolo omonimo, da recuperare), intrecciandolo con alcuni momenti particolarmente toccanti.


Come abbiamo visto da questa lista, di film poco popolari ce ne sono di tanti tipi e vari, sia trai più vecchi che tra i più recenti, e perfino firmati da grandi nomi, come Mamoru Oshii o Masaaki Yuasa. Sono moltissimi i film d’animazione che sarebbero ancora da elencare, pertanto vi invitiamo di andare voi stessi alla ricerca di altre perle nascoste!

Creatura notturna appassionata di animazione, fumetti e videogiochi, tende a evitare le persone ma otterrete la sua totale attenzione se vi sente parlare di Ero Guro. Acculturata di film grotteschi e documentari storici, è veramente esperta in cinema trash. Abilità speciale: saper raccontare la storia di Walt Disney a comando.

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