Il BGEEK 2019, giunto alla sua ottava edizione, quest’anno ha avuto come sottotitolo “Il festival dell’immaginazione”, ha cercato di allargare il target del proprio pubblico, con buoni risultati.
Buoni risultati raggiunti grazie anche alla location: il nuovo padiglione della Fiera del Levante ha dato la possibilità di avere un grande spazio a disposizione degli standisti e per le diverse aree talk disseminate all’interno dello stesso, avendo ampi corridoi che hanno permesso una buona viabilità anche negli orari di punta.
Il programma è stato ben ricco di talk e attività proposte dalle varie associazioni presenti, che hanno intrattenuto il pubblico negli orari di apertura della fiera (dalle ore 9 alle ore 20). In particolare, all’interno del programma di sabato 1 giugno, i nostri BasS e Zechs ci hanno deliziato con un interessante talk con Chiara e Cydonia di Pokémon Millenium, parlando di videogiochi giapponesi, campagne marketing, di evoluzioni di giochi occidentali e orientali e del pubblico del mondo videoludico attirando una variegata folla, dai giocatori più navigati a quelli più inesperti.
Un lungo dibattito potrebbe aprirsi riguardo gli ospiti presenti in questa controversa edizione: se da una parte abbiamo avuto il mitico Junichi Hayama (vi dicono qualcosa Hokuto no Ken e JoJo’s Bizzarre Adventure?) con un talk dedicato a lui e uno stand per il firmacopie svolto in occasione della sua nuova uscita editoriale “Junichi Hayama – BRUSH WORK”, dall’altra abbiamo avuto l’assenza di volti conosciuti e ormai considerati “di casa”, come il doppiatore Maurizio Merluzzo o la disegnatrice Lorenza Di Sepio (per lei sarebbe stato il quarto anno consecutivo di presenza alla fiera), creando un po’ di malcontento fra i visitatori abituali; immancabili invece Le Stelle di Hokuto, che hanno chiuso con il loro concerto a base di sigle di cartoni animati e telefilm la kermesse barese.
Tra le certezze assolute di questo evento non è mancata invece la gara cosplay avvenuta domenica 2 giugno, riempiendo tutta la zona preposta a contenere il pubblico del palco esterno. Molti sono stati infatti i partecipanti, persone che hanno deciso di diventare uno dei propri personaggi preferiti per un giorno e lasciarsi la quotidianità alle spalle: tra personaggi di Street Fighter, My Hero Academia e chi più ne ha e più ne metta, abbiamo perso totalmente la cognizione del tempo e dello spazio, lasciandoci trascinare dall’ingegno e dalla dedizione che molti ci hanno messo nel costruirsi tutto il necessario.
Purtroppo però, non tutto è stato rose e fiori come sembra. Oltre alla mancanza degli ospiti fissi, c’è stata una campagna social abbastanza distaccata, quasi assente, che non ha dato la giusta risonanza mediatica che un evento del genere meriterebbe, forse non portando abbastanza pubblico verso gli ospiti presenti per i firmacopie e per i talk.
In soldoni: quest’anno il BGEEK ha avuto un ottimo potenziale, buoni ospiti e ottimi talk, insieme ad una buona affluenza avvenuta soprattutto domenica; potenziale però non sfruttato a dovere, portando l’evento ad un livello diverso da quello a cui siamo stati abituati tutti questi anni e causando delusione tra le fila dei vecchi sostenitori.