Arklys. Una piccola cittadina ai confini della repubblica di Arland. Un tempo le persone si radunavano in questi territori per studiare le rovine conosciute come Fellsgalaxen, e fu così che venne fondata la pacifica città di Arklys. Ora in questa città vive una certa ragazza. Una spericolata, entusiasta ed impetuosa ragazza. Il suo nome è Elmerulia Frixell, ma gli abitanti di Arklys che la conoscono bene la chiamano semplicemente “Lulua”. Al momento sta concentrando tutta se stessa negli studi per poter diventare una grande alchimista come sua madre… Ma per adesso i suoi sforzi non hanno portato grandi risultati e i suoi giorni sono pieni di una vaga incertezza… – Narratore
Dopo due mesi di attesa arriva finalmente anche in Europa Atelier Lulua: The Scion of Arland per PlayStation 4, Nintendo Switch e PC via Steam. Non solo è il ventesimo capitolo della saga sulle giovani alchimiste creata da GUST, ma è anche un vero e proprio sequel dell’amatissima trilogia di Arland. La protagonista del titolo sarà infatti Lulua, apprendista alchimista che vuole seguire le orme di sua madre Rorona. Esatto, proprio quella Rorona. Si tratta inoltre del primo capitolo ad essere sviluppato esclusivamente per le console di generazione attuale. Sarà riuscito a dare un tocco di giovinezza a questa saga pluriventennale?
- Titolo: Atelier Lulua: The Scion of Arland
- Piattaforma: PlayStation 4, Nintendo Switch, PC / Steam
- Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
- Genere: JRPG
- Giocatori: 1
- Software house: KOEI TECMO GAMES
- Sviluppatore: GUST
- Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 24 maggio 2018
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: in Giappone sono stati rilasciati tre pack di contenuti aggiuntivi, che comprendono costumi alternativi, mappe inedite, brani aggiuntivi e la possibilità di utilizzare Totori e Meruru
- Note: disponibile in edizione limitata sul NISA Europe Online Store, con poster in tessuto, colonna sonora, artbook e portachiavi
La pace regna sovrana nel piccolo villaggio di Arklys, situato ai confini della vastissima repubblica di Arland. Gli abitanti della cittadina vivono un’esistenza tranquilla ma, se mai dovesse succedere qualcosa, ci sarebbe una giovane ragazza sempre pronta ad accorrere in soccorso di chiunque. Si tratta della vivace Elmerulia Frixell, conosciuta da tutti semplicemente come Lulua, figlia della grande alchimista Rorona, che ha deciso di apprendere l’arte dell’alchimia per seguire le orme della propria madre, da tempo in viaggio per aiutare le popolazioni in difficoltà.
Nonostante il costante supporto della sua amica d’infanzia Eva e della sua insegnante Piana, le capacità alchemiche di Lulua vengono spesso messe in discussione per via dell’irruenza della ragazza. Ma la protagonista non si abbatte e cerca in ogni modo di imparare tutti i segreti della materia per aiutare gli abitanti del suo villaggio. Ma il suo destino prenderà una piega del tutto inaspettata quando, all’improvviso, si ritroverà tra le mani un misterioso libro che solo lei riesce a leggere.
Questo particolare tomo, a cui Lulua darà il nome di Alchemyriddle, sembra quasi percepire lo stato di difficoltà della protagonista, illuminandosi e svelando nuovi indizi e ricette proprio nel momento del bisogno. Grazie all’arrivo di questo nuovo e prezioso alleato, la ragazza inizierà un viaggio che la porterà a spostarsi per tutta la repubblica di Arland, stringere nuovi legami e fare la conoscenza di due suoi idoli d’infanzia: le alchimiste Meruru e Totori. Ma una minaccia proveniente dal passato sta per portare il caos nella tranquillità di Arland, e solamente Lulua e i suoi nuovi alleati potranno tentare di sventarla.
E si va a zappare
Dal punto di vista del gameplay Atelier Lulua: The Scion of Arland mantiene lo stampo tradizionale della ventennale saga, pur apportando alcune novità che riescono a rendere lo scorrimento del gioco più fluido e meno pesante. Fortunatamente GUST pare aver completamente rimosso le ansiogene scadenze dovute allo scorrere del tempo in-game viste nei primi capitoli della saga, e che piano piano sono state ridimensionate fino a essere eliminate completamente. In Atelier Lulua ci sarà sì un calendario che scorrerà, ma la sua unica funzione sarà quella di permetterci di partecipare ad eventi particolari o raccogliere materiali esclusivi legati ad alcune stagioni.
Chi conosce bene la saga sa che uno degli elementi cardine è l’esplorazione, durante la quale potremo raccogliere tantissimi materiali per le nostre ricette alchemiche. Se all’inizio della nostra avventura saranno pochi gli elementi che potremo raccogliere, andando avanti avremo modo di sbloccare particolari strumenti capaci di ampliare la gamma di oggetti disponibili. Si tratta degli Exploration Tool, e tra essi troveremo canne da pesca, retini per catturare insetti e persino portentose bombe per far esplodere i giacimenti minerari che altrimenti sarebbe impossibile distruggere.
Oltre ai materiali da raccogliere, all’interno delle varie aree di gioco troveremo anche tanti nemici pronti ad attaccarci da un momento all’altro. Le battaglie si svolgeranno a turni, e l’ordine di attacco dipenderà dalla velocità dei personaggi. La nostra squadra potrà essere composta da cinque personaggi, tre attaccanti che staranno in prima linea e due nelle retrovie che potranno supportarci con cure e attacchi concatenati. In combattimento le alchimiste come Lulua e Piana non solo potranno utilizzare gli oggetti creati nell’atelier, ma persino interrompere il corso dei turni per compiere un’azione anticipata utilizzando un oggetto da noi precedentemente equipaggiato.
Riddle me this, riddle me that
Ma veniamo ora alla vera e propria novità di Atelier Lulua: The Scion of Arland, la presenza del misterioso Alchemyriddle. Questo particolare libro scandirà lo scorrere dei capitoli di gioco, dandoci dei preziosi indizi su come proseguire sotto forma di enigmi. Ad esempio se avremo necessità di creare un oggetto specifico per andare avanti con la storia, il libro ci darà degli indizi su dove trovare i materiali necessari alla sua creazione. Ma non è tutto, oltre agli enigmi utili per proseguire con la trama principale saranno presenti anche una serie di enigmi secondari che ci permetteranno di sbloccare nuove aree di gioco, utilissime ricette e persino abilità passive per la protagonista. Se riusciremo a completare tutti gli enigmi di un capitolo verremo ricompensati con dei punti esperienza e degli oggetti unici.
Ma l’Alchemyriddle non sarà l’unico modo per ottenere ricette alchemiche: avremo infatti l’opportunità di comprare dei libri tramite i negozianti sparsi tra le varie città presenti nella regione di Arland. Anche il sistema di alchimia ha subito un leggero ridimensionamento in questo nuovo capitolo della saga: non troveremo più le combinazioni di elementi ad incastro viste nella precedente trilogia, ma per creare un oggetto di qualità eccellente dovremo affidarci quasi esclusivamente ai materiali da noi trovati, grazie ai quali potremo conferire dei tratti distintivi all’oggetto creato. Più avanti nel gioco invece avremo l’opportunità di influenzare questi tratti grazie a degli elementi particolari, ma si tratterà di una decisione del tutto opzionale, vista la grande quantità di materiali di alta qualità che potremo ottenere sia combattendo che esplorando.
Ogni qualvolta creeremo un oggetto guadagneremo dei punti esperienza che serviranno a far salire il Livello Alchimia della giovane Lulua. Più alto sarà il suo livello, maggiori saranno le ricette a sua disposizione. Questi punti esperienza non sono però da confondere con quelli che guadagneremo in battaglia, e che più tradizionalmente serviranno per la crescita dei personaggi. Potremo poi utilizzare gli oggetti da noi creati per guadagnare una lauta ricompensa aiutando le persone in difficoltà, che lasceranno le proprie richieste nelle taverne delle varie città di Arland.
Guardando al passato
Dal punto di vista tecnico Atelier Lulua: The Scion of Arland ha finalmente fatto un passo avanti rispetto ai precedenti capitoli. Questo è dovuto al fatto che finalmente c’è stato uno sviluppo esclusivo per le console di attuale generazione, permettendo alla software house di creare delle ambientazioni più colorate e vive che mai. Ma non è tutto oro quel che luccica, ci troviamo comunque di fronte ad alcuni problemi grafici non indifferenti, legati soprattutto alla realizzazioni dei volti dei personaggi. Se per le protagoniste femminili abbiamo dei volti più curati, ma comunque ancora poco d’impatto, i membri maschili del gruppo sono quelli che subiscono la sorte peggiore, con delle facce più piatte rispetto al resto del gioco.
Risulta invece pressoché perfetto il comparto sonoro, realizzato con una cura davvero estrema. Dai rumori delle ambientazioni ai versi dei nemici, dalle musiche di sottofondo al doppiaggio dei personaggi, tutte le parti che compongono la sezione uditiva del titolo sono ben equilibrate e si sposano perfettamente tra di loro. In Giappone inoltre sono stati aggiunti dei brani provenienti dai precedenti capitoli della trilogia di Arland, permettendoci di personalizzare la selezione musicale che sentiremo nelle varie fasi di gioco.
Titolo del popolare franchise di Atelier, creato da GUST Studio, continua la storia della trilogia di Arland: Lulua studia diligentemente per realizzare il suo sogno di diventare una grande alchimista proprio come sua madre, Rorolina Frixell; ma durante il suo addestramento scopre un misterioso libro, che risveglia in lei un potere antico. Ai giocatori verrà affidato il compito di compiere azioni incentrate sul gameplay della serie Atelier per decifrare testi e imparare nuovi ed entusiasmanti tipi di alchimia.
Inediti sistemi di sintesi, di esplorazione e di battaglia che combinano il famigliare sistema di Arland con nuove meccaniche di gameplay, offrendo ai giocatori una varietà di eccitanti possibilità per decifrare testi e imparare originali ed entusiasmanti tipi di alchimia. I giocatori avranno a disposizione una grande quantità di materie prime e, esplorando ciascuna area, non solo sbloccheranno luoghi da esplorare, ma anche materie rare e utili a Lulua a svelare i misteri del regno di Arland.
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Data la sua natura di sequel, le avventure di Lulua sono estremamente collegate con la precedente trilogia di Arland grazie anche alla presenza dei più importanti personaggi dei tre capitoli che la compongono. Rorona, Totori e Meruru non solo saranno presenti all’interno del titolo, ma saranno fondamentali per la protagonista e per la sua maturazione come alchimista. La stessa Piana, che in questo capitolo svolge il ruolo di insegnante di Lulua, era già apparsa in Atelier Totori: The Adventurer of Arland. Nonostante ciò ci saranno solo dei vaghi riferimenti alla storia dei tre capitoli precedenti, incentrando tutta l’attenzione sull’avventura di Lulua.
A chi consigliamo Atelier Lulua: The Scion of Arland?
Ovviamente i primi a cui possiamo consigliare Atelier Lulua: The Scion of Arland sono tutti coloro che hanno amato la trilogia di Arland e le sue protagoniste, oltre che tutti i fan della saga in generale. Anche chi non ha mai apprezzato particolarmente la serie potrà però trovare un ottimo punto di svolta in questo nuovo capitolo, grazie ad una sequela di innovazioni ed alleggerimenti capaci di renderlo un JRPG fluido e divertente.
- Gameplay alleggerito e più divertente
- Ottima caratterizzazione dei personaggi
- Graficamente un passo avanti…
- …Ma non è ancora abbastanza
- Non è molto longevo
- Totori e Meruru sono giocabili solo tramite DLC
Atelier Lulua: The Scion of Arland
Un passo avanti, nonostante gli errori ricorrenti
Finalmente KOEI TECMO GAMES ha deciso di abbandonare il vecchio per lasciar spazio solamente alle console di generazione attuale, e la differenza è ben visibile. Atelier Lulua: The Scion of Arland è infatti tecnicamente più curato e dettagliato dei suoi predecessori, nonostante ci siano ancora dei problemi per quanto riguarda la realizzazione dei modelli poligonali dei personaggi. Nonostante ciò, ci troviamo di fronte ad un JRPG validissimo dal gameplay ben strutturato, con una formula più leggera rispetto al passato e con una trama valida e intrigante. L’avventura di Lulua non è solo interessante, ma si sposa alla perfezione con i miti e i personaggi visti nella trilogia di Arland. L’unica pecca, oltre i sopracitati problemi tecnici, è il fatto che la software house continui a proporci dei personaggi presenti all’interno della trama principale come contenuti aggiuntivi. Insomma, nonostante i passi avanti, per alcune cose GUST rimane radicata su delle scelte commerciali discutibili.