L’industria videoludica è in costante evoluzione, non solo per quanto riguarda le nuove tecnologie e i miglioramenti a livello tecnico. Nel corso degli ultimi anni abbiamo infatti visto la nascita di strumenti in grado di rendere gli utenti una parte integrante del processo di sviluppo, ovvero le campagne di crowdfunding. Grazie ad esse giocatori da tutto il mondo possono dare il loro contributo per finanziare i nuovi progetti di sviluppatori indipendenti o di piccoli studi appena nati, dando così la possibilità di raggiungere un budget difficilmente raggiungibile senza un qualche accordo commerciale con un publisher.
Era il 2020 quando un nuovo progetto dei creatori di Suikoden riuscì a rompere Kickstarter, diventando in pochissimo tempo uno dei giochi più finanziati nella storia della piattaforma. Sto parlando di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes che, nonostante qualche ritardo sulla tabella di marcia, sta finalmente per essere disponibile in tutto il mondo. Dopo aver completato la campagna principale e averlo spulciato in lungo e in largo vi posso finalmente dare la mia impressione approfondita su questo attesissimo gioco!
- Titolo: Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes
- Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch, PC
- Versione analizzata: PlayStation 5 / Nintendo Switch (EU)
- Genere: RPG
- Giocatori: 1
- Publisher: 505 Games
- Sviluppatore: Rabbit & Bear Studio
- Lingua: Italiano (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 23 aprile 2024
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: per il gioco è verranno rilasciati dei capitoli aggiuntivi dedicati ad alcuni dei co-protagonisti, oltre che oggetti per personalizzare il quartier generale
- Note: per il gioco esiste anche un prequel intitolato Eiyuden Chronicle: Rising che introduce tre dei protagonisti che recluteremo in Hundred Heroes oltre che alcuni dettagli sul mondo e i suoi abitanti
Abbiamo recensito Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da 505 Games.
Nowa, un giovane ragazzo proveniente da un remoto villaggio, si è appena unito alla Guardia Locale per poter aiutare i più deboli. Una delle sue prime missioni lo porterà ad accompagnare un gruppo di soldati imperiali capeggiati da Seign, ragazzo dotato di un forte senso di giustizia e profondamente legato alla sua nazione, nelle Rovine Runiche. L’Impero è infatti alla ricerca delle Lenti Grezze, manufatti dotati di un potere davvero straordinario che può essere catalizzato per permettere a chiunque di sfruttare la magia. La missione si rivelerà un successo, e Nowa e Seign stringeranno un forte legame di amicizia. Sfortunatamente per loro le ambizioni dell’Impero sono ben più nefaste di quello che potrebbe sembrare…
A sei mesi dal ritrovamento della lente, la nobile Perrielle inizia a nutrire dei dubbi nei confronti del Duca Aldric e dell’Impero, che non hanno ancora condiviso con la Lega delle Nazioni i loro studi sul manufatto. Nowa, diventato capitano della guardia, sta svolgendo diverse missioni e reclutando nuovi alleati, quando l’Impero decide di compiere la propria mossa e attaccare il suo villaggio natale. Nonostante riesca a salvare i suoi abitanti grazie all’aiuto di Seign, questo evento segnerà l’inizio di una guerra che coinvolgerà tutto il continente di Allraan. Quali saranno le vere intenzioni del Duca?
Heroes for Hire
Dal punto di vista del gameplay è impossibile non notare come Suikoden abbia influenzato Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, seppur differenziandosi in modo da essere apprezzabile anche da chi non conoscesse il franchise sviluppato da KONAMI. Uno dei maggiori punti di forza di Eiyuden Chronicle sta nella sua varietà, oltre alla trama principale saranno infatti presenti tanti contenuti secondari in grado di offrire ai giocatori un’esperienza davvero sfaccettata. Come potete immaginare dal titolo del gioco non mancheranno gli eroi reclutabili, con la bellezza di 120 personaggi sparsi per il continente di Allraan pronti a darci manforte. Ognuno di essi avrà i propri requisiti per potersi unire alla nostra causa, alcuni si limiteranno a chiederci dei materiali specifici mentre per altri dovremo completare missioni secondarie o aver reclutato determinati eroi in precedenza.
Progredendo con la trama principale Nowa e gli altri personaggi si trasferiranno in una base operativa che dovremo riparare e ricostruire. Raccogliendo materiali e guadagnando denaro potremo andare a sbloccare nuove strutture, come negozi o una gilda esplorativa, ma ognuna di esse richiederà il reclutamento di un personaggio specifico per poter essere gestita. Inoltre nelle terre di Allraan saranno presenti anche tantissimi minigiochi tra cui i Baigoma, una sorta di parodia dei Beyblade che potremo collezionare per sfidare giocatori sparsi in tutto il continente, una sfida culinaria che vedrà il chef del nostro esercito affrontare altri cuochi cercando di far colpo sui palati dei giurati, e persino la possibilità delle corse tra mostri che potremo allevare in un modo simile a quanto visto in FINAL FANTASY coi Chocobo.
Personalmente credo che il team di Rabbit & Bear Studio sia riuscito a mantenere perfettamente l’ispirazione a Suikoden pur creandosi una propria identità distinta. Ci troviamo di fronte a una vera e propria lettera d’amore per gli RPG giapponesi che mantiene in vita alcune meccaniche di gioco classiche, mostrandoci come possano essere ancora attuali se sfruttate con intelligenza. Questa classicità potrebbe però essere un’arma a doppio taglio per i giocatori più moderni, dato che non sono presenti elementi che nel corso degli anni sono andati a migliorare la quality of life dei giochi di ruolo. Ad esempio nonostante potremo sbloccare un personaggio in grado di indicarci dove si trovano i vari eroi reclutabili, non è presente un vero e proprio menù che ci ricorderà quelli con i quali abbiamo già parlato e qual’è la missione da compiere per ottenerli. E posso comprendere come ciò possa risultare leggermente frustrante per chi non è abituato a determinati giochi.
Eiyuden Battle Chronicle
Un altro importantissimo elemento di gameplay di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è senza dubbio il suo sistema di combattimento. In battaglia avremo a disposizione un massimo di sei personaggi suddivisi in due file, e starà a noi organizzarli strategicamente in modo da effettuare il maggior numero di danni e subirne il meno possibile dagli avversari. Mettendo un personaggio dotato di poca difesa in prima fila infatti saremo più vulnerabili, così come se metteremo un personaggio capace di attaccare solamente a distanza ravvicinata nelle retrovie ci troveremo impossibilitati ad usare attacchi fisici. A seconda della formazione del gruppo potremo inoltre sfruttare le Combo di Eroi, si tratta di attacchi combinati che potranno essere utilizzati da quei protagonisti che hanno un particolare legame tra loro. Ogni personaggio ha uno stile di difesa differente, alcuni aumenteranno la propria elusione, altri andranno a creare una barriera capace di assorbire un certo quantitativo di danni, e imparare a sfruttare al meglio ognuna di queste caratteristiche renderà la battaglie più intuitive e semplici.
Per far salire di livello gli eroi basterà semplicemente sfruttarli in battaglia, dato che otterranno punti esperienza alla fine di ogni scontro. L’esperienza guadagnata da ogni personaggio dipenderà dalla differenza tra il suo livello e quello degli avversari, maggiore sarà il divario e più esperienza otterremo. Questa scelta è particolarmente utile, con un numero così grande di personaggi utilizzabili la possibilità di farli salire facilmente di livello mettendoli in una squadra già collaudata ci permetterà di poter cambiare molto spesso il roster che utilzizeremo in battaglia. Nel gioco è presente anche una funzione di Battaglia Automatica, e il giocatore potrà impostare la strategia singola di ogni personaggio della squadra. Inoltre potremo portare in squadra un personaggio di Aiuto che, pur non combattendo, ci garantirà dei bonus come la possibilità di ottenere più oggetti a fine battaglia o di aumentare la velocità degli eroi durante la battaglia.
Sono rimasto molto colpito dal sistema di combattimento di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes. Nonostante all’apparenza sembri semplice, le scelte implementate da Rabbit & Bear Studio per la gestione della squadra in un gioco con così tanti personaggi sono davvero vincenti. Mi è capitato molto spesso di cambiare gli eroi del mio party, anche solo per provare le loro differenti abilità. La possibilità di impostare delle strategie per il combattimento automatico rende più semplici le sessioni di grinding, e avremo davvero tante scelte a nostra disposizione per far si che la nostra squadra sopravviva anche senza inserire input diretti. Insomma sono sicuro che tutti coloro che lo proveranno avranno di che divertirsi con le battaglie e la gestione del party.
La differenza c’è
Dal punto di vista tecnico Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes ha qualche piccolo problema, che varia in base alla piattaforma di gioco da noi scelta. Su PlayStation 5 l’unico elemento che risulterà visivamente un po’ fastidioso a primo impatto e il senso di profondità e come la compagnia ha deciso di mascherarlo con una sfocatura progressiva in base alla distanza del personaggio. Nonostante ciò personalmente mi sono abituato abbastanza velocemente a questo elemento, tanto da non trovarlo più così disturbante dopo solo qualche ora. Su Nintendo Switch invece il discorso è un po’ diverso, dato che il gioco risulterà un po’ più pesante andando a scattare frequentemente sia durante le fasi esplorative che nel corso delle battaglie.
Un altro elemento differente tra le due piattaforme è la velocità dei caricamenti, decisamente più rapidi sulla console Sony. e di un leggero senso di input lag sulla console Nintendo totalmente assente su PS5. Fortunatamente la compagnia è già al lavoro su una serie di patch per risolvere queste problematiche, che spero vivamente riescano a stabilizzare la versione Switch rendendone migliori le performance. A risollevare le sorti del comparto tecnico invece troviamo la componente audio grazie sia alla colonna sonora davvero interessantissima e a un doppiaggio presente sia in giapponese che in inglese molto ben eseguito.
La narrazione di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è semplice ma ben realizzata, con qualche colpo di scena che ci lascerà a bocca aperta. Per quanto la compagnia abbia lasciato qualche punto interrogativo sospeso, che probabilmente verrà risolto con i DLC o con il sequel annunciato pochi giorni fa, sarà possibile andare a scoprire più informazioni su tutti i 120 eroi reclutabili grazie ad una particolare struttura che andremo a sbloccare nella nostra base. Al momento della stesura della recensione nel gioco sono presenti dei piccoli bug legati sia alle scene della storia principale che al reclutamento di alcuni eroi. La compagnia è però estremamente trasparente sulla questione, mettendone al corrente tutti coloro che hanno finanziato la loro campagna Kickstarter e anticipando l’intenzione di risolvere i problemi con la patch che verrà rilasciata al Day 1.
Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è diventato il gioco più finanziato su Kickstarter nel 2020, grazie allo straordinario supporto della community. L’obiettivo di Rabbit & Bear e 505 Games è di assicurarsi che Eiyuden Chronicle raggiunga il suo vero potenziale e che diventi un JRPG apprezzato dalla community. Caratterizzato da un sofisticato sistema di combattimento a sei personaggi, un armonioso mix grafico con sprite 2D e sfondi 3D meticolosamente dettagliati, oltre 100 personaggi giocabili e un gameplay coinvolgente, progettato per offrire ai giocatori una versione moderna dei classici JRPG, Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è stato sviluppato dai leggendari Yoshitaka Murayama (Suikoden I e II) e Junko Kawano (Suikoden I e IV).
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A chi consigliamo Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes?
Se siete fan degli RPG degli anni ’90, Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è il gioco che fa per voi. Nonostante qualche piccolo problema tecnico, che la compagnia sta prontamente risolvendo con delle patch da rilasciare al lancio, il titolo è davvero interessante e ha quel pizzico di nostalgico. I fan di Suikoden avranno di fronte a loro un’esperienza familiare ma allo stesso tempo del tutto nuova, in cui si sente tutto l’amore che Yoshitaka Murayama aveva per il genere.
- Ben 120 eroi da reclutare, ognuno con le proprie caratteristiche
- Il sistema di gioco è classico ma ancora totalmente attuale
- Direzione artistica e comparto sono molto interessanti…
- …Ma sono presenti diversi bug che, per fortuna, stanno per essere risolti
- Le prestazioni su Nintendo Switch sono un po’ inferiori
- Alcuni giocatori potrebbero non apprezzare la classicità del titolo
Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes
Un ottimo esordio, nonostante i problemi
Credo che si capisca già dal resto della recensione che sono rimasto piacevolmente sorpreso da Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes. Il team di Rabbit & Bear Studio è riuscito a omaggiare il franchise a cui si sono ispirati e allo stesso tempo creare un prodotto unico, con un cast di coloratissimi personaggi, tanta ironia e un sistema di gioco davvero solido. Ammetto che, oltre al gioco in sé, uno degli elementi che ho apprezzato maggiormente è la trasparenza con la quale lo studio sta affrontando la questione dei bug presenti al suo interno e l’immediatezza con la quale intende risolverli. Personalmente penso che Hundred Heroes sia un ottimo trampolino di lancio, un punto di partenza sul quale si può costruire per andare a creare un franchise stabile capace di far felice una buona fetta di tutti coloro che amano gli RPG.