GuruGuru: Il girotondo della magia – Recensione del primo volume

J-POP Manga riporta in Italia GuruGuru – Il girotondo della magia, il fumetto da cui è tratta la celebre serie animata omonima. Ecco la nostra recensione!

GuruGuru: Il girotondo della magia – Recensione del primo volume

Nei primi anni duemila ci fu un periodo d’oro in cui Raidue trasmetteva una serie di anime mai visti prima di allora in Italia, cominciando con Digimon e Ufo Baby, per finire con Monster Rancher e Pretty Cure. Tra questi spiccava una serie di stampo umoristico che, chi come me era in fissa con gli RPG giapponesi usciti in quegli anni sulla prima PlayStation, non poteva che apprezzare. Ovviamente parliamo di GuruGuru: Il girotondo della magia, tratta dal manga omonimo di Hiroyuki Eto.

Esordito nel 1992 in Giappone, il manga di GuruGuru è approdato per la prima volta in Italia nel 2002 con Dynamic Italia, senza però vedere la sua conclusione. Grazie a J-POP Manga possiamo ritenerci fortunati a rivedere sugli scaffali delle fumetterie e librerie nostrane GuruGuru in una nuova edizione con traduzioni più fedeli, un formato migliore e nuove copertine. La serie è ancora in corso mensilmente, ma se avete fretta potete già portarvi a casa i due box che contengono per intero tutti i volumi. Per questa recensione prenderemo in esame solo il primo dei volumi di questa nuova edizione J-POP. Siete pronti?

GuruGuru: Il girotondo della magia – Recensione del primo volume

  • Titolo originale: 魔法陣グルグル (Mahōjin Guru Guru)
  • Titolo italiano: GuruGuru – Il girotondo della magia
  • Uscita italiana: 25 settembre 2024
  • Uscita giapponese: 1992-2003
  • Numero di volumi: 8 (completa)
  • Casa editrice: J-POP Manga
  • Genere: Avventura, Demenziale, Fantasy
  • Disegni: Hiroyuki Eto
  • Storia: Hiroyuki Eto
  • Formato: 12,4×18 brosssurato con sovraccoperta, B/N + colore
  • Numero di pagine: 372 pagine circa per volume

Abbiamo recensito GuruGuru – Il girotondo della magia tramite volume stampa fornitoci gratuitamente da J-POP Manga.

Dal villaggio di Jimina, a ovest della capitale del regno, parte l’avventura di due giovani (più o meno) intrepidi e ricchi di virtù. Il valoroso guerriero Nike, spinto dai suoi genitori a intraprendere l’eroico viaggio per sconfiggere il signore del male, e la giovane Kukuri, apprendista di una strega apparentemente incapace di compiere incantesimi senza generare disastri. I due verranno selezionati dal re di Codai in mezzo a tantissimi altri aspiranti eroi e, come in ogni gioco di ruolo giapponese che si rispetti, partiranno liberando il villaggio più vicino dall’oscura minaccia che lo opprime. Un mostro dopo l’altro, sconfitti il più delle volte con un colpo di fortuna, Nike e Kukuri si legheranno sempre più uno all’altra e non esiteranno a gettarsi a capofitto in mezzo a pericoli mortali pur di salvare il proprio compagno.

In un mondo di mistero e magia

GuruGuru è un’avventura di stampo umoristico che getta le proprie basi sui classici aspetti dei giochi di ruolo di stampo giapponese: punti vita, abilità, equipaggiamenti, magie, oggetti chiave e così via. Nel corso del loro viaggio i due protagonisti riceveranno l’aiuto di ospiti che si uniranno al party temporaneamente (senza portare alcun beneficio), incontreranno minacciosi nemici caratterizzati in maniera decisamente esilarante e si imbatteranno in strani personaggi come folletti della negazione e l’iconico anziano della danza KitaKita, divenuto emblema stesso di questa serie. Non c’è un solo momento in cui l’autore smetta per un attimo di intavolare una gag e in pochissime occasioni vedremo Nike agire in maniera eroica o Kukuri essere conscia di quello che fa tracciando cerchi con il proprio bastone: tutto ciò che accade in GuruGuru per avanzare nella trama succede quasi per caso, per sbaglio, per una fortuita botta di… fortuna. Ed è ciò che lo rende spassoso e coinvolgente.

Il girotondo della magia di Hiroyuki Eto è un manga partito nel pieno degli anni ’90, di conseguenza lo stile di disegno e la struttura delle tavole, almeno per il primo volume in esame, appare un po’ datata rispetto agli standard moderni. Le uniche illustrazioni a piena pagina sono le splash che intervallano i vari capitoli, ma anche quelle sono in gran parte realizzate con il medesimo stile caricaturale che contraddistingue l’opera di Eto. Nonostante ciò, si tratta di uno stile perfettamente funzionale alla narrazione, che non mira certo a tenere incollato il lettore con una storia appassionante, tuttalpiù con una trama semplice che ha come scopo quello di intrattenere con il suo umorismo sopra le righe, senza risparmiare assurdi colpi di scena.

Ma i punteggi sono importanti, sai?

La nuova edizione italiana, a cura di J-POP Manga, è disponibile singolarmente in 8 volumi, ancora in corso di pubblicazione, oppure in due cofanetti da 4 volumi ciascuno, già disponibili, che racchiudono la serie completa. L’edizione 2024, di circa 372 pagine a volume, è impreziosita da una sovraccoperta opaca con verniciatura lucida per i personaggi in copertina e il logo della serie, con nuove illustrazioni realizzate dall’autore appositamente per la ristampa.

Il girotondo della magia può contare anche su una nuova e più fedele traduzione italiana che va a correggere l’adattamento precedente nel migliore dei modi, nonché un lettering realizzato al meglio delle possibilità con le onomatopee originali rimaste intatte e accompagnate dalle consuete didascalie che ne spiegano la lettura. Stringendo i volumi tra le mani si ha l’impressione di avere un prodotto di indubbio pregio, tuttavia il prezzo di ciascun volume risulta decisamente alto se consideriamo la serie nel complesso — 13,90 euro per ognuno di essi.

Dopo essere stato sigillato per 300 anni, il signore dei demoni Giri si risveglia e invia i suoi mostruosi servitori a seminare caos nel mondo. Per scovare un un eroe leggendario che possa sconfiggere Giri, Re Uruga XIII decide così di organizzare un torneo nel proprio castello. I vincitori, però, saranno tutt’altro che lo stereotipo dell’eroe: Nike, un ragazzino cresciuto dal padre per diventare un valoroso guerriero, e Kukuri, una fanciulla della tribù MiguMigu allevata da una vecchia strega. Quando i due si incontrano, attivano un misterioso potere magico: ha così inizio per loro un’epica ed esilarante avventura!

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A chi consigliamo GuruGuru: Il girotondo della magia?

GuruGuru è un manga scanzonato e spesso demenziale che consiglierei prima di tutto agli amanti degli RPG giapponesi di stampo classico, DRAGON QUEST su tutti. C’è da dire, però, che lo stile di disegno ormai un po’ datato e la struttura delle tavole possono appesantire la lettura e non tutti potrebbero trovarlo scorrevole da leggere come invece è semplice seguirne le vicende sullo schermo televisivo. La spesa per l’intera serie, inoltre, non è esattamente economica: se amate l’universo di Nike e Kukuri non potete perdervi questa edizione, se invece avete qualche dubbio dovreste pensarci bene prima di decidere di cominciare questa serie.

  • Comicità unica che richiama gli RPG giapponesi
  • Ottima l’edizione italiana…

  • …A cui mancano però le splash page a colori
  • La composizione delle tavole tende a rendere pesante la lettura
GuruGuru – Il girotondo della magia
3.5

La vera magia è vederlo finalmente completo

Un immenso ringraziamento va a J-POP per aver finalmente riportato in Italia GuruGuru: Il girotondo della magia nella sua forma completa e in un’edizione che non lascia davvero adito a difetti, se non una piccola nota stonata relativa al prezzo un po’ troppo alto per ciascuno dei volumi e, di conseguenza, per i cofanetti. Nonostante si tratti di una serie che ha accompagnato l’infanzia e l’adolescenza di molti appassionati di manga italiani, a mio parere non si tratta di un’opera per la quale i collezionisti spenderebbero cifre troppo alte per aggiungerla alla propria libreria. Se cercate un manga spensierato, fantasy e deliziosamente demenziale, GuruGuru fa per voi, ma dovrete scendere a patti con una realizzazione che potrebbe risultare, al giorno d’oggi, piuttosto datata.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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