Gal Metal – Recensione

Fan delle BABYMETAL a rapporto! DMM Games porta su Nintendo Switch musica metal, headbanging, umorismo sfrenato, scolarette, invasioni aliene e un pizzico di moe con il suo Gal Metal. Siete pronti?

Gal Metal - Recensione

Gal Metal - RecensioneL’umanità ha distrutto la pace e la quiete dell’universo diffondendo nel cosmo musica metal attraverso la sonda della Golden Record. Gli extraterrestri non possono smettere di fare headbanging e per questo motivo stanno lentamente morendo. Un gruppetto di loro riesce a raggiungere la fonte della musica e rapisce un ragazzo senza nome assieme a Rinko, batterista di un gruppetto metal tutto al femminile. Gli alieni, bisognosi di un ambasciatore e indecisi su quale dei due scegliere, scelgono di fondere le loro anime in un unico essere: inizia così la tua missione per liberare il pianeta attraverso il potere della musica metal in un corpo non proprio familiare…

Era il lontano 2008 quando Nintendo, sperimentando a più non posso con la sua pargoletta prodigio Wii, ci regalava l’esperienza di suonare liberamente — senza nulla a distrarci sullo schermo — con il suo Wii Music, dove il ritmo e il divertimento insieme ai nostri amici erano le uniche regole d’oro da dover rispettare. Ad un decennio di distanza, XSEED e Marvelous! ci permettono di rivivere la stessa esperienza con il loro Gal Metal, erede spirituale (in chiave metallara) del titolo della grande N sbarcato il 2 novembre su Nintendo Switch, pronto a trasformare i nostri Joy-Con in abili (dipende) bacchette da batteria. Uno, due, tre, quattro… pronti per un po’ di stravagante headbanging?

  • Titolo: Gal Metal
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (PAL/EU)
  • Genere: Rhythm Game
  • Giocatori: 1
  • Software house: Marvelous Europe, XSEED Games
  • Sviluppatore: DMM Games
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 2 novembre 2018
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: pacchetto “Encore Pack” con personaggi, capitoli e brani aggiuntivi
  • Note: versione retail “World Tour” disponibile in Nord America

Déjà vu e invasioni aliene

Le vicende che muovono la narrazione in Gal Metal iniziano con uno strano sogno in cui un normale studente e una sconosciuta coetanea si ritrovano protagonisti di una situazione decisamente fuori dall’ordinario: entrambi sono stati infatti rapiti dagli alieni, inferociti nei confronti degli esseri umani e pronti a conquistare il pianeta Terra per reclamare la propria vendetta. A far uscire dai gangheri questi tentacolari abitanti dell’universo sarebbe stata la diffusione del Metal da parte della razza umana, genere musicale che ha offuscato completamente la mente degli abitanti del loro pianeta a noi alieno, instupidendoli a tal punto da aver quasi portato alla distruzione totale della società. Plausibile, no?

Una volta svegli, sicuri di esseri ormai lontani da quello strano incubo, i due ragazzi si rendono conto dell’infausto destino che li attende: gli alieni hanno infatti fuso le loro anime con l’intento di creare l’ambasciatore perfetto, ed ora il ragazzo si trova intrappolato nel corpo di Rinko, giovane studentessa del distretto di Kichijoji, Tokyo, con il quale può comunicare telepaticamente. In quella che sembra in tutto e per tutto una parodia di Your Name, i due ragazzi cercheranno di collaborare per mantenere la loro condizione segreta, ma si troveranno presto a coinvolgere le amiche di Rinko, che insieme a lei compongono la band delle K.M.G. (Kichijoji Metal Girls), nella lotta contro la conquista aliena: l’unico modo per far arretrare la minaccia è infatti quella di rispondere a suon di potente musica metal.

Gal Metal - Recensione

Due Joy-Con e una batteria per salvare il mondo

Impersonando contemporaneamente l’impropabile duo, il nostro compito in questa avanzata per la salvezza del pianeta Terra sarà quello di suonare la batteria di Rinko, con il suo corpo ma – ahimè – con le nostre inesperte mani. In Gal Metal abbiamo la possibilità di suonare in tre modi differenti, ovvero utilizzando il sensore di movimento dei Joy-Con, i normali tasti frontali oppure usufruendo dei comandi touch. Qualsiasi sia la nostra decisione il gioco si adatterà alla nostra preferenza senza troppi problemi, se non una leggera imprecisione per quanto riguarda il sensore di movimento, nulla però di particolarmente invalidante ai fini dell’esperienza di gioco.

Il nostro principale scopo è quello di avanzare nella storia distruggendo a colpi di brani musicali metal i nostri nemici in concerti non proprio canonici, dove possiamo suonare liberamente senza seguire regole precise, se non la nostra memoria: prima della nostra entrata in scena infatti avremo modo di esercitarci e imparare sempre più sequenze ritmiche particolari, che potremo poi eseguire durante le canzoni senza nessuna limitazione. Più sequenze complesse eseguiremo di fila, maggiori saranno i punti (necessari per battere gli alieni) e i badge (collezionabili del titolo) che guadagneremo.

Tra un concerto per la salvezza e l’altro saremo coinvolti in un piccola parte gestionale nel quale potremo coordinare la vita quotidiana di Rinko, decidendo cosa fare nel tempo libero dopo la scuola: fare pratica con la batteria in gruppo o in solitaria, lavorare nei negozi del quartiere, raggiungere le nostre compagne e quant’altro. Ogni azione ci costerà del tempo e della stamina, ma avremo modo di guadagnare punti caratteristica che ci permetteranno di migliorare nella nostra performance live. Queste si dividono in cinque categorie, ognuna con il suo particolare effetto: Morality renderà il nostro drumming sempre più accurato concedendoci punti bonus, Kvlt ci permetterà di scovare sempre più sequenze ritmiche segrete, Guts ridurrà la frequenza e la durata delle interruzioni aliene durante i concerti, Activity aumenterà i punti per la realizzazione di combo creative e infine Passion indebolirà gli attacchi nemici.

Nonostante questa modalità sia decisamente limitata e non offra chissà quale svago, risulta comunque un passatempo tra una performance e l’altra, piacevole sopratutto grazie alla grafica 2D divertente e caratteristica che anima tutto il mondo di Gal Metal. Una tracklist originale e piuttosto varia è infine la ciliegina sulla torta di questa esperienza assolutamente fuori dalle righe.

Gal Metal - Recensione

A chi consigliamo Gal Metal?

Se siete fan delle BABYMETAL o delle LadyBaby, se il connubio studentesse carine/musica metal non vi spaventa, se vi siete scatenati con Guitar Hero e avete apprezzato la leggerezza di Wii Music, allora Gal Metal è un piacevole titolo da tenere nella vostra console Switch: semplice, senza troppe pretese, ma divertente e dalla storia esilarante. Al contrario, se siete alla ricerca di un rhythm game sfidante che vi metta duramente alla prova, tenete le mani salde sul portafoglio: l’esperienza del titolo di DMM Games, per quanto interessante, non soddisferà il vostro esibizionismo con combo impossibili e punteggi inarrivabili per via di un livello di difficoltà equilibrato, ma con l’asticella che punta decisamente verso il basso.

  • Comandi semplici e intuitivi
  • Storia ricca di umorismo
  • Tracklist originale e variegata

  • Diverse limitazioni tecniche
  • Sensori di movimento a tratti imprecisi
  • Sezione gestionale dalle funzionalità limitate
Gal Metal
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Demenzialità e musica metal per salvare la Terra

Gal Metal è il tipico videogioco a cui, a prima vista, non concederesti un attimo del tuo tempo: tecnicamente limitato, dalla grafica non rifinita e un nome che è tutto un programma. Poi ti basta averlo fra le mani, osservarlo con più attenzione, per capire che è proprio in questi elementi che risiede la forza del nuovo lavoro pubblicato da Marvelous Europe. Caotico, ironico, a tratti decisamente demenziale, sopra le righe ma divertente, semplice da giocare e coinvolgente, nonostante le funzionalità limitate. Gal Metal è in definitiva il titolo ideale per chi ama i rhythm game e l’assurdo umorismo nipponico, ma non vuole mettersi particolarmente alla prova con combo e sequenze impossibili: l’opera di DMM Games è accessibile a tutti, forse non particolarmente sfidante ma, senza ombra di dubbio, piacevole e atipica.

Neolaureata alle prese con l’obbligo morale di intraprendere una vita da adulta, la sua vera casa è Eorzea (FFXIV) e spera di iniziare a lavorare nell’industria dei videogames prima dell’uscita di KINGDOM HEARTS III (quindi, forse, non ce la farà mai).

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