È passato quasi un mese dal lancio in tutto il mondo di THE DioFIELD CHRONICLE, nuova IP nata dalla collaborazione tra SQUARE ENIX e Lancarse. Per l’occasione le due software house hanno creato un RPG Strategico caratterizzato da battaglie in tempo reale in cui il giocatore dovrà studiare accuratamente ogni mossa per non essere sconfitto. Una delle peculiarità del titolo è la presenza di due compositori di fama internazionale per la realizzazione della colonna sonora, si tratta di Ramin Djawadi e Brandon Campbell celebri per le musiche del fortunatissimo Game of Thrones.
Ma riuscirà questa nuova IP a elevarsi tra i tantissimi RPG presenti nel mercato videoludico attuale? Scopritelo nella nostra recensione di THE DioFIELD CHRONICLE!
- Titolo: THE DioFIELD CHRONICLE
- Piattaforma: PlayStation 5, Xbox Series X|S, PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC
- Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
- Genere: RPG Strategico
- Giocatori: 1
- Publisher: SQUARE ENIX
- Sviluppatore: SQUARE ENIX, Lancarse
- Lingua: Inglese (testi), Giapponese e Inglese (doppiaggio)
- Data di uscita: 22 settembre 2022
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: il titolo è disponibile anche in una ricchissima Collector’s Edition esclusiva per lo SQUARE ENIX Store che include al suo interno un gioco da tavolo e un set di spille
Abbiamo recensito THE DioFIELD CHRONICLE con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da SQUARE ENIX tramite PLAION.
In un’epoca di conflitti e tumulti, l’isola di Diofield è uno dei pochi luoghi del continente di Zess Ail in cui regna un’apparente pace. Le cose stanno però per cambiare, sia l’Impero Trovelt-Schoevian che l’Alleanza di Rowetale infatti puntano alle ricche risorse di Jade presenti sull’isola. Questo particolare cristallo è infatti carico di energia magica, e potrebbe essere la chiave per ribaltare il conflitto in corso. Per difendere Diofield è stato creato un gruppo di mercenari al servizio di Lord Hende, uno dei più importanti esponenti della nobiltà dell’isola, i Blue Foxes. Il futuro dell’intero continente sarà nelle mani di quattro figure di spicco all’interno del gruppo di mercenari: Andrias Rhondarson, Fredret Lester, Iscarion Colchester e Waltaquin Redditch. Guidati in segreto dalle proprie motivazioni personali, i membri dei Blue Foxes saranno la chiave per la risoluzione del conflitto, ma quali saranno i loro veri obiettivi?
Il gioco delle coppie
Dal punto di vista del gameplay THE DioFIELD CHRONICLE sfrutta un sistema di combattimento strategico in tempo reale unito a degli elementi gestionali per le migliorie della nostra squadra. Completando determinati obiettivi durante ogni battaglia infatti otterremo delle risorse che potremo investire per la realizzazione di nuovi progetti utili a creare armamenti più potenti, oltre che per migliorare le abilità in battaglia della nostra squadra. Armi e abilità sono collegati da un legame indissolubile all’interno del gioco, in quanto le tecniche disponibili ai nostri personaggi dipenderanno dall’arma con cui li equipaggeremo.
Come anticipato le battaglie pur essendo strategiche si svolgeranno in tempo reale, rendendo così fondamentale il movimento delle nostre unità durante ogni combattimento. Il giocatore dovrà infatti stare attento al raggio di azione degli avversari e delle loro tecniche, spostando rapidamente i membri della propria squadra in modo da subire meno danni possibili. La libertà di movimento fa si inoltre che si possano scegliere delle strategie meno dirette per la sconfitta dei nemici, ad esempio separando un gruppo di avversari per eliminarli uno alla volta oppure attaccarli alle spalle per effettuare più danni mentre uno dei nostri guerrieri li tiene impegnati.
Ogni unità a nostra disposizione sarà caratterizzata da uno specifico ruolo in battaglia e, come in alti esponenti del genere, questi avranno delle affinità particolari contro determinate tipologie di nemici. In combattimento potremo schierare fino a quattro coppie di guerrieri, scegliendo liberamente tra i tanti mercenari che si uniranno alle file dei Blue Foxes, composte da un personaggio che agirà in prima linea e uno che offrirà supporto dalle retrovie. Questa scelta sarà particolarmente importante perché ogni coppia potrà utilizzare in qualsiasi momento tutte le abilità di entrambi i suoi componenti, permettendoci così di andare a bilanciare le lacune causate dai loro ruoli in battaglia e creare un party che si adatti al nostro stile di gioco.
What does the fox say?
Tra gli elementi gestionali di THE DioFIELD CHRONICLE troviamo la possibilità di potenziare la nostra base per ottenere così una serie di bonus passivi che renderanno la nostra vita da mercenari decisamente più facile. Continuando con l’avventura e completando le missioni secondarie presenti nel gioco il rango dei Blue Foxes aumenterà, andando a così a migliorare una delle caratteristiche del gruppo dei mercenari. Tra i bonus a nostra disposizione troveremo un aumento dell’esperienza e del denaro ottenuti in battaglia, ma anche la possibilità di poter trovare nuovi oggetti all’interno dei negozi.
Le armi equipaggiate saranno fondamentali per stabilire quali abilità saranno utilizzabili dai personaggi, ma non saranno l’unico pezzo di equipaggiamento a nostra disposizione. Ogni guerriero potrà infatti avere ben due accessori con sé, capaci non solo di aumentare le proprie statistiche ma anche di garantire abilità passive utili come la riduzione del tempo di recupero delle tecniche in battaglia o l’aumento delle probabilità di affliggere gli avversari con status alterati utilizzando determinati attacchi.
Nei negozi potremo acquistare anche oggetti di cura ma le risorse disponibili per la nostra squadra durante i combattimenti saranno abbastanza limitate in quanto all’inizio dell’avventura potremo portarne con noi solamente uno durante ogni scontro, arrivando a un massimo di tre oggetti verso le fasi finali. Nonostante ciò a volte sconfiggendo i nemici capiterà che essi rilascino delle sfere con le quali ripristinare la salute e l’energia magica della nostra squadra, oltre che caricare la barra TP a nostra disposizione. Questa servirà per l’utilizzo dei Magilumic Orb, particolari cristalli che ci permetteranno l’evocazione di una creatura capace di sovvertire le sorti di una battaglia. Potremo equipaggiare un massimo di due Magilumic Orbs, alcuni saranno utili per sconfiggere facilmente i nemici mentre altri potranno restituire la salute dei nostri alleati o fornire loro bonus alle statistiche.
Mother of Dragons
Dal punto di vista tecnico THE DioFIELD CHRONICLE riesce a stupire nonostante la sua semplicità. Il comparto grafico è stato realizzato in modo tale da ricordare quasi un gioco da tavolo, con uno stile definito dalla software house simile a quello di un diorama. Nonostante l’impatto visivo sia davvero apprezzabile, anche per un buon character design a cura di Taiki (conosciuto ai più per il suo lavoro con il franchise Lord of Vermillion), questo pecca di una eccessiva ripetitività. Sia gli avversari che le ambientazioni infatti risultano un po’ poco variegate, con dei modelli e degli asset che vengono riutilizzati durante tutto l’arco dell’avventura.
Ottime anche le performance del gioco, su PlayStation 5 non abbiamo riscontrato grossi cali di frame rate anche utilizzando l’impostazione che predilige la qualità grafica. La software house ha infatti incluso tre opzioni distinte per la grafica: Full HD, 4K con priorità alla qualità grafica e 4K con priorità alle performance. Il comparto sonoro invece non soffre di alcuna pecca, grazie a una splendida colonna sonora realizzata da Ramin Djawadi e Brandon Campbell celebri per il loro contributo per le musiche di Game of Thrones. Il duo è riuscito a creare una soundtrack che si sposa perfettamente con le ambientazioni fantasy-medievali che caratterizzando il gioco.
Una delle pecche tecniche di THE DioFIELD CHRONICLE è però legata alla sua narrazione, a volte troppo sbrigativa e confusionaria. Le vicende del continente di Zess Ail si svolgono abbastanza rapidamente, e spesso si sente la mancanza su un approfondimento legato al passato dei protagonisti e alle loro vere motivazioni. Le ultime battute del gioco sono poi davvero poco dettagliate, lasciando il giocatore con tanti quesiti irrisolti. Questo vuoto viene vagamente colmato dalla scheda dei personaggi che potremo trovare nella libreria del gioco, che ci permetterà di avere qualche dettaglio aggiuntivo su ciò che succede nelle fasi finali della storia e le vere motivazioni dei protagonisti. Nonostante ciò si tratta di una soluzione poco intuitiva, e che lascia troppo vaghi alcuni dettagli che sarebbero dovuti essere integrati all’interno della narrazione principale.
Una storia cruda e coinvolgente, realizzata con le tecnologie più recenti. Arriva il “Real Time Tactical Battle” (RTTB), un nuovo e profondo sistema di combattimento strategico in tempo reale. L’esordio di un nuovo GDR strategico, realizzato da un team di sviluppo abile ed esperto. Un nuovo GDR strategico che racconta un’epica storia di guerra e onore. Un mondo affascinante e originale che combina elementi fantasy, medievali e moderni, forte di un innovativo e profondo sistema di combattimento in tempo reale. Le battaglie di questo gioco si basano sulla valutazione in tempo reale delle condizioni del campo di battaglia e sull’impartire ordini che sfruttano punti di forza e debolezze delle proprie truppe per portarsi in vantaggio sul nemico. Sfrutta astutamente una serie di abilità, classi ed equipaggiamento per compiere la tua missione.
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A chi consigliamo THE DioFIELD CHRONICLE?
Nonostante qualche pecca THE DioFIELD CHRONICLE è un titolo che può risultare davvero divertente per gli amanti degli RPG Strategici. Il sistema di combattimento realizzato dalla collaborazione tra SQUARE ENIX e Lancarse è infatti ben strutturato e lascia tanto spazio al giocatore grazie a una ricca componente di personalizzazione del proprio party. Inoltre se siete fan di complotti e intrighi in uno scenario medevialeggiante rimarrete affascinati dal lavoro congiunto delle due compagnie.
- Colonna sonora impeccabile, realizzata magistralmente
- Il sistema di combattimento è solido e divertente
- La direzione iniziale della trama è interessante…
- … Ma è svolta in maniera troppo sbrigativa e confusionaria
- Il comparto grafico pecca di una forse troppa ripetitività
- I dialoghi secondari tra i personaggi non aggiungono nulla di concreto
THE DioFIELD Chronicle
Idea innovativa ma poco curata
Il lancio di una nuova IP è sempre qualcosa di interessante e THE DioFIELD CHRONICLE ha catturato fin da subito la mia curiosità. La collaborazione tra SQUARE ENIX e Lancarse ha dei punti di forza non indifferenti, come un sistema di combattimento strategico semplice ma appagante, ma anche delle lacune su cui non si può chiudere un occhio. Il problema più grosso è senza dubbio legato alla narrazione e a quel senso di sbrigatività che avremo nel seguire lo svolgimento di alcuni eventi. Soprattutto nelle fasi finali il gioco non solo non risponderà ai nostri quesiti, ma ci lascerà interdetti su alcune situazioni che si risolvono senza una vera spiegazione. Nonostante ciò la scelta di chiamare due compositori di eccellenza come Ramin Djawadi e Brandon Campbell è davvero apprezzabile, e i brani realizzati dal duo per il titolo sono davvero intriganti. In definitiva THE DioFIELD CHRONICLE è una buona base sulla quale la software house potrebbe costruire un intero franchise, anche se al momento non è chiaro quali siano le intenzioni della compagnia a riguardo. Meriterebbe sicuramente un secondo capitolo, anche per risolvere alcuni quesiti rimasti in sospeso, speriamo dunque non finisca nel dimenticatoio.