Inutile girarci intorno: ci sono delle serie che in Italia trasmettono delle sensazioni che non tramontano mai, al punto da diventare una costante nel nostro paese. La più grande in assoluto è probabilmente DRAGON BALL, la celeberrima serie di manga/anime partorita da quell’adorabile pazzoide di Akira Toriyama. Fin dal suo timido arrivo sull’ormai defunta Junior TV/JTV e con i manga editi dalla Star Comics negli anni Novanta, la storia del simpatico Son Goku e dei suoi molteplici amici e nemici alla ricerca delle sette magiche Sfere del Drago ci ha accompagnato quasi quotidianamente da decenni, permettendoci di gustarci ogni singola, diversa serie dell’epopea incentrata sul Saiyan cresciuto sulla Terra più famoso del mondo, dagli spassosissimi inizi con Goku bambino, al controverso GT, fino al più recente Super.
Su una cosa non si può che essere d’accordo all’unanimità: fra tutte le serie dedicate a DRAGON BALL, non c’è dubbio che la più universalmente amata sia la Z, dove l’avventura scanzonata cede il passo a combattimenti e trasformazioni sempre più spettacolari, con alcuni dei personaggi e nemici più iconici dell’intero universo manga/anime, che penso ormai conoscano un po’ tutti. E a testimoniare questo fattore ci sono tanti, ma tanti, ma tanti videogiochi tratti proprio da DRAGON BALL Z, partendo dagli anni ’90 su console 16 bit fino ai nostri giorni. Il genere più gettonato per questo iconico battle shonen è probabilmente il picchiaduro, genere più che adatto ad una serie che fa dei feroci combattimenti il suo cavallo di battaglia. Devo accennare alla popolarità di giochi come la serie di Budokai Tenkaichi o anche quel capolavoro di grafica e giocabilità che è il più recente DRAGON BALL FighterZ?
- Titolo: DRAGON BALL Z: KAKAROT + A NEW POWER AWAKENS SET
- Piattaforma: Nintendo Switch
- Versione recensita: Nintendo Switch (EU)
- Genere: Action RPG
- Giocatori: 1
- Software house: BANDAI NAMCO Entertainment
- Sviluppatore: CyberConnect2
- Lingua: Italiano (testi), Inglese o Giapponese (voci)
- Data di uscita: 24 settembre 2021
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: la Storia di Trunks acquistabile separatamente
- Note: include l’espansione A New Power Awakens, contenente alcuni personaggi e scenari tratti da Dragon Ball Super
Abbiamo recensito DRAGON BALL Z: KAKAROT + A NEW POWER AWAKENS SET con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da BANDAI NAMCO Entertainment.
In mezzo a questo mare di picchiaduro, tuttavia, non si fanno mancare anche giochi di altro genere, che siano giochi di ruolo a turni come Attack of the Saiyan o giochi action con scenari e missioni varie come l’ottima duologia di DRAGON BALL XenoVerse. E l’ultimo e più particolare fra questi giochi non-picchiaduro è sicuramente DRAGON BALL Z: KAKAROT, action RPG semi-open world che permette di vivere gli eventi dagli albori di DBZ oltre che di esplorare liberamente le ampie aree che abbiamo avuto modo di vedere nel corso della serie. Arrivato in occidente nel gennaio del 2020 su Playstation 4, Xbox One e PC tramite Steam, questo intrigante titolo ha ricevuto nel complesso recensioni decisamente buone. All’inizio si pensava che un titolo di simile portata fosse impossibile per un porting su Nintendo Switch, pensiero che fu totalmente messo da parte quando la versione per la console ibrida Nintendo fu annunciata, arrivando qui nei nostri lidi il 24 settembre del 2021 e promettendo ai giocatori la possibilità di poter portare il magico e dinamico mondo di Dragon Ball sempre con sé per esplorarlo ovunque.
Bursting through the clouds, fighting on the ground
Visto che il gioco è stato trattato abbastanza accuratamente già nella recensione della versione originale, non mi dilungherò più di tanto su gameplay e grafica. Vi basti sapere che KAKAROT è un semi-open world grazie al quale potremo esplorare liberamente le massicce aree in cui è suddivisa la mappa del mondo. Qui potremo fare molteplici cose, come ad esempio raccogliere sfere colorate con cui potenziare le nostre abilità nei punti di allenamento, sbaragliare i nemici che periodicamente ci daranno la caccia, distruggere le torri appartenenti al temibile Red Ribbon, scavare minerali, raccogliere erba e frutta, andare a caccia di animali selvatici (come lupi, cervi e giganteschi dinosauri) per poi cucinarne la carne in gustosi manicaretti, se non addirittura fermarci nei pressi delle acque e pescare qualche bel pescione. E poi ovviamente ci sono le missioni secondarie, perlopiù date dai PNG che incontrerete lungo il tragitto, solitamente vecchie facce note della serie, oltre che ovviamente le missioni per la trama principale. Una delle cose più carine del titolo sono probabilmente i continui cenni e richiami al Dragon Ball originale sotto forma di ricordi collezionabili e di personaggi con cui avrete occasione di interagire.
Una parola sul sistema di battaglia: è molto simile a quello che si è già visto negli ottimi XenoVerse: potremo volare liberamente per l’area, colpire fisicamente il nemico, bersagliarlo con attacchi energetici o sfruttare il nostro ki per scatenargli addosso delle micidiali tecniche caratteristiche del personaggio che stiamo utilizzando in quel momento, oppure sfruttare la nostra carica per potenziarci, cambiando diametralmente l’effetto dei nostri attacchi (permettendoci ad esempio il classico colpo che scaraventa contro un mucchio di montagne, sfondandole). Per darci un ennesimo potenziamento potremo contare anche su personaggi di supporto che potremo chiamare in nostro aiuto durante gli scontri, solitamente personaggi marginali che nella trama del manga si ritrovavano a fare poco o niente in battaglia (se non venir mazzolati!).
Ogni personaggio a noi noto della serie, inoltre, ci fornirà un emblema, che noi potremo andare a porre in determinate comunità, delineate da abilità e bonus specifici sia per le battaglie che non, e che abbinati in determinati modi possono dare dei potenziamenti niente male alle statistiche e alle probabilità, come avere potenziamenti più lunghi sul cibo mangiato o più probabilità di trovare cibi e minerali rari esplorando le varie aree.
“Non sottovalutarlo solo perché sembra debole…”
Veniamo adesso al punto focale di questa recensione: com’è DRAGON BALL Z: KAKAROT su Nintendo Switch? È un buon porting? La risposta è “sì”, con un “ma”. Anche in portatile, il gioco gira a 30 FPS abbastanza stabili, tralasciando qualche piccolo calo di frame rate durante certe cutscene e, soprattutto, durante il minigioco della pesca, ma che comunque non intaccano minimamente la giocabilità durante esplorazione e combattimenti. Questo, tuttavia, va a spese di un downgrade grafico degli ambienti, che appaiono decisamente più spogli e meno dettagliati rispetto alle altre versioni. Inoltre, come molti altri porting e giochi sulla Switch, se giocato in portatile su una standard e/o una Lite, è evidente una pressoché totale mancanza di qualunque anti-aliasing, cosa che rende i personaggi seghettati togliendo loro del dettaglio. Fortunatamente, questa caratteristica non intacca minimamente gli scontri, visto che il gioco si cura di mettere in secondo piano gli elementi di sfondo per dare più spazio grafico ai combattenti e alle loro spettacolari mosse energetiche e permettendo un framerate fluidissimo.
Rivivi la storia di Goku in DRAGON BALL Z: KAKAROT. Oltre delle epiche battaglie, vivi la vita nel mondo DRAGON BALL Z mentre combatti, peschi, mangi e ti alleni con Goku. Esplora le nuove aree e avventure mentre avanzi nella storia e crea potenti legami con altri eroi dell’universo di DRAGON BALL Z. Scopri la storia di DBZ da eventi epici a missioni secondarie spensierate, inclusi momenti di storia inediti che rispondono per la prima volta ad alcune domande brucianti sulla tradizione di Dragon Ball. Gioca attraverso le iconiche battaglie su una scala diversa da qualsiasi altra. Combatti in vasti campi di battaglia con ambienti distruttibili e vivi battaglie epiche contro boss che metteranno alla prova i limiti delle tue abilità di combattimento. Aumenta il tuo livello di potenza e affronta la sfida.
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Come per le altre console, i testi a schermo sono stati tutti tradotti in italiano, con la scelta del doppiaggio fra inglese e giapponese. Un vero peccato, tuttavia, che la traduzione altalenante delle altre versioni sia rimasta intatta, con visibili errori sia grammatici che non che vanno a stonare con la qualità altrimenti buona della narrazione, che segue abbastanza fedelmente la trama del manga sebbene si prenda qualche piccola libertà qua e là. Della colonna sonora si è parlato nella recensione precedente, e non si può che ripetere della commozione che dà il giocare un gioco su DRAGON BALL e sentire nelle orecchie alcuni temi che hanno reso iconica questa prolifica serie, prima fra tutti l’ormai conosciutissima sigla Cha-La Head Cha-La, che appare sia nella “opening” del gioco che in altre versioni orchestrate come accadrebbe nell’anime, o gli ormai familiari temi di battaglia durante determinati eventi.
A chi consigliamo DRAGON BALL Z: KAKAROT per Nintendo Switch?
Ovviamente ai fan di vecchia data del manga di Akira Toriyama, specie se non possiedono un’altra console o un computer abbastanza potente con cui giocarci, o magari a quelli che vorrebbero semplicemente una versione di un gioco bello corposo in uno dei loro universi preferiti da portare sempre con sé, a discapito di una grafica leggermente inferiore. Poi ai fan di XenoVerse che vorrebbero un vero e proprio gioco in cui poter vagare per il mondo di DRAGON BALL e seguirne canonicamente le vicende. Senza contare che un titolo così frenetico ma ricco di trama ed esplorazione potrebbe fare la felicità di chi vorrebbe un gioco su questo manga che non sia l’ennesimo picchiaduro, mentre i fan di questi ultimi potrebbero forse restare delusi.
- Permette di portare l’universo di DBZ sempre con sé
- Musica e doppiaggio di prim’ordine
- Gameplay frenetico e semplice da comprendere
- Tanti extra e missioni secondarie
- Graficamente inferiore alle altre versioni
- La traduzione italiana ha ancora parecchie sbavature
- Qualche noioso calo di frame rate
DRAGON BALL Z: KAKAROT + A NEW POWER AWAKENS SET
Un grandioso anime da giocare dove vuoi, quando vuoi
DRAGON BALL Z: KAKAROT per Nintendo Switch potrebbe essere graficamente inferiore alle altre versioni, ma il downgrade grafico è comunque un piccolo prezzo da pagare per poter contare sulla portabilità, che su un titolo enorme come questo fa un mare di differenza (credetemi, ho giocato ore e ore solo per concludere l’arco narrativo dei Saiyan, tante erano le cose da fare!). Resta comunque il miglior gioco uscito su questo manga/anime negli ultimi anni insieme allo spettacolare FighterZ, e vi ritroverete a dedicarci ore ed ore senza neanche accorgervene, vogliosi di tornarci sempre sopra per esplorare, combattere, cacciare e così via. Se siete fan di DRAGON BALL, allora resta sempre e comunque uno di quei titoli che non potete assolutamente farvi sfuggire. L’unico motivo che potreste avere per non giocarlo è il non apprezzare il genere o semplicemente avere piene le tasche di questa serie dopo averla vista per anni e anni; a quel punto non so proprio che dirvi, perché non è certo il gioco ad essere brutto!