Manca solo una settimana all’arrivo di SUPER MARIO ODYSSEY sugli scaffali di tutto il mondo. Sapete cosa non vedo l’ora di fare una volta messe le mani sul gioco?
Ci siamo, seriamente. Manca solo una dannatissima settimana all’arrivo del famigerato SUPER MARIO ODYSSEY, quello che Nintendo ci propina come il secondo imperdibile gioco dell’anno per tutti i nintendari e futuri possessori di Nintendo Switch. Per me, la nuova avventura di Mario rappresenta, assieme alla seconda stagione di Stranger Things, un motivo più che valido per festeggiare alla grande i miei 32 anni, che ricadono proprio nel giorno d’uscita di questi due capolavori annunciati: 27 ottobre 2017. E chi ci sta più nella pelle? Dato che Stranger Things c’azzecca poco e niente con i temi trattati su queste pagine, perché non fantasticare pensando a quali saranno le prime cose che farò quando avrò messo le mani (o poco prima di farlo) sulla mia copia di SUPER MARIO ODYSSEY?
1 – Attendere il corriere
Come nella più classica delle notti di Natale, la mattina del mio day one di Super Mario Odyssey la passerò ad attendere il corriere. Ma non comodamente a casa mia, eh. In negozio. Come al day one di Nintendo Switch, pianterò le radici lì sin dalle prime ore dell’alba, impegni lavorativi permettendo. Nel frattempo potrò scambiare quattro chiacchiere con chi, come me, non vede l’ora di partire a bordo della Odyssey… per poi fare a cazzotti con lui per aggiudicarmi l’ultima spilletta di Cappy rimasta.
2 – Spendere 30 euro per la guida in edizione limitata e tenerla solo come oggetto da collezione
Solitamente non compro mai guide strategiche, ma già mi son fatto fregare una volta da quel bellissimo artwork di copertina dell’edizione limitata di The Legend of Zelda: Breath of the Wild e dal solo pensiero di poterne fare sfoggio nella mia libreria. Credo proprio che farò mia anche una copia di quella di Super Mario Odyssey, sebbene non abbia la minima intenzione di leggerla rovinandomi il piacere della scoperta. Al massimo guardo le figure.
3 – Gustarmi la sequenza introduttiva
Che abbia o meno l’ormai iconica “Jump Up, Super Star!” di sottofondo, non vedo l’ora di gustarmi nello splendore dell’alta definizione, sul televisore di casa o in modalità portatile (e perché non tutti e due!) la sequenza introduttiva del gioco, con le immagini già viste innumerevoli volte nel corso di trailer e gameplay apparsi in rete. Chissà quali sorprese mi attendono!
4 – Dar fastidio ai passanti a New Donk City
Per la prima volta in assoluto, se escludiamo lo splendidamente trash film live action con Bob Hoskins, vedremo Mario girare per le strade di una città reale, New Donk City. Già dalle prime immagini del gioco tutti hanno mostrato un certo interesse in questo mondo e, personalmente, non vedo l’ora di scoprire in quali e quanti modi sarà possibile dare fastidio ai passanti delle strade della città. Saltargli in testa, lanciarli contro il cappello, cap-turarli e spacciarci per loro sul posto di lavoro, a casa con la moglie e chissà in quali altre situazioni. Forse sto correndo troppo con l’immaginazione?
5 – Impersonare un fottuto T-Rex
Il sogno di una vita. Davvero, chi non ha mai desiderato almeno una volta nella propria, miserabile vita di calarsi nei panni del più maestoso e terrificante dei dinosauri? Coi baffi di Mario, per di più! Non vedo l’ora di cap-turarlo e seminare il terrore per Rapide Fossili, il mondo che lo ospita, distruggendo tutti ciò che mi capita a tiro come se si trattasse di un Jurassic Park Musou. Per poi, una volta stanco, distendermi sull’erba e accorgermi di quanto faccia schifo la vita perché mi prude il naso e le mie zampe anteriori sono troppo corte per grattarmelo.
6 – Scattare foto da usare come sfondo per il cellulare
Oltre che infestare la mia bacheca di Facebook di screenshot per far rosicare brutalmente chi il gioco non potrà permetterselo fino a Natale, non vedo l’ora di sfruttare l’apposita funzione che permette di creare sfondi delle giuste dimensioni per il nostro caro amato e odiato smartphone. Potrò finalmente cambiare lo screensaver di Yakuza Kiwami che mi ha accompagnato per tutta l’estate (o forse no…) e potrò crearne tanti sfondi ridicolmente unici da inviare agli amici in maniera molesta.
7 – Convincere la mia ragazza a controllare Cappy
Che bello avere una ragazza appassionata di videogiochi come te, con cui puoi condividere le sessioni multiplayer e persino continuare a parlare di giochi anche a cena, per strada o al telefono! Già. La mia, invece, al massimo riesco a farla annaspare in Tomb Raider, l’unico titolo che le ha segnato l’infanzia. La mia missione in questa stagione autunno-invernale, oltre a quella di convincerla a non mollarmi dopo aver letto questo paragrafo, sarà quella di spingerla ad accompagnarmi in Odyssey, utilizzando il secondo Joy-Con per controllare Cappy. Secondo me il tutto sarà così fallimentare da risultare divertente, ma in ogni caso non vedo l’ora di provarci, anche se riesco già ad avvertire nell’aria un sonoro rifiuto.
8 – Giocare a frisbee col cane
Ammettetelo. Tutti quanti, non appena avete visto cosa sarà possibile fare sulla spiaggia, oltre che ammirare i capezzoli di Mario, avete emesso un gridolino o un AWWW da fangirl non appena avete visto il cagnolotto a cui l’ex idraulico potrà lanciare Cappy a mo’ di frisbee. Desidero da sempre un bel cagnolone tutto mio, è il mio più grande desiderio. Tuttavia, per il momento dovrò accontentarmi di adottare quello di Mario e divertirmi assieme a lui giocando sul bagnasciuga alla versione per babbi di Windjammers. Speriamo solo che si possa anche coccolare… Non come in Breath of the Wild.
9 – Morire troppe volte e rimanere povero come nella vita reale
Davvero, ragà. Vivere per conto proprio e arrivare a fine mese può essere davvero dura, a volte. Specie con eventi come il Romics di mezzo, che ti fanno spendere più di quanto potresti permetterti. Ma torniamo a noi: sapevate che in Super Mario Odyssey non avremo più le canoniche vite e che al loro posto le monete fungeranno da energia ogni qual volta verremo danneggiati da un nemico o da un ostacolo ambientale? Beh, ecco… so già che prima di prendere confidenza col gioco finirò per rimanere al verde anche nei panni del baffuto italoamericano.
10 – Dimostrare che anche i giornalisti possono giocare senza Modalità Assistita
Il web è esploso in un vortice di travolgente ironia non appena Nintendo ha condiviso il trailer che mostrava la presenza di una modalità assistita nella quale una pista di frecce indica il percorso da seguire al giocatore. Molti l’hanno definita la “Game Journalist Mode” per via di quel divertente video di Cuphead in cui il povero redattore non riusciva a superare il tutorial del gioco. Vi assicuro, tuttavia, che non tutti i giornalisti o aspiranti tali sono così pippe coi videogiochi: chiaro, chi non gioca a tempo pieno non potrà mai essere al livello di chi invece si allena per quindici ore al giorno col proprio titolo preferito, ma un recensore deve saper analizzare e criticare in maniera oggettiva e aggiungervi del proprio, anche senza diventare il piccolo grande mago dei videogames col titolo iniziato giusto qualche giorno prima dello scadere dell’embargo.
Cos’è che non vedete di fare una volta messe le mani su SUPER MARIO ODYSSEY?