Beyond the Clouds – Recensione del primo volume

Il dolcissimo manga di Nicke nasconde più misteri di quello che si pensi. Scopriamo insieme il primo volume

Beyond the Clouds - Recensione del primo volume

Molte storie non necessitano di trame particolarmente complesse e articolate per dimostrarsi delicate e al contempo intense, mostrando come la poesia e la semplicità possano essere veicolo di forza narrativa e stilistica. Beyond the Clouds – La bambina caduta dal cielo di Nicke, edito in Italia da J-POP Manga, si dimostra perfettamente in linea con questa accezione, presentandosi come un manga molto delicato e fiabesco, ma che al contempo nasconde una crudezza metaforica molto sentita.

La trama ha delle basi estremamente lineari: il giovane Theo è appassionato di libri, vive da solo dopo la dipartita dei genitori e lavora in una fabbrica della città gialla, costruita secondo gli stilemi dell’estetica steampunk. Un giorno assiste alla caduta dal cielo di una strana bambina, Mia, diversa da tutti gli altri perché possiede delle ali da angelo: o meglio, una sola, perché Mia ha una profonda ferita sulla schiena che mostra come una delle due ali sia stata misteriosamente strappata. La piccola non ricorda nulla, e Theo decide di prendersene cura grazie anche all’aiuto dei suoi colleghi di lavoro, cercando di celare la vera identità dell’angelo, perché rischierebbe di essere in pericolo per via di loschi individui che vogliono impossessarsene.

Beyond the Clouds

  • Titolo originale: Beyond the Clouds – La Fillette tombée du ciel
  • Titolo italiano: Beyond the Clouds – La bambina caduta dal cielo
  • Uscita giapponese: 2018
  • Uscita italiana: 7 luglio 2021
  • Numero di volumi: 3 (in corso)
  • Casa editrice: J-POP
  • Genere: fantasy, avventura
  • Disegni: Nicke
  • Storia: Nicke
  • Formato: 12,5 x 18, brossurato con sovraccoperta, b/n
  • Numero di pagine: 208

Abbiamo recensito Beyond the Clouds tramite volume stampa fornitoci da J-POP Manga.

Influenze importanti

Le atmosfere sono delicatissime, lo stile dell’autrice è molto bambinesco e fiabesco, sebbene in alcune inquadrature si trasformi radicalmente mostrando un’anima oscura e più matura per via degli sconvolgimenti di trama, ancora celati nel mistero. Lo stile, in questo caso, si accompagna e sposa perfettamente il procedere dell’azione diegetica, dimostrandosi molto più consono agli stravolgimenti narrativi di quello che si potrebbe pensare al primo sguardo. Da questo punto di vista, infatti, non bisogna lasciarsi ingannare dal comparto grafico che molti potrebbero scambiare per troppo infantile e sdolcinato: senza dubbio il tratto di Nicke è peculiare, ma è riuscita a costruire una storia che ben si adegua a questo stile.

Beyond the Clouds

Come da lei affermato, l’autrice è sempre stata influenzata dalle opere miyazakiane (molti sono i riferimenti sia grafici che narrativi a Laputa – Il castello nel cielo) e alla saga videoludica di KINGDOM HEARTS, da cui riprende lo stile dei personaggi e di alcuni fondali (nella copertina si riconosce in modo palese il riferimento alla torre di Crepuscopoli e al castello di Auropoli) così come le atmosfere e il sentore narrativo.

A volte le apparenze ingannano

Le vicende narrate in questo primo volume sono molto concitate, non lasciano spazio a tentennamenti di alcuna forma, perché fin da subito ci si trova di fronte a criticità da dover risolvere, pena il termine della storia stessa. Tale velocità narrativa fa pensare che la storia non si dilungherà moltissimo, proprio per la capacità dell’autrice di andare fin da subito al sodo della questione senza travalicare in alcuna distensione e approfondimento psicologico sui personaggi. La narrazione è caratterizzata, dunque, da ellissi temporali, seppur molto esigue, tra un capitolo e l’altro, proiettando il lettore fin da subito nei nodi narrativi principali. Dopotutto Nicke ha affermato di aver concepito la storia come un capitolo unico, una oneshot che si sarebbe risolta in un risvolto tragico, ma intenso nella sua brevità. La speranza che ha voluto infondere in quest’opera l’ha portata a studiare una storia più articolata, sebbene caratterizzata da essenzialità strutturale dovuta anche alla materia trattata. La storia di due bambini a cui il destino avverso ha tolto tutto si concentra proprio sul punto di vista infantile, tralasciando approfondimenti troppo complessi che si indirizzerebbero, al contrario, verso un’adultizzazione non richiesta in tale ottica.

Beyond the Clouds

Theo è un sedicenne appassionato di libri e storie fantastiche, in cui si rifugia per non pensare agli sfortunati eventi che hanno scombussolato la sua vita. Un giorno assiste ad un evento che lo sconvolge: dal cielo cade una bambina con un’ala spezzata. Mia, questo il suo nome, non ricorda nulla, ma sembra nascondere un segreto molto più oscuro e indicibile. Theo decide di prendersi cura di lei e di aiutarla a volare nuovamente costruendole un’ala meccanica. Ma le minacce non mancano e i due giovani dovranno imparare a difendersi grazie anche all’aiuto di amici fidati.

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Molti riferimenti alle fiabe e ad elementi prettamente fantasy potrebbero far pensare che la storia di Beyond the Clouds sia fanciullesca e per nulla interessante: come ci ha insegnato Made in Abyss non sempre l’abito fa il monaco, confermando come alcune volte l’estetica non è altro che l’apparenza visuale di una storia disegnata, nascondendo dei risvolti molto più crudi e insopportabili dati proprio dallo stridente contrasto tra i due livelli, quello grafico e quello narrativo. Il primo volume del manga di Nicke non fa altro che porre le basi a tutta la vicenda che si snoderà poi in seguito, ma sicuramente dalle premesse si può comprendere come non ci troviamo di fronte ad una poetica e semplicistica narrazione soft e edulcorata, ma ad una strutturata rappresentazione della crudeltà umana e forse sovrumana.

Uno stile da fiaba

Nicke si distingue, poi, per il suo tratto pittorico e meditato: nascendo come illustratrice, la sua conformazione artistica è caratterizzata da un’impostazione grafica inerente al design e alla pittura, che si denota dalle meravigliose illustrazioni ad acquerello e tempera che caratterizzano la copertina e le pagine interne. Anche le tavole del manga sono caratterizzate da campiture in scala di grigi, senza eccedere nell’uso di retini ma unendo lo stile pittorico a quello formale delle tavole di fumetto. Tutto ciò delimitato da un tratto forse un po’ incerto, abituato alle pennellate leggere e non al rigido pennino, ma comunque è in grado proprio con il suo stile non netto di delineare ambientazioni oniriche e non precise rappresentazioni fedeli della realtà. Dopotutto, le ambientazioni sono surreali, caratterizzate da un’evanescenza quasi fantasmatica e da elementi surreali che rendono non solo il comparto grafico decisamente edulcorato, ma anche la narrazione che sconfina in generi differenti ma al contempo afferenti in un’unica opera.

Beyond the Clouds

L’edizione italiana di J-POP è molto curata da punto di vista editoriale, presentando una rigida sopraccoperta e copertina lucida, mentre le prime pagine sono a colori, con le illustrazioni a mano dell’autrice che spiccano per la loro bellezza. Le ultime pagine sono dedicate a degli approfondimenti su Nicke e sul suo lavoro come artista, grazie ad un’interessante intervista esclusiva che rivela alcuni retroscena della sua carriera e delle sue influenze grafiche e narrative. Un ottimo modo per conoscere un’artista giapponese che ha avuto il merito di essere pubblicata e apprezzata prima in Francia e poi in patria, sancendo la sua notorietà e fama a livello internazionale grazie alle sue illustrazioni fantastiche.

Il lato fiabesco di un’avventura nei cieli

Beyond the Clouds fa ben sperare di essere una storia avvincente, che probabilmente riprende a mani basse molti aspetti di altre narrazioni già consolidate — come affermato dall’autrice stessa — ma che riesce a coniugarle con un peculiare stile di disegno che mescola il lato pittorico dell’illustrazione con quello più dinamico del manga. Il risultato è una storia misteriosa, di cui non sappiamo molto giudicando solo il primo volume, ma che sembra nonostante tutto promettere una linearità d’azione molto interessante e che sicuramente si esplicherà nei prossimi volumi. Nonostante lo stile sia indirizzato verso l’infantilizzazione dei personaggi, il risultato non stona più di tanto, perché amalgama due connotazioni discordanti, la storia e i disegni, che rendono la narrazione molto interessante proprio per la sua peculiarità stilistica.

Una storia semplice che farà sognare

Una mahō shōjo che vive sommersa tra libri e fumetti, Pokémon e dadi di D&D. Divoratrice compulsiva di film e serie TV, nel tempo libero complotta con il suo gatto per conquistare il mondo. Sogna un giorno remoto di disegnare una storia a fumetti incentrata su una campagna di Dungeons & Dragons.

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