Austin St. John, interprete di Jason Lee Scott, il Red Ranger della prima generazione di Mighy Morphin Power Rangers (versione occidentale di Kyōryū Sentai Zyuranger), è stato arrestato per frode informatica, con l’accusa di aver falsificato delle informazioni per ottenere vantaggi economici. L’accusato, in combutta con altri 17 complici, avrebbe perpetrato una truffa ai danni del PPP (Paycheck Protection Program) e della SBA (Small Business Administration), generando richieste di fondi fittizie per ottenere soldi da trasferire sul proprio conto privato.
Si tratta di una notizia dolorosa per chi è cresciuto con la celebre serie TV americana ispirata al franchise di Super Sentai. Vedere uno dei beniamini della propria infanzia associato a vicende tanto losche non può che generare dispiacere, ma è bene ricordare che dietro ai nostri eroi ci sono sempre una voce, una storia, e una personalità potenzialmente molto lontane da quelle del personaggio che amiamo.
In attesa del processo, al termine del quale Austin St. John potrebbe essere condannato a venti anni di carcere, il nostro consiglio è di non lasciare che tali eventi vadano a influenzare la nostra opinione su un cult della nostra infanzia, e soprattutto su una figura importante come quella del Red Ranger, tradizionalmente il leader della squadra di Power Rangers.
Fonte: U.S. Attorneys via The Ranger Project