Se è strano parlare di classifiche che includono premi come il Game of the Year in questo periodo, dopo quattro mesi dalla fine del 2019, è ancora più strano vedere su quale titolo è ricaduta la scelta di Famitsu e Dengeki, sicuramente due fra i magazine videoludici più conosciuti e rispettati del Giappone. Ad uscire vincitrici dalla tenzone e venire incoronati come migliori giochi dell’anno sono state infatti le prime due versioni per Nintendo Switch di Pokémon: Spada e Scudo.
L’ottava generazione dei mostriciattoli tascabili ha trionfato nella categoria Game of The Year ai Famitsu/Dengeki Awards contro titoli del calibro di 13 Sentinels: Aegis Rim, DEATH STRANDING, Fire Emblem: Three Houses e SEKIRO: SHADOWS DIE TWICE. Le critiche da cui è stato seppellito il titolo qui in Occidente non hanno minimamente turbato i giocapponesi, che hanno invece apprezzato il gioco. Anche noi, nonostante qualche difetto di troppo, ci siamo comunque goduti il nostro tempo nella regione di Galar, come potrete leggere nella nostra recensione.
Al momento Pokémon Spada e Scudo sono al quinto posto nella classifica delle vendite di Nintendo Switch, dietro ai 22 milioni di Mario Kart 8 Deluxe, e con alle spalle un Animal Crossing: New Horizons particolarmente accanito che si avvicina rapidamente a quella cifra. Vi ricordiamo che l’anno scorso DEATH STRANDING ricevette il perfect score elargito dal magazine Famitsu, come vi avevamo riportato qui.
Altri premi elargiti durante la cerimonia includono:
- Creatore più importante (Hideo Kojima)
- Migliore narrativa (13 Sentinels: Aegis Rim)
- Miglior grafica (DEATH STRANDING)
- Miglior colonna sonora (Persona 5 Royal)
- Miglior personaggio (Sam Porter Bridges di DEATH STRANDING)
- Miglior gioco online (FINAL FANTASY XIV: SHADOWBRINGERS)
- Miglior gioco action (SEKIRO: SHADOWS DIE TWICE)
- Miglior gioco action-adventure (DEATH STRANDING)
- Miglior gioco d’avventura (13 Sentinels: Aegis Rim)
- Miglior RPG (Pokémon Spada e Scudo)
- Miglior gioco di esordio (DEATH STRANDING)
- Miglior streamer (Unko-chan)
Fonte: Famitsu / Dengeki via TheGamer