Il popolo di otaku italiani è in continua crescita ed evoluzione! Anime e manga ogni anno acquistano sempre maggiore pubblico, e con esso l’interesse da parte di grandi aziende che ne vedono le potenzialità. Ne abbiamo parlato proprio poco tempo fa riguardo alle voci dell’acquisto di Crunchyroll da parte di Sony. Un mondo che è una spugna per i soldi di noi poveri appassionati, principalmente per gli acquisti cartacei, e in piccola parte anche per quello degli anime, trasmessi a volte da piattaforme a pagamento (come Netflix, Amazon e Now TV) o con servizio premium (VVVVID e Crunchyroll). Tuttavia, c’è un’altra forma d’arte generalmente gratuita, ricca di ottime storie e usufruibile direttamente senza uscire di casa. Un regno rimasto a lungo nell’ombra e che solo negli ultimi anni sta ricevendo le attenzioni che merita. Stiamo parlando degli Webtoon.
Scusi signora Wikipedia, cos’è uno Webtoon?
Grazie a Crunchyroll Originals, che ha prodotto gli adattamenti anime di tre tra i più amati webtoon in circolazione, questo termine è ormai diventato di uso comune, ma in molti non ne conoscono ancora il significato. Il webtoon infatti sarebbe “un tipo di digital comics originario della Corea del Sud”, anche se spesso il termine “webtoon” viene associato a tutto il panorama di webcomic pubblicati sulle piattaforme loro dedicate (includendo anche quelli di stampo occidentale).
Genericamente parlando, si può dire che un webtoon è un’ottima via di mezzo tra manga, fumetti e graphic novel.
Questo formato digitale non deve seguire gli schemi dell’editoria classica, molto limitanti dal punto di vista dell’impaginazione: le storie non si limitano a una suddivisione in rettangoli, o per pagine, ma al contrario sono spesso costituite da tavole consecutive che scorrono dall’alto al basso, in grado di esprimere illustrazioni e sensazioni che difficilmente potrebbero essere rese sui fogli di un manga. Anche le lunghezze dei capitoli non sono fisse, e variano a seconda di quanto l’autore vuole inserire. Quello che però è forse il pregio maggiore di un webtoon è l’uso dei colori. In questo modo i disegni risultano più espressivi e chiari, raggiungendo direttamente l’animo del lettore, e in alcuni casi possono diventare vere e proprie forme d’arte.
Nel grande panorama degli webtoon, quelli che forse risaltano maggiormente sono appunto i Manhwa della Corea del Sud (da non confondersi con i Manhua cinesi). A dire il vero il termine “manwha” (fumetto) dovrebbe indicare appunto l’intero panorama dei manga coreani (dei quali conoscerete Priest) la cui lettura sugli smartphone, in formato webtoon, ha portato il genere ad acquistare popolarità anche fuori dai confini dello stato. Tuttavia, anche in questo caso, il termine “manwha” spesso subisce un ampliamento di significato, indicando comunemente gli webtoon coreani nati senza una versione cartacea, e che difficilmente ne otterranno una: questo è ovviamente dovuto all’ardua trasposizione di racconti grafici senza precisi schemi nei classici volumi che troviamo in fumetteria. Senza contare i costi che avrebbero le centinaia di pagine a colori o le implicazioni politiche: basta leggere qualche opera a caso per capire come coreani e giapponesi non si stimino molto (per vari trascorsi storici), un fatto che sicuramente ha avuto qualche ricaduta anche sulla scelta delle pubblicazioni dei manwha. Tutte queste limitazioni non hanno tuttavia intaccato la qualità delle storie, come molti avranno visto con i loro occhi nelle tre seguitissime anteprime di Crunchyroll Originals, ovvero Tower of God, The god of high school e Noblesse.
Dieci webtoon orientali da leggere
Seguire queste serie, più sceniche, più scorrevoli e con ampi spazi destinati esclusivamente alle immagini non è così facile come sembra, ma dopo qualche capitolo vi chiederete come mai non ne avevate ancora letto uno! Certo, gli appassionati di manga più puri potrebbero avere qualche remora, ma non abbiate timore! Si tratta davvero di un’ottima esperienza, fidatevi. Bene, ora che vi abbiamo convinti, da dove dovreste iniziare? Ve lo consigliamo noi! Ecco quindi alcune opere fondamentali, o quasi, per prendere la mano su questo genere.
Solo Leveling
La prima scelta non poteva che essere questa, per quanto banale. L’opera illustrata da Hyeon-Gun e Jang Sung-Rak, giunta lo scorso anno al finale della prima stagione (da 110 capitoli) è graficamente spettacolare. Immagini da brivido, ambientazioni scenografiche e una storia fantasy matura, fluida e ricca di colpi di scena ne fanno il classico must del genere, come consigliare Fullmetal Alchemist a chi si approccia ai manga. La storia di questo giocatore solitario (Sung Jinwoo) che combatte contro i mostri dei vari dungeons è talmente bella che dovreste leggerla per ultima solo per poter apprezzare al meglio anche tutti gli altri!
Tower of God
Quest’opera, per aspetto, articolazione e durata della trama (prosegue dal 2010), viene spesso considerata come il One Piece dei manwha. La lunga scalata alla torre di Baam, un “eroe” più complesso di quanto sembri, è travagliata e ricca di colpi di scena: una successione di livelli con le proprie regole, dominati da scontri o sfide studiate al millesimo (in stile Hunter X Hunter), con decisioni che spesso si ripercuotono nel lungo termine. Il bene e male si intrecciano e si mescolano in questa serie ricchissima di sfumature e personaggi, dove ogni sguardo trafigge il lettore. Una miriade di emozioni per un titolo che questa primavera ha ricevuto il suo adattamento animato.
Noblesse
Questa storia di vampiri, licantropi e umani modificati racchiude magari molti stereotipi e non è propriamente avventurosa, ma ci sarà un motivo se per anni è rimasta in cima alle liste delle più lette. La spiegazione è che forse accontenta tutti: mistero, umorismo, un ambiente scolastico, con un pizzico di duelli, drammi e romanticismo. Il tutto contornato da un buon mix di dialoghi e grafica. Questo webtoon che procede per piccoli passi, con molti insegnamenti e un’impaginazione più tradizionale frutto di continue modifiche (basti pensare che il primo capitolo è puramente visivo), è sicuramente ottimo per iniziare. Anche questo, a seguito di un ONA e un OAV abbastanza apprezzati, ha da poco ricevuto una sua serie animata.
The God of High School
Scontri violenti e incasinati che coinvolgono divinità e poteri speciali sono alla base di questo titolo. L’opera di Yong-Je Park, un po’ come DRAGON BALL (perdonatemi l’accostamento, ma per molti aspetti è dovuto) ha avuto i suoi alti e bassi. Tuttavia, rimane spettacolare nei combattimenti: i duelli di arti marziali accrescono e si elevano, in continuazione, per moltissimi capitoli, sfiorando l’assurdo. Ed ogni volta ripartono dalla calma apparente, basata sulle macerie del precedente scontro, aggiungendo qualcosa di nuovo. Un’apprezzabile narrazione di contorno è la ciliegina sulla torta per un webtoon basato sulla dinamicità e spettacolarità dei combattimenti che ruotano attorno al trio di protagonisti: Jin Mori, Han Daewi e Yoo Mira. Per una impressione più “d’impatto” potete sempre guardare la prima stagione dell’anime, uscito quest’estate.
Skeleton Soldier Couldn’t Protect the Dungeon
Un povero scheletro con una coscienza, la visione del mondo dalla parte dei mostri. Potrebbe sembrare una storia già vista (per gli amanti di Overlord sicuramente), ma questo titolo ha molto da offrire: un’ambientazione fantasy spettacolare organizzata come un videogioco, abilità e caratteristiche sbloccate col tempo e un susseguirsi di eventi intervallati da scene crude, rapide e dirette. Un’avventura alla Re:Zero per questo skeleton senza nome, attraverso dungeons e strutture medievali, condita da combattimenti, mistero, romanticismo, psicologia e tanta consapevolezza. La grafica e la narrazione di questo titolo vi affascineranno sin da subito.
The Gamer
Piuttosto noto, questo manwha contiene tutto ciò che abbiamo sempre desiderato: il dono di vivere la realtà come un personaggio di un GDR. Il fortunato detentore è Han-Ji Han, ma non così tanto: finisce infatti coinvolto in scontri continui tra persone dotate di simili poteri, implicate con la pericolosa e oscura organizzazione dell’Abisso. Situazioni che gradualmente lo allontanano dalla scuola e da una normale vita quotidiana. Il punto forte del titolo non è in questo caso la grafica, ma la narrazione: piacevole, ben articolata e dettagliata, con mosse studiate quasi a livello maniacale, sia nella preparazione degli scontri che nei classici farming e grinding, nei quali ci lanceremmo possedendo una simile abilità. Un pizzico del classici battibecchi amorosi e problemi da nerd rendono il tutto più divertente.
Devil Number 4
I siti di webtoon sono colmi di manwha romantici (un genere sul quale non sono ferratissimo) destinati a un target prettamente femminile. Molti sono troppo smielati, ma tra questi mi aveva attirato una storia paranormale: Hanna, un’universitaria la cui vita va a rotoli (come per molti), si trova a ricevere soccorso proprio dal diavolo, che ovviamente punta ad ottenere la sua anima. Un titolo dalla base sentimentale, nel quale però non mancano momenti di azione, sotterfugi e colpi di scena. Dialoghi ottimi e immagini semplici, che puntano molto sulle espressioni e sulla delicatezza dei colori, rendono piacevole la lettura anche a chi non adora questo genere, forse meglio di altri titoli più blasonati (come True Beauty).
Solo ai più duri è consentito non piangere!
Killing Stalking
Se invece prediligete i manga crudi, cruenti e trasgressivi, un titolo che dovete leggere è Killing Stalking. Un thriller psicologico in continua tensione, con tematiche forti e rare anche nei comuni seinen: protagonisti mentalmente instabili, violenze, omicidi, rapimenti. Un’atmosfera mantenuta affilata dal sapiente uso dei colori, dominati dal nero e dal rosso. Potrà non piacervi il genere, ma il tragico legame tra Sangwoo e il suo stalker Yoonbum è una storia degna di nota, che ha catturato moltissimi lettori in una vasta gamma di emozioni. Non per niente il manwha di 67 capitoli è uno dei pochi ad aver ricevuto un adattamento cartaceo (a colori), arrivato in Italia nel 2017.
Legendary Moonlight Sculptor
Basato sulla popolare light novel di Heesung Nam, il webtoon di Grimza e Kim Tae-Hyung ci mostra il vero valore dei videogiochi. Lee Hyun infatti, pur nato nella povertà, è un famoso gamer. Dopo aver venduto il suo account per necessità, ricomincia da zero su un nuovo videogioco (Royal Road) con una strana abilità: quella dello scultore! Le sue avventure seguono un ambientazione tanto dettagliata e coerente che sembra di giocarci, con missioni sempre più originali e difficoltose. Anche le immagini mutano nel tempo, passando da figure semplici, ma già interessanti, a uno stile più curato degli ultimi capitoli. Questo webtoon introduce molte tematiche solo superficialmente legate ai GDR (come per SAO), aggiungendo nuovi punti di vista in un ambito simil-Isekai oramai fin troppo sfruttato.
Tales of Demons and Gods
Chiudiamo con questo webtoon “bonus”, poiché, a differenza dei precedenti, è originario della Cina (ed è quindi un manhua).
Una storia molto lunga, con alcune pecche evidenti sia nella grafica che nel modo di raccontare, ma che pian piano migliora, matura e diventa decisamente apprezzabile. Questa miscela di divinità, tecniche marziali, poteri spirituali e crafting, che si avvicina molto alle meccaniche di Naruto (migliorandole per certi aspetti) ruota attorno a Nie Li, un “eroe” che ha la possibilità di ottenere in un attimo una vastissima conoscenza, che sarebbe dovuta essere il frutto di anni di studi, ricerche e battaglie. La cultura cinese abbonda in questo viaggio avventuroso alla scoperta di luoghi nascosti, poteri fenomenali, antichi lasciti e creature sempre più singolari. Un’opera inizialmente grezza e troppo descrittiva, ma che darà soddisfazioni a chi si ostinerà a proseguirla.
Ma non dimenticate i nuovi webtoon!
Se in passato i manwha hanno dominato tra gli webtoon, negli ultimi anni la tendenza sta cambiando, con opere di stampo europeo o statunitense che stanno trovando spazio in questi siti (tra i quali spicca Webtoon, lanciato dalla Naver nel 2014 e raggiungibile a questo link). Tra queste opere ci sono titoli oramai famosi tra il pubblico abituale, letti da milioni di persone: Lumine, Sub Zero, Lore Olympus, Un-Ordinary e molti altri assolutamente paragonabili ai migliori manga in circolazione, sia per la qualità dei disegni che della narrazione. Insomma, c’è davvero un mondo ampissimo, non solo di autori coreani, ma di ogni dove, che vi potrà fornire ore e ore di svago, divertimento e subbugli emozionali direttamente sul vostro PC, tablet o smartphone. Provare per credere!