Super Mario Party – La seconda prova

Ospiti di Nintendo Italia, abbiamo avuto modo di provare nuovamente Super Mario Party per Nintendo Switch. Ecco le nostre impressioni dettagliate!

Super Mario Party

Super Mario Party debutta in pompa magna su Nintendo Switch arricchendosi di una mole gargantuesca di minigiochi, nuove funzionalità e modalità di gioco rinnovate. Non varia la base fondamentale del gioco dell’oca suddiviso in turni il cui obiettivo è raccoglier più stelle possibili: acquistabili così come sottraibili, giusto per accelerare il processo di perdita di amicizie che il gioco dal 1998 fornisce. Nel peggiore dei casi vi sarà anche una modalità single player, perciò una volta terminata la rissa con quelli che una volta erano i nostri amici, si potrà comunque usufruire del gioco.

Se però si volesse nuovamente ricercare il contatto umano, al sicuro nelle proprie abitazioni, questo nuovo capitolo del franchise è munito di modalità online: questa versione di gioco però, è delimitata dal cosiddetto “Minigiocathlon”, che vedrà impegnati quattro giocatori in una gamma di 80 minigiochi priva di tabellone: così facendo, l’anima party da amici sul divano a giocare della serie, non verrà a mancare, oltre a rendersi più comoda considerando i lunghi tempi che contraddistinguono una partita completa.

Il nuovo capitolo della serie Mario Party prende luogo in un Luna Park, arricchito dall’intero cast del franchise: dai capisaldi Mario, Luigi e Peach a nemici minori, come per esempio Tantatalpa. Non tutti saranno disponibili sin da subito: alcuni dovranno esser infatti sbloccati nel corso dell’esperienza di gioco, per una totalità di venti personaggi. Ognuno di essi avrà un dado personalizzato con un potere differente, come il poter ottenere un numero più alto di caselle al lancio, ma parallelamente vi sarà anche un malus che potrebbe rimuovere alcune monete. Una delle nuove runzioni riguarda il poter battere il cinque mimandone il movimento con il Joy-Con ai giocatori in gara, il cui tempismo favorirà dei piccoli bonus nel corso della partita.

La modalità di gioco è rimasta appunto invariata, ovverosia il classico gioco dell’oca le cui ambientazioni variano attraverso quelle dei nemici storici del brand principale, come le Bob-ombe, i Twomp e via discorrendo e, in ognuno di essi, presenzieranno differenti eventi strategici a seguito di caselle particolari. Tutti gli scenari possiedono una presentazione panoramica che ne mostra conformazione e posizione della stella, tenuta prontamente da Toadette (uno dei pochi personaggi non giocabili) a una distanza casuale dipendentemente dal turno in corso. In ogni livello è possibile trovare i nemici di cui il tema è caratterizzato, atti a servire da ostacoli che i giocatori dovranno prontamente evitare; ogni serie di turni dei giocatori terminate, equivarranno allo svolgimento della caratteristica sessione di minigioco, perno centrale della serie Mario Party.

Questa volta la schermata introduttiva fornirà seduta stante una modalità di pratica, cosicché l’immediatezza al gioco sia prettamente istantanea: il fine ultimo è sempre quello di poter avere le consuete dieci monete, prezzo di una stella al fine di possederne il più possibile onde vincer la partita. Grazie alla forte componente motion control del Joy-Con che permea il contesto Switch, i minigiochi non risulteranno mai noiosi né ridondanti. Questo, senza contare le differenze contestuali che posson riguardare il rubar il maggior numero di frittelle da un piatto, al giocare a volano con delle bombe al posto delle palline nel cuore di un vulcano attivo, passando dunque da modalità tutti contro tutti, co-operativa a coppie o ancora, uno contro tre; interessante il poter congiungere due console Switch – muniti di cartuccia di gioco – così da poter sbloccare la modalità “Sala dei Giocattoli”: una sezione che prevede un massimo di quattro giocatori, che sfrutta i due schermi della console Nintendo per dei minigiochi speciali chiamata “Stanza dei Giochi di Toad”. Un esempio è la sfida di Donkey KongBanana Split”, la cui difficoltà era congiungere parti di banane ruotando le console fino a formare l’immagine corretta, entro un determinato tempo limite o ancora, “Mine Vaganti Deluxe”, ovverosia una visione dall’alto di carri armati cui i personaggi dei giocatori si affrontano in una mappa, che cambia a seconda della posizione delle console.

Da quanto provato, sembrerebbe si tratti del capitolo più solido del franchise, che contestualizzato alla grande mobilità di Nintendo Switch, rende ancora più comodo il poter portarsi appresso la classicità da tavolo che fornisce Super Mario Party. Visivamente un tripudio di colori nel puro stile Mario, che sia in dock che portatile mantiene benissimo le prestazioni. Non rimane dunque che attender il prossimo 5 ottobre, così da poter mettere le mani definitivamente sull’ultima fatica festaiola della grande N che, come tutti i loro titoli di punta, migliorano di capitolo in capitolo.

Maestro di Karate e Amicizia: temprato dall’intrattenimento nipponico vecchia scuola e dal collezionismo, il suo sogno è quello di avere in giardino lo Unicorn Gundam di Odaiba.

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