DanMachi: Infinite Combate – Recensione

Le avventure di Bell Cranel e Aiz Wallenstein nella città di Orario approdano finalmente su PS4, Nintendo Switch e Steam nel nuovo Is It Wrong to Try to Pick Up Girls in a Dungeon? Familia Myth Infinite Combate. La nostra recensione!

DanMachi: Infinite Combate - Recensione

Is It Wrong to Try to Pick Up Girls in a Dungeon?” è l’inusuale titolo occidentale della light novel scritta da Fujino Ōmori, portata sotto le luci della ribalta in Italia dall’arrivo della sua trasposizione anime. Noto anche come Familia Myth o meglio ancora come DanMachi (abbreviazione del titolo giapponese “Danjon ni deai o motomeru no wa machigatte iru darō ka”), narra di un fantastico mondo nel quale le divinità hanno rinunciato ai propri privilegi e poteri per scendere a vivere nel mondo degli esseri umani. Questa storia si svolge nella città-dungeon di Orario, la cui società sembra vivere seguendo le regole di un RPG giapponese. La grande torre che sovrasta il paese cela infatti un temibile e sconfinato labirinto sotterraneo, nel quale gli avventurieri si recano quotidianamente per esplorarne le profondità, sterminarne i mostri e raccogliere risorse. Ciascuno di essi milita all’interno di una “Familia” guidata da una delle divinità che vivono nella società, e in mezzo a esse troviamo la pimpante Hestia e il suo protetto Bell, avventuriero alle prime armi. Un giorno, esplorando i livelli superficiali, Bell si imbatterà in un minotauro notevolmente più forte di lui e finirà per essere salvato da Aiz, la principessa della spada. Il loro incontro, voluto dal fato, risveglierà in lui una misteriosa abilità che gli permetterà di accrescere il suo potenziale in maniera stranamente rapida.

Hestia, luce divina - DanMachi: Infinite Combate - Recensione

A più di cinque anni di distanza dall’esordio della serie animata, giunta anche in Italia grazie a Yamato Animation, MAGES. e PQube ci regalano il primo gioco per console dedicato alle vicende della città-dedalo di Orario, già presente nel panorama videoludico globale grazie all’ottimo gacha per smartphone “Memoria Freese”. È forse sbagliato cercare di incontrare ragazze in un dungeon? Scopritelo nella nostra recensione di DanMachi: Infinite Combate.

DanMachi: Infinite Combate - Recensione

  • Titolo: Is It Wrong to Try to Pick Up Girls in a Dungeon? Familia Myth Infinite Combate
  • Piattaforma: PlayStation 4, Nintendo Switch, PC
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU), PlayStation 4 (EU)
  • Genere: Dungeon RPG, Visual Novel
  • Giocatori: 1
  • Publisher: PQube
  • Sviluppatore: MAGES.
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 7 agosto (PS4, Switch)
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: più comunemente chiamato “DanMachi: Infinite Combate”

Abbiamo recensito Is It Wrong to Try to Pick Up Girls in a Dungeon? Familia Myth Infinite Combate con codici Nintendo Switch e PlayStation 4 forniti gratuitamente da PQube.

Sin dal giorno in cui ho visto il primo episodio della serie animata di DanMachi ho pensato che sarebbe stato bello se ne avessero tratto un gioco, un classico RPG che trasponesse in maniera fedele le meccaniche narrate all’interno dei vari episodi. I personaggi di Familia Myth, infatti, esplorano dungeon, sconfiggono mostri, ottengono materiale da rivendere e acquisiscono esperienza, che poi “concretizzano” grazie all’intervento della propria divinità. Era piuttosto semplice prendere le stesse idee e trasformarle in un videogioco. In seguito all’annuncio del gioco da parte di MAGES. ho pensato “è fatta!”, potevo finalmente rivivere le vicende della cittadina di Orario nella forma che desideravo: un dungeon RPG con combattimenti in tempo reale e sezioni narrate in stile visual novel. Cosa poteva andare storto? I primi sospetti sono arrivati con il posticipo della data di uscita. La prima, la seconda, la terza volta. Previsto in Giappone per il primo trimestre del 2018, è finito per giungere sugli scaffali alla fine del 2019. Qualcosa, probabilmente, era andato storto.

Oh my Goddess!

Is It Wrong to Try to Pick Up Girls in a Dungeon? Familia Myth Infinite Combate (questo il lunghissimo titolo ufficiale del gioco) narra la storia della prima stagione di DanMachi dal punto di vista di Bell Cranel, giovane avventuriero che, orfano del suo caro nonno, si è recato nella cittadina di Orario e ha conosciuto Hestia, la dolce e prosperosa divinità che ha deciso di accoglierlo nella sua Familia. Affrontando i primi livelli del dungeon, un fortuito giorno Bell verrà messo all’angolo da un minaccioso Minotauro e la sua vita verrà salvata dall’intervento di Aiz Wallenstein, la Principessa della Spada della famiglia di Loki. Bell subirà un vero e proprio colpo di fulmine, che lo spingerà a impegnarsi al massimo per riuscire a raggiungere la sua eroina.

DanMachi: Infinite Combate

Coprendo gli eventi della prima stagione animata, DanMachi: Infinite Combate alterna la narrazione dal punto di vista di Bell a quello di Aiz, proponendo anche alcuni degli eventi che abbiamo potuto ammirare nello spin-off di Sword Oratoria (sfortunatamente, non tutti quanti). Affronteremo quindi capitoli alternati che portano avanti parallelamente le vicende dal punto di vista dell’uno e quelle dal punto di vista dell’altra: se sulla carta potrebbe sembrare una buona idea, nella pratica risulta un po’ confusionario e ripetitivo. Avrei di gran lunga preferito due differenti route da seguire separatamente, piuttosto che doverle forzatamente affrontare insieme, alternando un capitolo di Bell a un capitolo di Aiz. Fortunatamente (o forse no?) questo avviene fino ad un certo capitolo di storia, dopo il quale le vicende proseguiranno unicamente dal punto di vista del protagonista maschile, lasciando da parte la Principessa della Spada.

Il flusso di gioco di DanMachi si divide in due sezioni principali. La prima, che pesca a piene mani da tutte le meccaniche tipiche del genere visual novel, e la seconda dedicata a esplorazione e combattimenti in stile dungeon RPG. Ci muoveremo nelle varie strutture di Orario attraverso un semplice menu testuale, che ci consentirà di parlare con la nostra divinità per gestire le nostre skill, di acquistare e vendere presso il mercato, di parlare con i vari personaggi secondari, di recarci alla Gilda per le quest secondarie, oppure semplicemente di salvare o caricare la nostra partita. Per avanzare nella trama principale avremo una voce “Story” a nostra disposizione, che attiverà una nuova sequenza di dialoghi che culmineranno quasi sempre in una o più missioni nel dungeon. E così via, capitolo dopo capitolo, fino a che non completeremo la storia principale senza difficoltà alcuna e senza grinding di sorta.

Aiz e Bell - DanMachi: Infinite Combate

FIREBOLT!

In DanMachi non è esattamente possibile esplorare liberamente i dungeon attraverso gli innumerevoli piani per accumulare Skill Point, oggetti da vendere in cambio di valis (la valuta del gioco) o semplicemente per spirito d’avventura. Sarà possibile infatti scendere al loro interno solo attraverso le missioni utili per avanzare nella storia o attraverso le quest secondarie. In entrambi i casi ci ritroveremo davanti alle medesime attività: uno, due o tre piani da esplorare, nemici che compaiono in attesa di essere mazzolati e oggetti da trovare. Tutto qui. La variabile sta nella presenza di determinati elementi da trovare per completare la missione, particolari nemici da uccidere, o dalla presenza del conto alla rovescia di qualche minuto, uno dei pochi ostacoli che talvolta ho percepito nello svolgimento delle missioni — l’altro è l’assenza della classica mini-mappa, che rende l’esplorazione decisamente più scomoda.

L’unica variante vera e propria al classico giro del piano e sterminio dei mostriciattoli è data dalla presenza di boss battle. Esse si svolgono nel più classico dei modi: un’arena delimitata con il grosso nemico al centro, dovremo imparare il suo semplice pattern di attacco e trovare il modo di schivare i suoi colpi. Lo stesso modus operandi verrà riproposto per tutte le battaglie con i nemici più potenti, pochissime delle quali ci daranno davvero filo da torcere. Nel corso delle esplorazioni, grazie a un sistema di combattimento d’azione, potremo attaccare con un fendente leggero o uno pesante, schivare o utilizzare la magia, nonché, previo riempimento dell’apposito indicatore, attivare l’abilità speciale di Bell o Aiz. In battaglia con noi potremo portare inoltre due personaggi di supporto, ciascuno dotato di un’abilità passiva (ad esempio, aumento del potenziale magico) e di un’abilità che dovremo invece attivare manualmente tramite uno dei tasti dorsali e che potranno salvarci dalle situazioni di pericolo.

DanMachi: Infinite Combate

A differenza dei classici giochi di ruolo giapponesi non ci saranno punti esperienza e level up. I livelli, come nella serie originale, sono dei veri e propri “rank” che si acquisiscono in base ai traguardi raggiunti da ciascun personaggio e si alzano quindi automaticamente con l’incedere della storia. Con le missioni di storia verranno anche incrementate le statistiche come attacco, difesa, agilità e così via: noteremo crescere esponenzialmente quelle di Bell, un po’ meno quelle di Aiz, che partirà già di suo con una potenza notevole. Sterminando i mostri otterremo invece degli Skill Point che, tramite l’apposita schermata all’interno della sezione Familia, potremo spendere a nostro piacimento per riempire le caselle relative ai parametri di base o alle abilità con determinate armi e magie.

La vera sfida arriverà una volta portata a termine la trama della prima stagione e superati i titoli di coda. Sbloccheremo la cosiddetta “Extra Mode”, che metterà a nostra disposizione una serie di nuovi dungeon dalla difficoltà elevata ed esplorabili finalmente per molteplici piani consecutivi. Affrontando questi dungeon, oltre ai classici Skill Point e valis otterremo anche dei punti Date, che saranno spendibili nella sezione inedita “Ask Out” che avremo sbloccato assieme alle nuove Quest. Si tratta di una vera e propria modalità “dating sim” nella quale potremo migliorare il nostro affiatamento con una lista di personaggi secondari (diversi a seconda se utilizzeremo Bell o Aiz) attraverso veri e propri appuntamenti accessibili proprio tramite questi punti. Un ottimo incentivo per i fan della serie, che sbloccheranno illustrazioni e dialoghi inediti grazie al grinding sfrenato a cui potranno finalmente dedicarsi e certamente un punto a favore di un titolo che altrimenti ci avrebbe portato via solo una manciata di ore.

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Giunto in Europa su PlayStation 4, Nintendo Switch, e prossimamente anche su PC, Infinite Combate è uscito in Giappone anche su PS Vita. Credo che sia proprio questa la ragione principale per la quale ci troviamo davanti a un prodotto tecnicamente raffazzonato e dalle potenzialità sprecate.

 

Senza girarci troppo intorno, Is It Wrong to Try to Pick Up Girls in a Dungeon? Familia Myth Infinite Combate è un gioco appartenente a qualche generazione fa, un gioco che sarebbe potuto benissimo uscire anche su PSP, magari con un frame rate più modesto, ma con la stessa resa grafica e le medesime funzionalità. Una volta entrati nei dungeon ci renderemo conto di quanti pochi poligoni siano stati utilizzati per personaggi, mostri e ambientazioni, ma trovandoci davanti ai boss il gioco darà il meglio di sé, presentandoci modelli che sembrano provenire da un gioco di due, tre generazioni fa. I dungeon, sebbene sappiano differenziarsi nelle ambientazioni come nell’anime, sono davvero scarni e monotoni e con un minimo d’impegno possono essere attraversati in una manciata di secondi senza l’uccisione di alcun nemico (e senza generare la Path Parade vista nell’anime, dato che i mostri scompariranno una volta che ci allontaneremo).

Is It Wrong to Try to Pick Up Girls in a Dungeon? Familia Myth Infinite Combate

Purtroppo però, anche l’aspetto meglio riuscito, ovvero la porzione in stile visual novel, ha i suoi difetti. Se da un lato possiamo lodare le bellissime illustrazioni che impreziosiscono i momenti clou della storia, dall’altro non possiamo che fare spallucce davanti a sprite totalmente statici dei personaggi che accompagnano le finestre di dialogo, le cui uniche animazioni sono costituite da variazioni nell’espressione facciale e da un leggero spostamento o dal diverso posizionamento sullo schermo per simularne la vicinanza o la lontananza. Un vero peccato, perché avremmo benissimo potuto premiarlo come una buona visual novel intervallata da quest affrontabili all’interno dei dungeon. Dal lato sonoro ci troviamo davanti a un’ottima colonna sonora e al medesimo doppiaggio dell’anime, che contribuiscono in buona parte a ricreare l’atmosfera della serie originale e costituiscono uno dei maggiori punti di forza dell’intero gioco.

Le versioni Nintendo Switch e PlayStation 4 del titolo, entrambe prese in esame per questa recensione, non variano dal punto di vista dei contenuti e apparentemente non presentano censure che li differenziano dall’edizione giapponese. Su PS4 abbiamo una risoluzione maggiore (1080p contro i 720 di Switch, anche in modalità docked), una fluidità più ottimale e un più rapido responso ai comandi, tuttavia giocarlo in modalità portatile su Nintendo Switch è risultata la scelta migliore. Essendo nato su PS Vita, si tratta di un gioco progettato principalmente per essere giocato in mobilità.

A chi consigliamo Is It Wrong to Try to Pick Up Girls in a Dungeon? Familia Myth Infinite Combate?

Quello che molto probabilmente si aggiudica il premio di gioco col titolo più lungo mai visto sulle nostre pagine è un prodotto assai controverso, in quanto gioco su licenza tratto da una serie animata con il suo bel pubblico, ma non tanto grande da giustificare un budget che sarebbe bastato a MAGES. per realizzare un titolo degno di nota. Purtroppo, DanMachi: Infinite Combate è un titolo destinato solo ai fan sfegatati dell’anime o della light novel originali, che possono sorvolare sugli evidenti difetti di cui vi abbiamo già parlato e che desiderano da anni di poter vivere in prima persona le avventura di Bell e compagni.

Aiz e Bell

Se avevate intenzione di avvicinarvi a Familia Myth proprio con questo titolo, vi consiglio di ponderare bene la vostra scelta: data la narrazione spesso votata troppo all’immaginazione, potreste non riuscire a comprendere al meglio alcuni passaggi di storia. L’ideale sarebbe guardare la prima stagione animata e attendere un’offerta che renda allettante il prezzo del gioco, tenendo sempre bene a mente che non è stato localizzato in lingua italiana.

Is It Wrong to Pick Up Girls in a Dungeon? Infinite Combate è ambientato in un mondo fantasy in cui le divinità hanno messo dei limiti ai propri poteri per poter sperimentare la vita degli esseri umani. Per far ciò ogni divinità ha creato una Familia, veri e propri gruppi di ritrovo in cui gli avventurieri si possono aiutare a vicenda prima di avventurarsi all’interno del labirintico Dungeon. Uno di questi avventurieri è Bell Cranel, protagonista del gioco. Il giovane è l’unico seguace della Hestia Familia, ragion per cui si trova svantaggiato rispetto ad altri avventurieri ma farà comunque di tutto per migliorare la propria condizione.

Il gameplay è un mix tra un dungeon crawler con elementi RPG e una visual novel, che include elementi dalla prima stagione dell’anime di Is It Wrong to Pick Up Girls in a Dungeon?. Oltre alla maestosa modalità Storia, i giocatori potranno divertirsi ad affrontare i tantissimi Extra Dungeon per delle sfide sempre crescenti e conoscere meglio tutti i personaggi grazie ai Date Event.

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Is It Wrong to Try to Pick Up Girls in a Dungeon? Familia Myth Infinite Combate

  • Ricrea perfettamente le atmosfere dell’anime
  • Ottimo comparto sonoro
  • Interessante post game
  • Le sezioni visual novel sono ben curate…

  • …Ma visivamente un po’ spartane
  • Dungeon e scontri lasciano a desiderare
  • Comparto tecnico decisamente arretrato
  • Non ha un’eccessiva longevità
DanMachi: Infinite Combate
3.4

Solo per i veri Argonauti

Se dimentichiamo per un attimo l’ottimo Memoria Freese per dispositivi mobile, DanMachi: Infinite Combate è il primo gioco tratto da una serie animata non troppo famosa ma certamente notevole, specie per gli appassionati di JRPG. Un titolo tratto da essa sarebbe potuto essere decisamente migliore, ma purtroppo ci troviamo davanti a un prodotto mediocre, evidentemente sviluppato per console portatili e che, appunto, offre il meglio di sé quando viene giocato su Nintendo Switch in modalità da passeggio. Is It Wrong to Try to Pick Up Girls in a Dungeon? Familia Myth Infinite Combate è un prodotto indirizzato unicamente ai fan affezionati a Hestia e Bell, che definirei come una visual novel arricchita da elementi tipici dei dungeon RPG piuttosto che un gioco di ruolo vero e proprio. Molti dei progressi al suo interno sono infatti dettati dal progredire nella storia e si ha come l’impressione di avere il pieno controllo sullo sviluppo dei due protagonisti unicamente dopo la fine della trama principale, che tra le altre cose è anche piuttosto semplice da giocare e non troppo longeva. È sbagliato cercare di incontrare ragazze in un dungeon? In questo caso sì, avrei preferito che ci si fosse concentrati sul dungeon stesso prima di pensare alle ragazze. Ripongo le speranze in un eventuale secondo capitolo, che possa coprire gli eventi della seconda e magari dell’imminente terza stagione dell’anime.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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