Nella giornata di ieri abbiamo riportato la notizia secondo cui un uomo di 41 avrebbe appiccato fuoco agli studi di Uji di Kyoto Animation (nota anche col nome di KyoAni), provocando oltre trenta morti e ancora più numerosi feriti. Si parla di 33 vittime, talentuosi dipendenti dell’azienda provenienti da tutto il Giappone.
Quest’oggi, Hideaki Hatta, il presidente di KyoAni, ha dichiarato che, oltre agli innumerevoli e insostituibili animatori (“Ciascuno di essi era un eccellente lavoratore e un compagno meraviglioso” secondo lui), la casa di produzione ha perso anche il proprio archivio dei lavori: i disegni cartacei, i materiali e persino i computer risultano irrecuperabili.
In questi ultimi anni KyoAni ha ricevuto minacce tramite email da un numero non specificato di individui, ma nessuno di essi sembrava rivolto allo staff, bensì unicamente alle opere dello studio. L’azienda, inoltre, disponeva di telecamere di sicurezza in varie location come l’ufficio principale, gli studi e i punti vendita, ma in nessuno di essi è stato mai riscontrato alcun comportamento sospetto.
Molti dei dipendenti che hanno perso la vita o sono rimasti feriti in questa catastrofe provengono dalla regione del Kyushu; per questo motivo Hatta e la sua compagnia hanno preparato dei luoghi per ospitare i familiari delle vittime.
Fonte: livedoor NEWS (un ringraziamento a Massimo Soumare’ per averci segnalato l’articolo)