C-BOMB: questo è il nome non ufficiale dato al fenomeno che, nel giro di diversi anni, potrebbe rendere inutilizzabili tutte le PlayStation 4 e 5. Quello che pensavamo essere il peggior incubo dei collezionisti si è rivelato essere poi una realtà: grazie ad un gruppo di attivisti e modder impegnati per la preservazione dei videogiochi del passato, sappiamo adesso che le nostre PlayStation, per il momento sia la PS4 che la PS5 (e forse, stando ad alcuni test iniziali, anche PS3), hanno una “data di scadenza” al loro interno. Una sorta di minuscola bomba a orologeria che, dopo il suo innesco, renderà queste console sostanzialmente dei fermaporta, anche se si sta parlando comunque di un futuro lontano ancora di diversi anni. Vi spieghiamo subito che cos’è il C-BOMB, perché le vostre console PlayStation sono a rischio, e cosa si può fare per risolvere il problema, almeno con le notizie che abbiamo finora.
In moltissimi apparecchi elettronici, sulla scheda madre è presente una piccola batteria, chiamata in gergo CMOS battery, perché il suo scopo è quello di tenere piccoli dati come la data e l’ora, anche a dispositivo spento, in una memoria non volatile. Vi siete mai chiesti com’è possibile che, anche tenendo un dispositivo spento per diversi giorni, questo poi alla riaccensione vi dice esattamente l’ora e la data esatta, e tutte le vostre impostazioni sono salvate? Ecco, è grazie a questa batteria. Nulla di troppo complesso, non è saldata o fissata in alcun modo, è una semplice batteria di quelle “a bottone” (il modello esatto sarebbe il CR2032) che si possono comprare anche al supermercato.
Anche le console Sony hanno questa batteria, e quando questa si esaurisce, iniziano a sorgere diversi problemi, ma questa è solo una delle due cause del C-BOMB, il fenomeno che andiamo a spiegare. Con la batteria CMOS esaurita (oppure rimossa manualmente, come è stato fatto da questi attivisti) l’orologio di sistema non è più sincronizzato e non tiene più il tempo, diversi settaggi vanno a scombinarsi e possono capitare diversi errori, ma finché la console senza batteria è connessa a internet, non dovrebbero esserci problemi. Il C-BOMB si verifica in una situazione in cui la batteria CMOS è esaurita, e la console non ha accesso a internet; oppure, e qui veniamo al nocciolo della questione, nell’inevitabile caso in cui i server di Sony andranno offline definitivamente, fra qualche anno a questa parte. Questo problema è stato appunto rinominato CMOS BOMB, o in breve, C-BOMB.
Nel caso in cui queste due tragiche circostanze si vadano a verificare insieme, la vostra console sarà letteralmente inutilizzabile. Grazie allo sforzo di molti utenti preoccupati abbiamo anche prove video di quello che succede in questi casi, e persino i giochi fisici che si possiedono su disco, per la gioia dei collezionisti, saranno totalmente inutili e illeggibili. Provare ad aprire un qualsiasi gioco, poco importa se via disco o digitale già scaricato sulla console, causerà un errore sconosciuto qualche secondo dopo l’apertura, che recita semplicemente: “**Nomeutente** sarà sloggato dalla PS4 poiché si è verificato un errore. (Codice errore CE 30391-6)“. Si viene riportati alla home e non si può fare assolutamente nulla. Le funzionalità delle console vengono immediatamente ripristinate nel momento in cui si connette PS4 a internet e le si da la possibilità di sincronizzarsi con i server di Sony.
Cosa causa questo C-BOMB? Al momento non è ben chiaro, ma si ipotizza che abbia qualcosa a che fare con il sistema di Trofei di PlayStation, che non vengono salvati localmente sulla console per evitare frodi. Un’altra teoria popolare è quella dell’impossibilità della console di verificare la firma digitale di un titolo, per assicurarsi che il disco inserito o che l’eseguibile lanciato sia effettivamente stato acquistato legalmente. Purtroppo, stando ai test iniziali, anche PlayStation 5 è affetta da questo problema, come si può leggere in questo documento rilasciato dal team che si occupa di raccogliere tutte le prove possibili di questa obsolescenza programmata.
Come risolvere, dunque? Al momento le strade sono poche, e non esiste una soluzione definitiva, poiché l’unica vera soluzione può arrivare solo da Sony stessa, e richiederebbe una sorta di aggiornamento di sistema che “sleghi” i trofei e l’autenticazione ai propri server permettendo di poter preservare per sempre la grossa libreria di PS4. L’unica cosa che gli utenti possono fare, oltre a richiedere a gran voce che Sony si attivi in questo senso, è quello di sostituire la propria batteria CMOS appena prima che i server di Sony vadano offline, molti anni nel futuro, assicurandosi così la maggior durata di vita possibile della console. Si tratta di un tappabuchi, ma al momento è l’unica cosa che l’utente finale può provare per rimandare l’inevitabile morte cerebrale della propria PlayStation 4 o 5.