Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX: Beginning – Recensione

Siamo volati a Londra in direzione della prima europea di Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX -Beginning-. Ecco la nostra recensione del film di SUNRISE e khara!

Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX -Beginning- – Recensione

Grazie alla proiezione in anteprima europea a Londra lo scorso 13 marzo abbiamo potuto assistere alla proiezione di Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX -Beginning-, il lungometraggio inaugurale della nuova produzione animata di Gundam che comincerà ufficialmente il prossimo 8 aprile su Prime Video in tutto il mondo.

L’ultima volta ci eravamo lasciati con una serie di disquisizioni sul tempo. Cosa significa, cosa comporta e soprattutto nel caso di questo franchise… Come lo si percepisce? Una tematica legatissima all’intera carriera registica e non di Yoshiyuki Tomino, uno dei padri putativi del franchise, e che adesso, 45 anni dopo la messa in onda di Mobile Suit Gundam viene riproposto sotto una nuova prospettiva. Una prospettiva presentata apparentemente senza cambiare nulla, o quasi. Per poterci rendere conto di persona cosa questa premessa abbia voluto dire, ciò che al momento del suo annuncio era stato svelato come un progetto completamente nuovo ma allo stesso tempo legato ad altro di già conosciuto abbiamo preso il cuore in mano, il passaporto nell’altra e ci siamo imbarcati in un viaggio breve ma intenso. Direzione, l’anteprima europea al BFI IMAX di Londra del 13 marzo 2025.

Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX -Beginning- – Recensione

  • Titolo originale: 機動戦士Gundam GQuuuuuuX -Beginning- (Kidō Senshi Gundam GQuuuuuuX -Beginning-)
  • Titolo inglese: Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX -Beginning-
  • Uscita giapponese: 17 gennaio 2025
  • Uscita italiana: inedito in Italia
  • Piattaforma: Cinema
  • Genere: Sci-Fi, Mecha
  • Durata: 81 minuti
  • Studio di animazione: khara, SUNRISE, BANDAI NAMCO Filmworks
  • Publisher: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Adattato da: opera originale ispirata alla serie oriignale
  • Lingua: Giapponese

Abbiamo recensito Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX -Beginning- prendendo parte alla prima europea svoltasi a Londra il 13 marzo.

Le persone giuste al posto giusto

Varie indiscrezioni lasciate trapelare nel corso della primissima anteprima giapponese, fecero subito chiarezza sul tipo di gioco a cui si stava giocando. Del resto per quale motivo mandare in sala un mese prima della messa in onda della serie un film di montaggio con diversi episodi di quello che si sarebbe comunque andati a vedere sul piccolo schermo? La prima di queste risposte venne data appunto a quella conferenza stampa. Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX -Beginning- non solo sarebbe stata la prima collaborazione diretta fra SUNRISE e khara ma sarebbe stato a sua volta diviso in due blocchi distinti, separati ma strettamente collegati, ognuno delle quali con uno sceneggiatore dedicato. Era già stato rivelato che lo sceneggiatore principale della serie sarebbe stato Youji Enokido, uno dei pilastri della fu GAINAX, nonché sceneggiatore e mente dietro a opere a caso come Utena, FLCL, DIEBUSTER, REDLINE, Star Driver o Captain Earth.

Red Gundam - Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX: Beginning – Recensione

La cosa di cui però il pubblico giapponese si rese conto una volta in sala a quella primissima anteprima è che quel lungo prologo è stato scritto e parzialmente diretto da lui, l’uomo, citando testualmente posseduto dallo spirito immortale di Tomino in persona, Hideaki Anno. A tenere insieme due menti analoghe e parallele ci avrebbe poi pensato una terza persona, colui che ha trasposto le idee di Enokido dallo script ai rodovetri, nello specifico nei casi di appunto FLCL, Diebuster e non per ultimo EVANGELION 3.0 + 1.01: THRICE UPON A TIME (o Shin Evangelion se preferite il suo nome corto), Kazuya Tsurumaki.

Da questo momento in poi diventa impossibile entrare nel discorso senza essere espliciti su cosa succeda quindi occhio, il resto sono spoiler consistenti della trama di questa prima parte della storia.

La sicurezza prima di tutto

Ok, ultimo avviso. Unica cosa senza contesto che possiamo dirvi, fidatevi. Pagherà un casino ricordarsi non solo cosa sia successo nella serie originale e nella trilogia cinematografica, ma anche nella trilogia di Romanzi scritti da Tomino e alternativi alla trama della serie. Pronti?

Il film si apre esattamente come il primo episodio della serie originale (o del primo film della trilogia cinematografica se preferite), ne mantiene lo stesso identico nome, per poi iniziare progressivamente a differire, partendo da due dettagli. Il primo è ovviamente il vedere gli onnipresenti Zaku con il mecha design di Ikuto Yamashita, mecha designer di lungo corso e famoso per essere il creatore del design degli EVA. Il secondo è notare che nel team di Zeon che si sta infiltrando su Side 7 …ci sia uno Zaku rosso. Char Aznable sta comandando la squadra. E, doppia sorpresa per tutti, non è più doppiato da Shuichi Ikeda (la voce storica del personaggio) ma da Yuuki Shin (fra le altre cose il doppiatore di Haganaki nella trasposizione animata di Tokyo Revengers).

Shuji - Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX: Beginning – Recensione

Il resto della prima parte di questo prologo identico ma differente (e per certi versi letteralmente speculare) segue le stesse identiche dinamiche della serie, il team in ricognizione, scherzano sul fatto che uno dei piloti (cioè Gene, chi sa sa) non sia partito perché il suo Mobile Suit avesse un problema tecnico e arrivano in prossimità al sito del Progetto V. Lì poi possiamo immaginare i livelli di serotonina di Anno mentre scriveva la bozza finale di questa storia. Ciò che si assiste da quel momento in poi è tutta una versione alternativa della Guerra di un Anno dove il Point of Divergence principale è stato quello che Char sia riuscito effettivamente a rubare l’RX-78-02, il White Gundam.

Tutta una sequela di scene della prima parte sono ovviamente riprese da sequenze specifiche della serie originale. Esempi a caso: il Gundam invece che abbatere lo Zaku (avendo giustamente un altro pilota) tira giù il Guncannon nella stessa indentica posa iconica di quella scena, il Gundam che effettua il calcio dello Zaku di Char ma verso un altro Gundam, l’RX-78-01, con un design volutamente reminescente al primo concept del Gundam sottoposto dal suo designer originale Kunio Okawara ma con i colori dell’effettivo 01 delle sue Mobile Suit Variation. Di lì in poi il resto può essere immaginabile vista la premessa detta all’inizio, ma che Char rompa di fatto la quarta parete criticando con puro meta humor il fatto che la colorazione di un mezzo del genere sia ridicola rendendolo un bersaglio ambulante non era esattamente nei nostri pronostici.

Red Gundam

Comunque, secchiata di vernice rossa su e via, dritti in direzione Granada per mandare l’ora Red Gundam al reparto ingegnerizzazione inversa. Provate a immaginate appunto se gli americani si fossero visti soffiare tutto il materiale del Progetto Manhattan da una delle potenze dell’asse senza più essere in grado di ricominciare daccapo. Zeon ha la tecnologia del Progetto V e la Federazione Terrestre ora è rimasta con un pugno di mosche, cioè basare tutta la sua successiva tecnologia militare in ambito Mobile Suit …sul Guncannon. Una fetta consistente della trama di questo lungo prologo what if è anche il fatto di come la morte o la non morte di personaggi specifici abbia effettivamente innescato questo effetto farfalla di eventi che appunto hanno avuto effetti su tutto il proseguire della storia.

La squadra di Char ha compiuto un attacco molto più chirurgico implicando l’aver fatto meno morti fra i civili (non c’è stato Gene che ha aperto il fuoco a casaccio per guadagnarsi medaglie che non avrebbe più ritirato), la White Base (qui semplicemente Pegasus) è stata rubata alla Federazione ma senza che i profughi ci salissero su lasciando quindi parte del cast della serie originale lì su Side 7. Senza starsi a dilungare eccessivamente in iperboli su puro fanservice, tutti questi cambi di scenario si sono ripercossi sino al presente della storia, quello che dovrebbe a tutti gli effetti essere il primo episodio della serie in uscita ad aprile su Prime Video in tutto il mondo.

Zeon ha vinto la guerra e il piano di Char di creare un mondo per i Newtype è in corso. Ma a che prezzo? E soprattutto, ne siamo sicuri?

Challia Bull - Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX: Beginning – Recensione

Gli Spazionoidi non saranno mai liberi

A questo punto del discorso apriamo una piccola parentesi. Un’altra cosa che era trapelata già dall’anteprima giapponese fu il fatto di come sembrasse netta la separazione fra la parte teoricamente animata solo da SUNRISE, che appunto copriva lo spezzone della Guerra di un Anno alternativa, rispetto a quella ambientata nello 0085 U.C. alternativo, il presente della storia. Prendendo questa notizia fuori contesto il dubbio era sorto, vedendo poi coinvolti Anno e Tsurumaki in un film di montaggio, per capirci come Gunbuster v Diebuster! Gattai Movie!! del 2006, vuoi mica vedere che ci si sarebbe ritrovati di fronte a un film che erano in realtà due riassuntoni fusi assieme con la fiamma ossidrica e ridotti a meno di due ore di minutaggio?

Possiamo tranquillamente smentirvi questo punto, non è stato così anzi esattamente l’opposto. Come il tutto sia stato reso così magnificamente organico e omogeneo (sarà stato forse anche l’effetto di averso visto nello schermo IMAX più grande d’Europa?) è stato uno dei veri valori aggiunti di questa esperienza. Sarà la colonna sonora, o la insert song di Kenshi Yonezu (l’onnipresente PLAZMA, che ritroveremo come opening nella serie TV), sarà il fatto che il character design dei personaggi visto nella prima parte (in stile chiaramente reminescente a quello di Yoshikazu “Yas” Yasuhiko, character designer della serie originale) non sia esclusiva solo di quello spezzone della storia ma nei fatti permanga anche in tutto il resto.

Anche se distanti anni luce ora posso sentire la tua voce da lontano risplendere

Uno dei personaggi più chiaccherati e per molti straniante come scelta all’interno della storia è senza dubbio Challia Bull.
Nel primo spezzone della storia infatti assistiamo alla sua introduzione in una versione apparentemente più giovane di quella che ci ricordavamo nella serie o nei film e nei fatti in un ruolo analogo a quello originariamente svolto da Lalah Sune negli eventi originali. Arrivati nel presente della storia capiamo bene che il suo non è più un ruolo da personaggio di sfondo ma principale all’interno dell’intreccio, plausibilmente quasi da deuteragonista effettivo (per adesso). La cosa divertente è che questa scelta di personaggi preesistenti nella serie originali unita all’effetto farfalla menzionato su ha dato vita a comparsate che non pensavamo accadere e relativi sviluppi personali. M’Quve che non solo è sopravvissuto alla guerra e ha fatto carriera ma che è finalmente riuscito a consegnare personalmente il vaso a Kycilia, oppure Cameron Bloom abbia proseguito la sua carriera politica su Side 6. In entrambi i casi con il character design sempre reminescente a quello di Yas.

L’unione dei loro nuovi destini si rivela essere comune e ci introduce finalmente a quello che è il cast principale della futura serie ossia i tre personaggi principali: Amate Yuzuriha (doppiata da Tomoyo Kurosawa), Nyaan (Yui Ishikawa), Shuji Itou (Shinba Tsuchiya).

Amate Yuzuriha - Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX: Beginning – Recensione

Il mondo che viene mostrato a questo punto, il vero inizio di tutta quanta la storia è profondamente diverso da ciò che si potevamo aspettare, anche da uno Universal Century alternativo. La Side 6 notturna dentro cui i nostri personaggi incrociano i loro destini è sporca, decadente, per certi versi sia Denpa che Cyberpunk. Insomma siamo finalmente in una storia di Tsurumaki e Enokido. È uno scenario che ha più a che spartire con opere come Patlabor, Armored Core o per certi versi pure Outlaw Star e Cowboy Bebop ma perfettamente integrati in quella che è l’epoca Reiwa, la nostra. Per una serie da anniversario le analogie con la serie originale sono d’obbligo, i parallelismi con gli archetipi dei suoi personaggi ancora di più la strana e casualissima scelta del numero delle lettere del nome della protagonista principale e il suo fonema stranamente simile a un altro personaggio vissuto nello stesso periodo nella linea temporale originale, roba da relegare al campo della speculazione ma non da accantonare completamente.

A chi consigliamo Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX -Beginning-?

Gli eventi messi in moto sono solo un assaggio di quello che si potrebbe intuire, viste tutte le premesse e la carne a fuoco messa sin dal prologo, ma una cosa è sicura: potremmo potenzialmente essere di fronte alla serie che potrà mettere d’accordo tutti.
Fan “storici”, fan di Z Gundam, fan dei (non più) Universi Alternativi, fan delle opere di Tomino esterno al franchise di Gundam e così via discorrendo.

Shuji Ito - Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX: Beginning – Recensione

  • Visivamente coinvolgente, acusticamente dopante
  • Gente che ha veramente capito cosa sia Gundam nella sua essenza
  • Yamashita stravolge il design dei MS ma li rende perfettamente riconoscibili
  • La CGI per i Mobile Suit è integrata benissimo nel compositing visivo

  • Rimane comunque un film di montaggio
  • Troppe informazioni per chi arriva in sala a scatola chiusa
Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX -Beginning-
4

Il Mav Team di SUNRISE e khara trascende il tempo

Per un progetto che getta le sue premesse nel 2018 e dove i diretti coinvolti hanno lavorato su un sacco di altre cose simultaneamente, questo è comunque un risultato ineccepibile, la riprova che se capisci su cosa stai mettendo le mani il risultato cambia eccome. Hideaki Anno non potrà fregiarsi ufficialmente di aver fatto “Shin Kidou Senshi Gundam” ma ciò che si è visto in sala è la prova ineccepibile, quando uno si fa divorare vivo dal suo entusiasmo poi. Un giorno l’umanità arriverà finalmente a comprendersi e avere una distribuzione globale omogenea: nonostante le promesse di BANDAI NAMCO Entertainment, il film non è (ancora) arrivato in Italia. L’appuntamento con Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX, la serie TV, è fissato quindi ad aprile su Prime Video, ma a quanto pare chi non ha visto -Beginning- si perderà del tutto il prologo ambientato nell’anno U.C. 0079.

Un Kaijin confinato in una forma umana divorato vivo dal suo stesso entusiasmo. Cinefilo a tempo perso, lettore voracissimo, Klyntar fallito, divugatore di Henshin Heroes e negazionista dell’esistenza di FromSoftware al di fuori del franchise di Armored Core. Ogni tanto, mentre non legge serie wheyfu e non guarda ogni singolo show tokusatsu esistente si ricorda che sa effettivamente scrivere e sceneggiare ma non metteteci una mano sul fuoco.

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