Sono passati due anni dalla fine del quarto torneo DEAD OR ALIVE, terminato con la distruzione della Tri-Torre, sede operativa e simbolo della DOATEC. Spinta da ideali pacifisti, Helena Douglas, erediterà la holding dal defunto padre e deciderà di rimetterla in sesto, sospendendo tutti i progetti in ambito militare. Sarà con questa nuova mentalità che l’incantevole cantante d’opera annuncerà in pompa magna l’inizio del quinto torneo di DOA, per mostrare al mondo la rinascita e la filosofia della nuova DOATEC. La strada della shinobi Kasumi, alla ricerca del pericoloso clone Alpha-152, si incrocerà ancora una volta con quelle dei combattenti che parteciperanno al torneo per perseguire i propri scopi, ma questa volta troverà ancora più ostacoli sul suo cammino: oltre alla ostile e pericolosa Phase 4, alla new entry Marie Rose e alla misteriosa Nyotengu, persino il redivivo Raidou e l’apparentemente candida Honoka faranno il loro ingresso sul campo di battaglia.
Originaria del 1996, la saga di DEAD OR ALIVE è giunta al suo quinto capitolo nel lontano settembre del 2012, seguito a ruota da un porting con diverse aggiunte per PlayStation Vita e nel settembre 2013 da DEAD OR ALIVE Ultimate, lanciato ancora una volta su PlayStation 3 e Xbox 360. Dopo ben tre edizioni di questo fighting game, Team NINJA e KOEI TECMO Games decidono di regalarci anche una versione next-gen, un pacchetto completo (o quasi) che comprende DEAD OR ALIVE 5 e tutti i contenuti di cui si è arricchito in questi anni tramite DLC: tre personaggi aggiuntivi già presenti nell’Ultimate, due inediti creati appositamente per questa edizioni e centinaia di costumi aggiuntivi per cui probabilmente avrete già speso decine di euro. DEAD OR ALIVE 5 Last Round approda in edizione retail su PlayStation 4 e Xbox One, ancora una volta disponibile nella sua variante free-to-play, ma anche in versione digital-only sulle console di vecchia generazione, PlayStation 3 e Xbox 360.
Con il passare del tempo, a Lei Fang, Ayane, Tina e compagne si sono aggiunte ulteriori splendide fanciulle, tra cui la nuova Honoka che tanto ha fatto discutere di sé al momento dell’annuncio ufficiale. Chi si cela in realtà dietro la presunta innocua studentessa, che ha addirittura coniato un suo stile di combattimento personale fondendo quello dei lottatori più forti del mondo? Non ci resta che scoprirlo con la nostra bella recensione.
- Titolo: DEAD OR ALIVE 5 Last Round
- Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, PlayStation 3, Xbox 360
- Genere: Fighting Game
- Giocatori: 1-2
- Software house: KOEI TECMO Europe
- Sviluppatore: Team NINJA
- Lingua: Inglese, Giapponese (doppiaggio), Italiano (testi)
- Data di uscita: 20 febbraio 2015
- Disponibilità: retail (solo PS4 e XBO), digital delivery
- Reperibilità: comune
- DLC: personaggi e storia (versione free-to-play), decine di costumi alternativi
- Note: ultima revisione del quinto capitolo della saga, include tutti i DLC usciti per DOA5 e DOA5 Ultimate
Sappiamo tutti qual è stata la reazione del pubblico all’annuncio di un’altra versione di DEAD OR ALIVE 5, seconda solo a quella di un’ulteriore versione pompata di Street Fighter IV da parte di CAPCOM. Sappiamo bene di averne piene le scatole di una generazione fatta di porting, remake e HD Remaster, eppure non abbiamo potuto fare a meno di attendere con una punta di curiosità questo Last Round, complice anche l’implementazione da parte di Team NINJA di tutti i DLC e di una serie di contenuti inediti rispetto a DOA 5 Ultimate. Tuttavia, se questa poteva essere l’occasione di mettere la parola fine al capitolo DOA5 con un pacchetto completo in versione next-gen, purtroppo TECMO ci riempie ancora una volta di costumi scaricabili a pagamento. E pure tanti.
Il gigante e la bambina
Come già anticipato nell’introduzione, la più importante novità di DEAD OR ALIVE 5 Last Round è data dalla presenza di due nuovi personaggi, ovvero Raidou e Honoka: se il primo nome risulterà familiare a chi apprezza la saga sin dal suo primo capitolo per PS One, il secondo suonerà del tutto nuovo alla maggior parte dei giocatori (o forse farà drizzare le orecchie ai fan di Pretty Cure). Boss finale del primissimo DOA, Raidou è uno shinobi esiliato dal clan ninja Mugen Tenshin, lo stesso a cui appartengono Hayate e Ayane, con cui condivide oscuri legami di sangue. Raidou è stato sconfitto da Kasumi durante il primo torneo DEAD OR ALIVE allo scopo di vendicare la presunta morte del fratello, ma a quanto pare Victor Donovan ha recuperato il suo cadavere e l’ha riportato in vita nelle vesti di cyborg per farlo interferire con questo quinto torneo. Il processo di ricostituzione, tuttavia, ha fatto sì che ogni ricordo scomparisse dalla sua mente, lasciandolo unicamente la sua sete di potere e di distruzione. In contrasto a tutto ciò, l’identità della giovanissima Honoka è avvolta nel mistero più assoluto: sappiamo solo che è in grado di imparare istantaneamente le tecniche di qualunque altro combattente e che pare essere in qualche modo legata a Raidou. Lo stile di lotta appreso grazie alla sua dote innata prende il nome di Honoka Fu: sebbene il suo fisico, non certamente quello di un campione di arti marziali, non le permetta di replicare le tecniche assimilate con la stessa agilità e potenza, è in grado assumere la posizione denominata Hissatsu-no-Kamae per l’esecuzione di tecniche di sua invenzione.
Come è facilmente immaginabile, utilizzare Raidou significa prendere a piene mani la potenza di quello che probabilmente è il ninja più temuto del mondo e scagliarla con violenza in direzione dell’avversario: le sue combo sono potenti e non eccessivamente lente nell’esecuzione, e riuscire a padroneggiarlo al meglio potrebbe diventare sinonimo di invincibilità.
D’altro canto, Honoka non è il Mokujin che a cui potreste aver pensato dopo aver letto la sua descrizione: la svampita studentessa giapponese modella il suo stile mettendo insieme le migliori tecniche dei personaggi del roster: dal caratteristico attacco di terga di Tina e Marie Rose alla scarica di pugni à-la-Kenshiro di Jann Lee, senza però disdegnare l’utilizzo di potentissime tecniche originali.
La cabina armadio più costosa di sempre
Oltre al poterci calare nei panni di due nuovi guerrieri, nonché di quelli disponibili a pagamento nella precedente versione (Phase 4, Nyotengu e Marie Rose), DEAD OR ALIVE 5 Last Round aggiunge al già grosso numero di scenari a disposizione anche due vecchie glorie dal passato: la Danger Zone del primo DOA e The Crimson da DEAD OR ALIVE 2. Uno dei primati su cui Last Round potrà contare, inoltre, è quello del maggior numero di costumi mai realizzati per un capitolo della saga, e probabilmente più in generale per un titolo di questo genere: ben 400, che includono i costumi da bagno, da cheerleader, natalizi, da scolarette e chi più ne ha più ne metta. Si tratta di tutti i pacchetti rilasciati a pagamento per l’originale DOA5 e per l’Ultimate, ora disponibili gratuitamente e ottenibili mediante la progressione all’interno del gioco. Tuttavia, chi desiderava aggiungere alla propria collezione una versione il più completa possibile su disco dovrà ancora una volta versare lacrime e sangue, sapendo che a questi si aggiungeranno ben 79 costumi inediti come DLC a pagamento per Last Round (tra cui spiccano quelli di SENRAN KAGURA: ESTIVAL VERSUS anticipati alcuni mesi fa da Team NINJA in collaborazione con Marvelous!) ottenibili mediante un Season Pass che avrà il costo di circa ottanta euro (già. Non c’è bisogno di dire nulla). Le nostre lottatrici preferite saranno ulteriormente personalizzabili con una nuova opzione che ci permetterà di variare loro capigliatura e dettagli, a scelta fra qualche esemplare a nostra disposizione per ognuna. Tuttavia questa opzione, assieme ai due scenari inediti, saranno esclusive della versione next-gen di Last Round, del tutto assenti quindi nelle versioni per PS3 e Xbox 360.
Core Fighters strikes back
Una delle caratteristiche di esordio della versione Ultimate era la presenza di un pacchetto free-to-play per PlayStation 3 denominato Core Fighters, che ritornerà anche per DEAD OR ALIVE 5 Last Round, ma solo nelle versioni PlayStation 4 e Xbox One. L’edizione lite del picchiaduro includerà quattro personaggi giocabili (ovvero Kasumi, Ayane, Hayabusa e Hayate) con una serie di modalità basilari a disposizione e la possibilità di acquistare tutto il resto tramite DLC. Tuttavia, la versione Core Fighters differirà leggermente su Xbox One, dove sarà scaricabile gratuitamente sotto forma di Trial con le medesime caratteristiche ma con un numero limitato di ore a disposizione, tramutabile, previo pagamento di una piccola somma, nella versione Core Fighters vera e propria, che in più rispetto a quella PS4 potrà vantare di personaggi aggiuntivi (Hitomi, Jann Lee, Tina e Bass).
Dieci piani di morbidezza
Nonostante le edizioni old-gen di DEAD OR ALIVE 5 Last Round appaiano visivamente identiche ai due giochi rilasciati in precedenza, le versioni PlayStation 4 e Xbox One subiscono un miglioramento davvero notevole (e vorrei ben vedere!). Con una risoluzione a 1080p che viaggia a 60 fotogrammi al secondo (anche durante le cutscene) Kasumi e compagnia bella sembrano più vivi che mai, con volti ancora più piacevoli da osservare da vicino e soprattutto con un aspetto più che mai realistico, grazie al nuovo motore utilizzato da Team NINJA per simulare la morbidezza della pelle e di una certa parte del corpo, che prende il nome di Soft Engine. Se il primo DEAD OR ALIVE si è fatto conoscere per il suo esclusivo sistema di ballonzolamento dei seni, Last Round verrà ricordato per come gli stessi risultino più realistici che mai al sollecitamento delle battaglie. Una caratteristica del tutto inutile, penserete? Beh, sono punti di vista!
Il comparto audio torna in maniera del tutto identica a com’era in precedenza, con le stesse identiche BGM nel menu principale e in ciascuno degli stage, così come le voci (giapponesi o inglesi che siano) pronunceranno le stesse identiche frasi già sentite in precedenza. Fortuna che ci saranno Raidou e Honoka a offrirci qualcosa di nuovo da sentire, assieme ai due nuovi stage già citati in precedenza. Piccola nota a margine: le voci dei personaggi provenienti da Virtua Fighter 5 (disponibili solo in lingua inglese) risultano ancora stranamente ovattate, come nelle versioni precedenti.
A chi consigliamo DEAD OR ALIVE 5 Last Round?
Per un motivo o per un altro, mi sento di sconsigliare a priori la versione PS3 e X360 del titolo, in quanto sostanzialmente identica alla Ultimate (ammesso che l’abbiate in collezione) e mancante di alcune delle già esigue novità che contraddistinguono l’ennesima revisione, presenti invece nella versione next-gen. Se possedete una PlayStation 4 o una Xbox One, vi consiglio di procurarvene una copia, specie se siete fan della serie: questa versione del fighting game di TECMO vi delizierà con una resa grafica e una fluidità mai viste prima, offrendovi tutti i costumi in DLC rilasciati in precedenza ma, purtroppo mettendovi di fronte all’obbligo di acquistarne di nuovi se avete intenzione di completare la collezione.
- Il più grande roster di sempre per DOA
- Centinaia di costumi inclusi nel pacchetto
- Buona resa grafica su console next-gen
- Disponibile come aggiornamento su PS3 e X360
- Include tutti i DLC di DOA5 e DOA5U, ma…
- …Ne aggiunge tanti nuovi, a pagamento (per un totale di circa 80 €)
- Modalità Storia identica a quella dell’originale DOA5, non comprende capitoli aggiuntivi per le new entry
- Pochissime novità di rilievo
- Le versioni old-gen mancano di alcuni contenuti
- Ora però pensiamo a DEAD OR ALIVE 6, eh?
DEAD OR ALIVE 5 Last Round
Un DOA5 che conquista la next-gen, ma che lascia indifferente la vecchia
DEAD OR ALIVE 5 Last Round è una revisione cross-gen di un picchiaduro già abbastanza buono sulle console di vecchia guardia, sebbene il creatore originale della saga Tomonobu Itagaki (ormai volato verso altri lidi), non avesse tutti i torti a giudicarlo il peggior capitolo della serie, a causa di un errato bilanciamento che rende il gioco poco fruibile per le nuove leve e per l’eccessivo sfruttamento di DLC fin troppo spinti. Se non vi dà particolarmente noia il dover acquistare nuovamente un titolo ormai vecchio di tre anni, sebbene tirato a lucido, date una chanche alle versioni PlayStation 4 o Xbox One di Last Round, magari dopo averlo provato nella variante free-to-play. Nonostante tutto, le novità in ballo sono davvero poche, e le uniche rilevanti si riducono a Raidou e Honoka; gli oltre 400 costumi inclusi in questa versione non sono di certo un pregio da sottovalutare, specie se avete evitato accuratamente di comprarli singolarmente sulle console di vecchia generazione, ma purtroppo ne usciranno di nuovi, e avremo ancora da spendere tantissimi soldi (più che per il gioco stesso) per concederci un gioco completo di tutto. Ora speriamo solo che si tratti davvero dell’ultimo round di DOA5 e che Team NINJA si dedichi a qualcosa di completamente nuovo, che magari riesca a catturare meglio l’essenza del DEAD OR ALIVE del buon vecchio Itagaki.