MONSTER HUNTER WORLD su PC ai tempi fu, perdonatemi il gioco di parole, un titolo mostruoso. Ne abbiamo ampiamente parlato nelle nostre recensioni, in particolare dell’ottima espansione ICEBORNE, ma mai prima d’ora il franchise di CAPCOM aveva avuto un tale successo, conquistando un ampia fetta di giocatori su Steam che regge tutt’oggi, piazzandosi abbastanza regolarmente nella top 10 dei titoli più giocati in assoluto sulla piattaforma. Era inevitabile dunque che anche MONSTER HUNTER RISE vi arrivasse prima o poi, abbandonando l’esclusività su Nintendo Switch. Abbiamo dovuto attendere alcuni mesi per vederlo sui nostri computer, ma dal 12 gennaio è finalmente disponibile al pubblico tramite piattaforma Steam: ecco le nostre impressioni a riguardo, dopo averlo spolpato per bene in questa nuova versione. Per quanto riguarda l’originale su Switch, potete fare riferimento alla nostra recensione uscita al lancio a marzo 2021.
- Titolo: MONSTER HUNTER RISE
- Piattaforma: PC / Steam
- Versione analizzata: PC / Steam (EU)
- Genere: Avventura, RPG, azione
- Giocatori: 1-4
- Publisher: CAPCOM
- Sviluppatore: CAPCOM
- Lingua: Inglese, Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 12 gennaio 2022
- Disponibilità: digital delivery
- DLC: Numerosi DLC cosmetici disponibili che includono voci, pettinature e costumi per il cacciatore e i compagni
- Note: Si tratta del porting PC di MONSTER HUNTER RISE, uscito a marzo 2021 su Nintendo Switch
Abbiamo recensito MONSTER HUNTER RISE con un codice Steam fornitoci gratuitamente da CAPCOM tramite Koch Media.
Anche in questa sua ultima versione, la saga di MONSTER HUNTER continua fedele a restare aggrappata alle tradizioni di carmackiana memoria, secondo cui la storia in un videogioco è come la storia in un film a luci rosse: ci si aspetta che sia presente, ma non è così importante. E anche in questo caso, la storia è davvero semplice e immediata: il villaggio di Kamura (come tutto il tema del gioco, ispirato al giappone feudale), nostro luogo natale e anche in cui abbiamo mosso i primi passi come Cacciatore, è messo in pericolo dall’arrivo della Furia, un fenomeno che si ripete ciclicamente e che fa impazzire i mostri (vi ricorda qualcosa? è molto simile all’incipit narrativo di Monster Hunter Stories 2, in pratica) e li porta a formare pericolose orde che unite attaccano il villaggio, protetto solo dai propri cacciatori e da salde mura erette nel tempo. Starà dunque a noi, insieme ai nostri compagni di caccia, difenderlo come meglio sappiamo fare: a suon di spadate sul groppone, martellate nei denti e frecce nel didietro dei numerosi mostri che popolano il mondo di RISE.
Quante belle valvole e pistoni, fegati e polmoni
MONSTER HUNTER RISE si apre con la creazione del nostro personaggio e dei suoi compagni, il Canyne e il Felyne che lo accompagneranno all’interno delle missioni singleplayer. Un buon editor più che dettagliato per chi presta un occhio particolare al fashion, con anche numerosi DLC cosmetici con cui andare a personalizzarli ulteriormente. Fin da subito Fugen l’anziano, accompagnato dalle gemelle Ram e Re— ops, volevo dire Minoto e Hinoa, ci butteranno nella mischia. Dopo un brevissimo tutorial opzionale avremo a nostra disposizione un numero enorme di armi, le stesse con cui abbiamo imparato a picchiare mostri su mostri nei titoli precedenti, trovando anche alcune entry recenti come il falcione insetto. Una cosa che non è riuscita invece a fare il passaggio da WORLD a RISE è il rampino/fionda, che viene qui sostituito dagli insetti filo, dal funzionamento in alcuni frangenti molto simile.
Laddove tramite la fionda potevamo lanciare contro al mostro proiettili elementali di vari tipi, e poi aggrapparci col rampino, gli insetti filo serviranno principalmente per aumentare la nostra mobilità e rendere le cacce ancora più dinamiche e fluide. Sfruttandole un po’ come le ragnatele di Spider-Man ma con cariche limitate, potremo utilizzarle per lanciarci in avanti oppure contro al mostro, alzarci per poter effettuare attacchi in salto, o anche cavalcare il mostro, permettendoci di farlo schiantare contro una parete oppure farlo combattere contro altri mostri nell’area. Ogni arma ha un funzionamento e un playstyle unico, dandoci davvero un oceano sconfinato di opzioni fra cui scegliere per la nostra build. Se si preferisce l’attacco elementale per esempio potrebbe essere utile specializzarsi in doppie lame, mentre se si è alle prime armi una spada e scudo potrebbe essere un buon punto di partenza fra attacco e difesa. Altra novità è rappresentata dal nostro compagno Canyne, che si unirà al Felyne canonico permettendoci di cavalcarlo per attraversare ancora più rapidamente le mappe di gioco, scalare in fretta pareti di roccia e così via, oltre a fare danno a sua volta al mostro tramite un equipaggiamento di volta in volta personalizzabile.
Immancabili le sezioni di raccolta e l’esplorazione, che al di la delle cacce ai mostri, fonte principale di materiali per upgrade vari e forgiature al villaggio, saranno necessari per il crafting di oggetti consumabili molto utili ma anche di raccolte per conto dei vari NPC che di volta in volta ci affibbieranno missioni secondarie. Ritorna la mappa aperta vista in MONSTER HUNTER WORLD, anche se rispetto ai labirinti verticali e su più piani di quel gioco, qui si è optato per un level design decisamente più semplice e lineare, con aree di gioco leggermente più piccole, più adatte sicuramente a cacce “mordi e fuggi” vista l’iniziale natura portatile del titolo. Detto questo, la lista dei mostri da cacciare è sufficientemente ampia (e verrà ulteriormente ampliata in futuro con aggiornamenti gratuiti e con la prima grossa espansione in arrivo, SUNBREAK) e i vari biomi sono sufficientemente diversi fra loro in modo da non annoiare mai.
Chi non caccia in compagnia…
La vera punta di diamante di MONSTER HUNTER RISE, a mio parere, è rappresentata dal multiplayer online, dove fino a tre amici potranno unirsi alle nostre cacce e aiutarci nelle missioni secondarie opzionali denominate “missioni base”, in contrasto con le “missioni villaggio”, legate alla storia principale e dunque completabili solamente in single player. Questa differenza di progressione ricorda molto quella dei Monster Hunter precedenti al World: in quest’ultimo infatti ogni missione era affrontabile in co-op una volta vista la cutscene iniziale, anche quelle legate alla storia principale. Per alcuni potrebbe rappresentare un contro il non poter affrontare in compagnia l’interezza del contenuto, considerando che significa essenzialmente fare ogni missione due volte, ma considerato come il grinding sia una parte necessaria di MONSTER HUNTER, la cosa non mi causa particolari problemi.
Unendoci a una caccia online dovremo tuttavia dire addio temporaneamente a uno dei nostri compagni, Canyne o Felyne, per rendere più bilanciato il gameplay che altrimenti risulterebbe troppo spammoso. Sebbene in questi tipi di gioco non esistano vere e proprie classi dedicate, specializzarsi in alcuni tipi di armi con un gruppo di amici alla lunga paga, specialmente nelle missioni di caccia più complicate. Fra una missione e un’altra potremo riposarci nella base di caccia, l’hub di raccolta dove sarà possibile accedere a un fabbro e anche mangiare per aumentare le proprie statistiche prima della partenza. Quest’area in particolare è particolamente bella da vedere, con una traccia vocale in sottofondo che ben presto vi entrerà in testa per rimanerci, per la prima volta una soundtrack con voci e cantato (da parte dalle sopracitate Minoto e Hinoa). Anche il villaggio di Kamura in generale, così come i menu di gioco, rispecchiano perfettamente il tema scelto del giappone feudale e mitologico, con continui riferimenti all’arte e al teatro tradizionali, oltre a una soundtrack indimenticabile.
Tecnicamente adeguato, ma non esente da problemi
Parliamo adesso del lavoro fatto da CAPCOM in fase di porting su PC, che possiamo valutare nel complesso sufficiente, anche se non particolarmente pregno di migliorie interessanti. Viste le sue origini come titolo esclusiva Nintendo Switch, gli asset grafici da cui partire erano naturalmente di qualità inferiore, e anche se è stato fatto un buon lavoro di upscaling, la risoluzione anche al 150% rispetto ai 720p della console originale sembra non bastare. Infatti, potremo notare comunque ombre di bassa qualità, specialmente per quanto riguarda quelle proiettate da alberi e fogliame, mentre sembra essere stato applicato un filtro nitidezza a tutta l’immagine che la rende particolarmente “disturbata” anche disattivando effetti di vignettatura e post-processing. Il supporto a mouse e tastiera è assolutamente presente e funziona bene, anche se è più che consigliato l’utilizzo di un controller visto anche il numero altissimo di comandi e combo a nostra disposizione.
Graficamente sono stati fatti diversi passi indietro rispetto a World ma questo non rende il titolo particolarmente brutto da vedersi. Volendo vedere il lato positivo, questo downgrade grafico permette infatti migliori prestazioni anche su macchine non particolarmente performanti, cosa che si riflette anche nei requisiti minimi e raccomandati, decisamente più clementi in contrasto con il suo predecessore. Testando il gioco su due PC, uno di fascia alta (Ryzen 5 5600X, Nvidia RTX 2070) e uno di fascia media (Ryzen 5 1600X, Nvidia GTX 1060), non abbiamo avuto alcun problema a mantenere i 144 fotogrammi al secondo granitici anche con tutti i settaggi al massimo e la risoluzione aumentata “artificialmente” al 200% (2560 x 1440!). Il problema della risoluzione interna ancora troppo bassa, e delle cutscene che hanno il frame rate bloccato per qualche motivo, al momento può essere facilmente scavalcato con una mod scaricabile tramite il Nexus, ma ci auguriamo che in futuro CAPCOM stessa rilasci un aggiornamento che vada a risolvere questi due problemi, uniche vere pecche del porting del titolo.
A chi consigliamo MONSTER HUNTER RISE su PC?
Se avete amato MONSTER HUNTER WORLD e ci avete giocato (o ci state giocando) dal day one su PC, RISE è praticamente un acquisto obbligato, che prende le parti migliori del precedessore e le condensa in un titolo graficamente meno imponente e con una presentazione leggermente più “tradizionale”, ma che rende la progressione decisamente più lineare. Anche in virtù delle sue origini come titolo uscito originariamente su console portatile, le prestazioni su PC anche più datati saranno decisamente ottime in ogni caso. Se invece non sapete dove iniziare con questa saga e vi ha incuriosito il suo enorme successo, RISE può comunque essere un buon punto di partenza.
- Tantissimi mostri da cacciare e missioni secondarie
- Un’enorme quantità di armi da padroneggiare permette grande varietà nelle build
- Gli insetti filo sono un degno successore del rampino artiglio
- Ottimo sistema di co-op online
- Graficamente fa qualche passo indietro rispetto a WORLD
- Alcune incertezze nel porting
MONSTER HUNTER RISE
Un attesissimo capolavoro finalmente su PC
Ho passato mesi a salivare dietro a MONSTER HUNTER RISE, resistendo alla tentazione di comprarlo su Switch per potermelo godere su PC, con grafica e prestazioni migliori. Alla fine l’attesa è stata ampiamente ripagata, con un titolo che riesce facilmente a eguagliare la qualità del gameplay di MONSTER HUNTER: WORLD, superandolo addirittura in alcuni punti. Il compagno Canyne e gli insetti filo sono un’aggiunta vincente che rende il gameplay loop del titolo incredibilmente frenetico e fluido, con cacce decisamente più veloci rispetto al predecessore. RISE si colloca perfettamente a metà fra il gameplay classico e la svolta moderna degli ultimi anni, realizzando una sapiente commistione fra questi due piani. Su Steam questo franchise storico di CAPCOM ha trovato una nuova casa, che sembra essere gradita ai giocatori. Al netto di qualche passo falso in fase di porting, risolvibile facilmente con qualche aggiornamento, e di qualche passo indietro di troppo dal lato grafico, ci troviamo comunque di fronte ad un gioco incredibilmente longevo, di ottima qualità e che saprà intrattenere veterani e neofiti in egual misura.