Annunciato lo scorso settembre e uscito solo due mesi dopo, a dicembre, Immortals Fenyx Rising è un sorprendente progetto targato Ubisoft che ci catapulta nella Grecia di miti e leggende nei panni del guerriero Fenyx, un avatar che potremo personalizzare a piacere nell’aspetto e anche nel sesso. Ammetto di aver scoperto per caso l’esistenza di questo titolo e ho immediatamente associato il suo gameplay a quello di un’opera molto apprezzata sulle nostre pagine. Trattasi ovviamente di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, titolo di lancio per Nintendo Switch che ha saputo conquistarsi un punteggio perfetto su Akiba e nel cuore di milioni di fan in tutto il mondo. Prima di giungere a conclusioni affrettate e bollare Immortals come un semplice clone di Breath of the Wild, come molti hanno fatto con Genshin Impact, ho voluto provare con mano l’ultima fatica di Ubisoft Qebec.
Le vicende di Fenyx si svolgono in un colorato mondo open world che richiama l’antica Grecia, popolata da creature mitologiche, guerrieri ellenici e, ovviamente, divinità. Gli stessi Dei messi in ginocchio da Tifone, il temibile avversario che — come la calamità Ganon in Zelda — saremo chiamati a sconfiggere dopo un lungo cammino di crescita fatto da esplorazione, prove e immancabili combattimenti. Uno degli elementi più caratteristici del gioco di Ubisoft è la presenza di una spassosa narrazione che descriverà “in tempo reale” l’epopea di Fenyx attraverso le voci di Zeus e Prometeo che, spesso discordanti, cambieranno di tanto in tanto alcuni dettagli a loro piacimento. È proprio il loro modo di narrare la storia che rende interessante e in qualche modo speciale Immortals Fenyx Rising, un elemento che spesso vi esorterà a proseguire nella vostra avventura quando ormai vi sarete persi nell’immenso e coloratissimo mondo di gioco.
Perché, come nel caso del già citato titolo di Nintendo, anche solo avventurarsi fra le lande della mitologica terra di Fenyx Rising diventa un piacere irresistibile che vi porterà via ore e ore. Diversamente da Breath of the Wild, però, troveremo punti di interesse e oggetti da scoprire praticamente in ogni angolo, che spaziano dai semplici cristalli che ci serviranno ad accrescere il potenziale del nostro avatar alle innumerevoli prove da svolgere all’interno dei labirinti del Tartaro (una sorta di “Sacrari” più o meno complessi a seconda della ricompensa finale).
Se elementi come l’arrampicata, la stamina e le cavalcature ricordano ancora una volta l’odissea di Link, il sistema di combattimento del prodotto Ubi pesca a piene mani da quanto già fatto per titoli come Assassin’s Creed Odyssey. Le due tipologie di attacco, leggero e pesante, sono assegnate ai tasti dorsali, mentre potremo decidere di comandare, letteralmente in prima persona, le frecce scoccate dall’arco del protagonista. Molti degli enigmi, infatti, ci chiederanno di dar fuoco ai nostri proiettili facendoli passare attraverso delle fiamme, allo scopo di accendere determinati bracieri. La paravela di Link viene invece sostituita da un bel paio di ali ereditate da Dedalo, che ci consentiranno di planare e sfrecciare fra i tanti, suggestivi scorci del mondo di gioco, impreziositi da un sistema di illuminazione che mette in risalto l’idilliaca palette cromatica.
Un altro grande aspetto da non sottovalutare risiede nel protagonista stesso. Di default, Fenyx avrà aspetto e voce femminili, ma potremo decidere di personalizzarlo a nostro piacimento all’inizio della nostra partita e in qualsiasi altro momento tramite le apposite opzioni. Potremo sceglierne il look attraverso una discreta combinazione di elementi grafici, e avanzando nel gioco potremo decidere di quali abiti vestirlo, non per forza optando per quelli con le statistiche più alte. Come accade in altri giochi, infatti, avremo il piacere di scegliere l’aspetto dell’armatura che più ci aggrada, pur mantenendo le statistiche della migliore in nostro possesso. E l’aspetto esteriore di Fenyx non sarà l’unico personalizzabile, perché anche il compagno d’avventure Fosforo, adorabile uccello demoniaco, così come la nostra cavalcatura, potranno essere personalizzati attraverso delle vere e proprie skin che troveremo all’interno del mondo o che potremo acquistare tramite DLC.
La storia e i segreti di Immortals Fenyx Rising sapranno tenervi incollati allo schermo per un gran numero di ore e, se deciderete di giocarlo sulle console di nuova generazione, potrete ammirare il lavoro del team di Odyssey in tutto il suo splendore. Per aspetto visivo, contenuti e fattore intrattenimento possiamo considerarlo tranquillamente una delle migliori esperienze attualmente disponibili su PlayStation 5 e Xbox Series X, godibile anche da chi possiede una macchina di generazione precedente e decisamente abbordabile grazie alle offerte attuate da Ubisoft e dai rivenditori nel periodo immediatamente dopo il lancio. Se amate la mitologia greca, Hercules e gli open world pieni di attività da svolgere, il mio consiglio è quello di immergervi con tutti i calzari nell’immenso mondo dipinto da Ubisoft in questa nuova e appassionante avventura, che saprà stregarvi grazie a una narrazione divertente e a colori e paesaggi davvero meravigliosi.