Ci sono delle volte curiose, nel mondo dei media, in cui vengono creati degli spin-off (o serie nelle serie) che, per forza di cose, finiscono con l’essere amati dai fan ancora di più della serie originale. Nel mondo dei videogiochi non dobbiamo neanche guardare troppo lontano per trovarne: basti anche solo pensare a Super Mario Bros., serie fin troppo conosciuta nata da una costola dell’ormai arcaico Donkey Kong (Che ha poi generato un altro, popolarissimo spin-off che è Donkey Kong Country) e Mario Bros. E che dire di quella gran serie di fighting game che è THE KING OF FIGHTERS, nata come crossover di diversi giochi della SNK, tra cui Fatal Fury e Art of Fighting, e che è diventata un vero cult nelle sale giochi?
Se si parla di JRPG, tuttavia, non si può che citare la prolifica serie di Persona, spin-off di una serie che in madrepatria è considerata parte della “Santissima Trinità dei JRPG” insieme a FINAL FANTASY e DRAGON QUEST, ovvero l’apocalittica e profonda serie di Shin Megami Tensei. Difatti, a partire soprattutto dal terzo capitolo, questo spin-off dove filosofia junghiana, misticismo e vicissitudini scolastiche vanno a braccetto, ha venduto internazionalmente molte più copie della sua serie madre, grazie soprattutto al suo gameplay decisamente meno difficile da mangiarsi le unghie, e al suo incentrarsi principalmente su storia e personaggi, lì dove la serie SMT standard si incentra su filosofie di vita, spiritualità e atmosfera.
E dei capitoli usciti finora, è ufficialmente riconosciuto che il quinto capitolo, Persona 5, sia quello assolutamente più osannato dai fan, per il suo gameplay migliorato, la sua interfaccia stilosa e i suoi personaggi ben caratterizzati in una Tokyo sempre più familiare. In soli tre anni a distanza dell’uscita del titolo originale (da noi arrivato nell’Aprile del 2017), questo titolo ha ottenuto ben due adattamenti manga, una serie anime, un rhythm game (Persona 5: Dancing in Starlight), un dungeon crawler crossover con il 3 e il 4 (Persona Q2), e diversi cameo del protagonista in svariati giochi, fra cui Super Smash Bros. Ultimate, e ovviamente, come per il 3 e il 4, una re-release di Persona 5 ampliata con molti più contenuti bonus e caratteristiche che migliorano in generale la qualità del gioco, ovvero Persona 5 Royal, il gioco di cui andremo a parlare in questa recensione.
Vedete, dopo un successo più che stellare su PlayStation 4, ATLUS è stata per anni supplicata e risupplicata dai fan perché si degnasse finalmente di portare il più illustre titolo del suo popolarissimo spin-off anche su altre piattaforme, e per molti anni, sembrava che le preghiere del pubblico fossero state ignorate. Poi, finalmente, il miracolo: arriva finalmente l’annuncio da parte di ATLUS che Persona 5 Royal sarebbe sbarcato anche su tutte le altre console e su PC, e che lo stesso trattamento verrà dato anche a Persona 3 Portable e Persona 4 Golden — sebbene questo fosse già uscito da tempo su Steam. E ora, finalmente, l’attesa è finita: Persona 5 Royal si può davvero definire a portata di mano per tutti, non solo per i possessori di PlayStation! Sarà valsa la pena di patire e sperare tutti questi anni? ATLUS ha fatto un buon lavoro nel convertire uno dei suoi titoli più prolifici (se non il più prolifico) su altre piattaforme? Diamo un po’ un’occhiata esaminando un porting in particolare, quello che a mio avviso è stato il più anticipato e probabilmente il più cruciale di cui parlare: quello per Nintendo Switch.
- Titolo: Persona 5 Royal
- Piattaforma: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, Nintendo Switch, PC / Steam
- Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
- Genere: JRPG
- Giocatori: 1
- Publisher: Atlus USA, Deep Silver
- Sviluppatore: ATLUS
- Lingua: Italiano (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 21 ottobre 2022
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: si tratta di un porting aggiornato di P5 Royal che include tutti i DLC presenti nella versione originale per PS4
Abbiamo recensito Persona 5 Royal con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da Atlus tramite PLAION.
Ci troviamo in Giappone, nel nostro mondo moderno di inizio XXI secolo, più precisamente a Tokyo. Siamo in un mondo di tecnologia, brusio, e corruzione, dove adulti egoisti e corrotti esercitano il proprio potere arricchendosi sulle spalle dei più giovani, che spesso si ritrovano a dover chinare la testa e sottostare alle peggiori ingiustizie se non vogliono vedere la propria vita rovinata per sempre. Anche il nostro protagonista, un liceale occhialuto — a cui, come da tradizione, potremo dare il nome che vogliamo — è una vittima di questa mentalità. Avendo indispettito la persona sbagliata, cercando di impedirgli di aggredire una giovane donna, si ritrova accusato di aggressione e con la fedina penale irrimediabilmente sporca, cosa che non solo fa sì che la sua scuola lo espella, ma lo costringe a trasferirsi a Tokyo sotto la tutela del vecchio e burbero barista Sojiro Sakura, e a frequentare la Shujin Academy, l’unica scuola che avrebbe potuto ospitare un elemento problematico come lui. Al suo arrivo, grazie all’apparizione di un’app misteriosa sul suo smartphone, il ragazzo scoprirà l’esistenza di un piano dimensionale alternativo chiamato Metaverso, dove i desideri più profondi degli adulti dal cuore marcio si manifestano sotto forma di gloriosi Palazzi che ne rispecchiano i vizi e la mitomania, e scoprirà di poter evocare una Persona, una manifestazione della sua psiche più profonda e della sua indole ribelle. Da lì in poi, il ragazzo incontrerà altri adolescenti col suo stesso potenziale, e insieme formeranno la banda dei Ladri Fantasma di Cuori, che di volta in volta si addentreranno nei Palazzi delle persone corrotte per rubarne il Tesoro e causarne un vero e proprio cambio di cuore, facendo sì che si ravvedano e confessino i loro peccati, grazie anche all’aiuto dello strano Morgana, un essere dalle fattezze feline che però afferma di essere umano.
My life as a Japanese high-schooler
Non mi dilungherò più di tanto sul gameplay di P5R, visto che esistono già due versioni del gioco, e l’originale è stato ampliamente discusso e recensito in questo articolo. Basti sapere che ancora una volta, come già visto in P3 e in P4, avremo un ibrido fra un JRPG a turni e un life simulator. Le nostre giornate saranno scandite da un calendario, e ogni giorno, dopo le lezioni scolastiche, potremo decidere come impiegare il nostro tempo. Potremo infatti uscire con qualche amico, dedicarci allo shopping, andare al cinema, fare qualche lavoretto part-time per racimolare qualche soldo, o mandare tutto al diavolo e buttarci a capofitto nel Metaverso per combattere nemici nei dungeon e racimolare oro, esperienza e nuove Personae per il protagonista in uno dei sistemi di combattimento a turni più divertenti e scorrevoli che il genere ha da offrire a mani basse. Viene data un’incredibile libertà su come gestire le proprie giornate, forse anche più dei giochi precedenti, e finché si rispettano le scadenze per ogni dungeon della storia principale — oltre le quali non bisogna sforare, pena il game over — si può impiegare il tempo come meglio si crede, anche perché se si gioca bene le proprie carte, il tempo per fare i dungeon e darsi ad altre attività extrascolastiche basta e avanza.
Ancora una volta torna la componente Social Link che ha caratterizzato la serie fin dal terzo capitolo, sotto forma dei Confidenti. Proprio come nei precedenti due giochi, ognuno di questi personaggi è associato ad un arcano dei tarocchi, e passarci il tempo ci permetterà non solo di ottenere Personae più potenti tramite fusione nella Stanza di Velluto, ma anche preziose abilità che ci faciliteranno le traversate nei dungeon e le battaglie. E come nel 4, spesso dovremo ritrovarci ad aumentare le nostre statistiche sociali (Coraggio, Conoscenza, etc.) se vogliamo progredire nelle relazioni con diversi di questi Confidenti.
C’è da dire che anche i dungeon e le battaglie sono sicuramente fra i migliori che la serie ha da offrire. Un po’ come era successo in Persona 4, ogni Palazzo ha una sua ambientazione e dei gimmick per poter essere completato con successo, e sono tutti talmente divertenti da esplorare che non vi staccherete dal video finché non vedrete ogni angolino di mappa rossa diventare bianco, complici anche i forzieri nascosti ed i Semi della Bramosia da trovare per avere anche un piccolo boost negli SP che ci permetterà di prolungare la nostra esplorazione, oltre che darci la possibilità di ottenere preziosi accessori da Jose, un personaggio inedito della versione Royal. Anche il fatto che gli scontri siano così frenetici sebbene in un formato a turni aiuta di sicuro. C’è sempre qualcosa di rinfrescante nel vedere le proprie abilità elementali colpire il punto debole dei nemici e buttarli a terra, restando all’offensiva con attacchi concentrati e passaggi di testimone da un membro della squadra e l’altro.
Un altro colpo è stato fatto!
Abbiamo parlato anche troppo del gameplay. Passiamo alla domanda che tutti si aspettavano: come se la cava Persona 5 su Nintendo Switch? Abbiamo un titolo all’altezza delle aspettative?La mia risposta è un sì con un ma. Ora, il gioco gira decisamente bene, anche in portatile presenta un frame rate più che stabile e senza il benché minimo singhiozzo, e i caricamenti sono incredibilmente corti (a malapena un secondo, il più delle volte), fatta eccezione per alcuni spostamenti con la metropolitana da una zona e l’altra che durano qualche secondo di troppo, ma sono sicuramente un marcato miglioramento in confronto al porting per Switch di Persona 5 Strikers e alla versione per PS3.
Questo, tuttavia, a spese di un piccolo downgrade grafico, specialmente se lo si gioca in portatile. In questa modalità, infatti, capita spesso di vedere un po’ di aliasing sui modelli, e i personaggi messi in secondo piano risultano spesso un po’ sfocati. Con questo non sto dicendo che in portatile P5R sia l’equivalente dell’interno di una cataratta, e ci sono giochi che hanno avuto un downgrade grafico di gran lunga peggiore se non li si gioca in modalità docked. Anche con questo piccolo downgrade, resta comunque gradevole sia da giocare che da guardare comodamente sdraiati sul divano o sui mezzi, decisamente un esperimento molto più riuscito di Strikers.
Preparati per la pluripremiata esperienza RPG nell’edizione definitiva di Persona 5 Royal, che include una miniera d’oro di contenuti scaricabili! Indossa la maschera di Joker e unisciti ai Ladri Fantasma. Liberati dalle catene della società moderna e infiltrati nelle menti dei corrotti e per fargli cambiare strada! Persona 5 Royal sarà una nuova sfida anche per i più Ladri Fantasma più esperti, per combattere le convezioni e scoprire il potere interiore e combattere per la giustizia. Questo titolo è ricco di personaggi amati, confidenti, e un sacco di luoghi da esplorare con molte opportunità per rafforzare il tuo abilità nel metaverso e nella tua vita quotidiana. Persona 5 Royal ha uno stile visivo unico e presenta un’indimenticabile colonna sonora del pluripremiato compositore Shoji Meguro. Esplora Tokyo, sblocca Personæ, sperimenta finali alternativi e molto altro! Indossa la maschera. Svela la tua verità.
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A chi consigliamo Persona 5 Royal per Nintendo Switch?
Inutile macinare le parole: Persona 5 Royal è un gioco che dovrebbe figurare nella videoteca di qualunque appassionato di JRPG, senza se e senza ma, e ora che finalmente è stato reso disponibile su altre piattaforme, prima fra tutte Nintendo Switch, sarebbe un imperdonabile errore lasciarselo sfuggire. Del resto stiamo parlando della versione migliore di un ottimo JRPG, e Il suo format, tra l’altro, lo rende perfetto da giocare anche in portatile, purché riusciate a staccarvi dal video quando conta. Inoltre, non dimenticatevi che anche questa versione è completamente tradotta in italiano, quindi non si pone neanche stavolta il problema della barriera linguistica.
- Gameplay e atmosfera di prim’ordine
- Frame rate stabile anche in portatile
- Tempi di caricamento bassissimi
- Tutto in italiano
- Downgrade grafico in modalità portatile
- Le funzionalità internet sono al meglio superflue
Persona 5 Royal
Il colpaccio (quasi) perfetto dei Ladri Fantasma
Dà fastidio non poter dare il voto perfetto a questo titolo, perché come già affermato dalla mia collega al tempo della sua recensione, Persona 5 Royallo merita davvero. È uno di quei titoli che ti prende e che veramente ti tiene incollato per ore e ore senza che te ne accorga, scorrevolissimo sia nella sezione di life simulator che in quella RPG, con dialoghi ben scritti e divertenti, oltre che dungeon e battaglie intriganti e frenetici. Non raggiunge la perfezione unicamente per quel piccolo downgrade grafico che potrebbe con molta probabilità far storcere il naso a chi si aspettava un porting ineccepibile in modalità portatile, anche se a mio avviso tutti gli altri aspetti ottimi del titolo mettono tranquillamente in ombra questa magagna. In una sola parola: compratelo.