“Ridere è un aspetto importante dell’essere l’Overlord!” — Laharl
Il Signore Oscuro è deceduto. Netherworld è nel caos più totale. Il Principe degli inferi Laharl, legittimo erede al trono, si risveglia dopo un sonno durato fin troppo, con l’unico obiettivo di difendere ciò che gli spetta di diritto. Insieme al suo subdolo vassallo Etna, all’allievo Flonne e a un’intera sfilata di creature bizzarre, riuscirà nel suo intento, circondato da tutta questa follia?
Correva l’anno 2003 quando sugli scaffali dei negozi giapponesi faceva timidamente capolino il videogioco di ruolo tattico Makai Senki Disgaea destinato alle PlayStation 2 nipponiche: conosciuto con il nome Disgaea: Hour of Darkness in Occidente, il titolo inedito non fu altro che il primo di una lunga e fortunata serie di ben cinque capitoli che, in purissimo stile Sol Levante, appassionò un pubblico tanto entusiasta quanto di nicchia. Dopo essere sbarcato oltreoceano grazie ad Atlus USA Inc., il gioiellino di casa Nippon Ichi Software ha indossato numerosi vesti nel corso degli anni, conquistando i terreni di Nintendo DS, PSP e una non proprio brillante edizione su PC attraverso Steam. Compiuti i quindici anni di onorata carriera, dunque, quale miglior modo per festeggiare se non ampliare i propri domini? Ed è così che oggi siamo pronti ad affrontare nuovamente le avventure di Laharl, Etna e Flonne come se fosse la prima volta grazie a Disgaea 1 Complete, edizione rimasterizzata del già esistente remake del primo capitolo questa volta pronto ad emergere su PlayStation 4 e Nintendo Switch in una versione in alta definizione. Ma sarà davvero il caso di tornare nel regno degli Inferi?
- Titolo: Disgaea 1 Complete
- Piattaforma: Nintendo Switch e PlayStation 4
- Versione analizzata: PlayStation 4
- Genere: RPG Tattico
- Giocatori: 1
- Software house: NIS America
- Sviluppatore: Nippon Ichi Software
- Lingua: Inglese (testi), Inglese, Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 12 ottobre 2018
- Disponibilità: retail, digital delivery
- Note: contiene tutte le aggiunte fatte sulle versioni per Nintendo DS e PSP, come il voice-acting, il doppiaggio inglese/giapponese e la modalità Etna
Inferi e Déjà vu
Ci troviamo dunque di nuovo alle prese con il reame infernale di Netherworld, composto da un variegato mix di mostri, umani e creature di ogni genere, caduto nel caos più totale per via di alcuni bizzarri demoni che stanno cercando in tutti di modi di reclamare il trono appartenuto all’ex sovrano Krichevskoy, ormai passato a miglior vita. La nostra storia inizia con il risveglio di Laharl, legittimo erede al trono, che — in un clima del tutto ostile — cercherà di riprendere in mano le redini della situazione aiutato da una scorta decisamente poco convenzionale: un esercito di pinguini diabolici denominati Prinny, una pestifera diavolessa chiamata Etna e Flonne, un ingenuo angelo con il compito di spiare l’operato del nostro protagonista. Insieme compongono una trinità che non ha mai abbandonato il cuore dei fan che, con le loro interazioni al limite dell’assurdo durante tutta la narrazione, divertono e intrattengono il giocatore in un modo del tutto singolare, con un umorismo divenuto ormai marchio di fabbrica dell’intera saga.
Prima di cimentarci in questa (non più tanto) nuova avventura, mi sento in dovere di farvi una premessa, per non ingannarvi oltre: Disgaea 1 Complete non è altro che un’ulteriore versione rimasterizzata del titolo originale, contenente almeno tutte le aggiunte fatte alle versioni per Nintendo DS e PSP, come il voice-acting, l’audio presente sia in inglese che in giapponese e la modalità Etna, sbloccabile al termine del gioco e che permette di rivivere la storia dal punto di vista della diavolessa. L’assenza di ulteriori novità novità (se non la correzione dei fastidiosi bug che attanagliavano la versione su Steam) per alcuni di voi potrebbe rendere le prossime righe storia già vissuta.
Uno scontro lungo quindici anni
Disgaea 1 Complete riporta in auge un titolo che conta sulle spalle il peso di un quindicennio di onorata carriera, peso che si percepisce nella sua totalità ma che, a dirla tutta, non cambia le carte in tavola: nonostante la formula della serie si sia evoluta col tempo, il suo primo capitolo vanta un gameplay appagante e stratificato, in grado di regalare ore e ore di gioco appassionato grazie ad un vero tripudio di statistiche, colori brillanti e ironia che, pur mettendo in secondo piano la narrazione, risultano un mix perfetto per gli appassionati di questo genere, di nicchia quanto immortale.
La sua struttura pertanto è tradizionale ed efficace, permettendoci di schierare in battaglia una vastità incredibile di creature, umanoidi e non, in un terreno di scontro a visuale isometrica adibito a mo’ di scacchiera per sferrare colpi devastanti a bizzarri nemici, nel tipico sistema a turni. I personaggi della nostra squadra possono muoversi individualmente sulla mappa generata proceduralmente, sferrare attacchi speciali o normali, difendersi, lanciare letteralmente i propri alleati al fine di raggiungere “caselle” troppo lontane, effettuare combo e quant’altro tutto sotto l’occhio vigile del giocatore, chiamato mano a mano che si avanza negli stage a diventare uno stratega sempre più abile. Ogni personaggio ha infatti le proprie particolari statistiche, abilità e debolezze specifiche, e il terreno di gioco può trasformarsi in complice o astuto nemico grazie ai Geo Panel, piccole strutture piramidali in grado di influenzare determinate aree della mappa infliggendo buff o debuff a chi vi sosta: scegliere se distruggere questi elementi o spostarli a proprio vantaggio sta voi.
Se una delle colonne portanti di Disgaea è proprio la sua natura stategica, dall’altra abbiamo le sue componenti RPG che riescono a rendere l’esperienza di gioco più completa ed appagante. Attraverso l’hub infatti, rappresentato dal Castello dell’Overlord, abbiamo la possibilità di monitorare l’avanzamento dei nostri personaggi, equipaggiarli con armi, armature e oggetti utili in battaglia ed accedere a diverse funzionalità. Oltre a poter curare le nostre truppe, cambiare le musiche di sottofondo o accedere a numerosi tutorial, attraverso gli NPC nelle stanze della fortezza possiamo usufruire del Dark Assembly, un salone per demoni, in cui abbiamo la possibilità di usare il mana accumulato dai nostri personaggi per creare nuove truppe per la nostra squadra. Più mana avremo a disposizione, più il grado iniziale del personaggio a cui daremo vita sarà alto, passando da un soldato “buono a nulla” ad un genio dalle statistiche altissime. Allo stesso modo potremo mettere sotto esame gli elementi della nostra squadra, e farli cosi avanzare di rango, azioni che ci permetteranno di avere a disposizione un sempre più vasto parco di creature da poter arruolare. Potremo infine accedere all’Item World, una sorta di potere che ci permette di mettere mano agli oggetti che possediamo per migliorarli, ottenere boost e guadagnare bonus, il tutto con discreta soddisfazione.
A chi consigliamo Disgaea 1 Complete?
Nonostante l’età, l’adolescente Disgaea risplende oggi come ieri: un gameplay semplice da giocare ma difficile da padroneggiare, un umorismo unico in sintonia con personaggi carismatici e dal design accattivante, un tripudio di colori brillanti e musiche allegre capaci di regalare ore e ore di gioco a chi è capace di apprezzare il genere e sa chiudere un occhio su alcune meccaniche con qualche annetto sulle spalle. Insomma, tutto rose e fiori? Ni. La nuova versione rimasterizzata del pargoletto di casa Nippon Ichi infatti non è altro che l’ennesima trasposizione del titolo, per giunta particolarmente pigra: nessun contenuto aggiuntivo per l’occasione e, seppur vi siano state delle migliorie tecniche rispetto alla versione rilasciata su PC via Steam, gli sprite non sono stati ritoccati nella loro totalità. Questo elemento rende, inevitabilmente, Disgaea 1 Complete estremamente adatto per i neofiti della serie che, magari incuriositi da capitoli più recenti come
Disgaea 5: Alliance of Vengeance e la sua trasposizione su Switch, hanno voglia di conoscere e cimentarsi nelle origini della celebre saga ma, dall’altra parte, non resta altro che un mero elemento da collezione per chi invece ha già assaporato più volte (e in più salse) questa gemma.
- Nonostante gli anni, il capostipite della serie rimane un titolo estremamente godibile
- Molteplici ore di gioco, presenza dei contenuti aggiuntivi per DS e PSP
- Sprite e animazioni revisionati
- Assenza di aggiunte o novità
- Trasposizione pigra
- Difficile per chi non mastica la lingua inglese
Disgaea 1 Complete
Stesso Netherworld, nuovo controller
Ritornare negli Inferi dopo un’assenza di ben quindici anni significa inevitabilmente tante cose: sprofondare nella nostalgia, lasciarci trasportare dai colori brillanti, dalle musiche allegre, incontrare nuovamente tutto l’umorismo e l’ironia che da sempre caratterizzano questa saga e riscoprire un titolo che all’epoca plasmò un intero genere, divenendo un grande classico. Allo stesso tempo però vuol dire fare i conti con gli anni che passano e subire il confronto inevitabile con titoli più recenti, regalando ai giocatori un’esperienza che potrebbe essere realmente apprezzata soltanto da chi conosce profondamente il contesto videoludico del genere. A restringere il cerchio ci pensa poi il fatto che Disgaea 1 Complete non è altro che l’ennessima versione remasterizzata di un titolo che è stato riproposto molteplici volte, ma al quale in questo caso non è stato aggiunto nessun elemento in grado di giustificarne l’acquisto. Nonostante Disgaea rimanga uno dei titoli più rappresentativi del genere e un must have per i suoi appassionati, questa sua nuova veste pecca fin troppo di pigrizia.