FINAL FANTASY VII REMAKE: Traces of Two Pasts – Recensione

FINAL FANTASY VII REMAKE: Traces of Two Pasts, il romanzo ispirato dalla prima parte del progetto remake di SQUARE ENIX, è disponibile in Italia grazie a J-POP. Ecco la nostra recensione!

FINAL FANTASY VII REMAKE: Traces of Two Pasts – Recensione

FINAL FANTASY VII REMAKE ha avuto il grande merito di riportare al centro dell’attenzione uno dei capitoli più amati della gloriosa saga. Certo, non tutte le scelte fatte, finora, col progetto si sono rivelate sempre vincenti, ma è chiaro che la qualità e la cura riversata nella produzione sia di un certo livello. Ma cosa rendeva e rende ancora oggi FINAL FANTASY VII un capitolo così amato e apprezzato? Le risposte potrebbero essere molteplici, ma sicuramente tra le varie opzioni c’è sicuramente il cast di personaggi, che ancora oggi risulta memorabile e iconico come pochi altri nella storia del franchiste e dei videogiochi. Per questo motivo, abbiamo accolto in maniera molto positivo l’arrivo di FINAL FANTASY VII REMAKE: Traces of Two Pasts, perché offre a tutti gli appassionati del videogioco un modo per entrare ulteriormente in contatto con il mondo di gioco creato da Yoshinori Kitase in collaborazione con Hironobu Sakaguchi e Kazushige Noshima, attraverso gli occhi e la mente di due dei personaggi più amati: Tifa Lockhart e Aerith Gainsborough.

Il romanzo viene raccontato attraverso i ricordi delle due giovani, che raccontano la loro infanzia tra una pausa e l’altra, durante le pause tra una battaglia e l’altra nel cuore del viaggio della truppa dopo gli eventi di FINAL FANTASY VII REMAKE. L’esperimento può dirsi riuscito, anche se però dobbiamo ammettere che non tutta la storia ci ha saputo appassionare allo stesso modo, per ritmi e non soltanto. Se siete curiosi di saperne il motivo, non vi resta che proseguire con la lettura.

FINAL FANTASY VII REMAKE: Traces of Two Pasts – Recensione

  • Titolo originale: 小説FINAL FANTASY VII REMAKE Traces of Two Pasts
  • Titolo italiano: FINAL FANTASY VII REMAKE – Traces of Two Pasts
  • Uscita giapponese: 15 luglio 2021
  • Uscita italiana: 12 giugno 2024
  • Numero di volumi: unico
  • Casa editrice: J-POP Manga
  • Genere: Avventura, Fantascienza
  • Autore: Kazushige Nojima
  • Formato: 13,97 x 20,63cm, Rilegatura cartonato con dorso in tela
  • Numero di pagine: 384

Abbiamo recensito FINAL FANTASY VII REMAKE: Traces of Two Pasts grazie al materiale fornitoci gratuitamente da J-POP Manga.

FINAL FANTASY VII: tracce di passato

Prima di proseguire, vogliamo sottolineare un aspetto molto importante. Il romanzo è stato scritto dallo stesso autore della sceneggiatura originale del videogioco del 1997, dunque Kazushige Noshima. Ci sembrava doveroso ricordarlo. Traces of Two Pasts è spaccato esattamente a metà: la prima parte del romanzo si focalizza su Tifa ed è ambientato praticamente a cavallo tra la fine di FINAL FANTASY VII REMAKE e l’inizio di FINAL FANTASY VII REBIRTH. La seconda, invece, è dedicata a Aerith e si svolge durante il viaggio in nave delle truppa per raggiungere Costa del Sol. Vogliamo subito anticiparvi che il romanza viaggia un po’ con tempi diversi: la prima parte, quella dedicata a Tifa, ci è sembrata un po’ più dinamica e veloce, un po’ come il personaggio a cui è dedicata. Di contro, la parte dedicata ad Aerith sembra aver assunto connotati un po’ più drammatici e meno gioviali, ma ancora una volta è anche a causa del personaggio e, chiaramente, del timbro della storia che racconta.

A spasso con Tifa

In quest’opera, la mente di Tifa (e successivamente di Aerith) è la chiave che spalanca le porte a tutto ciò che circonda il lettore. La giovane racconta attraverso flashback continui la sua infanzia a Nibellheim, il sempre difficile rapporto con il giovane Cloud, le difficoltà dell’età adolescenziale e quella classica perdita di quella “innocenza” tipica dei bambini che, lentamente, inizia a scemare sempre di più, fino a sparire completamente. La parte del romanzo dedicata a Tifa, come dicevamo poc’anzi, funziona molto bene e viaggia su ritmi decisamente interessanti.

La giovane racconta senza troppi peli sulla lingua la sua crescita, fa qualche riferimento su ciò che è avvenuto tra Sephiroth e Cloud, fino ad arrivare ai giorni più recenti, quelli in cui l’abbiamo conosciuta all’inizio di FFVII REMAKE. Con i suoi racconti Tifa non lascia dietro nessuno: c’è spazio per Barret, per Marlene, per Biggs e tutti gli altri membri dell’Avalanche e, chiaramente, c’è tanto spazio per se stessa e sulla crescita. Il viaggio di Tifa da giovane e timida ragazza dei bassifondi a donna forte, esperta di arti marziali, è raccontato con un’ottima cura per i dettagli e con un taglio autoriale decisamente interessante e mai banale.

Il viaggio di Aerith

Aerith è un personaggio molto particolare. Lo si è sempre saputo, e questo nuovo viaggio in suo compagnia non fa altro che rendere più chiare le sue origini e l’origine del suo modo di essere. I drammi di Aerith, del resto, li conosciamo già e son tanti, ma è decisamente più doloro e intimo viverli dalla sua prospettiva, con tutto ciò che ne consegue. Il racconto della giovane colpisce molto i suoi compagni di viaggio, in particolare Tifa, e sembra un po’ l’inizio di quella splendida amicizia che le due donne hanno creato durante le ore di gioco in compagnia del prodigioso titolo di SQUARE ENIX.

Il modo di raccontare la storia rimane lo stesso: attraverso i flashaback vengono ricostruiti i frammenti del passato non solo di Aerith, ma anche delle persone a cui lei più tiene: la mamma, i bambini dell’orfanotrofio e via dicendo. Come anticipato in precedenza, però, la seconda parte del libro ci è risultata più pesante da digerire, nonostante la scrittura rimanga quasi sempre interessante e mai pesante o ridondante.

Cronache da Midgar

A tal proposito, è doveroso sottolineare che il romanzo non è direttamente collegato ai giochi, dunque non è importante leggerlo ai fini della trama, ma offre comunque delle importanti nozioni ai fini della conoscenza del mondo in cui è ambientata tutta la storia. Le battute finali sono dedicate proprio a questo, smettono di essere legate alle due protagoniste e diventano una sorta di racconto “esterno” in cui il mondo di “gioco” diventa il vero epicentro del romanzo, e dobbiamo ammettere che il tutto funziona anche abbastanza bene, grazie anche a un buon lavoro in termini di traduzione da parte dello staff italiano che si è occupato della pubblicazione del romanzo.

Sebbene si siano incontrate solo pochi giorni prima, durante la sconvolgente sequenza di eventi che ha condotto alla loro fuga dalla città di Midgar, Aerith e Tifa hanno già stretto una timida amicizia, basata sulla fiducia e sul rispetto reciproci. Mentre proseguono l’avventura con i loro compagni di viaggio Cloud, Barret e Red XIII, le due donne si aprono sempre più l’una all’altra, scambiandosi storie del loro passato. Un romanzo emozionante e a tratti commovente, che approfondisce e dà maggiore spessore ai personaggi del videogioco di culto FINAL FANTASY VII REMAKE.Acquista FINAL FANTASY VII REMAKE: Traces of Two Pasts su Amazon e supporta Akiba Gamers!

A chi consigliamo FINAL FANTASY VII REMAKE: Traces of Two Pasts?

È veramente difficile non consigliarne l’acquisto a tutti gli appassionati del gioco, sia quello originale sia in particolare di questo nuovo progetto. Per tutti gli altri, beh, potrebbe essere una lettura anche interessante ma, oggettivamente, il rischio di capirci poco o nulla è legittimo e potrebbe non valerne la pena.

  • La prima parte del libro è molto piacevole da seguire
  • Grande fedeltà al materia originale nella descrizione di luoghi e situazioni

  • La parte dedicata ad Aerith è decisamente meno interessante
  • Non aggiunge nulla di veramente importante alla storia
FINAL FANTASY VII REMAKE - Traces of Two Pasts
3.5

A spasso nei ricordi

FINAL FANTASY VII REMAKE – Traces of Two Pasts è un buon romanzo, che funziona bene e appassiona il giusto, ma privo di guizzi particolari. Sia chiaro, si tratti di un tassello relativamente importante per gli appassionati dell’opera, ma non riesce comunque a risulte un passaggio fondamentale della storia, e forse nemmeno vuole esserlo. Peccato per la seconda parte, veramente un po’ troppo sottotono, ma a conti fatti la lettura è sicuramente piacevole.

Scrive di manga e videogiochi per comprare manga e videogiochi. Scrive, cucina, fa la pizza e nel tempo libero impasta. Necessita di più soldi, di più mani e di uno stomaco extra.

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