Nel corso dell’ultimo State of Play che ha mostrato le novità in arrivo sulle console PlayStation, KOEI TECMO GAMES ha presentato e pubblicato a sorpresa un titolo inedito e mai nemmeno vociferato prima di quel momento, un vero e proprio shadow drop riuscito al 100% senza leak. Il titolo in questione è WARRIORS: Abyss, e come il nome stesso suggerisce si tratta di una nuova iterazione spin-off del franchise Musou (che mi preme sempre specificare, si tratta di una serie, non di un genere).
Con l’uscita dell’ottimo DYNASTY WARRIORS: ORIGINS la serie principale ha intrapreso una nuova direzione, e chi segue le gesta degli indomabili guerrieri di Omega Force sin dai primi episodi si è chiesto cosa ne sarebbe stato di esponenti come SAMURAI WARRIORS, WARRIORS OROCHI e tutti i tie-in con anime e videogiochi di terze parti: avrebbero seguito le orme del reboot o avrebbero intrapreso una corsia secondaria? La risposta, in parte, arriva proprio con WARRIORS: Abyss, che mescola personaggi ed elementi di gameplay provenienti dai Musou del passato con le meccaniche di un genere mai esplorato da developer fino a questo momento: il roguelite. Scopriamo insieme se questo strano ibrido fra DYNASTY WARRIORS e HADES è stato in grado di appagarci.
- Titolo: WARRIORS: Abyss
- Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch, Xbox Series X|S, PC
- Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
- Genere: Roguelite, Hack and Slash
- Giocatori: 1
- Publisher: KOEI TECMO GAMES
- Sviluppatore: Omega Force
- Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 13 febbraio 2025
- Disponibilità: digital delivery
- DLC: costumi aggiuntivi
- Note: annunciato a sorpresa durante lo State of Play di febbraio 2025
Abbiamo recensito WARRIORS: Abyss con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da KOEI TECMO GAMES.
Nei panni del guerriero Zhao Yun, proveniente dal periodo dei Tre Regni dell’antica Cina, ci ritroveremo inspiegabilmente catapultati nell’oltretomba. La ragione viene presto svelata: l’eccentrico Enma ha evocato le anime degli eroi più potenti della Storia per chiedere il loro aiuto: l’entità malvagia di nome Gouma si è risvegliata dal suo lungo sonno e ha preso possesso dell’Inferno. Per questa ragione dovremo unire le forze con le anime dei guerrieri più potenti e sterminare orde di spiriti, non-morti e creature infernali facendoci strada nel regno dei defunti.
Come spiegato da Re Enma, l’Inferno infatti è composto da quattro strati e a guardia di ciascuno troveremo un potentissimo boss. Prima di arrivarci, tuttavia, dovremo avanzare e potenziarci come in ogni roguelite che si rispetti, facendo attenzione a non cadere in battaglia per non dover ricominciare tutto da capo (o quasi).
BURN IT DOWN
WARRIORS: Abyss mette a nostra disposizione ben cento eroi provenienti da DYNASTY e SAMURAI WARRIORS, con la promessa di nuove aggiunte gratuite al roster nel prossimo futuro (provenienti anche da giochi esterni al franchise). Con una visuale isometrica che ricorda più titoli come Diablo che i classici Warriors, dovremo farci strada in mappe circoscritte con l’obiettivo di sconfiggere nemici e sopravvivere negli otto piani che compongono ciascun livello degli inferi.
Per potenziarci non dovremo far altro che abbuffarci di tutto ciò che lasceranno cadere i nemici una volta sconfitti: le Scintille di karma, le Lacrime di sangue e gli Emblemi. Le prime ci serviranno a stringere legami con nuovi guerrieri da utilizzare come evocazioni in battaglia e da selezionare come personaggi giocabili. Le seconde saranno una vera e propria valuta da spendere per acquistare potenziamenti, anime dei guerrieri e oggetti di ripristino. Infine, gli emblemi che ci consentiranno di potenziare le nostre abilità in battaglia con l’aggiunta di proprietà elementali, nonché di aumentare i classici parametri come forza, difesa, velocità e altro ancora.
Alla fine di ogni orda, prima di recarci al piano successivo scegliendo una delle strade a nostra disposizione, potremo utilizzare gli alberelli di cristallo per scegliere un nuovo spirito alleato in base alle abilità che metterà a nostra disposizione. Gli spiriti raccolti potranno poi essere sistemati in una formazione che, a seconda della forma e della disposizione, potranno garantirci potenziamenti differenti e attivare diverse tattiche di battaglia. Questo sistema sarà alquanto complicato da apprendere durante le prime ore di gioco, ma fortunatamente è presente una funzione che consente di attivare una formazione automatica con i guerrieri più efficienti a nostra disposizione e non nascondo di averne abusato parecchio per non perdere tempo e avanzare, ansioso di scoprire di volta in volta quanto sarei arrivato lontano nella mia discesa negli inferi.
Highway to Hell
La particolarità del sistema di combattimento di WARRIORS: Abyss sta proprio nell’evocazione degli spiriti alleati. Il titolo di Omega Force sfrutta il medesimo sistema di combo onnipresente nei Warriors, che impiega i due tasti di attacco per realizzare tutte le combinazioni di attacchi normali a disposizione. Le evocazioni infatti vengono innescate con la pressione prolungata del tasto triangolo (su PlayStation), e permangono sul campo di battaglia per qualche istante eseguendo le proprie tecniche speciali. Dopodiché sull’indicatore in basso, che ci consentirà di capire quali evocazioni abbiamo a disposizione, verrà mostrato il periodo di cooldown subito dopo il quale potremo evocare nuovamente quel personaggio.
Le evocazioni sono in qualche modo il fulcro e la novità principale di questo titolo, ma non c’è ovviamente da dimenticare l’attacco Musou, come sempre eseguibile con il tasto cerchio previo riempimento dell’apposito indicatore. Anche gli alleati, però, hanno un loro attacco speciale chiamato Adunata: in maniera simile al “Musou Rush” di WARRIORS ALL-STARS (del 2017), evocheremo sullo schermo tutti gli alleati in formazione contemporaneamente che, in un tripudio di mazzate, sgomineranno ogni nemico presente sullo schermo. Una tattica essenziale, un asso da tenere nella manica per azzerare la difesa dei boss ed eliminarli più velocemente possibile.
The Army of Darkness
Questo progetto segreto di Omega Force non mira certamente a oscurare il più blasonato e già citato ORIGINS, è un esperiemento realizzato con un budget più contenuto, distribuito unicamente in formato digitale, che strizza l’occhio ai fan di vecchia data del brand, mettendo a loro disposizione un titolo che, potenzialmente, potrebbe godere di lunga vita grazie agli aggiornamenti futuri. Dopo aver liberato l’inferno, infatti, resta poco da fare se non sbloccare tutti i personaggi tramite l’apposita mappa accessibile dal menù principale, o trovare negli scrigni tutte le armi speciali che permettono loro di esibire tecniche ancora più potenti e spettacolari. Tuttavia al momento WARRIORS: Abyss è in grado di offrire solo questo e, se siete abbastanza abili in questo genere di giochi, non ci metterete molto tempo a raggiungere il traguardo.
Il titolo è stato completamente localizzato in italiano nei testi, ed è una scelta estremamente apprezzata. Tuttavia, abbiamo riscontrato svariati errori e imprecisioni nella traduzione: con molta probabilità chi si è occupato della localizzazione non ha avuto la possibilità di farlo con il gioco davanti, per questo motivo alcune descrizioni risultano poco chiare e alcune linee dal significato errato. Ad esempio, una volta selezionato il personaggio giocabile ci viene chiesto se siamo pronto a sfidarlo, anziché ad affrontare la discesa negli inferi calandoci nei suoi panni.
A chi consigliamo WARRIORS: Abyss?
WARRIORS: Abyss è una piacevole sorpresa per tutti i fan di vecchia data dei giochi di Omega Force, ma anche un nuovo esponente nipponico da tenere d’occhio per il genere roguelite. Di certo è consigliato a chi già apprezza i giochi della serie Musou, nella fattispecie DYNASTY WARRIORS 8 e SAMURAI WARRIORS 4, da cui pesca gran parte di personaggi e asset, ma è fruibile anche dai neofiti, grazie soprattutto al suo prezzo di base davvero contenuto e alla curva di difficoltà che favorisce chi si approccia per la prima volta al genere dei roguelite.
- Gameplay frenetico e assuefacente, da vero roguelite
- Ben cento personaggi nel roster, promessi aggiornamenti gratuiti
- La versione base è disponibile a prezzo budget
- Traduzione italiana imprecisa e con qualche errore
- Il sistema di evocazione alleati risulta un po’ macchinoso e ostico da padroneggiare
- Meccaniche strategiche di difficile comprensione
WARRIORS: Abyss
Andare all’inferno non è mai stato così divertente
Quando un titolo viene lanciato a sorpresa senza generare aspettative è tutto un’incognita. C’è da dire però, che da estimatore dei titoli Omega Force e dei giochi della serie Musou sono rimasto colpito dal trailer mostrato allo State of Play e non vedevo l’ora di mettere le mani su questo titolo. Fortunatamente WARRIORS: Abyss è arrivato poche ore dopo la presentazione e sono riuscito a dedicarmici completamente per qualche giorno prima di esprimere il mio giudizio complessivo. Questo strano ibrido fra hack and slash e roguelite è un esperimento ben riuscito ed è capace di tenere i giocatori incollati allo schermo, tuttavia non riesce a celare la sua natura di prodotto low budget se paragonato ad altri titoli della medsima compagnia o ad altri esponenti più famosi del genere roguelite. Tutto sta nel come KOEI TECMO deciderà di supportarlo in futuro, non solo con l’aggiunta di personaggi, ma anche con il miglioramento delle meccaniche già presenti e nuovi scenari che possano mettere alla prova anche coloro che hanno già completato più volte la propria discesa negli inferi.