5 Anime da vedere se ti piace Dungeons & Dragons – Parte II

Per gli appassionati dei giochi di ruolo, ecco altri cinque anime da vedere per "assaporare" le ambientazioni di Dungeons and Dragons!

5 Anime da vedere se ti piace Dungeons & Dragons - Parte II

I giochi di ruolo stanno attraversando, nell’ultimo periodo, una rivalutazione senza precedenti: nuovi manuali, nuove meccaniche di gioco, ma soprattutto un avvicinamento da parte di cultori storici e di “giovani leve”. Si sa, l’esperienza dal vivo è un’emozione non ricreabile davanti allo schermo del PC, dove giocatori di tutti i tipi cercano di combattere le imposizioni dovute all’impossibilità per cause di forza maggiore di ritrovarsi intorno a un tavolo, per lanciare dadi virtuali grazie alle piattaforme di gioco online come Roll20. E se questo non vi basta, ecco la seconda parte dei consigli di cinque anime ispirati o che comunque ricordano le ambientazioni e le dinamiche di Dungeons & Dragons, ricordandovi che seguendo questo link è possibile consultare la prima parte con altri cinque anime adatti!

Record of Lodoss War

Tratto da una storia scritta da Ryo Mizuno, Record of Lodoss War si presenta come la trasposizione di una campagna Dungeons and Dragons ideata e masterata da Mizuno stesso alla fine degli anni ottanta. Da questa poi sono stati tratti racconti a mo’ di diario di gioco successivamente adattati a light novel. I manga e le serie anime (la serie OVA da 13 episodi e Chronicles of the Heroic Knight) si presentano come la rappresentazione visiva di un universo più ampio e interattivo.

La struttura della narrazione si esplicita come una classica avventura in cui il gruppo di eroi si staglia contro gli ostacoli che si contrappongono all’ordine precostituto e alla pace tanto agognata. Anche la composizione del party sembra ricalcare appieno il bilanciamento di un gruppo tipico delle campagne di Dungeons and Dragons classiche: il guerriero, il ladro, il nano e l’elfo, senza tralasciare le classi magiche come il mago e il chierico. Basandosi su un’impostazione che ricorda molto quella della prima edizione di Dungeons & Dragons, Record of Lodoss War si presenta come la trasposizione in chiave anime dell’avanzamento di una campagna articolata in differenti sessioni, portando i protagonisti a scoprire la vera forma del male opponendosi ad esso e capacitandosi delle proprie reali possibilità.

The Seven Deadly Sins

Il tema del viaggio e della ricerca sono un leit motiv tipico delle avventure fantastiche di Dungeons and Dragons, rappresentando molto spesso l’inizio delle dinamiche narrative del gioco di ruolo fantasy. La storia di The Seven Deadly Sins, scritta e disegnata da Nakaba Suzuki, sembra partire proprio da tale presupposto: il viaggio di Elizabeth, la figlia più piccola del re di Lionesse, inizia proprio per trovare i leggendari sette Peccati Capitali, ormai ricercati nel regno perché accusati di aver ucciso in un tempo passato il Gran Cavaliere Sacro Zaratras. Lionesse, infatti, è vittima di un colpo di stato e i Seven Deadly Sins sembrano essere gli unici in grado di riportare la giustizia nel regno.

Sebbene con il passare del tempo la trama si infittisca sempre di più, presentandosi non come lineare, ma costellata di misteri celati e che verranno spiegati nel corso della storia, The Seven Deadly Sins si configura nel suo incipit come il classico Viaggio dell’Eroe descritto da Cristopher Vogler, indirizzandosi verso la partenza di quello che sarà poi il legante della vicenda e del gruppo stesso (la principessa Elizabeth), e anche come evoluzione non solo diegetica ma soprattutto psicologica dei personaggi, che attraverseranno un cambiamento dettato dalla presa di coscienza del proprio passato e dei legami che li uniscono.

The Slayers

Conosciuto in Italia con il lunghissimo titolo “Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo per Rina”, The Slayers può essere considerato l’esempio antitetico del classico fantasy: personaggi che possono essere considerati antieroi, con peculiarità specifiche ma che sembrano essere la parodia di figure standardizzate dell’universo stile medievale e magico. In un mondo caratterizzato da una costante lotta tra esseri superiori, Lina Inverse, una maga nera dai tratti assolutamente anticonvenzionali rispetto ai classici esempi di eroi fantasy, insieme ad un gruppo di peculiari personaggi viaggia per contrastare la minaccia rappresentata dal male. Ogni serie appare come autonoma, ma si inserisce in un unicum narrativo che si risolve solamente nel finale. La componente magica è centrale nella narrazione, presentandosi come una forza potentissima per contrastare il male.

La suddivisione in “saghe” si presenta come funzionale alla frammentazione diegetica che poi si ricongiunge in una trama di fondo che funge da lore dell’intero anime. L’anticonvenzionalità dei personaggi permette di rendere l’immedesimazione più empatica, configurandosi come la rappresentazione di eroi assolutamente nella norma e senza poteri particolari nell’incipit, per poi mostrare la propria forza col procedere dell’avventura.

Claymore

Ambientato in un mondo dalle tipiche ambientazioni medievali, Claymore può essere inscritto in quel filone denominato dark fantasy, ovvero narrazioni dai toni più oscuri rispetto ai soliti racconti di cappa e spada. Il manga di Norihiro Yagi (e l’anime omonimo da cui è tratto) è caratterizzato da uno spessore diegetico molto forte e crudo, esplicitato dalla presenza visiva di morti violente e sanguinose. Il mondo è flagellato dalla minaccia degli yoma, misteriose creature che si nutrono degli esseri umani. Le Claymore sono guerriere addestrate per combattere i demoni, grazie all’implementazione nel loro corpo di parti di corpi yoma e del loro sangue.

La storia di Claymore si differenzia proprio per la sua crudezza visiva e contenutistica, pur mantenendo gli stilemi del genere cappa e spada: guerrieri che devono fronteggiare la minaccia rappresentata dal male in modo da riportare la pace. Le tematiche dark conferiscono all’opera un sensazionale spessore, che caratterizza tutte le azioni dei personaggi e le successive conseguenze, immergendo lo spettatore in un vortice di fatti e reazioni che legano le vicende. Sicuramente più pesante rispetto ai fantasy più classici, ma un esempio alternativo di un genere non sempre caratterizzato dalla leggerezza tematica.

GRANBLUE FANTASY The Animation

Tratto dal famoso gioco di ruolo omonimo sviluppato da Cygames, GRANBLUE FANTASY The Animation è la trasposizione animata della campagna giocata attraverso il personaggio principale, ovvero Gran. In un mondo fantasy che ricorda vagamente ambientazioni medievaleggianti ed europee, il giovane Gran e il suo famiglio Vyrn trovano per caso Lyria, una misteriosa ragazza dai particolari poteri caduta da un’aeronave. Alle sue calcagna vi è niente di meno che l’Impero, a cui cerca di sfuggire insieme a Katalina, ex tenente che vuole proteggerla. Gran si troverà così immischiato in un’avventura più grande di lui, non potendo separarsi da Lyria per via del legame magico che finirà per unirli e cercando di proteggerla nella sua ricerca verso le sue origini.

GRANBLUE FANTASY è l’archetipo dell’avventura fantasy, caratterizzato da ambientazioni meravigliose e che rievocano le immagini proprie delle grandi saghe, ambientate proprio in spazi quasi infiniti, con particolare attenzione alla conformazione paesaggistica (basti pensare alle grandiose descrizioni scenografiche di Tolkien). Per certi aspetti la rappresentazione degli ambienti naturali e in particolare le sequenze di volo possono ricordare alcune immagini proprio dei film emblematici dello Studio Ghibli, come Laputa o Il castello errante di Howl. L’attenzione alla visività della ricostruzione di ambientazioni dettagliate e in linea con gli stilemi del fantasy conferiscono a Granblue Fantasy la menzione come esempio di ambientazione tipica delle avventure GDR.

Una mahō shōjo che vive sommersa tra libri e fumetti, Pokémon e dadi di D&D. Divoratrice compulsiva di film e serie TV, nel tempo libero complotta con il suo gatto per conquistare il mondo. Sogna un giorno remoto di disegnare una storia a fumetti incentrata su una campagna di Dungeons & Dragons.

1 commento

  1. Lodoss War sarà una storia un po’ sempliciotta, però mi è sempre piaciuto. Slayers è carino ma la novel è migliore, mentre l’anime di Claymore riprende solo in parte lo spirito del manga, che è uno dei miei preferiti.

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