Ys VIII: Lacrimosa of DANA per PS5 – Recensione

Altro viaggio, altro naufragio. La vita dell’avventuriero Adol Christin è costellata di sfortunati eventi, senza i quali non avremmo modo di godere delle sue avventure nella saga di Ys. Dopo aver apprezzato il nono capitolo numerato su PlayStation 4 e Nintendo Switch, l’ammiraglia Sony di nuova generazione è pronta ad accogliere la versione più completa di quello che forse è il capitolo di maggior successo della saga di Nihon Falcom. Dal 18 novembre Ys VIII: Lacrimosa of DANA sarà disponibile anche su PS5, dopo aver deliziato i giocatori di PS Vita, PS4, PC e Nintendo Switch con le vicende ambientate sull’Isola Seiren.

Scopriamo cosa ha da offrirci questa nuova versione dell’RPG d’azione pubblicato in Occidente da NIS America. Tutti a bordo della Lombardia! (la nave, non la regione italiana)

Naufragar m’è dolce

L’ottavo capitolo di Ys vede ancora una volta protagonista il nostro sfortunato avventuriero, le cui vicende cominciano quasi sempre con un burrascoso disastro in mare. Sembra proprio non voler imparare la lezione, dato che il suo scopo e quello dell’amico Dogi sarà quello di raggiungere Eresia a bordo di una nave, la lussuosa Lombardia, guidata dal capitano Barbaros. E indovinate un po’? Dopo un rapido giro, che ci permetterà di conoscere l’equipaggio e una selezione dei passeggeri, la nave verrà attaccata da misteriosi tentacoli, presumibilmente appartenenti a una delle temibili bestie che popolano le acque nei pressi di Seiren. Tempo di una nuova avventura: Adol si risveglierà da solo, circondato da mostri che vogliono fargli la pelle. Recuperata un’arma di fortuna, si farà strada tra le fronde fino a incontrare la sua prima compagna: Laxia von Roswell. La splendida e scontrosa spadaccina si metterà alla ricerca degli altri naufraghi con Adol, finendo per imbattersi nel capitano della nave, che nel frattempo ha ben pensato di mettere su un rifugio, di qui in avanti la nostra base operativa.

Non puoi nemmeno immaginare!

Avanzando all’interno della storia, infatti, soccorreremo i passeggeri della nave e li condurremo presso il nostro rifugio, il Castaway Village. Ciascuno di essi darà il proprio apporto alla comunità costruendo nuove strutture e con l’aiuto di tutti sarà possibile anche superare ostacoli originariamente insormontabili, come immensi tronchi che bloccano nuove strade esplorabili. Sull’isola di Seiren, tuttavia, Adol comincerà a sognare i ricordi di un’altra persona. Si tratta di Dana, una ragazza dai capelli blu che sembra provenire da un’altra epoca e che sembra connessa al destino dell’isola e dei suoi nuovi abitanti. Nel corso della nostra avventura passeremo dal punto di vista di Adol a quello della fanciulla, in alcune sezioni di gameplay assenti nel gioco originale pensato per PlayStation Vita e realizzate appositamente per la versione PlayStation 4 del gioco.

Ys VIII: New Horizons

Gran parte del gameplay di Ys VIII: Lacrimosa of DANA consisterà nell’esplorare l’isola e completare la mappa, alla ricerca dei naufraghi scomparsi, e combattere contro gli immancabili mostri, raccogliendo risorse e oggetti utili per la nostra avventura. Il sistema di combattimento d’azione sfrutta un unico pulsante per l’attacco, uno per il salto, uno per la parata, uno per la schivata e una combinazione fra R1 e uno dei tasti da noi assegnati per l’esecuzione di abilità speciali, che potremo concatenare fino a che l’apposito indicatore SP ci consentirà di eseguirle. Schivando con il giusto tempismo potremo attivare un bullet time in stile Bayonetta chiamato Flash Move, mentre eseguendo una parata con il giusto tempismo attiveremo la Flash Guard. In questa manciata di secondi potremo arrecare ingenti danni ai nemici senza subire ripercussioni. Utilizzare le skill ci consentirà di aumentare la nostra maestria, consentendoci di imparare nuove abilità nel corso della battaglia e, come nel più classico degli RPG giapponesi, l’aumento di livello tramite punti esperienza è accompagnato da armi ed equipaggiamenti per diverse parti del corpo che potranno essere potenziate tramite l’apposito negozio all’interno del rifugio.

Ciascuno dei personaggi sarà dotato di un attributo fisico che si suddivide in tre tipologie, ovvero Slash, Strike e Pierce. Ognuno di questi attacchi è efficace contro una diversa tipologia di nemici e per combattere al meglio delle nostre possibilità dovremo cambiare al volo il personaggio attivo premendo il tasto quadrato, alternando i tre membri del nostro party in tempo reale durante gli attacchi. Una volta riempito l’apposito indicatore, infine, potremo utilizzare l’EXTRA Skill di ciascun personaggio, una tecnica speciale che scatena il potenziale di Adol e compagni. Il sistema di combattimento davvero frenetico e appagante rappresenta uno dei punti di forza della saga e di questo episodio in particolare. Un peccato che in questa versione PS5 non abbiano implementato la modalità multigiocatore cooperativa inserita in maniera sperimentale nella versione PC del gioco.

Avanzando all’interno della trama sbloccheremo inoltre le cosiddette “Interception”, vere e proprie missioni di difesa che interromperanno il normale flusso di gameplay per chiamarci a difendere il Castaway Village dall’assalto dei nemici assieme agli altri naufraghi, in una sorta di divertente tower defense che mescola i classici combattimenti all’introduzione di trappole utili a rallentare l’avanzata dei mostri.

Una vita in vacanza

L’analisi tecnica è certamente il punto focale di questa recensione, dato che il gioco in sé è praticamente lo stesso di quattro anni fa. Il passaggio alla nuova generazione di console ha permesso a Lacrimosa of DANA di migliorarsi sotto diversi punti di vista, ma sotto certi aspetti lascia ancora a desiderare. Vediamoli insieme.

In termini di risoluzione e frame rate, è possibile giocare di default a 60 fotogrammi al secondo con una resa in 4K, senza vistosi cali né variazioni nella risoluzione. Abbassando la risoluzione a 1080p gli FPS salgono a 120, per i televisori che li supportano. Tra le altre migliorie troviamo un orizzonte più ampio, che elimina l’effetto pop in e ci permette di osservare nemici, personaggi ed elementi di scenario da una distanza maggiore. Tra i pregi possiamo annoverare anche dei caricamenti rapidissimi, con la possibilità di “allungarli” manualmente per consentirci di leggere i cari vecchi consigli durante le schermate di transizione. Di contro, tuttavia, le mappe di gioco sono ancora divise in aree che richiedono una, seppur brevissima, transizione fra un segmento e l’altro, che interrompe (anche se, ripeto, per un brevissimo istante) l’azione di gioco. Avremmo certamente preferito una versione totalmente priva di soluzioni di continuità, ma ci rendiamo conto che a questo punto avrebbe richiesto notevoli cambiamenti dal punto di vista strutturale che andassero ben oltre questi semplici miglioramenti.

Anche le texture sono state migliorate in termini di definizione, nonostante alcune di esse risultino ancora sfocate rispetto ad altre, ma giocando dalla giusta distanza non ci farete troppo caso. A godere di una maggior definizione sono anche le ombre degli elementi di scenario e dei personaggi che li popolano, che in confronto alla versione PS4 risultano più nitide e dettagliate.

Dal punto di vista dell’audio ci ritroviamo ancora una volta con le tracce inglese e giapponese per il doppiaggio, accompagnate dalla stessa splendida colonna sonora che abbiamo avuto modo di apprezzare in precedenza. Sfortunatamente, NIS America non ha operato cambiamenti in termini di localizzazione, nonostante avesse potuto cogliere l’occasione di tradurre il gioco in altre lingue, tra cui l’italiano, preferendo non investire ulteriori fondi che potessero far salire il prezzo budget a cui il gioco verrà venduto — 39,99 € per l’edizione fisica contenente anche un mini artbook e una selezione di brani della colonna sonora su CD.

A chi consigliamo Ys VIII: Lacrimosa of DANA per PlayStation 5?

Ys VIII: Lacrimosa of DANA è stato uno degli RPG che abbiamo apprezzato maggiormente fra quelli usciti su PlayStation 4 e se non avete avuto modo di giocarlo fino a questo momento, l’uscita della versione PlayStation 5 potrebbe rappresentare la giusta occasione per portarvelo a casa, complice un prezzo di lancio davvero allettante. Tuttavia, nonostante si tratti dell’edizione migliore dal punto di vista tecnico, non riesce a celare la sua natura di titolo nato su PS Vita: seppur rimasterizzato e tirato a lucido al meglio delle possibilità, è impossibile non notare l’esiguo numero di poligoni che caratterizza soprattutto le ambientazioni e gli elementi di contorno. È richiesta inoltre una certa padronanza della lingua inglese per godere al meglio di ogni sfumatura dei dialoghi.