Vi presentiamo Unkore, un free-to-play che esamina la qualità delle evacuazioni

Unkore

Nel panorama videoludico attuale, i free-to-play sono diventati quasi una consuetudine per tantissimi developer, in quanto permette loro di monetizzare per anni grazie a un prodotto con basi semplici e talvolta meno impegnative in quanto sviluppo rispetto un titolo completo vero e proprio. La loro esistenza è puramente a scopo divertimento, eppure ci sono rare volte in cui si prova a unire l’utile al dilettevole.

In Giappone, infatti, è da poco stato rilasciato su dispositivi mobile un free-to-play chiamato Unkore, proveniente proprio dalla Japan Unko Society, società il cui compito principale è aumentare la consapevolezza sulla salute del tratto digestivo e degli eventuali problemi gravi (unko è infatti il termine giapponese per riferirsi alle feci).

Dato che colore e consistenza delle proprie evacuazioni può rappresentare un campanello d’allarme, Unkore ha il compito di monitorare le varie risposte degli utenti date attraverso l’apposita schermata, e se alla lunga il tutto dovesse iniziare a risultare strano, sarà il gioco stesso a consigliarvi una visita medica. Fornire dati sulle proprie feci permetterà di ottenere ricompense in-game, utili per evocare personaggi o altro.

Questo particolare titolo è ambientato nel mondo immaginario di Untopia, dove le eroine evocate dovranno affrontare una particolare storia e complicatissime battaglie contro batteri e tumori, rappresentati visivamente come spaventosi mostri, demoni o slime.

I personaggi evocabili sono invece tutte delle bellissime ragazze, che però sono delle versioni antropomorfe di batteri intestinali buoni o con altri riferimenti sempre a tema.

Sebbene il suo lancio sia avvenuto da poco, questo prodotto sembra esser stato particolarmente apprezzato, in quanto la valutazione data su App Store è di 4.9 su 5 e di 4.3 su 5 su Google Play. Niente male per un prodotto così particolare!

Fonte: Sito ufficiale via SoraNews24

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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