Sì, l’ho ammetto. Abbiamo comprato un Meta Quest 2 sul mercato dell’usato solo ed esclusivamente perché volevamo vedere Mobile Suit Gundam: Silver Phantom in redazione. Ma tanto, già che c’eravamo, perché non divertirci un po’ con la realtà virtuale made in Zuckerberg? Tra i mille giochi a disposizione del catalogo digitale di Meta spiccava uno dei titoli più accattivanti già usciti su console, che ho avuto modo di provare attraverso una demo in passato e che mi interessava grazie soprattutto alla sua colonna sonora. Parliamo di Metal: Hellsinger, che lo scorso settembre è approdato su Meta Quest con il titolo di Metal: Hellsinger VR.
Come il nome stesso lascia intuire, questa versione del gioco è stata modificata ad hoc per essere vissuta in tre dimensioni e con maggiore immersività rispetto a quella uscita due anni fa su PlayStation, Xbox e PC. Potete acquistarla se possedete Meta Quest 2 o 3, PlayStation VR2 o un visore compatibile con Steam VR per poco meno di trenta euro, purtroppo solo in digitale.
Metal: Hellsinger VR è un FPS ritmico in cui giocheremo nei panni di un essere metà demone e metà umano a cui è stata sottratta la voce. In un mondo infernale che più di una volta ci riporta alle atmosfere di DOOM, dovremo sfruttare molteplici armi per far fuori orde di bestie immonde, tutto seguendo il ritmo e la voce di importanti personalità del panorama heavy metal, nonché di narratori del calibro di Troy Baker e Jennifer Hale.
Se nomi come Mikael Stanne, Matt Heafy, Randy Blythe e soprattutto Serj Tankian da soli non bastano per farvi gettare soldi allo schermo, vi basterà imbracciare i controller del vostro visore per catapultarvi immediatamente al centro dell’azione e sentirvi potenti quanto la musica sparata nelle vostre orecchie.
Purtroppo però non è tutto oro il metallo che luccica, e Metal: Hellsinger VR, purtroppo, scende a gravi compromessi per permetterci di vivere l’esperienza sul piano della realtà virtuale. La splendida resa grafica, seppur non perfetta, delle versioni per console di attuale generazione si trasforma in un pallido ricordo se, come il sottoscritto, deciderete di optare per il visore più economico e che non richiede una console o un PC da gaming per essere operato, Meta Quest 2. I poligoni e le texture di Metal: Hellsinger VR, purtroppo, appaiono molto datati e lasciano parecchio a desiderare.
Se a questo aggiungiamo il fatto che non tutti — come me, del resto — sopportano per molto tempo di fila la realtà virtuale con giochi così dinamici, potreste avere non poche difficoltà a portare a termine l’avventura, sospinti unicamente dal magistrale comparto audio (a cui, personalmente, avrei aggiunto anche qualche brano non originale e già famoso). A netto di un gameplay emozionante, di una colonna sonora da urlo ma di una grafica che non è certo spaccamascella, il resto è affidato unicamente alla vostra sopportazione della VR. Nel caso non abbiate problemi, considerate senza remore l’acquisto di Metal: Hellsinger VR.
Ringraziamo Keymailer per averci fornito una chiave di valutazione gratuitamente per questo gioco.