SENRAN KAGURA: tett… ehm… Sette cose che non sapevi

SENRAN KAGURA

Con il passare degli anni, da semplice gioco per Nintendo 3DS, SENRAN KAGURA è diventato un vero e proprio franchise, con all’attivo una serie animata di dodici episodi (più alcuni speciali e un OVA di dubbio gusto), serie a fumetti, light novel, ben sette videogiochi già disponibili sul mercato e chissà cos’altro in lavorazione presso gli studi Marvelous! e Tamsoft.

In Europa SENRAN KAGURA ha esordito con con Burst, il titolo per Nintendo 3DS che raccoglie i primi due episodi, Skirting Shadows e Crimson Girls, generando una nutrita schiera di giocatori destinata a crescere con l’uscita di ogni successivo capitolo. Di seguito vi proponiamo una lista di sette curiosità che i fan più smaliziati della serie avranno sicuramente il piacere di conoscere.

1) Da leggendario guerriero a Bastianich di turno

Hanzo, lo shinobi leggendario che dà il nome alla Hanzo National Academy protagonista della saga, oltre a essere il nonno di Asuka è ispirato al personaggio storico Hattori Hanzo, il cui nome è presente anche all’interno del primo film di Kill Bill di Quentin Tarantino. Nonno Hanzo non viene mai mostrato in volto nei primi giochi per Nintendo 3DS, ma appare in tutto il suo splendore nella trasposizione animata e nelle vesti di giudice culinario nello spin-off Dekamori SENRAN KAGURA per PlayStation Vita, giunto in Europa col nome di SENRAN KAGURA: Bon Appétit!, nel quale serietà e compostezza verranno messe a dura prova da siparietti comici come quello che potete ammirare di seguito. ESTIVAL VERSUS ci ha permesso di conoscere Sayuri, la sua pericolosissima moglie; il creatore della serie ha ammesso che un personaggio con il ruolo di anziano maniaco come Hanzo sia necessario in produzioni di questo genere, ma che Sayuri fosse la giusta spalla per riuscire a tenerlo al guinzaglio.

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2) Slip-Cover

La boxart europea di SENRAN KAGURA Burst sarebbe potuta essere differente. Marvelous Europe ha mostrato su Facebook un prototipo della copertina che aveva la particolarità di essere composta da una sovraccoperta in cartoncino con stampati i vestiti di Hikage e sotto, sul packshot vero e proprio, la medesima shinobi dell’Hebijo in completo intimo.

Dicono che questa cover alternativa sia stata scartata a causa della mancanza di artwork definitivi che potessero essere utilizzati nella versione finale, ma credo che la vera causa sia da imputare all’eccessiva audacità di una scelta di questo genere, dato che la divisione giapponese di Marvelous si è vista ben disposta a creare illustrazioni ex novo per le release oltreoceano (come accaduto per il mousepad dell’edizione limitata di SENRAN KAGURA 2: Deep Crimson).

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3) La coppa delle poppe

Diciamoci la verità: gran parte del successo di SENRAN KAGURA si basa sui prosperosi attributi delle protagoniste femminili. Ognuna delle shinobi presenti nei giochi può vantare di una personalissima forma e dimensione del seno, ma vi siete mai chiesti chi ce l’avesse più grande di tutte le altre? Eccovi accontentati. Dati alla mano (esclusi quindi i personaggi di cui non si conoscono le misure) Murasaki, apparsa per la prima volta in SENRAN KAGURA: Shinovi Versus, possiede il primato del seno più abbondante fra tutti i personaggi della saga, mentre la piccola Mirai della Hebijo, seguita a ruota da Muramasa (SENRAN KAGURA: New Wave, gioco di carte per dispositivi mobile) e Ryoubi, è la meno dotata. Nonostante ciò, probabilmente per via del suo dirompente ruolo di macchietta, la piccola loli della Hebijo è una dei personaggi più amati in Giappone e nel resto del mondo.

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4) A ciascuno il suo!

Il primo aprile del 2012, quella che all’epoca si chiamava MarvelousAQL diffuse in rete un particolarissimo pesce d’aprile che annunciava l’arrivo di uno spin-off per la saga di SENRAN KAGURA, chiamato KAGURA: Aoi Akatsuki no Shonentachi (KAGURA: I ragazzi dell’alba azzurra). Qual era particolarità di questo ipotetico gioco? Semplicemente che le sensuali shinobi che tutti noi conosciamo avrebbero dovuto cedere il proprio posto a cinque prestanti giovanotti che ne richiamassero i tratti caratteristici: Asuno, Iruka, Hagakure, Kinjou e Barry, gli stessi genderbend che potete ammirare qui in basso. Chiaramente, il gioco non è mai realmente entrato in produzione… purtroppo.

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5) Tenere fuori dalla portata dei bambini

SENRAN KAGURA Burst è uno dei pochi titoli che, pur avendo un gruppo dedicato sul Miiverse di Nintendo, non consente di pubblicare screenshot del gioco a causa della sua natura spinta non proprio adatta ai più piccini. Ma metterci una semplice limitazione sull’età che non consenta ai bambini di accedere al gruppo? D’altro canto, PS Vita permette di scattare liberamente screenshot dei ben più spinti Shinovi Versus e Bon Appétit! anche durante le piccanti scene post-sfida. Ci auguriamo che lo stesso non accada per SENRAN KAGURA 2: Deep Crimson!

6) ORA ORA ORA ORA ORA ORA!

Gli abiti indossati da Daidouji, veterana pluriripetente della Hanzo National Academy, sono molto simili a quelli utilizzati dai teppisti giapponesi negli anni ’90. Il suo outfit da shinobi ricorda infatti il classico aspetto del leader delle gang, il Banchō. Questo stile è stato utilizzato anche in JoJo’s Bizarre Adventure da Jotaro Kujo, così come da Bahn della serie Fighting Vipers di SEGA. D’altro canto, la sua normale divisa scolastica richiama lo stile delle Sukeban, versione femminile del succitato stereotipo da delinquentello. Un esempio di questo abbigliamento nel mondo d’animazione è dato da Makoto Kino, la Sailor Jupiter di Bishoujo Senshi Sailor Moon. Altra piccola curiosità: fatta eccezione per Nonna Sayuri e la sua controparte Jasmine, Daidouji è l’unica guerriera i cui capelli cambiano completamente dalla sua versione in abiti civili alla trasformazione Shinobi Tenshin.

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7) UNDER COVER

Vi siete mai chiesti quali fossero i cognomi di ciascuna delle eroine di SENRAN KAGURA? Beh, sappiate che da questo momento in poi inizierete col chiedervi anche quali siano i loro veri nomi di battesimo! Il motivo è semplice: Kenichiro Takaki, producer della serie, ha dichiarato ufficialmente durante un’intervista che esempi come Asuka, Ikagura, Homura e Katsuragi sono solamente nomi in codice assegnati o scelti dalle ragazze unicamente per svolgere i loro doveri di shinobi. Con ogni probabilità, nessuna delle ragazze conosce il nome di battesimo delle proprie compagne. È probabile che nemmeno Takaki stesso abbia mai pensato quali fossero i veri nomi di ciascuna di loro ma, personalmente, sarei curioso di saperne di più.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.