LAMÙ – URUSEI YATSURA 1 ritarderà la propria uscita

LAMÙ – URUSEI YATSURA 1 ritarderà la propria uscita

Con una piccola news apparsa sul sito ufficiale di Star Comics, l’editore ci informa che il primo volume della storica e amatissima serie LAMÙ – URUSEI YATSURA di Rumiko Takahashi ritarderà il suo debutto italiano. Originariamente pianificato per il 3 luglio, il volume vedrà adesso la luce dal 4 settembre.

Non avete mai sentito parlare della serie? Niente paura, c’è sempre tempo per scoprirla! Eccovi una piccola introduzione all’opera:

Ataru Moroboshi ha un viso che indica chiaramente un destino sfortunato, e per qualche ragione finisce per richiamare continuamente su di sé ogni sorta di sventura. Un giorno, degli alieni dalle sembianze di oni giungono sulla Terra per conquistarla, ma offrono ai terrestri una possibilità di salvezza: se uno di loro, scelto in maniera casuale, riuscirà a toccare entro dieci giorni le corna della giovane e affascinante Lamù, figlia del capo degli oni, il pianeta sarà salvo! Manco a dirlo, a essere scelto per partecipare alla gara sarà proprio Ataru, il cui destino compirà un ulteriore balzo verso la sfortuna…

Dal 4 settembre LAMÙ – URUSEI YATSURA n. 1 sarà disponibile in fumetteria, libreria e Amazon!

Rumiko Takahashi è una mangaka giapponese, nata a Nigata il 10 Ottobre 1957. Probabilmente la più celebre autrice della scena manga contemporanea, ha al suo attivo una lunga serie di successi – tutti pubblicati da Edizioni Star Comics –, a cominciare da LAMÙ (1978) e proseguendo con MAISON IKKOKU (1980, disponibile in perfect edition e in versione digitale su Amazon), RANMA ½ (1987), INUYASHA (1996), RINNE, (2009), fino ad arrivare a MAO, iniziato nel 2019.

NEVERLAND 329
LAMÙ – URUSEI YATSURA n. 1
Rumiko Takahashi
14,5×21, B, b/n, pp. 400, € 9,95
Data di uscita: 04/09/2019, in fumetteria, libreria e Amazon
Isbn 9788822615046

Fonte: Star Comics

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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