I’m in Love with the Villainess – Recensione del primo volume

Con grande entusiasmo e curiosità abbiamo letto e recensito per voi il primo volume di I'm in Love with the Villainess

I'm in Love with the Villainess – Recensione del primo volume

Lo scorso novembre è finalmente uscito in Italia l’attesissimo primo volume di I’m in Love with the Villainess, nuovo manga che Star Comics ha inserito nella sua ricchissima collana QUEER, tratto dall’omonima light novel scritta da Inori e illustrata da Hanagata. Qui prendono parte alla realizzazione dell’opera anche Aonoshimo, responsabile della trasposizione in fumetto, e i suoi assistenti che si sono occupati degli sfondi. Alcuni di voi avranno forse già visto l’anime e pertanto sapranno di cosa stiamo parlando, ma andiamo a vedere comunque la trama.

Rei Ohashi è un’impiegata giapponese e un giorno si reincarna nel mondo del suo videogioco preferito, Revolution. Qui riveste i panni di Rae Taylor, ma il suo personaggio preferito è Claire François, l’antagonista della storia! Inizia così l’incredibile avventura di Rae, che farà di tutto pur di conquistare Claire, anche a costo di sembrare un po’ pazza e insistente…ma in fondo in amore non esistono regole, giusto?!

I'm in Love with the Villainess – Recensione del primo volume

  • Titolo originale: 私の推しは悪役令嬢。(Watashi no Oshi wa Akuyaku Reijou.)
  • Titolo italiano: I’m in Love with the Villainess.
  • Uscita giapponese: 2020
  • Uscita italiana: 22 novembre 2023
  • Numero di volumi: 8 (in corso)
  • Casa editrice: Star Comics
  • Genere: Yuri, romantico, commedia, fantasy
  • Disegni: Aonoshimo
  • Storia: Inori
  • Formato: 12.8×18, sovraccoperta, b/n, colori
  • Numero di pagine: 192

Abbiamo recensito I’m in Love with the Villainess tramite volume stampa fornitoci gratuitamente da Star Comics.

Gli opposti si attraggono…oppure no?!

I personaggi di I’m in Love with the Villainess sono molti, ma in particolare spiccano due protagoniste femminili: Rae Taylor e Claire François, che nel videogioco rappresentano rispettivamente l’eroina e la sua antagonista. Le due sono così diverse, praticamente l’una l’opposto dell’altra, sia nell’aspetto fisico, che in quello caratteriale. Se infatti da una parte Rae porta i capelli castani a caschetto, è una ragazza di umili origini, solare, vivace e determinata, dall’altra Claire ha lunghi capelli biondi che le ricadono sulle spalle in morbidi boccoli e occhi azzurri glaciali, proprio come il suo carattere freddo, da tipica ragazza aristocratica che si dà un sacco di arie, credendo di essere sempre la migliore in tutto, o quantomeno queste sono le prime impressioni che possiamo avere su di lei al principio della storia.

Durante il corso del primo volume incontriamo anche Misha Jur, confidente di Rae, che crede che il suo ostinato amore nei confronti di Claire sia solo pura pazzia; Lene, la fidata cameriera di Claire; le sue groupie Pipi e Loretta, nonché suo padre, il ministro delle finanze Dole François; abbiamo poi i tre principi del regno di Bauer, all’interno del quale è ambientato il gioco: Rod il primogenito, sembra essere interessato a Rae, Thane il secondogenito che piace a Claire e infine Yu, il più giovane.

Questo manga presenta numerosi punti di forza: l’originalità della trama, gli argomenti trattati, la sensibilità con cui affronta i problemi e descrive i sentimenti, per non parlare delle illustrazioni. Ma andiamo con ordine. Personalmente mi ha colpita il fatto che la protagonista si ritrovi catapultata a vivere all’interno del suo videogioco preferito, che in questo caso è un otome game, ossia un gioco avventuroso di simulazione sentimentale per ragazze. L’elemento fantasy però, fa solo da sfondo al racconto, che è incentrato sull‘amore incondizionato che Rae prova per Claire. Ci troviamo dunque di fronte a un dolcissimo girl’s love che chiaramente affronta tematiche importanti come l’innamoramento, il coraggio di essere se stessi senza aver paura di ciò che si prova nel profondo, la volontà di rischiare anche al costo di sembrare pazzi e risultare incompresi, pur di fare ciò che ci fa stare bene e rendere felici le persone che amiamo.

Oltre a questi preziosi messaggi, I’m in Love with the Villainess ne custodisce uno in particolare che credo faccia riflettere qualunque tipo di lettore: quello di non mollare mai, qualunque cosa dolorosa o difficile possa accadere. Anche se ciò molto spesso è davvero difficile, il concetto di speranza è un valore che è stato sempre radicato in me fin da bambina e sono stata molto sorpresa nel trovarlo in un manga all’apparenza divertente e “di mero intrattenimento”. Ed è proprio così, questo yuri che a un primo sguardo potrebbe sembrare “spensierato”, in realtà parla al cuore delle persone più sensibili con una delicatezza incredibile.

Rei Ohashi è una ragazza come tante: un lavoro da impiegata e una grande passione per i videogiochi otome. Un giorno, però, si risveglia scoprendo di essere diventata la protagonista del suo gioco preferito! In quanto tale, avrebbe la possibilità di far cadere ai suoi piedi ognuno dei numerosi, splendidi pretendenti maschi…ma è follemente innamorata dell’altezzosa antagonista del videogioco, la bellissima Claire François! In barba al consueto setting del gioco, la ragazza continuerà a corteggiare Claire con l’obiettivo di fare breccia nel suo cuore!

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Cura nei dettagli

Dal punto di vista tecnico, possiamo affermare che le tavole risultano curate nei minimi dettagli (con solamente qualche piccola eccezione). Volti, acconciature e abbigliamento sono infatti ritratti con la massima precisione e lo stesso si può dire per gli sfondi, caratterizzati da elementi naturali e/o architettonici piuttosto particolareggiati. Le primissime pagine, realizzate a colori, sono di notevole impatto visivo, in quanto prediligono le note calde e sono impreziosite da motivi floreali che donano al tutto un tocco di regalità. Al di sotto della sovraccoperta lucida che ritrae le due protagoniste, prima e quarta di copertina in bianco e nero ci presentano rispettivamente Rae Taylor e Claire François tramite due schede corredate da informazioni, foto e breve descrizione dei personaggi. Al termine del volume, Inori ci allieta con un piccolo racconto sulla nascita del cioccolato.

Il prezzo di 6,90 € risulta adeguato agli aumenti che oramai da un anno a questa parte hanno coinvolto anche il mercato editoriale, vista la difficoltà di reperimento della carta e i rincari dovuti all’aumento dei costi dell’energia.

A chi consigliamo I’m in Love with the Villainess?

Se siete appassionati di videogiochi romantici e sognate da sempre di svegliarvi un giorno e trovarvi catapultati nella vostra realtà virtuale preferita, allora I’m in Love with the Villainess fa decisamente al caso vostro! Vi consigliamo di leggerlo se vi piacciono le storie d’amore, se amate le sfide e il divertimento senza rinunciare a un pizzico di emozione.

  • Trama originale
  • Sensibilità nel trattare determinati argomenti
  • Illustrazioni curate dei minimi dettagli

  • Alcuni sfondi assenti o appena abbozzati
I'm in Love with the Villainess.
4

Una piacevole scoperta

I’m in Love with the Villainess è una commedia romantica decisamente originale: certo, il trope enemies to lovers è qualcosa che abbiamo già visto in altre opere, ma il mondo fantastico di Revolution, videogame all’interno del quale è ambientata la storia, è davvero molto particolare. I personaggi poi, sono perfettamente caratterizzati (anche quelli secondari). Questo nuovo manga dalle tematiche LGBTQ+ delinea un racconto intrigante, che combina diversi elementi e li fonde alla perfezione, e il risultato che ne consegue è un perfetto mix di amore, divertimento, fantasia ed emozione. Insomma, una serie tutta da scoprire!

Collezionista sfegatata, ama disegnare fan art a tema Sailor Moon e Toradora. Quando non legge ascolta musica a tutto volume perdendosi tra i fiori del proprio giardino. Puoi facilmente corromperla con del cioccolato, delle patatine fritte, oppure entrambi.

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