Il Primo Ministro Fumio Kishida ha dichiarato quest’oggi che il Giappone riaprirà le frontiere permettendo l’ingresso di cittadini stranieri sul suolo nazionale per motivi diversi dal turismo, ovvero tutti gli studenti stranieri e uomini d’affari che hanno necessità di viaggiare in direzione del suolo giapponese per lavoro. Ciò avverrà a partire dal mese di marzo 2022, come parte della strategia di uscita dalla sesta ondata di questa ormai interminabile pandemia da COVID-19.
Questa decisione è stata presa in seguito alle crescenti richieste da parte di università, imprese internazionali e membri del partito di governo. Per motivi economici e reputazionali del Paese stesso, diventa sempre più necessario allentare le restrizioni d’ingresso.
Kishida dichiara inoltre che verrà accorciato il periodo di quarantena previsto per chiunque atterri in Giappone: solo tre giorni per chi ha ricevuto la terza dose, esenzione totale per tutti quelli che giungeranno da nazioni in cui l’epidemia è tenuta sotto controllo. Il tetto massimo di visitatori giornalieri verrà aumentato da 3.500 a 5.000.
Secondo Tomohiro Yamamoto, leader del Partito Liberal Democratico, gran parte degli studenti che non possono trasferirsi in Giappone stanno optando per altre nazioni, danneggiando in qualche modo la reputazione del Paese. Allo stesso modo, gli affari non possono svolgersi solo all’interno del territorio nazionale, come ribadito lo scorso mese da Masakazu Tokura, presidente del Keidanren, la federazione imprenditoriale giapponese. La prolungata chiusura delle frontiere ha profondamente minato le collaborazioni e le negoziazioni con le società estere.
Ciò che il Giappone ha fatto finora, secondo Kazunobu Ouchi (Japanese Society of Travel and Health), è stato attenersi alle procedure da manuale sulle malattie infettive. Tuttavia, con la variante omicron già diffusa in larga scala su tutto il territorio nazionale, non ha più molto senso tenere chiuse le frontiere, dato che in aeroporti e porti navali è possibile controllare lo stato vaccinazionale di chiunque venga dall’estero ed effettuare test rapidi per il COVID-19.
Ci auguriamo che il Giappone decida di fronteggiare la pandemia senza danneggiare ulteriormente la propria economia interna e che riprenda al più presto le normali attività turistiche oltre che commerciali.
Fonte: The Japan Times