Grazie alla nuova demo rilasciata da Marvelous! sul PlayStation Store nipponico di PS Vita siamo riusciti a mettere le mani sulla versione di prova di UPPERS, il nuovo titolo creato dal papà di SENRAN KAGURA e VALKYRIE DRIVE -BHIKKHUNI-, Kenichiro Takaki.
Quello che ci viene offerto in questa breve prova è in tutto e per tutto quello che abbiamo ammirato in azione in uno dei precedenti trailer mostrati dalla compagnia. Non potremo solo ammirare il gradevole filmato di apertura, ma anche una scena animata decisamente ben realizzata che avrà il compito di introdurci l’isola Last Resort, luogo dove il combattimento è la più grande forma di intrattenimento e dove i peggiori ceffi in circolazione si radunano per darsele di santa ragione, in quanto il combattimento è la loro unica ragione di vita.
Nel filmato faremo anche la conoscenza di Ranma Kamashiro e Michiru Sakurai, unici personaggi giocabili offerti dalla demo e coppia di ragazzi la cui ignoranza nel combattimento è direttamente proporzionale alla propria forza, intenti a loro volta a fare la conoscenza dei fratelli Seiya e Junya Koyanagi, altri due dei personaggi principali sfruttati come boss principali di questa demo. Terminate le presentazioni, verremo subito gettati all’interno delle strade di Last Resort Island, dove inizieremo finalmente a prendere familiarità con i comandi di gioco grazie a un corposo ed esaustivo tutorial; ci saranno i soliti tasti adibiti ad attacchi deboli e forti, prese, scatto e parata, mentre la croce direzionale avrà un suo utilizzo particolare, vale a dire per scambiare personaggio in-game o attivare la Burst Mode una volta che avremo riempito l’apposita barra. Il parco mosse dei nostri due nuovi amici non sarà particolarmente ampio, rendendo quindi UPPERS non troppo difficile da giocare, e le varie combinazioni di mosse ben lontane dall’essere complicate da apprendere. Non sarà infatti necessario dover effettuare impensabili combinazioni di tasti per tirar fuori attacchi potenti o speciali, dal momento che il tutto sarà di facile utilizzo.
Nonostante l’estrema semplicità del tutto, i tasti non avranno quasi solo un unico compito, dal momento che la combinazione con altri pulsanti o l’utilizzo di determinate mosse durante la Burst Mode apporterà al moveset un piccolo, ma apprezzabile cambio. Giusto per fare qualche esempio, durante la parata, mediante la pressione di uno dei due appositi tasti di attacco con le giuste tempistiche, invece di effettuare il classico blocco del colpo potremo effettuare una velocissima schivata, seguita da un contrattacco più o meno potente. Nella modalità Burst invece, attaccando normalmente uno dei vari nemici o boss sullo schermo, potremo spedirli lontano da noi quasi come fossero razzi, con tanto di fumo e rumorino annesso, oppure potremo concludere con una mossa speciale caratteristica di ciascun personaggio, che richiederà ai giocatori la pressione di un preciso tasto e un po’ di button mashing per aumentare la serie di colpi inferti. Durante questi momenti sarà possibile anche cambiare il personaggio utilizzato, sempre utilizzando la croce direzionale, ma ottenendo così qualcosa di diverso dal metodo classico: solitamente il nostro partner subentra immediatamente nella battaglia e possiamo iniziare subito a controllarlo, mentre se effettueremo il cambio durante uno degli attacchi speciali, questo subentrerà e attaccherà brutalmente a sua volta il nemico, e solo dopo il filmato avremo la possibilità di prenderne i comandi.
Alcuni degli stage che ci ritroveremo ad affrontare potranno presentare degli appositi segnali: una volta attirati i nemici sopra di essi, effettueremo un’attacco ambientale con una delle particolari funzioni offerte da quello scenario preciso. Nel caso della demo, durante il nostro scontro in palestra ci sarà possibile afferrare la testa dei nemici e schiacciarla nel canestro, quasi come fosse una palla da basket. C’è da dire che, per quanto potenti e letali, i movimenti e gli attacchi dei personaggi di gioco risultano un tantino lenti, quasi macchinosi. Ciò non basta certamente a rovinare lo spirito del gioco e l’esperienza offerta, ma mette giusto addosso un po’ di delusione per la mancata opportunità di realizzare un titolo con veri combattimenti di strada fluidi e decisamente enfatizzanti.
Una delle caratteristiche su cui questo titolo vuole puntare molto è anche la presenza di una sorta di fanbase per ciascuno dei personaggi selezionabili. Infierendo molteplici danni ai nostri avversari, infatti, le prestanti ragazze che ci circonderanno durante ogni combattimento andranno in visibilio per noi, offrendoci di tanto in tanto qualche boost per i nostri attacchi o un recupero di energia, semplicemente mostrandoci le loro mutandine o incitandoci. Quando queste andranno letteralmente in estasi per noi, presenteranno un’icona a forma di lettera d’amore sopra la propria testa, e mediante la pressione dell’apposito tasto nelle vicinanze, la nostra barra Burst si riempirà di qualche livello, permettendoci quindi l’utilizzo immediato. Per aumentare il livello della nostra fanbase e dei potenziamenti offerti, però, sarà necessario ingaggiare alcune Support Queen, ragazze che seguiranno il nostro cammino all’interno dei vari stage, anche se in lontananza, incitando la folla composta da giovani donzelle ad ammirarci e a fare il tifo per noi.
Queste ultime saranno reclutabili all’interno della seconda fase di gioco, quella esplorativa. Durante il corso dell’avventura, infatti, non saremo sempre impegnati a menare le mani nei vari stage, ma ci sarà richiesto di vagare in alcune sfortunatamente piccole location, dove potremo incontrare ragazze da poter ingaggiare, appunto, come leader delle nostre supporter.
In conclusione
Avevo grandi aspettative per questo titolo e in parte non sono state deluse. Non avrei disprezzato un gioco più fluido e meno macchinoso, e magari una fase esplorativa più ampia e con più cose da fare, ma è ancora troppo presto per tirare conclusioni definitive. UPPERS, infatti, è il classico titolo alla Kenka Bancho, caratterizzato da tanta cattiveria e botte da orbi senza alcun motivo apparente, che recupererò senza ombra di dubbio, ma non a prezzo pieno.