Con un nuovo tweet rilasciato da uno degli account ufficiali della celebre piattaforma Netflix, viene rivelato che Yu Yu Hakusho, il celebre shonen creato dal maestro Yoshihiro Togashi (LEVEL-E, Hunter x Hunter) e pubblicato su Shonen Jump, diventerà una serie live action in arrivo simultaneamente in tutto il mondo.
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『幽☆遊☆白書』
Netflixオリジナルシリーズとして
実写シリーズ化決定??◤◢◤◢◤◢◤◢◤◢◤◢◤◢◤◢
「きっと・・・面しれェことが起こる」
絶対アニメ観直そ#ネトフリアニメ #幽遊白書 pic.twitter.com/3xA2BMfEvN— Netflix Japan Anime (@NetflixJP_Anime) December 15, 2020
Kazutaka Sakamoto, contents acquisition director di Netflix, farà da director per questa serie, con Akira Morii (Wild 7, Brave Heart Umizaru) alla produzione presso ROBOT.
Proprio nel corso degli ultimi anni, l’opera è tornata in qualche modo sotto ai riflettori ricevendo qualche interessante novità, come special animati, merchandise, e addirittura varie rappresentazioni teatrali.
In Italia l’opera è conosciuta sia come Yu Yu Hakusho che come Yu degli Spettri, arrivata in formato anime grazie a Yamato Video e manga da Star Comics.
Yusuke è un teppistello come tanti che, un brutto giorno, perde la vita nel tentativo di salvare un bambino. Nel mondo dell’aldilà, tuttavia, gli “addetti ai lavori” sanno che il piccolo si sarebbe salvato anche senza il suo aiuto, e che dunque Yusuke è morto invano. Così, nel tentativo di rimettere a posto le cose, cercano un modo per riportarlo in vita. Tuttavia, se il tentativo riuscisse, il nostro non sarebbe più il ragazzo di prima… Imperdibile saga per i nostalgici del fumetto anni Novanta e per tutti gli amanti di misteri, fantasmi e spiriti erranti!
Se siete interessati a scoprire la bellissima Perfect Edition di Star Comics, vi consigliamo la lettura della nostra recensione.
Fonte: Netflix via Anime News Network
White Dragon
Uno dei miei incubi si è avverato…
Anche con la migliore delle intenzioni, e qualunque sia il Paese di produzione, è IMPOSSIBILE fare una versione live action di un battle shonen (per giunta uno dei primi anni 90) senza che diventi una trashissima parodia involontaria. Dragonball insegna… Certo, l’opera di Togashi è molto più seria e “realistica” di quella di Toriyama, ma il discorso non cambia: per quanto fosse abbastanza innovativo per l’epoca e per quanto i personaggi siano ben caratterizzati, YYH è e rimane uno shonen anni 90, fatto col tipico stile di quel decennio e con tutti i tropes del caso che è impossibile rendere dal vivo senza farli risultare grotteschi. Una rappresentazione teatrale (destinata al solo pubblico giapponese, per di più) è una cosa, ma una una serie tv/film alla portata di tutti è un’altra. Certo, potrebbe venir modificato pesantemente… Ma così non sarebbe più Yu Yu Hakusho. E poi c’è Netflix dietro: l'”effetto Death Note” è sempre dietro l’angolo, produzione giapponese o meno. Senza contare gli eventuali cambiamenti politically correct alla Knights of the Zodiac: le parti basse di Kurama sono in pericolo… D: