È coraggioso, ama l’avventura, è un cacciatore di tesori. No, non è Nathan Drake. Ha un grosso testone su cui porta fiero una lampada da minatore, è vestito come Indiana Jones e si fa chiamare Capitano, nonostante non sia nemmeno in grado di saltare per colpa del grosso zaino che si porta sulla schiena. Abbiamo già avuto modo di fare la sua conoscenza in passato, ma per la prima volta è protagonista di un gioco tutto suo: si tratta proprio di lui, Captain Toad!
Susume! Kinopio-taichou, così come il gioco è conosciuto in patria, nasce come spin-off del SUPER MARIO 3D WORLD approdato su Wii U lo scorso anno, platform della celebre saga di Super Mario che presentava, appunto, livelli bonus caratterizzati grosso modo alla stessa maniera di Treasure Tracker. Sebbene alcune voci vorrebbero il prototipo del gioco in questione come un titolo basato sul franchise di The Legend of Zelda piuttosto che di Mario, l’idea alla base di Kinopio-taichou è, secondo quanto dichiarato dal producer Koichi Hayashida, quella di adattare le meccaniche di un puzzle come il cubo di rubik a quelle di un videogioco. L’idea è scaturita dalla mente di Shinya Hiratake di Nintendo EAD, poi sostenuta da Shigeru Miyamoto che, dopo aver apprezzato il lavoro svolto sui livelli speciali di 3D WORLD, ha spinto fortemente affinché Captain Toad potesse diventare un titolo stand-alone, complice anche il suo amore per il suddetto cubo.
Personalmente, giocando all’ultimo Mario per Wii U, ho trovato assai divertenti i livelli in questione, sebbene a volte decisamente ostici e, inizialmente, ho nutrito qualche dubbio sulla possibile presa che un titolo jump-less come questo potesse avere sul pubblico. Ve lo dico subito, senza girarci intorno più di tanto: ho dovuto ricredermi. Scopriamo assieme di che pasta è fatto il nostro nuovo eroe!
- Titolo: Captain Toad: Treasure Tracker
- Piattaforma: Wii U
- Genere: Platform, rompicapo
- Giocatori: 1
- Software house: Nintendo
- Sviluppatore: Nintendo EAD
- Lingua: Italiano (testi), Toadese (doppiaggio)
- Data di uscita: 9 gennaio 2015
- Disponibilità: retail, digital delivery
- Reperibilità: comune
- DLC: non annunciati
- Note: annunciato il supporto amiibo (non disponibile al momento in cui scrivo la recensione); uscita italiana posticipata di una settimana a causa delle festività natalizie
Supponiamo che non abbiate mai avuto a che fare con SUPER MARIO 3D WORLD e non abbiate idea del concept che, inizialmente, ha dato vita a Le Avventure di Capitan Toad. Di cosa si tratta? Provate a immaginare un platform tridimensionale, ambientato nel mondo di Mario, che viene privato di due degli elementi chiave che contraddistinguono la saga: la possibilità di saltare e il limite di tempo (quest’ultimo, tuttavia, presente negli stage fungheschi 3D WORLD). Rinunciate agli immensi livelli aperti di Super Mario 64 e provate a restringere ancora di più i corridoi visti nei titoli più recenti, il cui scopo è quello di arrivare al traguardo e piazzare la nostra bandiera sull’asta nel più breve tempo possibile: il risultato ci porta a scenari di gioco più compatti, di cui avremo subito una visione d’insieme e che richiederanno di esplorare, scoprire e ragionare piuttosto che correre in maniera forsennata verso la meta, facendo incetta di monete e piazza pulita dei nemici. Proviamo a tornare indietro, con la mente, a quando eravamo bambini: una volta ricevuto un giocattolo nuovo, ci veniva d’istinto guardarlo da ogni angolazione, ruotarlo, osservare con attenzione ogni piccolo dettaglio e sperimentare la sua mobilità, sviscerando esaltati tutte le sue funzioni. Certo, detto così sembra quasi di non essere mai cresciuti, ma una volta preso in mano il GamePad di Wii U e affrontati i primi livelli col Capitano, saranno proprio i pomeriggi passati sul tappeto in soggiorno a cinque anni a tornarci alla mente. Captain Toad: Treasure Tracker è un giocattolo moderno capace di stimolare l’ingegno, il senso di avventura e di divertire senza nessuna forzatura e senza quasi mai lasciare frustrato il giocatore.
Che Toadico a’ffà
Al primo avvio ci ritroveremo a dover già familiarizzare con i meccanismi di gioco prima ancora della schermata del titolo. Quello che potremmo considerare un livello zero sarà proprio la videata di avvio, che ci darà un incipit della trama e ci catapulterà subito dopo nella hub per la selezione dei livelli, strutturata come un vero e proprio libro, un diario dell’avventura, con una doppia pagina riservata a ciascuno degli stage, contenente tutte le informazioni che faranno al caso nostro: dal titolo a un’immagine di anteprima degli stessi, dal numero di gemme ottenute agli obiettivi secondari, e persino il record delle monete raccolte e la data in cui abbiamo giocato ciascun livello.
I livelli di Treasure Tracker si presenteranno come dei diorami interattivi, scatole aperte che celano meccanismi e segreti che aspettano solo che il nostro prode funghetto (piano coi doppi sensi…) ci si ficchi letteralmente a capofitto (ecco, appunto). La prima cosa da fare sarà prendere confidenza con la telecamera; attraverso il controller speciale della console Nintendo potremo ruotarla in due diverse maniere: tramite i giroscopi che ci chiameranno a muovere il GamePad nell’aree o, in maniera più classica, sfruttando lo stick analogico destro. Una volta data un’occhiata in giro, è tempo di individuare il nostro obiettivo principale: l’iper stella che, se catturata, ci consentirà di portare a termine la nostra missione. Solitamente per riuscire a raggiungerla dovremo passare attraverso una serie di trappole o nemici, attivando interruttori oppure scalando o lasciandoci cadere in modo tale da riuscire a farci strada nella maniera che riteniamo più opportuna.
Chiaramente l’iper stella non sarà l’unico oggetto da tenere d’occhio: se, come il sottoscritto, amate esplorare i livelli per raccogliere tutti gli extra possibili e immaginabili prima di passare al livello successivo, sarete lieti di sapere che Captain Toad, oltre alle classiche monete mariesche, sarà chiamato a trovare anche tre preziose gemme (spesso nascoste nei luoghi più impensabili) e, spesso obbligatoriamente nella seconda visita al livello, portare a termine un obiettivo secondario. Tali obiettivi verranno visualizzati solo una volta portato a termine il livello una prima volta, il che ci costringerà a rigiocarli almeno una seconda per riuscire a completare la sfida: dovremo, per esempio, trovare l’agognato fungo dorato, completare il livello sconfiggendo tutti i nemici, oppure attivando determinati interruttori solo un certo numero di volte, oppure ancora, in puro stile Solid Snake, avanzare fino alla stella senza farci individuare da alcun nemico di guardia. Il completamento di tali obiettivi secondari ci garantirà un timbro a forma di corona sulla pagina del livello in questione, la cui raccolta sarà necessaria al fine di sbloccare tutti i mondi di gioco.
I numerosi livelli saranno suddivisi in tre macro-episodi, raccolti in altrettanti libri, e intervallati da brevi cutscene che ne dipaneranno la storia. Le vicende del Capitano e della sua compagna di viaggio Toadette non risulteranno mai noiose o prolungate forzatamente: avanzando, episodio dopo episodio, ci augureremo solo che ad attenderci ci siano altri nuovi livelli.
Niente paura, miei prodi! Sebbene Nintendo non abbia ancora annunciato la presenza di DLC (come ormai consuetudine anche per i titoli Wii U), potremo sbloccare una serie di livelli bonus se sulla nostra console sarà presente una partita salvata di SUPER MARIO 3D WORLD. Si tratta di un episodio speciale, di cui alcuni livelli tratti o ispirati dal suddetto gioco, affrontabili ora nei panni del povero Captain “I can’t jump” Toad.
SALGA A BORDO, CA**O!
Rispetto al prototipo de Le Avventure di Capitan Toad, i livelli di Treasure Tracker risultano più godibili, meglio strutturati e visivamente più piacevoli. Ci si diverte di più anche grazie alle nuove azioni che Toad sarà in grado di compiere rispetto all’episodio pilota (dove l’essere totalmente inerme risultava assai frustrante), come correre più veloce, azionare manopole e interruttori, utilizzare la lampada sulla testa per individuare oggetti nascosti e rendere inoffensivi determinati nemici, nonché tirare fuori rape dal terreno e lanciarle addosso ai nemici per stordirli o addirittura eliminarli (una citazione a Doki Doki Panic, il Super Mario Bros. 2 occidentale). In più, a volte, fra un livello e l’altro, ci capiterà di poter affrontare dei livelli bonus chiamati “Pioggia di Monete“, che saranno a disposizione solo di tanto in tanto e ci metteranno di fronte a divertenti sfide in cui dovremo raccogliere quante più monete possibili, sfruttando power up del calibro della doppia ciliegia o del super piccone (con un’altra, fantastica citazione al primo Donkey Kong), che di tanto in tanto ci capiterà di trovare sul nostro cammino anche nei livelli regolari.
Se temete che la monotonia possa essere uno dei punti deboli di Capitan Toad, dovrete in parte ricredervi: per quanto vari possano essere i rompicapo dei diorami, tutti manterranno la medesima struttura, richiedendo sempre di essere portati a termine con la conquista della tanto ambita iper stella. Tuttavia, ci capiterà a volte di doverli affrontare a bordo di veicoli come il carrello da minatore. In questo caso, mentre sul nostro bel televisore potremo ammirare il gioco dalla solita visuale, tramite il Wii U GamePad potremo osservare il mondo che ci circonda direttamente dagli occhi del Capitano (o alle sue spalle): tramite i giroscopi e gli stick analogici muoveremo la visuale, e sfruttando il mirino al centro del piccolo schermo potremo lanciare le rape in direzione dei nemici, dei blocchi POW, degli oggetti da conquistare e degli interruttori. Vi assicuro che all’inizio non sarà propriamente facile riuscire a gestire la telecamera, ma posso allo stesso modo garantirvi che l’esperienza risulterà piuttosto divertente.
BRAVO~!
Vi ricordate del senso di meraviglia che ci ha permeato lo scorso anno quando abbiamo messo per la prima volta le mani su SUPER MARIO 3D WORLD? Lo stesso che poi abbiamo avuto modo di provare nuovamente con Mario Kart 8, e più di recente con Super Smash Bros. for Wii U. Parlo ovviamente della splendida combinazione di grafica e colonna sonora che solo Nintendo riesce a imbastire con le sue esclusive e che torna, ancora minuziosamente curata, in Captain Toad: Treasure Tracker. Con dei livelli decisamente ristretti se paragonati a quelli di 3D WORLD o ai circuiti di Mario Kart, e con un’azione indubbiamente meno frenetica di Smash Bros., Nintendo EAD ha focalizzato i propri sforzi sul meraviglioso livello di dettaglio dei modelli poligonali di Toad, nemici e comprimari, nonché sugli splendidi scenari che costituiscono il gioco stesso, che potremo ruotare a piacimento con le modalità già ribadite.
L’assenza di un limite di tempo per la conclusione dei livelli gioca anche a favore dell’aspetto puramente visivo: potremo passeggiare e goderci i ristretti, ma suggestivi paesaggi, soffiando sul microfono per vedere l’erba muoversi e i soffioni disperdersi nel vento, oppure gioire di piccoli tocchi di classe come la possibilità di far spuntare fiori sulle siepi nel borgo dei Tipi Timidi tramite il touchscreen. Il tutto, accompagnato da una splendida colonna sonora che, fra pezzi inediti e riproposizioni da SUPER MARIO 3D WORLD, si mantiene sempre su ottimi standard, accompagnata dai già noti suoni e rumori del Regno dei Funghi, su cui spadroneggia l’inconfondibile vocina di Toad, che tronfio vi urlerà il suo caratteristico Bravo! Unico neo, dal lato prettamente tecnico, è la risoluzione, che abbandona i 1080p dei titoli citati poc’anzi per una meno appagante 720p, mentre dal lato pratico, il problema risiede nei giroscopi del GamePad: personalmente, trovo più comodo ruotare l’inquadratura tramite l’analogico destro perché, spesso inavvertitamente, mi capita di muovere il controller e di conseguenza la visuale. Peccato anche per l’impossibilità di giocare con un altro controller in dotazione a Wii U, nonché per l’assenza di una modalità a due giocatori.
A chi consigliamo Captain Toad: Treasure Tracker?
Solitamente i titoli legati al franchise di Super Mario hanno già una buona fetta di appassionati ad attenderli al varco. Questi, solitamente, sono suddivisi nei cosiddetti hardcore gamer che lo adorano dai tempi del NES e lo seguono in ogni sua avventura, ma anche in stormi di ragazzini e rispettive famiglie che ritrovano in Mario un vecchio amico a cui poter affidare i propri figli e divertirsi con loro. Captain Toad: Treasure Tracker mantiene la tradizionale cura dei titoli di Mario, sebbene offrendo un’originale esperienza single player. Lo apprezzeranno tutti coloro che cercano innovazione nel genere, quelli che amano i gameplay ragionati e mai frenetici e infine tutti i giocatori che amano sentirsi soddisfatti dall’aver trovato la giusta soluzione per ciascun rompicato e aver raccolto tutto il possibile in ciascun livello. Il titolo risulta adatto anche ai giocatori alle prime armi e ai bambini, che si ritroveranno a ragionare, in maniera divertente e mai frustrante, sul come portare a termine ciascuna missione del carismatico protagonista. Sconsigliato, invece, a tutti coloro che in un platform sono alla ricerca di pura azione e frenesia.
- Prezzo contenuto, buona longevità
- Tecnicamente superlativo, peccato per i 720p
- Livelli bonus per chi possiede di SUPER MARIO 3D WORLD
- In attesa di sapere cosa ne sarà degli amiibo
- Un solo slot disponibile per le partite salvate
- Giroscopi a volte poco pratici
- Assenza di una modalità per due giocatori
- Nessun particolare supporto per Miiverse
Captain Toad: Treasure Tracker
Un'appagante avventura per un protagonista improvvisato
Quando ho assistito per la prima volta al suo annuncio ufficiale durante un Nintendo Direct, immaginavo che Captain Toad: Treasure Tracker potesse semplicemente essere un more of the same plus delle già collaudate Avventure di Capitan Toad presenti in SUPER MARIO 3D WORLD, e ho continuato a credere a ciò fino a che non ho potuto mettere le mani sulla versione finale del titolo. Captain Toad è divertente, rilassante, stimolante e quasi mai noioso, anche se vi consiglierei di non spararvi di fila tutti quanti i livelli, centellinandoli giorno dopo giorno per non ricadere in alcun modo in un senso di monotonia. I livelli sono tanti, e tutti diversi tra loro, ma purtroppo i giocatori più affamati di azione potrebbero sentire la mancanza di tutto ciò che caratterizza Super Mario. Non a caso, stavolta, il protagonista è Toad. Quello che posso augurare a me stesso e a Nintendo è che Treasure Tracker possa essere solo il primo di una serie di giochi dallo stampo così originale, che possano valere sia per il fatto di avere un riscoperto Kinopio come protagonista (più figo del solito, devo ammetterlo) sia per un gameplay innovativo, diverso dai titoli a cui il Regno dei Funghi ci ha abituati in questi ultimi anni, che sfrutta quasi alla perfezione le caratteristiche della console di destinazione. Peccato per l’assenza di una modalità esclusiva per due giocatori, che di certo avrebbe garantito ore e ore di divertimento aggiuntivo. Magari la prossima volta?