Caro fratello – Recensione del manga

La delicatezza con cui vengono trattate tematiche importanti, unita a illustri citazioni letterarie e a disegni dalle linee raffinate è il tratto distintivo delle opere di Riyoko Ikeda, e queste caratteristiche sono visibili in particolar modo in Caro fratello, il secondo lavoro di successo della mangaka dopo Lady Oscar, titolo italiano di Versailles no bara, Le Rose di Versailles, pubblicato a partire dal 1974 sulla rivista Margaret di Shūeisha e successivamente raccolto in tre tankōbon usciti verso la fine del 1975. Lo scorso 22 giugno, J-POP Manga ha portato in Italia questo fantastico classico in un corposo volume unico, arricchito da ben otto disegni a colori e due storie inedite. Andiamo ora ad approfondire l’analisi di questo shōjo partendo dalla trama.

La protagonista è la giovane Nanako Misonoo, che sta per iniziare le scuole superiori presso il prestigioso Istituto Seiran. Entusiasta di cominciare la sua avventura nella nuova scuola, ancora non sa a quali peripezie dovrà andare incontro. La ragazza, infatti, entrerà a fare parte della Sorority, gruppo elitario gestito dalle Magnifiche tre, ossia le tre fanciulle più popolari della scuola. Questo scatenerà la rabbia e l’invidia di diverse compagne, che reputano Nanako non all’altezza; lei, sentendo il bisogno di confidarsi e di esprimere i propri sentimenti, inizia a scrivere delle lettere a un ragazzo più grande (di qui la forma epistolare della narrazione), nonchè suo insegnante delle scuole medie, Takehiko Henmi. Nanako lo considera come un fratello al quale poter raccontare ogni cosa, senza sapere che in realtà egli lo è davvero, in quanto figlio del suo patrigno, avuto con la prima moglie.

Un intreccio di esistenze

I personaggi di questo manga sono numerosi e tutti caratterizzati in maniera approfondita; tra quelli principali innanzitutto abbiamo Nanako Misonoo, la protagonista, una giovanissima e timida ragazza dall’aspetto grazioso e dai modi semplici, insicura e ingenua, ma anche molto generosa, sensibile, altruista e determinata. Ella si innamora di Rei Asaka, anche conosciuta con il soprannome di Saint Just, e i sentimenti che nutre nei suoi confronti sono molto forti, tanto che Nanako arriva a sviluppare quasi un’ossessione e una smisurata ammirazione nei suoi confronti. L’amore e l’apprensione che prova Nanako è tanto forte quanto lo è, allo stesso tempo, il dolore che la lacera ogni volta che avverte la tristezza e la poca voglia di vivere di Rei. Quest’ultima, infatti, a causa di delusioni e sofferenze, ha sviluppato una pericolosa dipendenza da farmaci, droghe e fumo. Altro personaggio cardine è Fukiko Ichinomiya, presidente del consiglio studentesco e capo della Sorority. Sempre elegante e raffinata e dall’aspetto incantevole, in realtà sotto i suoi modi apparentemente dolci e gentili nasconde un incredibile astio nei confronti delle compagne, ha un istinto manipolatore e autoritario, e soprattutto nei confronti di sua sorella Rei è crudele e spietata.

Kaoru Orihara, detta anche “Principe Kaoru” per i suoi modi da maschiaccio, fa parte delle Magnifiche tre insieme a Rei e Fukiko. Takehiko Henmi è l’insegnante delle scuole medie preferito da Nanako, colui che verrà scelto dalla stessa come fratello elettivo al quale scrivere delle lettere; in realtà egli è davvero il fratello della ragazza, anche se non di sangue. E’ molto affettuoso e comprensivo con la giovane sorellastra, legge con attenzione le sue lettere e nel corso delle vicende noterà la sua notevole crescita e maturazione. Takehiko Henmi ha un migliore amico, Takashi Ikinomiya, fratello maggiore di Rei e Asaka, un ragazzo affascinante appassionato di auto sportive e vestiti ricercati. Takashi cerca invece conquistare Mariko Shinobu, nonostante l’enorme diffidenza che quest’ultima nutre nei confronti degli uomini. La bella Mariko è infatti figlia di uno scrittore di libri pornografici che ha tradito la moglie e proprio a causa di questo conflitto tra i suoi genitori tende a sviluppare un rapporto morboso nei confronti del prossimo, per esempio con Nanako si dimostra decisamente possessiva, perchè in realtà teme di essere abbandonata. Possiamo senza dubbio affermare che tutti i protagonisti di questo racconto sono, in un modo o nell’altro, collegati tra loro: le loro vite si intrecciano e si concatenano le une alle altre, che sia a causa dei legami di sangue esistenti tra alcuni personaggi, oppure semplicemente a causa dei rapporti affettivi e sentimentali che si vengono a creare tra gli stessi.

La giovane Nanako viene invitata a sorpresa a iscriversi a una delle più prestigiose scuole private femminili del Giappone, il Seiran Gakuen. Tra il difficile rapporto con le fredde compagne, che non la considerano all’altezza dello standard dell’istituto, e la travolgente novità delle emozioni che inizia a esplorare nella sua adolescenza, Nanako riflette sulla sua nuova vita in una sorta di diario, confidandosi in forma epistolare al suo fratellastro più grande. Una raffinata riflessione sui temi della crescita, dall’amore alla morte alla fragilità dei sentimenti. Un classico dello shojo manga dell’autrice di Lady Oscar, la grande Riyoko Ikeda, in un’edizione definitiva di grande formato.

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Libera voce ai sentimenti

Il punto di forza dell’intera storia risiede proprio nell’incontro/scontro tra personalità apparentemente diverse, ma che al contempo hanno anche molto in comune; inoltre, il racconto si dipana sotto forma di lettere che, come abbiamo già detto, Nanako scrive a Takehiko, dunque spesso la narrazione assume la veste di un flusso libero (ma ordinato) di pensieri e sensazioni. Le tematiche che questo manga affronta sono molteplici: si parla di amore, di amicizia, del senso di famiglia e dell’esistenza di forti legami che vanno oltre a quelli di sangue; si affrontano anche argomenti più cupi e delicati quali il dolore, la sofferenza, la morte, la dipendenza da farmaci e droghe, la necessità costante di accettare se stessi e di venire approvati anche dal prossimo, correlata a un forte bisogno di appartenenza a un gruppo unito e coeso.

Per quanto concerne l’aspetto stilistico, quest’opera è impregnata di numerosi riferimenti culturali, in particolare citazioni filosofiche e letterarie, che rendono spesso il linguaggio aulico e molte espressioni decisamente evocative: ciò è sicuramente dovuto alla tipologia di studi che la mangaka Riyoko Ikeda ha intrapreso con passione: quelli delle discipline umanistiche. A livello tecnico si possono apprezzare delle tavole dai tratti puliti e delicati, che danno vita a disegni estremamente raffinati; le pagine a colori presentano tinte tenui e toni pastello. Anche gli sfondi sono piuttosto curati, solo di rado qualche illustrazione appare semplificata attraverso una drastica riduzione di particolari e dettagli. La presenza costante di elementi floreali, che spesso sono fuori contesto ma che servono semplicemente come cornice, conferisce eleganza all’intero comparto grafico. Per quanto riguarda il prezzo, c’è da dire che sicuramente risulta un pochino alto (praticamente il triplo del prezzo standard dei soliti volumetti), ma ciò è comprensibile: si tratta di un corposo volume unico che vale assolutamente la pena collezionare, sia perchè firmato da un’icona del fumetto giapponese, sia per la cura che J-POP ha dedicato a copertina, impaginazione e inserti a colori di questa riedizione: il risultato che ne è scaturito è di ottimo livello.

A chi consigliamo Caro Fratello?

Caro Fratello fa per voi se amate le storie romantiche e se sognate anche voi di trovare un giorno il vero amore, quel sentimento talmente travolgente in grado di rendervi estremamente forti e allo stesso tempo altrettanto vulnerabili. Quello che vi colpirà durante la lettura sarà proprio la forza espressiva con cui vengono descritti i sentimenti di ciascun personaggio, attraverso riflessioni, dialoghi e monologhi interiori. Questo shōjo della Ikeda, suddiviso in tre racconti di una lunghezza modesta, mette in campo personaggi ciascuno con una storia e un passato particolari: l’animo e la psicologia umani vengono scandagliati in profondità, rivelandone anche i lati più oscuri e meschini. Quindi se amate il dramma e le riflessioni esistenziali, non dovete fare altro che leggere questo vero e proprio capolavoro!