ALEComics 2021: racconti dalla fiera del fumetto alessandrina

ALEComics 2021: Racconti dalla fiera del fumetto alessandrina

Si è tenuto nel weekend da poco terminato, 11 e 12 settembre, la settima edizione di ALEcomics 2021: il festival del fumetto che, come suggerisce il nome, si tiene nella città di Alessandria in Piemonte. Noi di Akiba Gamers abbiamo partecipato alla manifestazione entrambi i giorni e adesso vi spieghiamo perché dovreste visitarla se ne avete la possibilità, sicuramente in vista dell’evento dell’anno prossimo. Come vi avevamo già anticipato nella notizia dell’annuncio dell’edizione di quest’anno, il festival si svolge nella cornice della Cittadella di Alessandria, una ex-fortezza purtroppo criminalmente poco valorizzata dalla città e che fortunatamente ogni anno grazie alla fiera si rianima per un paio di giorni.

In questa cornice piuttosto suggestiva, sta nascendo uno degli eventi più interessanti del panorama fieristico del Piemonte: con più di 15.000 visitatori nel weekend si inizia ad avvicinarsi ai numeri di fiere decisamente più blasonate come il Torino Comics. Quest’anno inoltre si è raggiunto il più grande numero di artisti presenti nella Self Area situata nella Caserma Montesanto, alcuni di questi che arrivano anche da lontano, senza parlare della mostra mercato dove invece erano presenti fumetterie, negozi specializzati e simili che arrivano da tutta Italia. Quest’anno la manifestazione si è svolta nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, reduci dell’esperienza dell’anno scorso: dove moltissime fiere del fumetto hanno preferito (o sono state costrette per vari DPCM) a saltare l’edizione del 2020, ALEcomics si è svolta regolarmente. Anche quest’anno il discorso non è cambiato: diverse fiere hanno dato forfait, ma potevo chiaramente vedere nei volti degli astanti la grandissima voglia di ritrovarsi tutti assieme in un mondo che per noi rappresenta un po’ una seconda casa.

Svolgendosi nel cortile interno e in una delle caserme della Cittadella, quest’anno ALEcomics 2021 celebrava i mitici anni ’80 con intrattenimenti a tema, fra cui l’apprezzata area arcade (che spero ritorni comunque anche negli anni successivi come attrazione ulteriore) con numerosi cabinati, recuperati e ristrutturati per poter rivivere un po’ i ricordi della sala giochi anche se alcuni, come il sottoscritto, in realtà di quel periodo non esistevano neppure. A parte questo, la fiera si mantiene da sempre piuttosto simile nelle sue varie edizioni: una grossa mostra mercato nel cortile interno per i negozianti che vendono merchandise e simili, alcune associazioni a cui viene dato uno spazio per mostrare le proprie coreografie, come le esibizioni dei combattimenti con spada laser; un grosso palco dove si sono tenute fra le altre cose il Cosplay Contest, grande attrazione di domenica, e infine un piccolo gazebo adibito a conferenze, oltre ovviamente alla caserma adibita a self area dove artisti, autoproduzioni e piccole case editrici possono esporre e vendere i propri lavori. Gli eventi da seguire erano parecchi, anche se al momento l’appeal maggiore della fiera è la numerosa presenza di negozi dove acquistare merchandise altrimenti introvabile per chi non ha un negozio specializzato nella propria città.

Si tratta sicuramente di una fiera del fumetto da visitare se ne si ha la possibilità, perchè nonostante le dimensioni ridotte, ha davvero tanto da dare e ogni anno è in continua crescita: non vedo l’ora di scoprire cosa ci si inventerà l’anno prossimo.

Infine, una piccola considerazione personale. Come fare per rendere ancora migliore questa fiera? I miei suggerimenti sono due, anche se uno di essi difficilmente è attuabile dagli organizzatori della fiera, e richiederebbe invece un intervento maggiore da parte delle istituzioni e sicuramente da parte della Sovrintendenza delle Belle Arti e al Ministero dei beni culturali, ed è quella di ampliare gli spazi disponibili ad espositori e artisti, magari rifunzionalizzando e aprendo al pubblico un’ulteriore caserma o edificio, da adibire anche a mostre, conferenze più grosse, workshop o cose di questo genere. Con questa considerazione ci colleghiamo bene al secondo punto, e cioè che per diventare una fiera di primo livello sono necessari ospiti di caratura internazionale, come mangaka o altre figure professionali che lavorano nel mondo dei videogiochi, anime e manga, e simili. Chiaramente, vista la crisi pandemica in atto, avere ospiti internazionali sarà difficile per un po’, ma credo che questo debba essere lo step successivo per rendere una già ottima fiera ancora migliore. In ogni caso, non posso che rinnovare i miei complimenti agli organizzatori per essere riusciti ad allestire con continuità una fiera anche in questi due anni di Covid che si è sempre svolta in sicurezza: ALEComics 2021 ha rappresentato uno dei pochi eventi annuali interessanti in questa altrimenti decisamente depressa provincia di Alessandria.

Ossessionato da Le Bizzarre Avventure di JoJo e METAL GEAR, pensa che TRIGGER abbia salvato gli anime. Darebbe tutto pur di vedere un nuovo Trauma Center e il finale di Berserk; generalmente ti vuole bene, finché non gli parli di microtransazioni.

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