Abbiamo provato in anteprima l’attesissimo picchiaduro DRAGON BALL FighterZ. Cosa ci riserverà questo nuovo titolo dedicato a Goku e compagni?
Da questa mattina sono finalmente partiti i closed beta test di DRAGON BALL FighterZ, il picchiaduro per PlayStation 4, Xbox One e PC offerto da BANDAI NAMCO Entertainment e dall’esperta in fighting game ARC SYSTEM WORKS, dedicato alle avventure di Goku, Vegeta e compagni.
Il titolo è uno dei più attesi degli ultimi tempi, almeno per quanto riguarda le trasposizioni videoludiche di serie animate, ed è stato capace di farsi notare non solo dai fan della serie divoratori di videogames, ma anche molti esperti del settore che, magari, con il tempo si sono lasciati un po’ alle spalle l’opera di Akira Toriyama.
Per questa particolare beta a numero chiuso sono stati resi giocabili ben undici personaggi e svariati stage, utilizzabili però esclusivamente in prove multigiocatore online, ovvero: avvii per la prima volta il gioco e ti ritrovi subito a prendere pugni come se piovessero da chi, magari, è riuscito a giocare qualche partita prima di te e conosce già il funzionamento dei comandi. Insomma, il miglior inizio possibile!
Prima di gettare immediatamente i giocatori nel vivo, senza se e senza ma, il gioco ci introducendoci un minimo alla lobby multiplayer e il cambio della skin del proprio avatar, alla funzionalità degli sticker, passando alle modalità replay e arena, vero fulcro del gioco.
Learn the Hard Way
A differenza di altre beta di picchiaduro, vedi il non più recente Street Fighter V, i match in questa partiranno immediatamente tramite lobby, senza la possibilità di attendere il matchmaking mentre prendiamo un minimo di confidenza con i comandi, come una pseudo modalità training provvisoria. Gli unici scontri effettuati contro l’IA della CPU sono arrivati come “toppa” riparatrice per quel paio di occasioni in cui la compagnia ha chiuso temporaneamente i server, per apportare qualche miglioria, anche se ormai era troppo tardi; chi ha iniziato i test dalle undici di questa mattina si è ritrovato spedito nel passato, i bei vecchi tempi, quando in sala giochi ti apprestavi per la prima volta a mettere mano a un picchiaduro senza sapere minimamente cosa stessi premendo. Certo, trattandosi di un titolo console si sarebbe potuto un minimo risolvere il tutto quantomento con una lista di mosse per i personaggi, sfogliabile nel menu delle opzioni, che però si è scelto di non inserire per lasciare il brivido della scoperta sul momento.
Fortunatamente ho avuto modo di fare qualche scontro con il nostro BaSS che, a differenza di altri utenti, mi ha lasciato qualche secondo per capire un minimo il funzionamento dei tasti… prima saccagnarmi di botte.
Dopo aver preso una dose iniziale di schiaffi che mi ricorderò da qui fino al prossimo febbraio, mese in cui il gioco arriverà ufficialmente sui nostri scaffali, sono finalmente riuscito a prenderci un minimo la mano e gettarmi a capofitto nella prova vera e propria di quello che il titolo, o quantomeno questa closed beta, è in grado di offrire ai fan della serie e appassionati di picchiaduro.
Anime ja nai!
Oltre a regalare una grafica che più pertinente non si può, in grado di farti sentire proprio dentro uno dei tantissimi episodi delll’anime, DRAGON BALL FighterZ presenta anche tante meccaniche allettanti in grado di accontentare sia i più esperti dei picchiaduro che i neofiti di questo genere, grazie anche alla presenza di combo automatiche che, se messe a segno, riuscirebbero a fare discreti danni a chiunque. I combattimenti tre contro tre non sono per niente ardui da padroneggiare, e nel giro di qualche scontro riusciremo a prendere in mano la situazione, creare il nostro team di personaggi preferiti, tenendo conto delle varie caratteristiche e moveset, e riuscire a combattere al meglio delle nostre possibilità.
Oltre ai devastanti attacchi speciali, ciascuno dei personaggi può contare anche su spettacolari mosse finali, i cui filmati ci lasciano davvero la bava alla bocca. Oltre a questo è possibile far schiantare gli avversari contro edifici, montagne o altri elementi presenti negli scenari, e se proprio non saremo soddisfatti, ciascuno stage è addirittura distruttibile, ma a patto che l’attacco finale effettuato abbia una potenza inaudita.
Dal primo annuncio del gioco, originariamente trapelato come DRAGON BALL Fighters, ho fatto i salti di gioia perché finalmente, almeno stando a quanto il nome suggeriva, non c’era alcun riferimento su quale arco narrativo si sarebbe andati a toccare. L’arrivo del nome ufficiale, in cui la S di “Fighters” è stata sostituita con una Z, ha lasciato davvero poco spazio all’immaginazione. Diciamoci la verità; nonostante Dragon Ball Z sia la parte più conosciuta e apprezzata in generale in tutto il mondo, per quanto la adori anche personalmente, non avrei davvero schifato un titolo in cui non si facesse distinzione su quanto offerto e, sebbene il 60/70% del roster sarebbe stato a tema Z, vista la sua popolarità, si sarbbe comunque lasciato spazio eventualmente anche alla prima serie, GT o l’attuale Super (ovviamente parlo di prima serie dal punto di vista animato, visto che nel manga questa e Z sono entrambe racchiuse sotto un più generico titolo Dragon Ball).
Super al momento è minimamente toccato grazie alla presenza di Goku e Vegeta in versione SSGSS, alla trasformazione di Golden Freezer e all’appena annunciato Tenshinhan con il costume caratteristico della nuova serie, cosa che apprezzo davvero tanto, sebbene continui ad avere il sentore che ci sarà ben poco all’interno del gioco completo. Ovviamente spero che questa rimanga solo una mia supposizione, e che venga presto screditata da ARC SYSTEM WORKS e BANDAI NAMCO Entertainment.
La Via del Serpentone
Sebbene nelle tre ore offerte dalla prima fascia di test abbia avuto modo di provare tutti i personaggi, stage e quant’altro, non vi nascondo che aspetto con impazienza di poterlo rigiocare nuovamente. DRAGON BALL FighterZ, anche in questa forma incompleta, mi ha davvero catturato e divertito: grazie a ciò posso decisamente aumentare le aspettative che avevo già coltivato dal suo annuncio fino a oggi. Certo, continuo ad avere questo malessere interno, questa sorta di brutta sensazione, riguardo il roster di personaggi giocabili, ma diciamo che nell’insieme ci siamo. BANDAI NAMCO Entertainment e ARC SYSTEM WORKS stanno creando qualcosa di grande e mirato, in egual misura, ai fan della serie e ai videogiocatori incalliti in cerca di vere sfide. Sarà difficile attendere fino a febbraio. Una lunga attesa, quasi lunga come la Via del Serpentone…