ELDEN RING – Analisi del nuovo trailer del titolo FromSoftware

ELDEN RING si è finalmente mostrato al pubblico con un trailer di gameplay che ha rivelato anche la data d'uscita. Analizziamolo in dettaglio.

ELDEN RING - Analisi del nuovo trailer

Finalmente ci siamo. Dopo un’attesa lunga due anni da quel fatidico annuncio all’E3 2019 che aveva mandato in visibilio i fan, dopo un’assenza totale (o quasi) di aggiornamenti che aveva reso il titolo uno dei più chiacchierati in rete, abbiamo la conferma che ELDEN RING esiste. Lo scorso giovedì 10 giugno, al termine di una Summer Games Fest non certo esaltante, Bandai Namco ha presentato per la prima volta un trailer di gameplay lungo tre minuti del nuovo titolo di FromSoftware e Hidetaka Miyazaki. Quasi una liberazione per un Geoff Keighley visibilmente emozionato per questo annuncio, e il modo perfetto per iniziare col botto l’E3 2021 dopo la pausa dell’anno scorso dovuta alla situazione pandemica.

Il trailer in questione, oltre alla solita, immancabile spettacolarità delle produzioni From e a una graditissima conferma, quella della data d’uscita, ha messo in luce numerosi elementi interessanti specialmente per quanto riguarda il gameplay, da sempre il piatto forte della filosofia ludica di Miyazaki e soci. Analizziamo dunque questo breve filmato per fare il punto su tutto quello che sappiamo, e che possiamo prevedere, su uno dei videogiochi più attesi in arrivo il prossimo anno.

ELDEN RING - Analisi del nuovo trailer

Alzati, Senzaluce. Con questo termine, traduzione italiana dell’originale inglese tarnished, esordisce la sinossi disponibile sul sito ufficiale di Elden Ring. Un termine ripetuto molte volte anche all’interno dello stesso trailer, a testimonianza della sua centralità nella storia. Il giocatore comanderà infatti proprio un Senzaluce in un mondo fantasy oscuro e decadente chiamato l’Interregno, dove l’Anello Ancestrale (l’Elden Ring che dà il titolo al gioco), sorgente dell’Albero Madre, è andato in frantumi. Nei panni del protagonista dovremo raccogliere i frammenti dell’anello, le cosiddette “rune maggiori”, e diventare il Lord Ancestrale.

Queste sono le premesse essenziali ma molto intriganti di una trama che, come sappiamo già dal suo annuncio, vedrà la collaborazione del celebre scrittore George R. R. Martin (Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco) per la caratterizzazione del background dell’Interregno. Una coppia, quella formata dall’autore statunitense e da Hidetaka Miyazaki, che siamo certi farà faville, donando una lore profonda e ricca di sfaccettature a quella che si prospetta essere l’opera più ambiziosa di sempre dello sviluppatore giapponese. Dal punto di vista del racconto, ancora non sappiamo se Elden Ring seguirà la falsariga di Sekiro, offrendo una narrazione più esplicita e lineare rispetto a quella totalmente implicita dei capitoli di Dark Souls, o se avremo un ritorno alle origini. La presenza di due voci narranti nel trailer, quelle della dama incappucciata e di una figura sinistra non meglio precisata, sembrerebbe suggerire la prima opzione, ma il materiale a nostra disposizione è ancora troppo poco per poter fare ulteriori considerazioni.

Come dicevamo, l’aspetto senza dubbio più interessante del trailer è rappresentato dai primi assaggi di gameplay in esso proposti, che tanto stanno facendo discutere il pubblico e la critica di tutto il mondo. Ammettiamolo, quello che istintivamente abbiamo pensato un po’ tutti durante la proiezione del filmato, rafforzatosi ulteriormente alla sua conclusione, è “questo è Dark Souls 4”. Difficile negare infatti l’evidente somiglianza, dal punto di vista artistico e grafico, con i titoli della trilogia, nonché il palese riciclo di asset (modelli, animazioni, etc.) delle precedenti produzioni From. Potete criticare quanto volete la mancanza di innovazione – caratteristica ormai sempre più rara nei videogiochi ad alto budget – e la volontà di andare sul sicuro, ma questo è proprio quello che i fan dei soulslike (me compreso) desiderano. Difficile pensare, inoltre, che una software house capace di inventare un vero e proprio sottogenere dei videogiochi di ruolo e di azione abbandoni o rivoluzioni completamente il suo cavallo di battaglia, specialmente dopo la (fortunata) parentesi più action rappresentata da Sekiro: Shadows Die Twice.

ELDEN RING - Analisi del nuovo trailer

Soffermiamoci piuttosto sui due punti chiave delle meccaniche ludiche di Elden Ring, note già dal suo annuncio ma qui visibili per la prima volta, che rendono il gameplay una naturale evoluzione ed espansione dei precedenti titoli: l’open world e la cavalcatura. Quello che abbiamo potuto capire dal trailer è che il protagonista potrà esplorare aree di gioco molto estese e interconnesse in groppa a un destriero (una sorta di grande bestia con le corna), con il quale sarà possibile anche affrontare i nemici. Avversari minacciosi e inquietanti come da tradizione dello sviluppatore, ma anche decisamente imponenti come testimoniato dallo spettacolare drago e dal colosso quadrupede con la campana presenti nel filmato. Esplorazione e scontri che sembrano caratterizzati da un grande dinamismo e, soprattutto, da una maggiore verticalità, aspetti che avvicinano il gameplay di Elden Ring a quelli di Bloodborne e di Sekiro. Confermato, sempre dal trailer, anche il ritorno delle meccaniche multigiocatore legate all’evocazione di altri Senzaluce nel proprio mondo di gioco, e della possibilità di usare armi magiche.

Dal punto di vista grafico è evidente la natura cross-generazionale del titolo, e FromSoftware non è mai stato uno sviluppatore all’avanguardia per quanto concerne la natura tecnica delle sue produzioni. Ciò nonostante, è innegabile il colpo d’occhio offerto dalle ambientazioni, dai personaggi e dai mostri presenti nel trailer di Elden Ring. Il merito è ancora una volta dell’eccezionale direzione artistica, che abbandona lo spietato Giappone dell’epoca feudale per riabbracciare i canoni e le influenze del fantasy occidentale, con suggestioni provenienti dalla mitologia norrena (l’albero di luce ricorda palesemente Yggdrasil). Insomma, pur con le dovute limitazioni, anche Elden Ring sarà con tutta probabilità un titolo dal grande impatto visivo. Gli unici dubbi, personalmente, riguardano proprio la componente open world, che potrebbe dare vita ad ambientazioni in larga parte vuote e adibite all’unico scopo di connettere una macro-area a quella successiva, ma sono fiducioso che le grandi doti nel level design del team di FromSoftware, sotto la sapiente guida di Hidetaka Miyazaki, ridurranno il rischio di cadere in questa trappola.

ELDEN RING - Analisi del nuovo trailer

Elden Ring esiste, e sembra più bello che mai. Dopo un’attesa fin troppo lunga che rischiava di farlo cadere nel baratro del vaporware, la nuova creazione di Hidetaka Miyazaki, con l’eccezionale collaborazione di George R. R. Martin, si è mostrata in tutto il suo splendore con un trailer di 3 minuti che ha anche rivelato la (non troppo) lontana data d’uscita. Un filmato che conferma Elden Ring come il titolo più ambizioso e sfaccettato dello sviluppatore giapponese, una naturale evoluzione – quasi una summa artistica – del gameplay dei precedenti titoli, e poco importa se quello che abbiamo visto manca di vera innovazione. Non resta che attendere il 21 gennaio 2022 per mettere le mani su quella che si prospetta essere l’ennesima scommessa vinta di un team in stato di grazia.

Figura mitologica, ossessionata da tutto ciò che proviene dal Giappone, che ama districarsi abilmente fra mille impegni e buoni propositi che non realizzerà mai. Quando non impugna un controller, si diletta a guardare anime e leggere manga di dubbio gusto. Tendenzialmente ti vuole bene, soprattutto se gli parli delle serie Trails, Ys e Utawarerumono.

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