Seraphim 266613336Wings – La collaborazione tra Mamoru Oshii e Satoshi Kon

Vi raccontiamo della collaborazione tra Mamoru Oshii e Satoshi Koni e del loro manga “Seraphim 266613336Wings”

Seraphim 266613336Wings – La collaborazione tra Mamoru Oshii e Satoshi Kon

Mamoru Oshii e Satoshi Kon hanno bisogno di poche presentazioni: si tratta di due artisti che hanno regalato delle opere considerate veri e propri capolavori, come Ghost in the Shell (di Oshii) o Paprika (di Kon). Non è raro che artisti, anche famosi, si ritrovino a collaborare per vari progetti, e infatti esiste un prodotto creato a quattro mani da Kon e Oshii, un manga mai terminato che perfino i loro fan potrebbero non conoscere, vista la sua scarsa distribuzione.

Oggi vi raccontiamo della collaborazione tra questi due grandi autori e del loro manga Seraphim 266613336Wings”.

“Prologue”

La nascita del progetto di “Seraphim” avviene nel 1994 sulla rivista Animage, dove si era appena conclusa la serializzazione di Nausicaa della Valle del vento: il manga di Hayao Miyazaki fu un enorme successo, e i direttori della rivista si misero alla ricerca di autori capaci di creare un’altra serie che gli portasse la stessa popolarità.

Tra gli autori contattati ci fu Mamoru Oshii (che negli anni precedenti aveva prodotto opere come Patlabor, Lamù: Beautiful Dreamer e Tenshi no Tamago), il quale propose entusiasta l’incipit e il prologo di un manga, con un worldbuilding già ben costruito. Il progetto venne accettato dagli editori, e mentre Oshii si sarebbe occupato della sceneggiatura, lui stesso consigliò Satoshi Kon come disegnatore, con il quale aveva già lavorato.

I due si concentrarono insieme su ogni aspetto del manga, dandosi suggerimenti reciproci, con Oshii che si interessò anche allo storyboard e Kon che diede alcune idee per la trama. Stando a ciò che sappiamo oggi, sembra che questa “fusione” tra i ruoli, prima ben distinti, fece nascere le prime discussioni tra i due, i quali finirono con l’avere idee divergenti in merito allo svolgimento dell’opera.

I disaccordi tra i due furono tali al punto che, dopo solo 16 capitoli, abbandonarono il progetto, poco più di un anno dopo il suo inizio.

Dopo avervi riassunto la storia dietro a questa collaborazione però, vediamo nel dettaglio di cosa trattava il manga.

“…what is the kingdom of God like?”

La storia di Seraphim 266613336Wings è ambientata in un mondo post-apocalittico, dove la popolazione sta venendo decimata da un misterioso virus, chiamato “morbo degli angeli”. I protagonisti sono due uomini e un cane, i quali hanno ricevuto il compito di scortare una misteriosa ragazza. Il gruppo viene inviato dall’OMS verso il deserto del Taklamakan, ovvero il luogo da cui potrebbe essere iniziata l’epidemia, per studiarne l’origine e trovare una cura.
I personaggi, tuttavia, dovranno fare i conti non solo con il pericoloso morbo che li potrebbe colpire, ma anche con fazioni politiche che si stanno contendendo le ultime provviste e alcuni territori dell’Asia Centrale, da cui dovranno passare.

L’aspetto più evidenziato dalla storia di Seraphim non è tanto riguardante la malattia in sé, ma piuttosto di come reagiscono gli esseri umani di fronte a un’epidemia tanto devastante: dove i governi sono caduti è intervenuta la criminalità organizzata, mentre la paura crescente del popolo ha fatto sì che nascessero gruppi violenti, anarchici, portati a compiere una vera e propria caccia alle streghe contro chiunque mostri un possibile sintomo della malattia.

Un fattore che rende l’opera particolarmente interessante è la scelta di ambientarla nel nostro mondo, con eventi realmente accaduti che vengono reinventati e adattati in chiave fantasy-distopica: si nota sicuramente una forte attenzione ai dettagli nel raccontare al lettore di come sono cambiati gli equilibri tra i vari paesi, o di come e perché sono nate tensioni anche interne agli stessi.

La costruzione del mondo di Seraphim, a livello prettamente geopolitico, riesce dunque a comunicare un forte senso di realismo che rende facile l’immedesimazione, nonostante gli elementi fantasy che fanno da contorno. Su questo aspetto ci tengo a fermarmi qui, in quanto preferisco siate voi lettori stessi a immergervi nell’atmosfera della storia, soprattutto considerando gli ottimi dialoghi che narrano il tutto.

Un altro tema particolarmente importante dell’opera, come intuibile dall’incipit della trama, è quello religioso, con degli evidenti richiami alla religione cristiana e alla bibbia. Quest’argomento, per quanto interessante, è anche quello che resta più enigmatico: vista l’interruzione della storia, non abbiamo idea di cosa volesse comunicare il manga tramite questa tematica, se farne uso per una critica sociale o per trattare dei temi più filosofici, riguardanti la spiritualità, nonché di come si sarebbe integrata a una trama dalla forte componente politica.

L’edizione Italiana di Seraphim 266613336Wings, a cura di Panini Comics, sarebbe racchiusa nel volume OPUS di Satoshi Kon, tuttavia risulta ad oggi molto difficile da reperire, con gli store online ufficiali che la indicano come esaurita; per questo motivo, ho deciso di basarmi sull’edizione inglese della Dark Horse, l’unica che trovai reperibile al tempo. Se anche voi volete recuperarvi Seraphim, potete farlo tenendo d’occhio Amazon, dove ogni tanto tornano disponibili delle copie, in particolare quelle in Inglese, Spagnolo e Tedesco (a patto ovviamente che ne conosciate la lingua).

Un altro motivo per recuperare l’edizione della Dark Horse, è per l’aggiunta di un interessante scritto di Carl Gustav Horn (l’editore della versione inglese), il quale si prende alcune pagine a fine volume per approfondire tutto ciò che ha circondato la produzione del manga e le divergenze tra i due autori, spiegando anche come funzionava l’editoria in Giappone ai tempi e di come l’impatto dei film anime nel mondo stava cambiando grazie anche a Oshii e Kon, per poi soffermarsi su un tributo a quest’ultimo.

“Seraphim left off here…”

La collaborazione tra i due si conclude nel novembre 1995, con l’ultimo capitolo che vede i protagonisti partire verso il deserto del Taklamakan. Sia Oshii che Kon presero strade diverse, ma che portarono entrambi verso il successo, come ben sappiamo oggi.

Gli autori si ritrovarono talvolta a lavorare insieme per qualche serie animata durante i primi anni 2000, ma nessuno dei due sembrò intenzionato a rimettere mano sul manga di Seraphim, e le ultime speranze di vederlo continuato in futuro scomparvero definitivamente con la morte di Kon nel 2010.

Seraphim 266613336Wings è una lettura che certamente lascia con l’amaro in bocca, tuttavia, nella sua poca durata, l’ho trovata decisamente interessante: se amate questi due grandi artisti è facile ritrovarsi affascinati da ogni pagina, che sia per gli eccellenti disegni di Kon o per le tematiche e i dialoghi profondi trattati da Oshii. Entrambi gli autori erano riusciti a dare vita a un mondo estremamente complesso e sfaccettato in pochi capitoli, aggiungendovi poi un intrigante simbolismo che si celava dietro ai tanti riferimenti storici e religiosi.

Ovviamente, la sua incompletezza la rende una lettura apprezzabile davvero da pochissimi, ma se siete degli amanti delle opere di Oshii e di Kon, potreste se non altro trovare affascinante l’idea di vedere la loro visione di un fumetto sviluppato assieme.

Col capitolo 16 del manga, la storia si interrompe e Seraphim 266613336Wings ci lascia soli, a viaggiare con la nostra fantasia e immaginare che cosa sarebbe potuto diventare.

Creatura notturna appassionata di animazione, fumetti e videogiochi, tende a evitare le persone ma otterrete la sua totale attenzione se vi sente parlare di Ero Guro. Acculturata di film grotteschi e documentari storici, è veramente esperta in cinema trash. Abilità speciale: saper raccontare la storia di Walt Disney a comando.

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