Cosa accadrebbe se i mondi delle più celebri serie di Shonen Jump entrassero in collisione non solo tra di loro, ma anche con il nostro? Catapultati improvvisamente nel mondo reale, Goku, Naruto e Luffy, i tre principali capisaldi del movimento atto a ripristinare la normalità, assieme ad alcuni compagni, si ritroveranno a dover unire le forze e affrontare una minaccia senza precedenti. Per farlo però avranno bisogno di aiuto non solo da tutti gli eroi ed eroine che questo incidente ha portato nella nostra realtà, ma anche di un personaggio davvero fondamentale per la riuscita di questa missione: noi.
Saremo in grado di vestire i panni dell’eroe? Riusciremo veramente a incarnare quella particolare figura che abbiamo sempre desiderato essere ogni volta che ci immergevamo nella lettura o nella visione di qualcosa di magico e avvincente? Il destino del mondo è nelle nostre mani!
Per celebrare il cinquantesimo anniversario della celebre rivista nipponica Shonen Jump, BANDAI NAMCO Entertainment ci riprova con un nuovo crossover, JUMP FORCE, che cerca di sfruttare tutte le più recenti tecnologie disponibili per consegnare agli utenti un’esperienza capace di fondere i celebri mondi di tante serie manga con il nostro, creando così un vero e proprio mix tra realtà e fantasia. Preparatevi a farvi largo tra ardue battaglie e nemici formidabili a suon di pugni e tecniche speciali.
- Titolo: JUMP FORCE
- Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, PC / Steam
- Versione analizzata: PlayStation 4 (PAL / EU)
- Genere: Fighting Game
- Giocatori: 1-2
- Software house: BANDAI NAMCO Entertainment
- Sviluppatore: Spike Chunsoft
- Lingua: Italiano (testi), Giapponese (dialoghi)
- Data di uscita: 15 febbraio 2019
- Disponibilità: Retail, digital delivery
- DLC: 9 personaggi aggiuntivi
- Note: disponibile anche nelle edizioni Deluxe, Premium, Ultimate e Collector’s Edition
JUMP FORCE. Senza ombra di dubbio uno dei giochi il cui annuncio mi ha più sorpreso nel corso dell’E3 2018. Non perché adori Shonen Jump e gran parte delle serie che sono apparse tra le sue pagine nel corso degli anni, ma proprio perché non me lo sarei mai aspettato. Certo, la storia dei crossover videoludici tra le opere di casa Shueisha non è breve, come abbiamo visto nell’apposito articolo dedicato, e in un certo senso mi sarei dovuto davvero aspettare qualcosa per un traguardo importante come i cinquant’anni, ovvero cifra tonda… e neanche una qualsiasi. Ebbene, ci siamo. I mesi sono passati e le informazioni più disparate hanno fatto il loro corso, condite da demo durante eventi vari e un paio di beta che ci hanno accompagnato fino al fatidico debutto ufficiale. E allora non ci resta che andarlo a scoprire!
La ballata dell’eroe
Rimasti vittima di una classica bastardata del tiranno galattico Freezer, noi, protagonisti e ignari abitanti di un mondo in preda alla distruzione, ci ritroveremo riversi a terra prossimi a esalare l’ultimo respiro. Prima che la nostra anima possa definitivamente lasciare il corpo e la vita terrena, il giovane Trunks, figlio del principe dei Saiyan Vegeta, deciderà di salvarci la vita con l’unico metodo a sua disposizione: farci rinascere… come eroi!
La nostra esistenza, che ormai ha raggiunto un nuovo livello di importanza, diventerà infatti una sorta di “chiave” per risolvere tutto quello che sta accadendo nel nostro mondo e la minaccia dei Venom, particolari individui caduti sotto il controllo mentale di una forza malvagia davvero potente. Ci ritroveremo quindi a far parte della J-Force, una sorta di lega della giustizia capitanata dal Direttore Glover e composta dagli eroi più memorabili del mondo fumettistico di casa Shonen Jump, ma sfortunatamente non tutti hanno avuto la fortuna di esser stati trovati in tempo. Tanti altri, infatti, sono stati raggiunti prima dal nemico, che non ha perso tempo e li ha trasformati nei propri burattini pronti a dare la vita per lo scopo finale. Solo noi, in compagnia del fido Navigator e dei tanti prodi combattenti, saremo in grado di risvegliarli e portarli dalla nostra parte in vista della battaglia finale. Ma così come tantissimi eroi ora fanno parte del nostro mondo, anche tanti iconici e terribili villain hanno preso le parti di questa minaccia, ovviamente pronti a metterci i bastoni tra le ruote. Riportare tutto alla normalità non sarà affatto un compito facile.
JUMP FORCE si presenta ai giocatori come un classico fighting game che, almeno negli ultimi tempi, vengono denominati arena fighters, termine usato per descrivere quei particolari titoli che fanno dei combattimenti il loro fulcro principale, ma che differiscono dai classici picchiaduro grazie alla vasta libertà di movimento di cui sono dotati, in tutto e per tutto, come se ci ritrovassimo a dover combattere in un’arena più che in uno scenario con movimenti a scorrimento laterale (o comunque permissivi, ma comunque decisamente più limitati rispetto a questi). Il sistema di gioco è facile e immediato, quasi elementare, cosa che lo rende fruibile a qualsiasi tipologia di giocatore, dai veterani ai fan di anime e manga che non hanno molta esperienza o molta voglia di imparare meccaniche intricate.
Dimenticatevi quindi la speranza di avere in mano un prodotto dal gameplay profondo, e abituatevi all’idea di avvicinarvi a un titolo che preferisce non puntare sulla quantità di comandi base, dato che magari ci sarà poca varietà quando attaccheremo con quadrato o triangolo e, spesso e volentieri, ci ritroveremo a premere ripetutamente solo un tasto, ma sui tanti controlli utili come le velocissime proiezioni verso l’avversario e le schivate dell’ultimo secondo, i tre attacchi speciali più una finisher utilizzabili senza troppe combinazioni di pulsanti ma in modo abbastanza veloce, la possibilità di inseguimento dell’avversario dopo una devastante combo e l’uso dei compagni sia come sostituti che come supporti per ulteriori attacchi, oltre che un utilissimo risveglio del personaggio che non solo potrà offrire una trasformazione (anche se non a tutti), ma che garantirà anche un power up capace di ribaltare le sorti della battaglia. Se da una parte abbiamo però dei comandi basici e di veloce apprendimento, ma non molto profondi, si è ben pensato di aumentare quantomeno il senso di sfida offerto dal gioco. Non tutte le battaglie infatti saranno una passeggiata, e talvolta saremo chiamati a dover sudare un po’ per improvvisare catene di attacchi che riescano a tenere lontani i nostri nemici.
Una fusione improvvisa del mondo Jump con quello reale ha scatenato il caos sulla Terra, mentre alcuni invasori malvagi stanno seminando panico e distruzione. Per affrontare questa nuova minaccia, il Direttore Glover ha formato una squadra di eroi, chiamata JUMP FORCE, scegliendo tra i più potenti guerrieri dell’universo manga. I giocatori potranno creare il proprio eroe e personalizzarne l’aspetto e le mosse di combattimento con elementi provenienti da tutti i franchise manga, prima di unirsi alla JUMP FORCE per fermare i cattivi.
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Protagonisti di questa particolare avventura sono tanti dei più celebri personaggi che la rivista nipponica Shonen Jump abbia ospitato… certo, non proprio tutti tutti come all’epoca riuscivano a fare Jump Super Stars o Jump Ultimate Stars, ma comunque ci si avvicina, e lo fa con un mix di guerrieri immortali e mai passati di moda, qualche vecchia gloria sempre memorabile, e alcune new entry che proprio nel corso degli ultimi anni stanno emozionando i fan di anime e manga di tutto il mondo, creando così un mix tra vecchio e nuovo che cerca di accontentare in qualche modo tutti. Certo, non avrebbe fatto dispiacere vedere qualche personaggio in meno di Dragon Ball, One Piece e Naruto, opere che continuano a ricevere trasposizioni videoludiche almeno una volta l’anno e non hanno bisogno di spinte di alcun genere, e vederne qualcuno in più di tante altre che, almeno al momento, non sono riuscite a rientrare nel roster iniziale del gioco. Ma insomma, con un Season Pass già disponibile e con nove combattenti aggiuntivi ancora misteriosi già anticipati e in arrivo nei prossimi mesi, quantomeno la compagnia prova ad arricchire l’offerta con (speriamo) qualche opera che per ora risulta assente.
Il roster iniziale ha certo riservato qualche bella sorpresa, su tutti Dai, protagonista di Dai – La grande avventura, il Re dei giochi Yugi Mutō, iconico protagonista di Yu-Gi-Oh!, e l’abile Ryo Saeba di City Hunter, dove proprio per la loro particolarità, questi ultimi due sono stati quelli che più ci hanno incuriosito positivamente. Discorso contrario per Light Yagami, l’iconico Kira di Death Note anticipato fin dal primissimo video di annuncio all’E3 ma che, a conti fatti, fa la sua comparsa qui e là solo ai fini di trama e non come giocabile.
Gesucrì
A far da padroni nel gioco non ci saranno solo i combattimenti, da suddividersi tra quelli di storia, quelli liberi e le varie missioni extra in quantità davvero notevole e utili sia per sbloccare i tantissimi oggetti per la personalizzazione che per la crescita stessa del nostro personaggio e dei tanti alleati, ma troveremo anche una forte componente narrativa che però, a tratti, potrà davvero far pensare e ci lascerà con qualche dubbio. Per quanto possa apprezzare davvero molto la volontà da parte di BANDAI NAMCO Entertainment e Spike Chunsoft di voler mettere i giocatori sempre al primo posto, permettendo loro di immergersi in particolari avventure in prima persona e offrendo trame originali, talvolta ci sarebbe davvero bisogno di studiare bene quello che si andrà a proporre, perché un qualcosa che inizia nel migliore dei modi in termini davvero coinvolgenti, può però andare a calare in corso d’opera e far arrivare al finale un po’ stremati.
Sebbene in linea di massima sia riuscito nel suo intento di tenermi incollato allo schermo, grazie ad alcuni spunti interessanti, sotto sotto c’è stata una sorta di ciclicità che a volte mi ha stroncato, dove “affronta tot missioni chiave per sbloccare questi personaggi” era seguito da “ora che le hai finite eccoti uno dei boss” per poi ripartire con “affronta nuovamente tot missioni chiave per sbloccare questi personaggi”, rendendo quindi alcune parti di narrazione davvero lente con il solo scopo di metterci contro un solo personaggio, quando si sarebbe potuto velocizzare un po’ il tutto raggruppandone alcuni insieme. La longevità è sempre una buona cosa, specialmente nei videogame, ma quando le idee in fase di narrazione scarseggiano, allungare il brodo può diventare a tratti tedioso.
La storia offerta da JUMP FORCE ci viene narrata attraverso apposite cutscene realizzate con lo stesso motore grafico del gioco, che di per sé sarebbe una bella cosa, perché spesso e volentieri mi piace vedere i personaggi in movimento piuttosto che ritrovarmi davanti a uno stile più visual novel con sole illustrazioni statiche e classiche finestre di testo (ovviamente la mia preferenza varia da titolo a titolo, o da genere a genere), ma stavolta sono stato davvero combattuto. Il voler ambientare l’avventura nel mondo reale ha fatto sì che lo stile grafico scelto in fase di sviluppo non sia stato un classico 3D, ma un 3D davvero molto realistico, il cui compito principale è quello di dare vita vera ai celebri eroi di opere di fantasia, sfociando in un risultato a tratti spaventoso. Tralasciando lo stile abbastanza gommoso più che reale, non tutte le tecniche dei vari eroi si prestano bene al realismo, cosa che rende il variegato cast di combattenti più o meno guardabile, ma di base davvero “strano” e poco piacevole. Considerando che videogioco è una parola composta da video + gioco, dove quindi anche la parte visiva ha la propria importanza, questa è una bella botta. Fortunatamente in soccorso arrivano gli spettacolari effetti particellari emessi dalle varie tecniche speciali che verranno scagliate a raffica sui campi di battaglia, fattore che riesce positivamente nel compito di distogliere molto l’attenzione del giocatore dalla resa grafica dei personaggi. Ho davvero perso il conto dei vari “oggesù” esclamati durante gli annunci del roster iniziale.
Party Time!
Gli amanti della personalizzazione troveranno in JUMP FORCE davvero tanto con cui divertirsi. Non solo ci sarà possibile acquistare costumi, armature, attacchi e abilità varie attraverso gli appositi negozi sparsi nella vasta lobby, ma potremo addirittura sbloccare altra roba attraverso alcune specifiche missioni alternative. La quantità di extra offerti dal gioco è quindi ottima, e tende ad aumentare la sua longevità anche una volta terminata la campagna principale. Ci sarà davvero modo di passare il tempo per completare tutto quello che c’è da fare.
Ovviamente però il Re del post-game è la modalità multiplayer online, l’ormai onnipresente funzionalità che continuerà a mandare avanti il titolo per mesi e mesi sfruttando il lato competitivo dei giocatori in attesa dell’arrivo di nuovi contenuti. In realtà non c’è molto da dire su questa modalità, in quanto ormai per tipologia di gioco (davvero identica ad altri titoli della compagnia) è un qualcosa di già visto e già vissuto. I beta test effettuati hanno contribuito a migliorare un po’ la stabilità della componente online, anche se di tanto in tanto qualche piccolo problemino di comunicazione sporadico continua a verificarsi, ma nulla che non possa essere tempestivamente risolto via aggiornamento. Dopotutto è appena uscito, e solo ora inizieranno ad arrivare le orde di giocatori capaci di mettere in crisi i server.
Climax Jump
JUMP FORCE è un titolo particolare, che punta sul realismo come parte principale della sua essenza, ma continuo a trovarla la scelta più sbagliata che si potesse fare. Visivamente ho trovato non poca difficoltà ad apprezzare il gioco, in quanto stona davvero con lo stile di alcuni personaggi e, in linea di massima, riesce davvero a renderli esattamente l’opposto di quello che vorrebbe: per niente reali. Gli occhi da Candy Candy del Direttore Glover e il sorriso da FaceApp di Light Yagami continueranno a minare il mio sonno per i prossimi quindici anni. D’altra parte però, gli effetti particellari e la resa dei vari colpi speciali sono uno spettacolo per gli occhi, e la cura messa nella realizzazione degli scenari mozzafiato è davvero immensa. Talmente fatti bene che stonano con i personaggi.
Comparto sonoro divertente, a partire dal tema pseudo-disco anni ’70 fino ai vari brani che accompagnano la narrazione dell’avventura e le tantissime battaglie, che riescono a essere ulteriormente enfatizzate grazie ad alcune soundtrack davvero all’altezza della situazione.
A chi consigliamo JUMP FORCE?
Se siete fan della rivista Shonen Jump, JUMP FORCE è un titolo che prima o poi entrerà sicuramente in casa vostra. L’immediatezza e la facilità dei controlli, davvero basici, possono essere approcciabili da qualsiasi tipologia di giocatore senza troppo impegno o tempo speso a capire le varie meccaniche, e l’ottima quantità di extra offerti terrà i giocatori incollati allo schermo per tantissime sessioni di gioco. Quello che sicuramente catturerà a lungo andare sarà l’online, quindi se avete intenzione di darvi al competitivo con il personaggio della vostra serie preferita e cimentarvi contro altri potentissimi e celebri eroi dei manga, questo è il titolo che fa per voi. Fate però attenzione al particolare stile grafico, non apprezzabile da tutti e davvero capace di ribaltare qualsiasi giudizio. Inoltre, chi è in cerca di un prodotto dal gameplay abbastanza profondo potrebbe rimanere deluso dalla fin troppa semplicità.
- Tanti contenuti per una buona dose di personalizzazione dell’avatar
- Alcune entry del roster sono piacevolmente inaspettate
- Controlli facili e immediati per immergersi subito nel vivo dell’azione
- Poco profondo e abbastanza facile per giocatori con esperienza
- Realizzazione dei personaggi da dimenticare
- Ancora troppi personaggi delle solite tre serie
- Narrazione a tratti troppo lenta
JUMP FORCE
Un salto nel buio per gli eroi Shueisha
JUMP FORCE è senza ombra di dubbio un prodotto che promette ai fan della popolare rivista nipponica Shonen Jump tanto divertimento in compagnia dei propri eroi preferiti, ma non senza qualche scivolone. La realizzazione grafica è davvero lontana dall’essere ottimale o gradevole, uno stile davvero sbagliato a mio avviso, visto comunque quello che il team di sviluppo è stato in grado di fare con gli scenari mozzafiato e i colpi spettacolari, e il suo sistema immediato di controlli lo rende facilmente avvicinabile da tutti senza tanti problemi, ma la mancata profondità (anche minima) dei comandi a lungo andare può annoiare qualche giocatore con esperienza alle spalle. La resa finale è accettabile, e ci sono tanti lati e tantissimi spunti interessanti che sarebbero potuti esser sviluppati maggiormente invece di concentrarsi principalmente su un impatto visivo davvero da dimenticare. Devo esser sincero, si tratta di un voto tiratissimo, raggiunto davvero a pelo, e spero che tutto questo non demoralizzi la compagnia, ma bensì li faccia rialzare una volta per tutte e faccia capire quello che veramente non va, e magari possa spronarli a ri-accettare la sfida in futuro, come si deve.